
02 Maggio 2022
27 Aprile 2021 141
Non c'è pace per Apple: dopo essere uscita indenne da una causa intentata in Francia su App Tracking Transparency, funzione di anti tracciamento che verrà attivata con iOS 14.5, l'azienda di Cupertino si appresta a rispondere anche in Germania a un ricorso simile, mentre un'altra class action punta il dito contro la resistenza all'acqua di iPhone.
La novità di oggi riguarda un'altra class action, per la precisione contro l'ambiguità del pulsante acquista presente su iTunes, ma non solo: pare che entro la settimana arriverà ad Apple la sanzione comminata dall'antitrust europea in relazione alle indagini in corso sulla gestione dell'App Store.
Il pulsante "acquista" presente su iTunes sarebbe fuorviante, perché in realtà la piattaforma può interrompere l'accesso ai contenuti in qualsiasi momento. Dunque, non è un acquisto in senso stretto, perché non si ottiene il possesso di qualcosa.
È questa la tesi portata avanti da alcuni consumatori in California, dove in una corte federale di Sacramento Apple starebbe affrontando una class action sul modo in cui gli utenti possono "comprare" o "noleggiare" film, serie tv e altri contenuti su iTunes. Secondo David Andino, uno dei principali attori in causa, la dicitura è fuorviante, perché è già accaduto che Apple interrompesse l'accesso a ciò che i consumatori avevano "acquistato".
Apple ha presentato una mozione per archiviare la causa, che tuttavia è stata in parte rigettata dal giudice John Mendez che si è trovato in disaccordo con la linea di difesa di Cupertino, la quale sostiene che "nessun consumatore ragionevole" crederebbe che i contenuti rimarrebbero sulla piattaforma a tempo indeterminato:
"Nell'uso comune, il termine "comprare" significa entrare in possesso di qualcosa. Sembra plausibile, almeno in questa fase, che dei consumatori ragionevoli si aspettino che il loro accesso non venga revocato. Inoltre, il danno avviene al momento dell'acquisto, perché l'acquirente, a causa del malinteso, potrebbe aver pagato troppo per il prodotto, o forse non l'avrebbe comprato affatto. Un danno economico concreto ed effettivo".
Invece, il giudice ha rigettato l'accusa di arricchimento indebito, ma è possibile che la corte faccia pressioni su Apple perché cambi il modo in cui vende il contenuto sulle piattaforme, magari cambiando o rimuovendo la parola "Acquista".
Anche l'Unione Europea si muove contro Apple, e pare, secondo indiscrezioni, che entro la settimana arriverà all'indirizzo dell'azienda della mela una sanzione comminata dall'antitrust europea in relazione al ruolo del gruppo nella gestione dell'App Store.
Il caso risale al 2019, quando Spotify aveva accusato Cupertino di limitare la scelta e soffocare l'innovazione inficiando l'esperienza offerta all'utente tramite le proprie policy. Le contestazioni riguardano le commissioni pretese dal gruppo e le restrizioni imposte a quanti non si affidano al sistema di pagamento marchiato Apple.
In pratica, Spotify contesta l'impossibilità di competere con Apple Music, se Apple pretende il 30% degli introiti dalle piattaforme rivali alla propria.
Quindi, Spotify portava avanti tre richieste specifiche: che le applicazioni possano competere in modo trasparente sulla base dei propri meriti e non a seconda di chi gestisce l'App Store; che gli utenti possano scegliere liberamente i propri sistemi di pagamento; che gli store di app non controllino le comunicazioni tra servizi e utenti e non limitino campagne di marketing o promozioni. Come aveva spiegato Daniel Ek, fondatore e CEO di Spotify:
"credo che le aziende come le nostre debbano operare in un ecosistema dove la concorrenza non solo è incoraggiata, ma garantita. Ecco perché, in seguito ad attende considerazioni, Spotify ha depositato una denuncia contro Apple presso la Commissione Europea".
A inizio marzo, la Commissione Europea spiegava di aver concluso il procedimento e di essere prossima a una comunicazione sulle decisioni assunte: secondo le indiscrezioni di queste ore, la scelta sarebbe punitiva, e in questo caso non sarà forse tanto la somma della sanzione a rilevare quanto i capi d'accusa e le imposizioni dell'UE allo store di Cupertino. Vedremo se saranno confermate nelle prossime ore.
Commenti
ripeto in linea di massima sono d'accordo con te ma va considerato il tutto, ovvio che come cliente sei libero di scegliere e se sbagli di pagarne le conseguenze
Loro liberi di impedirmi di usare quello per cui pago, ma che poi non si lamentino se non compro nulla e vado solo di servizi in streaming.
