
27 Aprile 2021
Apple esce indenne dalla prima causa intentata nei suoi confronti in Francia che la vede contrapposta ad un gruppo di associazioni che raccolgono media, agenzie di marketing , aziende informatiche ed editori. La questione riguarda ancora una volta iOS 14 e l'App Tracking Transparency, funzione di anti tracciamento annunciata dalla società di Cupertino lo scorso anno e più volte rimandata, al cui debutto ora non dovrebbe mancare molto tempo. Le associazioni avevano impugnato la decisione di Apple definendola anticoncorrenziale e chiedendone il blocco, ma le autorità francesi la pensano diversamente. Almeno per ora.
L'accusa: con il framework ATT, Apple impone condizioni commerciali sleali agli sviluppatori di app. L'abuso di posizione dominante è contrario all'articolo 102, lettera a) del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea.
L'Autorité del la Concurrence ha analizzato il caso dopo essersi consultata con il CNIL (Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés), rifiutando la richiesta di provvedimento provvisorio da parte dell'accusa (tali provvedimenti possono essere presi solo se si comprova l'esistenza di condizioni che compromettano la concorrenza e creino un danno grave e immediato per l'economia) e ritenendo che la nuova funzionalità di iOS 14 non può essere considerata una "pratica abusiva" per due motivi:
Nonostante la decisione presa, l'Autorità si riserva di proseguire le indagini per verificare che Apple non applichi nel tempo condizioni di favore alle sue app proprietarie ed altre forme di discriminazione auto-preferenziali. Ciò che sinora è avvenuto è infatti solamente il rifiuto della richiesta di un provvedimento provvisorio e urgente: l'indagine, intanto, seguirà il suo corso.
Commenti
Io uso Android, ho tolto tutte le app Google e come browser uso DuckDuckGo, che uso anche come motore di ricerca, anche su PC. Non ho neanche io pubblicità mirate.
Io ho iPhone da poco ma se cerco qualcosa su internet poi non me lo trovo in ogni pagina che apro successivamente. Stessa cosa se condivido un link di Amazon su whatsapp per esempio. Io personalmente lo preferisco.
Bah, onestamente solo in questo articolo vedo la categoria dei pubblicitari stare tanto sulle ball3...non la trovo una categoria "odiata"...buona serata
LOL, continua a dormire, non è successo niente :D
Ma sei serio? TU non vedi pubblicità al di fuori del ciarpame che ti arriva e io dovrei parlarti delle pubblicità che arrivano a me? E questo cosa dovrebbe dimostrare? Potrei anche inventarmele queste pubblicità per quanto ti riguarda... Ci lavoro con queste pubblicità "innovative" di servizi "imperdibili" non ho bisogno di vederle figurati se devo perdere tempo a dimostrarlo a un leoncino da tastiera
Perchè fai il figo, porta qualche esempio, altrimenti sei il solito saccentino di accaddibblogghe, ma ti avevo già smascherato al primo post...
;)
Lo è eccome, è targhettizzata sulla mia fascia di età, sulla mia regione, sui miei follower e sulle persone che seguo e così via, caro occhiolino occhiolino.
Sto, però, aspettando che mi parli di pubblicità innovative di servizi imperdibili che hai ricevuto, esempi concreti, nome azienda e servizio...
Quindi non stai ricevendo pubblicità targhettizata ma generalizzata... Occhiolino occhiolino
Beh i miei interessi sono la musica, l'arte, il cinema.
Non ho bisogno di farmi molte domande in realtà.
Ho i miei dischi che ordino su siti specializzati, i libri che compro su kindle e il cinema che seguo su siti specializzati, eppure sono perseguitato da offerte di robaccia stile aliexpress e finti guru e altre porcherie.
Tu invece quale advertising innovativo ricevi?
Fammi dagli esempi di società che valgono di cui hai ricevuto la pubblicità ultimamente.
Fossi in te mi farei allora qualche domanda sui tuoi interessi ;)
Io ricevo solamente pubblicità di ciarpame, finti guru e influencer di sta cippa e piattaforme che consegnano cibo a domicilio, nonché reseller di cinesate.
Poi non so se altre persone hanno il piacere di ricevere adverstising di piccole imprese, nel mio caso non è assolutamente così, anzi.
