
16 Marzo 2023
Foxconn, uno dei principali assemblatori di prodotti per Apple, sta continuando la sua espansione in India dove ha in programma di investire circa 700 milioni di dollari in un nuovo stabilimento che consentirà di aumentare la produzione locale e, al tempo stesso, di diminuire la presenza in Cina dove oggi si concentra quasi tutta la sua capacità produttiva.
Il nuovo impianto produttivo sorgerà su un'area di 1,2 km2 nei pressi dell'aeroporto di Bangalore, in una posizione decisamente strategica, e dovrebbe offrire, una volta entrato in pieno regime, oltre 100.000 posti di lavoro. In questo impianto, Foxconn prevede di assemblare principalmente iPhone oltre a produrre anche dei componenti necessari.
Foxconn è una società taiwanese ma i suoi più grandi stabilimenti si trovano in Cina. Il principale, quello che sorge nel distretto di Zhengzhou, è salito spesso agli onori della cronaca per accuse sulle scarse condizioni lavorative dei dipendenti e, più recentemente, sui disordini causati dalle rivolte degli oltre 200.000 operai dopo le restrizioni imposte dal governo cinese per contrastare la pandemia.
Questo importante investimento di Foxconn confermerebbe la volontà dei maggiori produttori di elettronica di consumo a dipendere sempre meno dalla Cina, visto anche l'aumentare delle tensioni tra Washington e Pechino, incoraggiando i loro assemblatori ad investire anche in altri Paesi, principalmente India e Vietnam. Proprio a causa di questi ultimi disordini, infatti, Apple ha visto la produzione dei suoi iPhone notevolmente ridotta nel corso del quarto trimestre dello scorso anno, tornata a pieno regime solo a inizio anno. Questo investimento di Foxconn in India è uno dei più grandi fatti fino ad oggi.
Dal canto suo, anche l'India vede questo momento come un'opportunità da non farsi scappare e già da qualche anno sta offrendo interessanti incentivi a tutte le aziende tecnologiche che intendono investire nel Paese. Apple prevede di spostare entro il 2025 circa il 25% dei suoi iPhone in India dove già è presente da tempo. L'obiettivo è raggiungere il 50% della produzione entro il 2027. Oltre agli iPhone, la società di Cupertino ha già affidato da tempo anche una parte della produzione diiPad, AirPods, MacBook e altri accessori alla Wistron, alla Pegatron e alla stessa Foxconn che ha già diversi stabilimenti sul territorio indiano.
Commenti
In ordine lo chiamiamo lavoro scolastico, partite iva, partite iva finte
Si chiama "diversificazione" e l'India sta seguendo l'esempio della Cina. Ormai nazione sviluppata che quindi non solo ha sempre più stipendi alti ma pure un calo demografico per cui deve iniziare a cambiare la sua economia. Pure i cinesi continentali delocalizzano e l'India è un alleato/socio economico . Sono lontani i tempi del rischio guerra per il Tibet. Buono per l'India ed il quasi 1,5 miliardi di persone (più di quanti ne abbia l'intera "Comunità Internazionale" cioè l'Occidente aka Stati Uniti e satelliti) che a loro volta diventano potenziali clienti della Cina, nemmeno tanto potenziali.
E' vero, non ci avevo pensato.
Anche qui abbiamo lavoro minorile, turni da 12 ore e no ferie.
Ma anche in Italia è così.
4 euro all'ora.
Del resto ormai i cinesi iniziano a prendere consapevolezza di essere uomini e non rotelle del grande apparato cinese.
E' ora di andare dove l'uomo ha così fame che non sa neppure cosa sia la parola "diritto".
Con questa guerra l'India ci sta guadagnando da paura.