
22 Marzo 2023
La Commissione Europea ha inviato ad Apple una comunicazione degli addebiti aggiornata in merito alle pratiche messe in atto per i servizi di streaming musicale, segmento di mercato in cui è stata accusata di abuso di posizione dominante. La comunicazione di oggi non costituisce una sentenza finale ma toccherà ora a Apple organizzare una difesa per dimostrare che le accuse sono infondate.
La Commissione si è concentrata inizialmente su due punti: il primo in cui accusa Apple di aver costretto gli sviluppatori a utilizzare il proprio sistema di pagamenti in-app per il quale riscuote una commissione (l'"obbligo IAP"); il secondo in cui si accusa la società di aver impedito agli sviluppatori la pubblicizzazione di modi alternativi per abbonarsi alle loro app.
Con questo atto formale, che solitamente la Commissione invia alle parti coinvolte per informarle delle obiezioni mosse nei loro confronti nell'ambito di un'indagine antitrust, l'esecutivo ha dichiarato che non prenderà più una posizione in merito al primo punto, quello relativo ai pagamenti in-app, ma volgerà la propria attenzione principalmente sul regole imposte agli sviluppatori.
Secondo la Commissione, queste regole, in violazione dell'articolo 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ("TFUE"), sarebbero da ritenere "condizioni commerciali sleali", "né necessarie né proporzionate", che andrebbero a pesare sugli utenti "limitati nella loro scelta effettiva" che probabilmente finirebbero con il pagare un costo maggiore per un servizio.
Toccherà ora ad Apple provare a difendersi da queste accuse. In caso di condanna, l'azienda rischia una multa fino al 10 per cento del suo fatturato globale annuo, fino a 39,4 miliardi di dollari in base alle entrate del 2022 che sono state di 394,33 miliardi di dollari.
Il mese scorso, diverse società europee tra cui Spotify, tra le prime a denunciare Apple per pratiche anticoncorrenziali, avevano esortato la Commissione a affrettare la sua indagine e ad agire con un'azione "rapida e incisiva".
Il commento di Apple alla decisione della Commissione non si è fatto attendere:
Apple continuerà a collaborare con la Commissione Europea per comprendere e rispondere alle loro preoccupazioni, promuovendo nel contempo la concorrenza e la scelta per i consumatori europei. Siamo lieti che la Commissione abbia ristretto il suo caso e non contesti più il diritto di Apple di riscuotere una commissione per i beni digitali e di richiedere l'uso dei sistemi di pagamento in-app di cui gli utenti si fidano. L'App Store ha aiutato Spotify a diventare il principale servizio di streaming musicale in tutta Europa e speriamo che la Commissione europea metta fine a una denuncia priva di fondamento.
Commenti
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DRAFT [ start ]
rispondiamo così:
nemmeno apple può dichiarare di essere impresa promotrice di " apps " [ applicazioni ] e rivendicare poi quelle sempre poco certe responsabilità oppure " di aver accortamente misurato il rapporto tra quei mezzi, il fine e le conseguenze di azioni razionali " [ accountability ] per un prefissato [ set ] scopo, per quel risultato quando spotify diventa, forse in tutta europa, il principale servizio di quei flussi per brani e video musicali. apple infatti non risulta essere acquirente di alcuna " licenza per il rivenditore e di quel software " [ software license for reseller; reseller of spotify software ] e che consentirebbe poi a apple di vendere le licenze dell'utilizzatore e per software ovvero " app " [ incl.: spotify. ]
quando quegli articoli e quei prodotti sono destinati al mercato dei consumatori, adottiamo " regole " che non sono poi le stesse [ regole ] che ritroviamo ed utilizziamo invece per quel tal mercato di nicchia - talvolta " mercato B2B " [ business to business ] - quando l'operatore economico [ economic agent; nella fattispecie Apple ] può aggiungere condizioni per la vendita e crearsi così un alibi per impiegare poi restrizioni, con quelle " regole " [ condizioni e termini ] e vincoli sempre chiaramente espressi e accettati mediante un contratto tra imprese; un contratto tra impresa e libero professionista. Apple sarà quindi ancora la benvenuta qualora volesse ritirarsi dal mercato dei consumatori nel mercato " unico " [ EU ], per rivendere esclusivamente quel dispositivo mobile [ e.g: apple TV; iPad; iPhone etc.. etc.. ] in abbinata con quei computers [ iMac; Macbook; Mac mini ] e concludendo un'operazione economica sempre eseguita tramite i canali per le distribuzione e rivendita e che rivolgono attenzione a imprese e liberi professionisti [ mercato B2B ] soltanto.
