Apple inflessibile sullo smart working: i dipendenti minacciano azioni legali

16 Luglio 2021 164

Da qualche tempo serpeggia del malcontento tra gli impiegati Apple, quantomeno tra un gruppo di essi. Dietro c'è la scelta della società di passare a partire da settembre ad una modalità ibrida di lavoro che ne prevede una parte da casa, ed un'altra in presenza per tre giorni la settimana. Un gruppo di dipendenti lamenta la notevole difficoltà ad ottenere le approvazioni per il lavoro a distanza in seguito alla nuova modalità che entrerà in vigore da settembre.

Il gruppo di dipendenti della Mela ad essere contrariato per il modo in cui l'azienda sta gestendo la forza lavoro negli ultimi tempi è cospicuo: da un sondaggio effettuato a giugno dai dipendenti tra i dipendenti stessi, è emerso come il 36% dei partecipanti si sia detto preoccupato di dover lasciare l'azienda in conseguenza della mancanza di flessibilità, mentre su un canale aziendale su Slack già dieci dipendenti hanno detto a chiare lettere di volersi dimettere per le modalità di lavoro che entreranno a regime.

Storicamente, raccontano alcuni, Apple ha disincentivato lo smart working, ma talvolta venivano fatte delle eccezioni ed alcuni team erano più permissivi di altri sul tema, mentre adesso preoccupa l'inflessibilità che sembra aver permeato ogni divisione dell'azienda di Cupertino. La novità di settembre sembra aver generato una vera e propria rottura nel rapporto tra Apple ed una parte dei suoi dipendenti, tanto che dopo il sondaggio di giugno era stata inviata una comunicazione scritta al CEO Tim Cook in cui gli si chiedeva di rivalutare il modello ibrido. La risposta di un delegato di Cook, Deirdre O'Brien, è stata negativa: l'azienda non ha alcuna intenzione di ritornare sui propri passi perché la presenza in ufficio viene considerata "essenziale".

Apple Park, la sede di Apple

Inflessibilità che riguarda qualsiasi dipendente, anche chi ha delle disabilità o problemi fisici che gli consentirebbero di ottenere lo smart working: "Sarò senza lavoro da settembre", ha scritto sul canale aziendale di Slack un impiegato scoraggiato dal fatto che anche la sua richiesta, sebbene ben motivata, fosse stata comunque respinta da Apple. A chi invece possiede una documentazione medica che attesta la gravità delle proprie condizioni sarebbe stato detto che l'azienda avrebbe concesso il lavoro a distanza, a patto che questi avessero depositato una copia delle loro cartelle cliniche in azienda, il che ha messo molti a disagio.

Apple, secondo quanto riporta The Verge, ha rifiutato di commentare la vicenda, mentre i dipendenti valutano ancora come sia meglio procedere, se inviare un'altra lettera ai vertici di Apple o se rivolgersi agli avvocati per valutare eventuali azioni legali.


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Commenti

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Corrado Miglio

Le motivazioni sono che andare in ufficio in molti casi aiuta la produttività. Sono uno favorevole al 100% smart ma comunque un paio di giorni in ufficio andrei, per condividere idee coi colleghi, vedersi, parlare, passare tempo assieme ecc. Ovviamente il mio è un luogo di lavoro dove mi trovo bene

Corrado Miglio

Secondo l’ideale è 2 in ufficio e 3 a casa (volontari ovviamente)

Massimiliano

l'hanno fatto ma molti con compromessi questo non vuol dire che il datore di lavoro non ha il diritto di richiamarti in sede sennò ti apri una piccola attività per conto tuo così te ne stai a lavorare a casa quanto ti pare

Zone Irrafer

Ma lavorano in Apple, per la miseria

The_Th

Non ho detto tutti, ma ce ne sono

efremis

Non è per quello. È la stessa cosa nella mia azienda, nella mia azienda solo smart in lockdown, ora no e mi sembra normale. Ed è un'azienda piccola in realtà.