Vafammokk' franzosi
Certo, certo, era una generalizzazione, anche ingiusta se vuoi. Ma personalmente non ho mai trovato valore aggiunto nella pubblicità, nel web o fiori, quindi diciamo che non verso lacrime se qualcuno ne limita la pervasività, perché sarebbero lacrime di coccodrillo.
La pubblicità su internet è un disastro a mio avviso.
La maggior parte, quando non è proprio truffaldina, introduce problemi di usabilità seri.
Appesantimento delle pagine, eccessiva intrusività nel layout della pagina (spesso coprendo i contenuti), uso di tattiche grafiche e contenutistiche per farti credere che si tratti di contenuto vero, ecc.
Se fosse meglio regolamentata sarebbe meno problematica, ma ad oggi è una piaga, soprattutto per gli utenti di una certa età che non sono cresciuti imparando a schivare banner e popup.
Dimentichi un punto, se siamo arrivati dove siamo è perché in passato si sono fregati bellamente della privacy.
Ora non vuol dire che dato che in passato si è sbagliato allora dobbiamo accettare e basta.
Si evolveranno anche le suddette aziende.
Ok ma esattamente che ti hanno fatto i "markettari"? Così per capire...
Mai avuto prodotti Apple, ma tutto questo non può che spingermi a comprare un iPhone in futuro, soprattutto se continueranno a fare in mini, magari senza quello schifo di notch del 2015.
Il rovescio della medaglia sarà sulle piccole-medie imprese locali e/o di nicchia, voi non avete idea quanto la pubblicità mirata su Facebook e soci abbia aiutato questo settore che prima lavorava di volantinaggio/passaparola, i big con budget enormi non hanno problemi a pagare per pubblicità generica o a trovare nuovi metodi di tracciamento...
Non sono un grande fan di apple ultimamente, ma questo per me rappresenta un grande passo in avanti e potrebbe persino spingermi a comprare un loro device nuovamente.
Chi banalizza non capisce, non è una questione di dati, è una questione di libera scelta.
Se i miei dati ti fanno fare soldi, mi devi remunerare.
Vedremo non appena appariranno i popup che chiedono il consenso al tracciamento e alla condivisione dei dati con terzi se il grande pubblico cliccherà su consenti o su nega
E' anche una questione tecnica.
Per identificarti le app ricevono da iOS un id pubblicitario univoco (IDFA). Se neghi il consenso iOS non fornisce all'app l'IDFA.
Francesi statevene buoni e non scassate. Capisco pretendere auricolari e caricatori in confezione ma pensate a indagare e multare politiche di tracciamento predatorie invece di prendervela con chi per una volta porta fa qualcosa a vantaggio dei clienti.
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Se lo fanno credo possano rimuovergli la app dallo Store.
Anche perché in realtà non blocca il tracciamento dei dati, blocca la possibilità di condividere quei dati con terze parti e/o altre app.
Come ho scritto a Vittorio, sono abbastanza convinto che faranno proprio così: l'app non smette di funzionare, ma le funzionalità offerte dal servizio in se saranno limitate se non accetti il tracciamento.
Io mi aspetto sicuramente workaround basati sulle feature. Della serie: blocchi il tracciamento? Ok, l'app continua a funzionare, ma il SERVIZIO che ci sta dietro (alla fine sono tutti servizi web-based) offrirà funzionalità ridotte se non accetti il tracciamento.
Concordo, molto meglio pagare qualche euro per avere contenuti "puliti" senza pubblicità.
Chissà se questa mossa di Apple porterà a rivedere il modello di business di alcune app. Io ci spero, ma ho grossi dubbi perché ormai la strada intrapresa è un'altra.
Lo vedi anche dai commenti banalizzanti.
Ormai nella gente c'è talmente il gombloddo in ogni cosa che ogni iniziativa, anche la più importante, viene sminuita o attaccata.
Facebook e questa causa giocano molto anche su questo, ribaltare la situazione.
Fin quando i fornitori dei servizi non ti bloccano l'accesso a tali servizi e ti danno la scelta se pagarli o essere profilati e si torna al punto cruciale, internet libero e senza tracciamento non può essere internet gratuito.
Solo perché oramai le loro api sono usate ovunque, quindi non gli servono più i cookie terzi. Anzi in quel modo danneggiano la concorrenza
Pippe da blog, non interessa a nessuno del grande pubblico sta cosa, tanto che il mondo ne è all'oscuro. Poi tolto il principio del "non voglio essere spiato" che non è nemmeno tanto inerente, quale è secondo voi il problema di un tracciamento commerciale informato ?
