
Apple 23 Mag
Il rapporto tra Apple e la Cina è sicuramente uno dei più complessi dell'industria mobile, e le ragioni sono molteplici. Da un lato c'è il semplice aspetto commerciale di questo legame, con la casa di Cupertino che non vuole assolutamente perdere l'accesso al golosissimo mercato interno cinese e le stesse aziende locali che non desiderano certo mettere in discussione i ricchi contratti di fornitura che solo Apple è in grado di garantire per volumi di prodotti estremamente elevati.
Dall'altro lato, invece, c'è la questione legata a tutti gli aspetti politici e sociali che entrano in gioco quando un'azienda statunitense interagisce con il governo cinese. Non solo c'è la possibilità di diventare un capro espiatorio nel bel mezzo di un eventuale scontro geopolitico - un po' come accaduto qualche anno fa -, ma ci sono anche tutti quei temi che mettono spesso in imbarazzo la casa di Cupertino, come ad esempio la necessità di piegarsi al controllo governativo imposto dalla Cina, che stride fortemente con tutti gli impegni messi in atto dall'azienda per tutelare la privacy dei suoi utenti internazionali.
Insomma, si tratta davvero di un rapporto complicato ma, allo stesso tempo, impossibile da interrompere, motivo per cui Apple sta mettendo in atto delle profonde modifiche interne che le permettano di tenere il piede in due scarpe. Parafrasando proprio una delle formule più famose della Cina di fine secolo scorso, sembra che Apple stia studiando due strategie per un solo Paese, andando ad interfacciarsi con il colosso di Pechino in maniera differente in base all'aspetto che intende massimizzare.
A darci qualche indicazione di questa tattica è il noto analista Ming-Chi Kuo, il quale sembra confermare quello che ormai è un trend di Apple riportato da diverse fonti: la volontà di emanciparsi dalla Cina e, allo stesso tempo, non rinunciare alla sua presenza nel ricco mercato locale.
L'emancipazione riguarda ovviamente la riduzione della dipendenza di Apple nei confronti della filiera produttiva cinese, la quale rappresenta il vero e proprio punto debole della compagnia nel caso in cui si dovessero intensificare le tensioni geopolitiche. Le ultime ore ci testimoniano come le relazioni tra USA e Cina siano più precarie che mai e Apple vuole evitare di farsi trovare nuovamente coinvolta nello scontro tra nazioni. Per questo motivo, stando a quanto riferito da Kuo, l'azienda ha cominciato ad intensificare lo sviluppo di una filiera produttiva alternativa che non dipenda più dalla Cina.
C'è poi il tema della permanenza sul mercato cinese e pare che, al fine di evitare un calo nei volumi di vendita, Apple cercherà di essere ancora più presente sul territorio attraverso il coinvolgimento di un maggior numero di aziende locali, andando quindi a diversificare ulteriormente i suoi fornitori. Questo permetterà all'azienda californiana di radicarsi ancora di più in Cina, risultando probabilmente più appetibile anche nei confronti degli utenti locali, i quali sapranno di contribuire all'economia interna anche con l'acquisto di un prodotto realizzato da una società esterna. Secondo Kuo, Apple ha già implementato le due strategie e presto sarà possibile cominciare a scorgere i primi frutti per entrambe.
Commenti
rivendicare territori ? minaccia separatista ?
Sono due situazioni completamente differenti da ogni punto di vista
come quando si perculava l'ingresso della russia in ucraina "eh, ma siete i soliti complottari filo americani". Intanto i cinesi hanno già avvertito con un paio di missili sopra l'isola.... pacificamente eh.
In poche parole, parola d'ordine: profitto; tutto il resto è secondario.
L'azienda più ambigua di sempre.
Più che alleato direi suddito
Mi frega dei paesi che più impattano la mia vita. Non sono un ipocrita.
Hai detto niente, senza Taiwan la potenza economica americana sarebbe fortemente diminuita, una potenza è grande quando domina sul pacifico e per dominare sul pacifico sono essenziali per gli USA avere l'appoggio di Giappone, Corea e Taiwan.
Fortunatamente per Taiwan c'è uno stretto di 150km che ferma la Cina, senza parlare che sono loro partner commerciali con delle industrie fondamentali, scatenare una guerra vera, va contro gli interessi economici della stessa cina
Gli americani hanno tutto il diritto di farsi gli alleati che vogliono.
Sì sì certo, certo. La mediocrità altrui non è una scusa per giustificare la propria.
Non credo abbia paura, tanto ha i cagnolini che combattono per lui, basta vedere i commenti qui, mal che vada è sempre un paese non del territorio USA a rimetterci
Immagina quanti ne spende la cina...
Lascia stare, le persone non ragionano perché vogliono sempre tifare una o tifare per altro, tra altro la situazione tra Taiwan e Cina è peggiorato grazie allo zampino di chi tu sai, l'esercitazione stesso dell'esercito cinese sempre appunto a spaventare dopo che la Pelosi ha voluto far visita Taiwan per appunto provare la Cina, e costei si sta facendo il tour di vari stati Asiatici chissà perché
Gli hanno rubato lavoro e fidanzata sicuramente, oppure il suo datore di lavoro è cinese
Pensa che se la media non ne parlasse a te te fregherebbe na mazza, sempliciotto
Allora dovrebbe fregarti i vari paesi mediorientali che sono stati bombardati ed invasi per il pertrolio, ah no perché i media dicono che ci sono terroristi e quindi è tutto leggitimo
Dici? C'è molta tensione e la Cina non è disposta a mollare un territorio che di fatto è ancora suo.