GeneralZod

Veramente il mio post era di risposta ad un altro utente e tu ti sei intromesso, insinuando e chiedendo numeri. Io non ho dato un giudizio ma espresso un'opinione basata sulla mia esperienza personale. Che ripeto: malgrado le evidenti difficoltà date dal periodo il segno è stato positivo in ben due grandi aziende. Quindi, assolutamente non un insuccesso. Perchè se parliamo di lavoro contano i risultati, non le chiacchiere sul fatto che magari qualcuno non sia in grado di usare tool di collaborazione da remoto.
Aggiungo che pandemia o meno, io lavoro con team internazionali dove non sempre posso essere presente. Quindi non ci sono state differenze.
Quello che è segreto è relativo alla mia azienda, al mio cliente, non al mio profilo professionale. Mi meraviglio che tu non colga la differenza.
Infine il discorso della piaga ecc. Vedi che fai gudizi ed attacchi gli altri? La mia azienda non assume tutti, anzi. Ed ha un'etica del lavoro che mette i dipendenti al centro. Cosa che pare Apple non stia facendo. Buona vita e buon lavoro.

TLC 2.0

Persone serie :) chi non vorrebbe una collega così?

Alex Neko

Chi è pendolare preferisce lo smart working
ma comunque non è bene non andare mai al lavoro.
Come non mi piace se si obbliga a lavorare a casa
Io ho fatto una scelta all'acquisto della casa di stare vicino al lavoro per non fare il pendolare.
pagando di piu e avendo un casa piu' piccola.

Ora da noi vogliono mettere il limite del 60% di presenza, ma per ora a livello di direzione quindi c'e' compensazione tra i pendolari che ci mettono su ore e preferiscono stare a casa e chi abita a 5 minuti

MrGrapp91
GeneralZod

A parte che indizi si scrive con una Z. Certo, lavoro in consulenza, e sto in campo IT da 14 anni come sviluppatore. I dati che ho vengono dalle riunioni a cui partecipo, dove oltre alla lettura dei dati finanziari si interpretano le survey dei dipendenti e si fanno protezioni sul futuro. E il lavoro da remoto è sempre un tema molto dibattuto. Non capisco il discorso dei 2 mesi, non faccio body rent. I titoli sono la laurea, padronanza di diverse tecnologie con relative certificazioni e gli anni di esperienza su progetti per clienti importanti. Ma ciò nonostante non riesco a capire come si possa trattare a pesci in faccia chi non si conosce. Quanto bisogna essere frustrati? Buona vita.

MrGrapp91

Io ragiono in termini di risultati e se Apple ha notato un calo della produttività significa che siamo nel caso che ho menzionato. Altrimenti come ho già detto é un vantaggio pure per l'azienda tenerti a casa a lavorare. Se si impuntano sul "tornate" in azienda un motivo sicuramente c'é, fa ridere il discorso azienda brutta e cattiva e lavoratori bravi e operosi che gli viene negato di stare a casa a lavorare... O no?

MrGrapp91
Federico_M2

La preannunciata battaglia su scala globale è ormai prossima: manager/imprenditori vs dipendenti. I primi bramano di poter tornare ai tempi pre-covid, i secondi non intendono rinunciare a quell'enorme conquista che è il lavoro da casa. Tifo ovviamente per i secondi e credo che se sapranno fare fronte comune e non cedere alle prime difficoltà, la spunteranno.

La soluzione ibrida è probabilmente il compromesso più equilibrato, ma non sul modello tot giorni/settimana, che vanifica molti vantaggi del telelavoro per il dipendente perché lo obbliga a vivere nella città dove lavora, il che per i dipendenti nella silicon valley, o le metropoli Europee, è un problema gargantuesco. Il modello dovrebbe passare al tot settimane/tot mesi.

GeneralZod

Sacrosanto. Aggiungo che il metodo coercitivo che poteva funzionare sui nati nei 70-80, non funziona con le generazioni successive. Il dipendente alza i tacchi e se ne va. E non parliamo di persone sempre facilmente sostituibili o con profili facili da trovare.