possiamo così esortare apple che dovrà infine garantire anche la conciliabilità tra quei dispositivi [ apple TV; iPad; iPhone etc... etc... ] e le appropriate circostanze ancora favorevoli a un certo evento, conveniente azione dell'utilizzatore che potrà altresì voler aggiungere cataloghi di soggetti terzi e per quelle " apps. "
in soldoni:
la CE [ commissione europea ] non ha mai contestato il diritto di riscuotere quelle commissioni ma si rivolge invece a apple con l'invito a " non porre limiti " [ non introdurre restrizioni ] ovvero quelle condizioni che vincolano a esclusivo utilizzo del marchio di apple anche per quei ' metodo di acquisto in-app ' e " sistema per la gestione delle transazioni " [ i.e: Apple IAP system; Apple card; Apple wallet ]
la " disputa " verte ancora intorno all'obbligo che tale " operatore economico " ha quando [ nella fattispecie apple; economic agent ] agisce nel ' mercato unico ' e dei consumatori... quando deve allora fornire alternativi altresì convenienti metodo e sistema di pagamento [ amazon pay; AMEX; credito telefonico ( eng: airtime ); Diners Club; google wallet; mastercard; paypal; postepay; VISA etc.. etc.. ] anche non coordinati sempre con tal " metodo di acquisto in-app e con marchio di apple " [ Apple IAP; apple in-app purchasing method ] che impone invece un prestabilito [ set ] rapporto di successione oppure di interdipendenza. l'algoritmo per terminare l'acquisto e le utili operazioni dovranno altresì contemplare il sistema di pagamento e " POS " [ point of sales ] di una banca, " reindirizzando a " [ presentando ] una pagina con ipertesto e per concludere la transazione e 'sì completare lo scambio di beni digitali, utilizzando ancora quegli strumenti e " alternativi metodo e sistema di pagamento. "
in merito a quelle commissioni che apple addebita e 30% dell'acquisizione di ricchezza che si ottiene tramite " servizi per lo scambio di beni digitali " e quota di quelle transazioni [ ricavi ] - somma di denaro ricavata mediante una prestazione; rivendita; vendita; operazione economica - la " disputa " verte invece intorno al valore dell'onorario [ duty; tax ] poiché quella " app " [ nella fattispecie Spotify ] sarebbe comunque diventata, forse in tutta europa, il principale servizio di quei flussi per brani e video musicali grazie anche ad affermazione di costume; mezzi; motivo; soluzione ottimale; usanza e smartphones oppure computers che sfruttano " software di base " [ i.e: android; chromeOS; linux; smart-hub | tizen; webOS; windows. ]
DRAFT [ end ]
Apple continuerà a collaborare con la Commissione Europea... <omissis>. Siamo lieti che la Commissione abbia ristretto il suo caso e non contesti più...
...il diritto di Apple di riscuotere una commissione per
beni digitaliognuna di quelle transazioni eseguite mediante " apps " di quei " servizi per lo scambio di beni digitali " [ i.e: 30% App Store fee Apple charges for revenues & in-app transactions for digital services ]
...e il diritto di Apple di richiedere l'uso di
sistemi di pagamento in-appmetodo di acquisto in-app di cui gli utenti si fidano. L'App Store ha aiutato Spotify a diventare il principale servizio di streaming musicale in tutta Europa ...<omissis>.optimized for google... translate [ into Eng. ]
DRAFT [ start ]
rispondiamo così:
apple non può dichiarare di essere nemmeno promotore di applicazioni [ apps ] e reclamare poi tale " accountability " [ responsabilità ] per un risultato quando - nella fattispecie - spotify diviene, forse in tutta europa, il principale servizio per quei flussi audio e di video musicali. apple infatti non risulta essere acquirente di alcuna " licenza software per rivenditore " [ software license for reseller ] e che consentirebbe poi a apple di distribuire licenze dell'utilizzatore e per software ovvero " app " [ incl.: spotify. ]
quando quegli articoli e quei prodotti sono destinati al mercato dei consumatori, adottiamo " regole " che non sono poi le stesse [ regole ] che ritroviamo ed utilizziamo invece per un tal mercato di nicchia - talvolta mercato " B2B " [ business to business ] - quando l'operatore economico [ economic agent; nella fattispecie Apple ] può aggiungere condizioni per la vendita e crearsi così un alibi per impiegare poi restrizioni, con quelle " regole " [ condizioni e termini ] e vincoli sempre chiaramente espressi e accettati mediante un contratto tra imprese; un contratto tra impresa e libero professionista. Apple sarà quindi ancora la benvenuta qualora volesse ritirarsi dal mercato consumatori di un mercato " unico " [ EU ] per rivendere poi quel dispositivo mobile [ e.g: apple TV; iPad; iPhone etc.. etc.. ] esclusivamente in abbinamento a computers [ iMac; Macbook; Mac mini ], operazione economica eseguita sempre tramite canali per la distribuzione e la rivendita e che rivolgono attenzione soltanto a imprese e liberi professionisti [ mercato B2B. ]