Pagare un noleggio proprio non mi va giù.
secondo il diritto l'infrazione non è bilanciata dall'informazione di essa ma di strumento atto a prevenirla/impedirla perchè prima del cliente usatore vi è diritto del proprietario del bene ovvero del produttore.
La soluzione non è punire chi paga, è non agevolare/impedire a chi fa o vorrebbe fare il furbo.
Non punire chi paga solo se prima si impediscono i furbi....e un watermark non impedisce questo, il diritto alla proprietà del bene non è tutelato prima che non sia tutelato il rispetto alla licenza d'uso del bene.
Una soluzione è il rimborso della licenza al cliente parziale per una stima del tempo rimanente non fruito oppure l'inserimento di un drm per l'uso legato all'identità digitale dell'acquirente.....ovvero tipo con i bitcoin ma legato all'identità fiscale di chi ha acquistato la licenza del bene.
Se non sei chi l'ha comprato non puoi usarlo ne trasferirlo.
ma anche no, le regole le fanno i governi ...se chi ha uno store le infrange, paga e si adegua o chiude.
Ma non è un obbligo.
Lo store è loro e le regole le fanno loro, se non ti piacciono te ne vai. Easy
E quindi la soluzione è punire chi paga impedendogli di usare il prodotto come vuole?
Ci sono tecniche con due possono inserire watermark in modo da riconoscere l'account di provenienza di un file, preferisco una cosa di quel tipo piuttosto. Non che debba scegliere tra pagare ed avere problemi o piratare e non averne.
sono d'accordo con te, certo bisogna dire che il diritto di proprietà e le iterazioni per beni digitali e bene fisico sono diverse, esempio banale: un piatto non può essere usato da due persone diverse nello stesso momento in due luoghi fisici diversi, una canzone mp3 si, uno ne ha il diritto l'altro no, come lo verifichi e lo parimeriti?
ah non è controllore? quindi quale azienda deciderebbe policy di apple store e controllerebbe che siano rispettate dai suoi clienti?
chiedo, pensavo fosse apple ma si vede che mo sbaglio
Che non avrà
Non è controllore, vuoi acquisti in app paghi la fee. Oppure non utilizzi l’opzione e rimandi al sito per l’abbonamento. Non sono mica obbligati eh
Di cosa sarei fanboy?
Ti pagano per fare il f4nb0y?
Per quanto?
Non è così campata in aria, ha le sue basi, soprattutto in ambito europeo, dove le leggi in materia sono molto severe e restrittive.
Il fatto che sia quello il sistema usato da apple e che tutti vi sottostanno non lo rende automaticamente un sistema legittimo per la legge.
Spotify ha chiesto di fare chiarezza in merito e, nel caso avesse ragione, cambiare alcune condizioni esistenti.
E pare abbia fatto, almeno in parte, centro.
Tutto quello che compri è soggetto a licenza, libri,cd musicali e persino la confezioni dei biscotti.
La differenza tra il bene fisico e digitale è che con i beni fisici il venditore non può arrogarsi il diritto di venire a casa tua e toglierteli.
Comunque preciso meglio: i DRM che impediscono l'uso di un prodotto regolarmente acquistato dovrebbero essere vietati. Che mettano watermark per capire chi lo condivide piuttosto. Ma trovo che sia la cosa più stup1da possibile quella di punire chi paga e premiare chi ruba.
Perchè l'iphone diventerebbe inusabile senza Apple? Al massimo non potresti più aggiornare le app, ma quelle che hai potrebbero comunque continuare a funzionare.
L'iPhone è un bene, ma se Apple fallisce domani io mi trovo in mano un dispositivo inusabile...fa differenza?
L'Europa ha bisogno di soldi.
perchè non è possibile
i drm non possono essere illegali, sono la base stessa della leglità di uso della licenza di un contenuto.
Fare quello che vuoi di un contenuto che non è tuo=! legalità
Tu possiedi la licenza di uso di quel bene, non quel bene.
ma infatti uno non acquista un contenuto, acquista la licenza di usarlo (fisico o digitale...il contenuto appartiene all'autore che non lo vende a te).
L'uso del contenuto dovrebbe essere fruibile dal cliente secondo licenza ma non limitata dal licenziatario e dalle modifiche di esso ad essa unilaterali.
e dall, i limiti proprio.....non lo capisci vero che è il proprio come tutti il problema se è la stessa apple una dei tutti?
Essere legislatore, controllore a controllato ...da privato senza concorrenza è il problema se sei avvantaggiato.
Serve regolamentazione, ed ovviamente varrebbe per tutti.
Imho dovrebbero essere illegali i drm che limitano la fruizione di un bene
Causa così ridicola che sia il congresso americano che europeo hanno dichiarato che apple è monopolista!
Proprio ridicolo!