In Cina sono più furbi di noi e gli usa, per creare colonie usano i soldi non le armi
Tranquillo che nel suo piccolo Mussolini all'estero di danni ne ha fatti
Vallo a chiedere a tutti quei paesi che sono stati sotto la cortina di ferro o ex URSS...
Ma da europeo, l'alternativa quale sarebbe? Ricordo che qui come tutte le guerre è solo questione di economia, è chi tiene l'europa per le p4ll3 dal punto di vista prettamente economico? La Cina....se vogliamo veramente tornare ad essere un grande continente, bisogna affrancarsi dalla dipendenza industriale del sud est asiatico, non certo peggiorarla ulteriormente
Niente perché non accadrà
Sono proprio curioso di vedere cosa farà Apple e gli USA appena la Cina invaderà Taiwan... ahaha
È come salveenee che odia i neri, sicuramente un nero gli ha ciulato la fidanzata
Apple perderebbe un 30% di fatturato se non erro. Che Google non ci sia non significa che non sbaverebbe per poterci entrare.
Ti prego leggi il link del video che mi ha condiviso un utente qua sotto. Ovviamente l’ho rigorosamente segnalato e bloccato.
Ahahahahahahahahahah. Ahahahahahahahah non ce la faccio.
Ma ahahahahah. Ahahahahahahahhaha. Ahahahahahahahahhahah. Ahahahahahahah. Luogo comune è il nome dello YouTuber. Ma veramente vi informate da sti siti? Ahahahahahhahababababaabbaabbaahhaahahahahaha.
Si,,, il popolo è enorme, sta diventando l'incubo degli americani che sono in numero nettamente inferiore.
Cosa vuoi, Putin deve rinnovare il guardaroba per far posto ai nuovi missili ultrasonici!
Sicuro? I russi sono imparentati con i mongoli che in passato ne hanno combinato di tutti i colori, sono stati persino imperatori in Cina!
E' improprio parlare di dipendenza, dipendente è il lavoratore, non il datore di lavoro, la manifattura si può spostare facilmente, il know-how no.
Vale per ogni brand
Can che abbaia non morde, gli USA hanno semplicemente paura della Cina perché con una popolazione 4 volte superiore è destinata inevitabilmente a prendere il posto degli USA, in un futuro non troppo lontano.
La strategia in realtà è unica, rifornire il mercato cinese con prodotti costruiti in Cina e rifornire gli altri mercati con prodotti costruiti altrove.
questione soggettiva, non mi metto a discutere i gusti
Argomenta.
che risposta semplicistica
anche i russi sono tranquillissimi, basta non andare a romperli le scatole
Non sono nemmeno tanti.
google praticamente non c'è e campa benissimo
sì vero...ma essendo il paese più popoloso al mondo, anche fossero solo un decimo (probabilmente sono di più, soprattutto con formule a contratto o rate...), lo rendono comunque un mercato irrinunciabile per chiunque.
i potenziali clienti sono molto meno visto il reddito medio pro capite
Apple indipendente dalla Cina per la filiera produttiva tra 10 anni, se va bene...e pure ho dei dubbi sia fattibile...per Apple come per qualsiasi grande azienda di tecnologia. E rinunciare al mercato interno cinese, mai. Nessuno può rinunciare a 1.4mld di potenziali clienti. Tra l'altro Apple è molto apprezzata dai cinesi.
Vabbè dai era scontata come cosa
Ma figliolo mio, per caso un cinese ti ha rubato la fidanzata?
Altrimenti non si spiega questo tuo astio per loro.
quel concetto ha radici ben profonde, è la stessa strategia usata dagli usa nella germania degli anni 20, la stessa strategia usata dagli usa con la globalizzazione nella stessa cina, hanno tentato di applicarla anche in brasile (con scarso successo per altre ragioni) e la stanno tutt'ora applicando in europa, anzi, noi contenti gli paghiamo pure le fabbriche! (gli investimenti eurpei regalati ad intel per la costruzione delle sue fabbriche non suonano allo stesso modo?)
io so che i cinesi vogliono fare affari e arricchirsi, come tutti gli umani. so che anche gli africani lo vogliono, so che anche gli europei lo vogliono ed anche gli americani. cio che fanno i cinesi, che ti piaccia o meno, è legale ed è conseziente da ambo le parti degli accordi. questi accordi alcune volte finiscono male, altre volte finiscono bene, come tutti gli accordi, non viviamo in un utopia. cio che contesto è la tua accusa generalizzante di volontà di "colonizzare"l'africa, o meglio la tua definizione di colonizzazione che è molto vaga, tu dici che dipende dal soft power, un termine che è altrettanto vago. non hai citato nessun dato, nessuna statistica. ti faccio un esempio, se tu accusi la cina di coloniazzare economicamente l'africa, qualsiasi cosa voglia dire, CITAMI delle stastische percentuali. percentualmente quanto debito africano è in mano alla cina? l'ultimo studio condotto dalla world bank e citato dalla reuters e non dai cinesi, dice che
"Chinese public and private lenders accounted for
"la Cina è furba" ....sarà gli USA quanto a furbizia e prepotenza (sono al di sopra di tutto e tutti) non li batte nessuno, e cmq sono gli USA che da quando sono nati fanno guerre a chiunque minacci i loro interessi
e che cosa c'è di diverso tra questo e quello applicato dagli usa in germania negli anni 20? o da quello applicato dagli usa in cina agli inizi della globalizzazione? o di diverso da quello che gli usa stanno applicando con noi europei (anzi qua la differenza è che le fabbriche gliele stiamo pagando noi a loro)
bisogna saper perdere e vincere dove necessario, purtroppo nella cultura eurpea non è contemplato.