GeneralZod

Secondo me mette in luce anche un altro aspetto. Che evidentemente non è tutto questo "best place to work". Evidentemente è il solito covo di squali dove devi stare attento pure a chi incontrare. Infine è corretto quel che dici. L'approccio ibrido di molte aziende sarà incentrato sul miglior rapporto tra risultati, soddisfazione del cliente e del dipendente. E sarà granulare.

Marco

Questo discorso ha senso solo se continui a ragionare, come la maggioranza dei "dirigenti", con la solita mentalità del "lavoro = 8 ore in ufficio; timbrare e pedalare".
Molti lavori di oggi (ovviamente non si parla di fabbrica e catena di montaggio), possono essere basati più sul raggiungimento di obbiettivi.
In questo caso, che io svolga il mio lavoro in spiaggia, sul cesso, in ufficio o in macchina, se devo completarlo entro una settimana e lo faccio, via così.

SteDS

Cosa c'entra l'ultima frase? Cioè i dipendenti Apple non vogliono tornare in ufficio quindi tu insulti gli italiani? Quanto odio quel tipo di frasi buttate lì per fare gli splendidi, il tuo sì che è qualunquismo

GeneralZod

Già da come rispondi si capisce che non conosci questo mondo e perché non posso farmi portavoce e condividere informazioni riservate. Posso parlare solo in modo generico.
Se ci credi, bene, altrimenti passa oltre.
Noi ci affidiamo a diversi studi del settore e abbiamo identificato pro e contro da ufficio, cliente e casa. Applicheremo probabilmente un approccio ibrido e pragmatico a seconda dei diversi scenari progettuali. Ma tutto è in divenire. Usare un approccio simil-Apple è molto deleterio.

Niccolo Liccolo

Allora dico la mia (o almeno ci provo).
Premetto che le regole le fa l'azienda e qui non si discute.
Chi vive in un piccolo appartamento sicuramente ne risente tantissimo e quindi ritornare a lavorare in azienda lo faciliterebbe non di poco. Chi ha una doppia vita oppure non è in grado di gestire una famiglia (qui poi le domande sarebbero tante) preferisce ritornare sul posto di lavoro.
Lo smartworking sicuramente ha i suoi lati positivi, minimizza il traffico e quindi lo smog, hai più tempo per te stesso (non sei inpanicato nel traffico),.... Ma ha anche i suoi lati negativi, si lavora di più, non fai network in azienda, .... .
Quindi come la metti sicuramente non accontenti tutti.
Tralascio i vantaggi che ha un'azienda in termini di risparmio.
Forse sarebbe meglio x l'azienda facesse decidere al singolo lavoratore? Non lo so.

MrGrapp91

sicuramente, la differenza sta nella facilità con cui lo fai. E comunque non ho detto sia una cosa per forza voluta, magari essendo a casa ti prendi quella pausa in più molto più volentieri, magari è più facile che da 5m per prendere un caffè ti riposi per 30m etc etc..

Un esempio lo possiamo vedere molto facilmente dalle lezioni a distanza. Anche a scuola se uno non ha voglia di seguire la lezione non lo fa comunque(o sala direttamente, o legge i messaggi, o sfan***a per i fatti suoi con il cervello). Tuttavia mentre a scuola più o meno delle regole le dovevi seguire a casa e diciamo al banco di dovevi stare e almeno fingere attenzione lo dovevi fare da remoto non hai nessuno che ti controlla e (conosco tanti ragazzi che lo hanno fatto), la gente accende pc per fare presenza, faceva l'appello e poi si metteva a giocare all'xbox tenendosi il pc acceso accanto

MrGrapp91

Siamo d'accordo ma anche se esperienze personali vanno contestualizzate e definite: nome delle aziende, tipo di rapporto lavorativo, tipo di incarico per cui si è avuto successo. Una frase generica di quel tipo è inutile, o si motiva la propria esperienza personale e allora ci sta o se giustamente uno vuole la sua privacy non tirarla in ballo come una verità scesa dall'alto e ci si affida ai dati che ci dicono che in informatica lavorare in gruppo da remoto è molto più faticoso e problematico per i lavoratori(questo è quello che troverai in tutti i manuali di gestione aziendale basato sulle esperienze di aziende negli ultimi 40 anni, se tu dici il contrario pretendo che giustifichi la cosa per prenderla sul serio)

Antonio D'Agostino

Credo che qui si riportino le esperienze personali, non le statistiche del mondo. Suggerirei di separare l’andamento dell’azienda causa pandemia e l’efficienza del lavoro da casa.