Mi sembra già di sentire i pianti di disperazione... Nessuno spoiler sulle imposizioni previste?
Quella di Spotify è la richiesta più ridicola mai letta.
Spotify consente l’abbonamento anche dal loro sito ufficiale, come ho fatto io.
Vuoi usare acquisti in-app? Paghi il 30% come tutti.
Poi in che senso Apple Music danneggia la concorrenza? Apple dovrebbe pagare il 30 a se stessa?
AHAHAHAHAHAHAH
Giusto. Potrebbe essere una sentenza che fa storia
Bhe si sui film penso sia un problema generale infatti non ne ho mai acquistato uno :-)
mmm no io ho sempre scaricato mp3 liberi
Comunque guarda che se ti leggi la licenza dello store Playstation è uguale, Sony può decidere di ritirare un gioco che sia regolarmente acquistato, e credo proprio che la stessa cosa valga per Microsoft.
La musica acquistata su iTunes non ha DRM.
In effetti se su qualsiasi piattaforma si comprano brani musicali, contenuti video o giochi dovrebbero essere scaricabili in un formato che ne permette la fruibilità con qualsiasi player o SO compatibile. Se non non è un vero acquisto
Anche con iTunes puoi esportare l’mp3. È che tanto col DRM to fregano, che sia iTunes o altre piattaforme
Esatto, non uso iTunes da qualche anno, ma all'epoca i file m4a/AAC acquistati erano senza protezione, quindi funzionavano tranquillamente su qualsiasi dispositivo e potevi crearne copie. Di contro, per film e serie non era così, erano protetti e serviva iTunes con relativa licenza per vederli.
Ci sono due tipi di download, la copia personale e quelli per uso offline soggetti alle condizioni del catalogo, ovviamente nel secondo caso non si può parlare di acquisto
Ma anche Apple fa scaricare la canzone se non sbaglio, penso si tratti più di contenuti tipo film/serie che sono protetti da drm e se li tolgono dal catalogo non li vedi più.
Così dice l'articolo che ho trovato al riguardo... tanto che apple diceva che non poteva fargli causa perché i suoi brani erano tutti al loro posto...
In italia in effetti senza danno non puoi fare causa, negli usa a quanto pare sì...
Questa causa, che è differente da quella che mi hai citato prima e probabilmente è questo che ti ha generato il fraintendimento sui termini, non fa riferimento alla perdita dei contenuti acquistati a seguito di ban, bensì a seguito di rimozione da itunes di contenuti acquistati per motivi estranei all'utente, ad es. accordo scaduto con la casa di produzione. per questo sarebbe stato importante capire se ci fossero riferimenti in tal senso.
Ah quindi questa è proprio "pro bono" diciamo per il gusto del giusto allora
No sono due cause distinte promosse da due persone differenti, ho già trovato i riferimenti in qualche post più sotto.
Sicuramente si risolverà con un cambio di pulsanti, ma l'azienda deve anche garantirti la legittimità di quello che sta scritto nel contratto che sono 2 cose diverse.
Non è sempre un noleggio a tempo indeterminati, se io acquisto un gioco su stadia e Google decide la rimozione, quel in altri modi si riferisce a cause esterne a google, ci dovrebbe essere un rimborso...anche se quel potremmo lascia troppo spazio di interpretazione.
https://uploads.disquscdn.c...
Potrebbero seguire l'esempio di Stadia per i giochi Acquistati :
https://uploads.disquscdn.c...
Spesi in 2 anni, apple gli ha bloccato l'account e non gli ha detto nemmeno il perchè :D
https://uploads.disquscdn.c...
https://uploads.disquscdn.c... Chi ha aperto la causa per poi far partire la class action ha e come qualcosa da perdere....tutto parte da qui:
No, ma altrove ti permettono pure il download, rimane valido il discorso sotto sul precedente, se viene "condannata" Apple il resto si adegua in 10 secondi.
A questo punto la contro risposta dell accusa potrebbe essere "utenti ragionevoli non acquistano apple"
Nelle clausole è indicato sia che per usufruire dei contenuti devi accedere alla loro piattaforma e in un altro paragrafo che la violazione delle regole (diverse) può causare l'esclusione dalla piiattaforma. C'è però da capire quanto queste clausole siano effettivamente legittime e non penso che Apple può arbitrariamente e senza spiegazioni (cosa già fatta) sospenderti l'abbonamento e impedirti la fruizione di contenuti dei quali per i quali hai pagato la licenza d'uso.
Vero, ma magari quello americano potrebbe fare da apripista per una reale regolamentazione dei contenuti digitali, licenze, fruizione, distribuzione etc etc sono proprio in un limbo legislativo al punto che si deve valutare caso per caso al momento.