Già oggi i dispositivi apple sono meno invitanti per chi vuole fare app gratuite basate sulla pubblicità per vari motivi.
Ma in ogni caso tanto meglio per me, preferisco pagare 2/3/4/5€ ed essere a posto che avere le pubblicità.
Ci sono comunque diverse altre aziende che fanno della privacy il loro cavallo di battaglia, prima tra tutte mozilla
Andando oltre Apple, la portata del fenomeno è mooooolto più ampia di quello che la comune comprensione permette. Senza voler difendere o accusare nessuna delle parti, ma c'è da capire che internet e tutti i servizi che oggi usiamo si basa su questo tipo di pubblicità. E non si può fare, arrivati al punto in cui siamo, il discorso "io voglio pagare quello che uso senza essere tracciato ai fini di marketing" perchè quello che usiamo non potremo pagarlo singolarmente, senza contare le difficoltà tecniche di cernita tra te che vuoi pagare e chi preferisce la tracciabilità. Le pubblicità mirate sono diventate il fondamento di servizi e app che usiamo quotidianamente in modo gratuito, inoltre è in piccola parte anche un modo per le realtà più piccole di fare pubblicità senza svenarsi per farla a tappeto. Poi ci sarebbe da considerae il fenomeno in se, tracciamento è una parola che ormai sembra una bestemmia, ma il tracciamento a finalità di marketing e le ads inerenti agli interessi sostanzialmente non sono il male assoluto, che grandi problemi pensate ne possono derivare ? Se poi vogliamo farne una questione di principio, allora non ne usciamo più, perchè per principio dovresti rifiutarti di usufruire di servizi gratuiti che ti vengono offerti perchè hanno le ads e usano i cookie, quindi il nulla assoluto. È un discorso lunghissimo, ma si riduce sempre alla scelta tra costi e benefici, i secondi sono un mondo digitale prevalentemente gratuito, il costo ? Far sapere alle aziende le mie preferenze ? Tipo una scheda del supermercato ?
La "battaglia" di apple è giustissima.
Gli unici punti a cui ci si può appigliare sono due:
- sembra che i cinesi abbiano già trovato come aggirare la cosa
- che le app apple non hanno lo stesso avviso
Sono entrambe cose facilmente risolvibili imho.
Purtroppo non lo farà mai...non gli conviene.
Apple sta facendo una grande cosa...ma credo sia qualcosa piu grande anche di lei stessa.
Con questa mossa potrebbe attirare davvero tante persone (me compreso che uso solo android e windows) ma potrebbe far andare in malora tutto il sistema di marketing abituato a spiare la gente.
Solo adesso mi sto rendendo conto quanto i nostri dati siano davvero molto preziosi per gli altri...
E' molto meno redditizia e rende le pubblicità più "fastidiose".
Da capire come si evolve la situazione, mi aspetto contromosse (non solo in tribunale).
Si, ma su centinaia di milioni di dispositivi anche pubblicità senza tracciamento è comunque redditizia. Io non penso vedremo chissà che esodo di sviluppatori.
Con questo sistema non devono solo segnalare la raccolta dati, devono proprio chiedere il permesso all'utente e se l'utente non da il permesso devono comunque funzionare al 100%.
Ripeto: gran cosa, ma è una mossa molto forte persino per Apple.
Mah, penso che gli inserzionisti vadano ovunque ci sia un'utenza numerosa, anche se devono segnalare esplicitamente la raccolta dati. Contano sul fatto che la maggior parte degli utenti non smette di usare un servizio perché li traccia, anche perché è cosa già nota più o meno a tutti... se hai continuato a usare consapevolmente le app di Zuck fino ad oggi non penso che una serie di etichette ti faccia cambiare idea.
E' la prima cosa che ho pensato anch'io.
Però così facendo Apple rende i propri dispositivi meno appetibili per gli inserzionisti e gli sviluppatori di app. Qualche contraccolpo lo rischia.
Per quanto riguarda la "pubblicità positiva" dovranno fare un bel lavoro di comunicazione perché per la maggior parte dell'utenza (che non capisce cosa ci sta sotto) il risultato apparente sarà peggiorativo. Vedranno lo stesso numero di pubblicità solo che saranno più generiche.