Antonio D'Agostino

Ma poi zero cultura delle relazioni sindacali, dei diritti dei lavoratori e del valore delle proprie risorse umane. Dire che l’azienda ti paga e fa quello che vuole significa avere un’idea degradata del rapporto di lavoro. Noi abbiamo lavorato a distanza, bene e in modo efficiente ed efficace. Non si capisce perché uno debba andare in ufficio per forza con quello che ne consegue in termini di costi e impatto ambientale.

Aster

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MrGrapp91

Evitiamo di tirare in ballo cose a caso non dimostrabili per favor, o tirate fuori i nomi e prove o non ha senso.

Io invece ho lavorato per quasi 45 multinazionali nell'ultimi 2 anni e tutte hanno avuto risultati molto negativi e con più spese. Ti soddisfa un discorso del genere?

daniele

non sta a noi giudicare se in quel paese è la prassi torturare i bambini per fare fare i telefoni!

;DD

Massimiliano

diritti dei lavoratori ok stiamo tutti sulla stessa barca, però se si vuole essere obiettivi non si può pretendere che un' azienda lavori come dici tu scusami.

Massimiliano

perdonami ma se io ho un'offerta di lavoro a Roma so mediamente a che spese vado incontro... o rifiuto o accetto e me ne sto zitto anche perché lo smartworking massiccio è uscito dalla pandemia quindi non si può pretendere che l'azienda per forza debba rimanere in una situazione dettata da un' emergenza. Che poi sia meglio, peggio i pro ed i contro ne possiamo discutere per giorni.

TocToc

lo stanno già facendo, alcuni giorni a casa alri in ufficio, stop

Andrea

C'è da considerare che molti stanno lasciando o stanno allontanandosi da diverse zone della silicon valley perché i prezzi delle case e il costo della vista sono diventati spropositati grazie ai vari colossi tech e del web che hanno li le loro sedi societarie.
Quindi non è solo questione di essersi "abituati bene" ma ci possono essere dietro anche ragioni di tipo economico per una richiesta del genere.
Certo, possono rassegnare dimissioni e andarsene, ma mettiamo caso ci sia un mutuo per la casa, una famiglia da mantenere o delle situazione personali..
Mi sembra che l'nflessibilità sul lungo andare non servirà a molto...La popolazione in California è calata per la prima volta da più di 30 anni e tra le cause c'erano anche il costo di casa e caro vita.

Homer76

Forse, sei tu che ti sei abituato bene a non far nulla quando sei a casa. La produttività mia e del mio team di collaboratori (18 persone) è aumentata non poco.

Alex Reef

Io lavoro in una grande azienda italiana di telecomunicazioni, siamo ancora in smartworking, ma anche a noi le previsioni dicono che si rientrerà a settembre, in modalità ibrida tipo Apple, un po a casa e un po in ufficio.
Parlando con i colleghi, l'idea che io mi sono fatto e che forse molti di voi sottovalutano è che la maggior parte dei dipendenti si è abituata, direi, TROPPO BENE, a lavorare da casa ed ora non vorrebbe più rientrare!!!
Questa è la triste verità!
Ovviamente, io come molti di voi hanno scritto, sono d'accordo che le regole le detta l'azienda perché ti paga per un servizio ed è giusto che decida le regole, sempre che non siano vessatorie.
Un ritorno alla normalità pre covid, non mi sembra vessatorio e aggiungo, che difendere le multinazionali non c'entra nulla, si tratta solo di accendere un po il cervello...
Anch'io mi sono abituato bene a casa, ma se l'azienda chiede di rientrare, ha TUTTI i suoi diritti e se non ti va bene, te ne puoi andare o ti apri un'azienda dove decidi tu le regole.
Il resto è solo populismo, qualunquismo e vittimismo, tipico italiano...

