Pegatron starebbe pianificando un nuovo impianto in India per realizzare iPhone

24 Marzo 2023 25

Pegatron, uno dei principali di assemblatori di iPhone per Apple, a distanza di circa sei mesi dall'apertura del suo primo stabilimento in India realizzato grazie ad un investimento di circa 150 milioni di dollari, starebbe già valutando l'apertura di una seconda struttura sul territorio indiano.

Stando a quanto riportato dalla Reuters, che cita due fonti anonime a conoscenza della situazione, la società taiwanese avrebbe pianificato questo secondo stabilimento produttivo, la cui realizzazione sarebbe ancora in fase di discussione, nei pressi di Chennai, nell'India meridionale.

DIVERSIFICARE LA PRODUZIONE

Pegatron, così come Foxconn e molti altri produttori a contratto, sta cercando di diversificare la produzione al di fuori della Cina sia per rimanere tra i fornitori di Apple, sia per una serie di altri fattori, tra cui un incerto clima politico e costi di produzione in aumento. In generale, l'obiettivo è ancora distante: secondo le stime attuali la Cina copre oltre il 90% della produzione di Apple e tra i suoi 200 principali partner, circa 150 hanno almeno un impianto nel Paese asiatico.

Questo nuovo stabilimento, secondo una delle fonti, sarebbe "destinato ad assemblare gli ultimi iPhone". Pegatron non ha commentato queste indiscrezioni limitandosi ad affermare che "qualunque acquisizione di asset sarà resa nota in base alle normative". Nessun commento anche da parte di Apple.


INDIA SEMPRE PIÙ STRATEGICA PER APPLE

L'India sta diventato sempre più strategica per Apple che prevede di spostare in India, entro il 2025, circa il 25% della produzione di iPhone con l'obiettivo di raggiungere il 50% entro il 2027, approfittando anche delle importanti agevolazioni messe in atto dal governo indiano. Secondo l'India Cellular and Electronics Association, tra aprile 2022 e febbraio di quest'anno, dall'India sono stati già esportati smartphone per un valore di circa 9 miliardi di dollari. Di questi, gli iPhone hanno rappresentato più del 50%.

In India, proprio in vista di questo progressivo sviluppo, Apple ha deciso di apportare anche dei cambiamenti dal punto di vista organizzativo che andranno ad influenzare la struttura di gestione ma non il modo in cui vengono riportate le vendite regionali nei risultati finanziari dove l'India viene inclusa come parte della categoria Europa, Medio Oriente e Africa. Apple, inoltre, attualmente vende i suoi prodotti in India solo tramite lo store on line e tramite rivenditori terzi ma prevede di aprire anche dei negozi fisici nel paese entro la fine dell'anno.


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Commenti

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T. P.

aaahhhaaahhh

Mariux Revolutions

La sbobba che danno sulla Nabucodonosor ovviamente.
Tranne quando entro dentro Matrix: lì mangio le bistecche che in realtà non esistono

T. P.

azz ma cosa mangi per pensate simili cose???

waribi

Pegatron è taiwanese, quindi l'intervento di grande spessore credo sia il tuo. Io mi riferivo al fatto che la Cina si è proposta come un enorme serbatoio di manodopera a basso costo, ma ora che le aziende "occidentali" (metto tra virgolette, perché intendo come sistema economico e non localizzazione geografica) non si fidano più e stanno spostando in massa verso altri paesi (vedi Samsung con il Vietnam) si crea un enorme problema per il regime cinese. Tutto qui. Poi se vuoi fare il figo perché hai letto due numeri di Limes fai pure eh...

comatrix

LOL

vegeta nexus 5X
giovanni

Il costo del lavoro a Pechino ed in altre grandi città cinesi ormai è più elevato che in paesi tipo Portogallo e Polonia, da qui la necessità di riposizionarsi in un paese dal costo del lavoro molto più basso come l'India.

Ratchet

Indiatron

Andrej Peribar

A bhe. guerra fra poveri. intervento di spessore allora.

Io pensavo ti riferissi al potere geopolitico cinese, potere che in questo modo si amplia, visto che dopo l'Africa mettono piede in india grazie agli americani.
Colpa mia.

waribi

Ma il risultato è che i lavoratori cinesi non lavorano

Mariux Revolutions

No, il figlio di Megatron e Pegasus.
Il buon cavaliere soffre di meccanofilia e questo è stato il risultato finale

Andrej Peribar

Tutto può mutare. È inutile gingillarsi con questione ipotetiche, il mondo è già complesso così com'è.
Volevo solamente mettere in corretta prospettiva un utente che scrive la fuga dalla Cina continua

La notizia sarebbe certamente differente se fossero le aziende americane (aka gli USA) ad aprire fabbriche di proprietà in india e li la precedente posizione sarebbe corretta.

comatrix

Ma è il fratello di Megatron?

Hiroshi Shiba

Pegatron, lancia i componenti!

tulipanonero1990

Non è per quello, i cinesi stanno facendo terrorismo nei confronti degli investori esteri. Stanno arrivando commissari di partito che pretendono di avere visione di tutta la documentazione interna delle aziende. Stanno anche congelando fondi di stranieri che hanno asset li. Il fuggi fuggi è iniziato da mesi, ci sono talmente tanti cinesi milionari fuggiti a Singapore da aver costretto la Cina a misure ad hoc per contenerli.

tulipanonero1990

Si ma su territorio indiano. Come per le questioni porti, anche per le fabbriche non conta di chi sono ma dove sono. I proprietari possono cambiare tempo di firmare un documento al mutare del quadro politico.

Andrej Peribar

Alla fine è la Cina che apre fabbriche in India, come ha fatto foxconn... l'iPhone nel titolo serve solo ad attrarre click o al limite a far capire che lo fa con i soldi USA

Patrizio Battemano

Anche, ma se pensi che il costo della manodopera sia ininfluente per una scelta del genere sei un illuso, il gdp per capita cinese è praticamente 7 volte wuelll indiano

=METTEK=

Inevitabile, ma non so se sufficientemente saggia come destinazione l'India a lungo termine.

=METTEK=

Diciamo che è per entrambe le cose vah...

iLOKI

Figurati se spostano per quello, è più per possibili ban o minacce tra usa e cina

Patrizio Battemano

Chiediti il perché, guarda i dati sul costo della manodopera cinese, è praticante decuplicata negli ultimi anni.

peyotefree

bene cosi

Jotaro

Gli occhi a mandorla non vanno più di moda.

waribi

La fuga dalla Cina è iniziata

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