possiamo così esortare apple che dovrà infine garantire anche la conciliabilità tra quei dispositivi [ apple TV; iPad; iPhone etc... etc... ] e le appropriate circostanze, favorevoli a un certo evento e conveniente azione dell'utilizzatore che potrà altresì voler aggiungere cataloghi di soggetti terzi e per quelle " apps. "
in soldoni:
la CE [ commissione europea ] non ha mai contestato il diritto di riscuotere quelle commissioni mentre si rivolge invece a apple con l'invito a " non porre limiti " [ non introdurre restrizioni ] ovvero quelle condizioni che vincolano a esclusivo utilizzo del marchio di apple per quei ' metodo di acquisto in-app ' e " sistema per la gestione delle transazioni " [ i.e: Apple IAP system; Apple card; Apple wallet ]
la " disputa " verte ancora intorno all'obbligo che tale " operatore economico " ha quando [ nella fattispecie apple; economic agent ] agisce nel ' mercato unico ' e dei consumatori ...quando deve anche fornire allora certe alternative, sempre convenienti metodi e sistemi per il pagamento [ amazon pay; AMEX; credito telefonico; Diners; google wallet; mastercard; paypal; postepay; VISA etc.. etc.. ] senza tuttavia sfruttare sempre quel prestabilito [ set ] rapporto di successione oppure di interdipendenza e con " Apple IAP " [ apple in-app purchasing system; metodo di acquisto in-app con marchio di apple. ] le operazioni di acquisto e transazione dovranno pertanto contemplare anche tal sistema di pagamento e " POS " [ point of sales ] di una banca, " reindirizzando a " [ presentando ] una pagina con ipertesto e per concludere quella transazione e completare l'acquisto, sfruttando così " alternativi metodo e sistema di pagamento. "
in merito a quella commissione che apple addebita e 30% delle transazioni [ ricavi ] e dell'acquisizione di ricchezza che si ricava tramite " servizi per lo scambio di beni digitali " - somma di denaro ottenuta mediante una prestazione; rivendita; vendita; operazione economica - la " disputa " verte invece intorno al valore dell'onorario [ duty; tax ] poiché quella " app " [ nella fattispecie Spotify ] sarebbe comunque diventata, forse in tutta europa, il principale servizio per quei flussi di audio e video musicali grazie anche ad affermazione di costume; mezzi; motivo; soluzione ottimale; usanza e smartphones oppure computers che sfruttano " software di base " [ i.e: android; chromeOS; linux; smart-hub | tizen; webOS; windows. ]
DRAFT [ end ]
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rispondiamo così:
la CE non ha mai contestato quel diritto di riscuotere una commissione e al più, la " disputa " verte sull'obbligo che tale " operatore economico " [ economic agent ] ha quando agisce nel mercato unico e quando deve fornire alternative a quei convenienti metodi e sistemi di pagamento [ AMEX; Diners; mastercard; VISA; Paypal; credito telefonico; google pay; postepay etc.. etc.. ] e che non devono necessariamente tutti sfruttare Apple IAP [ in-app purchasing system ] mentre si dovrà contemplare anche tal " reindirizzamento a " [ presentazione di ] una pagina con ipertesto e che potrà permettere di completare le operazioni per concludere l'acquisto, sfruttando appunto " alternativi metodo e sistema di pagamento. "
in merito all'importo della commissione addebitata da apple, la " disputa " fa' riferimento invece a una percentuale e 30% della transazione poiché nel caso in esame [ Spotify ] quella " app " sarebbe comunque divenuta il principale servizio per quel flusso audio in tutta europa e forse grazie ad affermazione di usi, costumi, mezzi, motivi ideali quali smartphones che utilizzano quel " software di base " e android.
NOTE:
le regole che abbiamo per il mercato dei consumatori non sono le stesse regole che abbiamo per il " mercato di nicchia " e che spesso coincide con un mercato " B2B " [ business to business ] e ancora quando l'operatore economico [ agente ] può talvolta applicare delle restrizioni ad una vendita che dovrà seguire anche quelle regole [ condizioni e termini ] e vincoli sempre chiaramente espressi e accettati mediante un contratto tra imprese. questo altresì ci impone di pretendere che quel dispositivo con marchio di apple [ iPhone; iPad; appleTV etc etc... ] possa introdurre sempre cataloghi di terze parti [ di soggetti terzi ] anche quando inventari per beni digitali.
nel caso specifico apple non può dichiararsi promotore di applicazioni e reclamare poi tale " accountability " per un certo risultato ottenuto quando nella fattispecie spotify diviene forse il principale servizio per quei flussi audio in tutta europa.
DRAFT [ end ]
se succedesse, anche solo in parte, forse finalmente cambierà qualcosa.
Figurati se lo fanno. È già un miracolo che si siano risvegliati dal torpore imponendo la Type-C.
Questo cosa , nonostante sia in compliance col primo e col sesto comandamento, è leggermente fascista e come tale merita multa in percentuale sul fatturato.
Questo è un problema ormai decennale, sarebbe ora di smettere con le minacce e passare ai fatti, sennò diventa una barzelletta...
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