AnalyticalFilm

La motivazione di Apple è che tutta la dirigenza è over 50 è quindi non capisce che i tempi stanno cambiando

AnalyticalFilm

Che aveva detto? E soprattutto chi era?

AnalyticalFilm

Quali fan boy? Io e Fabrynet, a detta vostra, siamo i #1 e ci siamo schierati palesemente contro Apple in questo caso.

I fan boy ce li avete nel cervello voi.

fabrynet

Non hai capito il problema è che sono proprio gli Apple haters a difendere in questo caso Apple e schierarsi contro i lavoratori. Roba da matti.

GeneralZod

Non ho letto tutto il papiello ma ho capito il senso. Avendo lavorato per due grosse multinazionali durante la pandemia per entrambe i risultati sono stati molto più che positivi, e con meno spese.

fabrynet

Boh a me sembra assurdo che quando si tratta dei diritti dei lavoratori vi schierate dalla parte delle multinazionali.

efremis

Quello che ho scritto, ovvero che prima della pandemia lavoravano solo in ufficio e non facevano una piega.
Ora, in ottica senza pandemia, gli si offre anche 2 giorni a casa (quindi situazione molto migliore della precedente) e minacciano azioni legali.

Dark!tetto

Che tristezza però sti commenti, se ci sono azioni legali ci saranno i rendimenti personali e di reparto sul tavolo e basta un 1% di calo per annullare le richieste. Richieste che per altro non sono "Voglio stare a casa", ma se posso farlo da casa voglio la flessibilità da parte dell'azienda di poterlo fare, anche se questo prevede più dei 3 giorni che entreranno in vigore a settembre. Quindi se c'è da fare "teamwork di presenza" si fa e basta, perchè si chiede autonomia di decisione ai team, non al singolo (se non in caso di impedimenti), quindi l'obiettivo quello rimane. Per i nuovi assunti è ovvio che se si presenta la necessità si va in ufficio o vi pare che in questo anne e mezzo non abbiano assunto nessuno in Apple ? Io credo che vi state dimenticando di quale azienda stiamo parlando e delle capacità che ha. Semplicemente c'è stato un enorme investimento per una struttura che ora verrebbe utilizzata molto meno, che sarà pure "fantastica" ma non è meglio di casa tua con la tua famiglia nella pausa pranzo.

The_Th

Prendi lo stesso articolo,togli Apple e scrivi un'altra azienda a caso,tipo FB, leggi i commenti.
Sarebbero totalmente diversi,i fan boy quando devono difendere Apple lo farebbero anche se triturasse bambini vivi per produrre telefoni

Zone Irrafer

Chissà quale sia la motivazione di Apple

Marco

A parte che se uno non ha voglia di lavorare, non lo fa neanche in ufficio; non è che prima dello smart working c'erano solo stacanovisti eh!

Leggendo in giro a me era parso che, al contrario, la produttività era rimasta invariata se non addirittura aumentata in certi casi, con anche un guadagno in termini di tempo e di riduzione dello stress.

Certo, la cosa varierà sicuramente da situazione a situazione; non tutti i posti di lavoro sono uguali così come non lo sono le persone ovviamente.

Quello che fa ridere è che da una parta Apple fa la guerra allo smart working, mentre dall'altra pubblicizza il suo iPad come dispositivo per lo smart working...

AcommonAlien

O possono restare lì a lavorare nel modo che gli piace di più, tanto l'importante è quello che fanno non come o dove lo fanno

AcommonAlien

Scusami, vado nel mio angolino :D

AcommonAlien

Bhe, prima nessuno capiva la comodità dello smartworking. Inoltre parecchie aziende hanno la visione limitata quando si tratta di dipendenti, partono di base a considerarli nullafacenti senza voglia

flagor

E fanno benissimo ! Le case devono essere a misura d'uomo , serve spazio , serve respiro .

Apocalypse

Quelle che fanno divertire... quanto sei triste

Apocalypse

Che ancora stai qui a rompere gli zebedei con commenti idioti

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