
Apple 16 Dic
17 Dicembre 2020 86
Apple ha risposto all'attacco portato da Facebook nella giornata di ieri a mezzo stampa, difendendo con convinzione le sue nuove politiche sulla privacy. La casa di Cupertino ha replicato inviando un comunicato a tutte le testate del settore nel quale l'azienda afferma di aver preso le difese dei suoi utenti (contrapponendosi quindi al "prendiamo le parti dei piccoli imprenditori" utilizzato ieri da Facebook), permettendogli di essere maggiormente informati riguardo il modo e la misura in cui i propri dati personali vengano trattati da applicazioni e siti web.
L'azienda evidenzia che le nuove regole incluse in iOS 14 e iPadOS 14 - attraverso l'App Tracking Transparency - non costringano Facebook e altre realtà a cambiare il modo in cui affrontano il tema del tracciamento, ma si limitino a dare all'utente il potere di scegliere se e come condividere le proprie informazioni personali.
Il comunicato condiviso da Apple evidenzia come la casa di Cupertino sia attenta al tema della privacy dei suoi utenti sin dal 2003, quando ha implementato i primi sistemi in grado di limitare il tracciamento dell'attività sul web. Internet è cresciuto enormemente negli ultimi 17 anni e questo ha reso l'attività di profilazione degli utenti sempre più invasiva e meno trasparente, motivo per cui Apple ha scelto di dare un netto giro di vite a ciò che è possibile fare sui suoi sistemi operativi mobile, dando agli utenti gli strumenti per scegliere di rifiutare selettivamente ogni tipo di tracciamento.
La posizione dell'azienda di Cupertino è quindi molto chiara e mette in primo piano la tutela della privacy degli utenti che scelgono di affidarsi ai suoi sistemi operativi. Questa risposta arriva a poche ore dalle dichiarazioni di Facebook, la quale sembra però intenzionata ad insistere sulla vicenda portando un secondo attacco, stando a quanto riferito da John Paczkowski (editor di BuzzFeed News), il quale ha condiviso su Twitter una bozza di quella che dovrebbe essere la prossima campagna anti-Apple del social network capitanato da Zuckerberg.
So #Facebook plans to run a second anti-Apple ad tomorrow. This one will claim #Apple is trying to stop the internet from being free.
— John Paczkowski (@JohnPaczkowski) December 17, 2020
Here’s some draft text: pic.twitter.com/Spzx1rwJSc
Facebook sembra essere intenzionata a giocare con le paure degli utenti, prospettandogli un netto peggioramento della qualità del web qualora le posizioni di Apple dovessero restare immutate. Questo perché, secondo Facebook, si verrebbe a creare il crollo di una delle fonti di sostentamento di molte realtà che mantengono i propri contenuti sul web grazie agli investimenti pubblicitari, motivo per cui quelle stesse realtà si potrebbero trovare costrette a cambiare il proprio modello di business optando per abbonamenti e altri acquisti in app che ricadrebbero sull'utente finale.
Le nuove politiche della privacy di Apple non entreranno in vigore prima del 2021 - nonostante i sistemi operativi siano già pronti - e nel frattempo l'industria cerca di capire come affrontare questo cambiamento. Le posizioni di Apple, infatti, potrebbero dare il via ad una maggior richiesta di tutela anche da parte degli utenti che adottano altre piattaforme, portando ad un radicale cambiamento dello scenario complessivo anche al di fuori dei dispositivi della Mela morsicata.
Un web in grado di garantire la privacy e, allo stesso tempo, rispettare i bisogni dell'industria è senza dubbio possibile, come prospetta la recente iniziativa di Google che potrebbe introdurre il giusto punto di equilibrio tra le varie posizioni.
Commenti
Un plauso ad Apple che stavolta cerca di tutelare un po' la privacy degli utenti, però secondo me non è questo il suo fine
Si certo, dobbiamo sempre partire dal presupposto che il loro scopo non è far del bene ma far soldi e che non hanno e mai avranno una "mission" sociale.
Assolutamente, e anzi, l'ideale sarebbe avere l'alternativa al momento dell'iscrizione: se ci permetti di condividere i tuoi dati il servizio è gratuito, altrimenti costa tot.
Comunque il mio discorso puntava a precisare che le aziende (principalmente quelle di una certa rilevanza) si muovono in base ai loro interessi, e al guardare con occhio obiettivo a certe notizie per evitare di diventare fanboy che poi "subiscono felicemente" per altre politiche applicate dall'azienda che osannano.
Concordo, comunque preferisco avere la scelta di pagare per un servizio piuttosto che averlo gratis ma non avere il controllo dei miei dati.
perchè il suo grande business viene proprio da quel tracciamento.
Anche perché è l'elemento cardine del loro fatturato.
Nascondi i miei messaggi se ti danno fastidio! se voglio fare una battuta sono libero di farla
Ancora? E basta! Stai spammando da ieri. Abbiamo capito!
perchè gli utonti che scaricano Cashback di Stato - Italia leggono la privacy... https://uploads.disquscdn.c...
Magari perdono inserzionisti o li pagano di meno non potendo profilare l'utenza?
E che c’è di male, io come utente HO il diritto di scegliere se disattivare i meno.
E infatti non lo trovi. Però è capitato a tante di quello persone che conosco (oltre a me ovviamente) che ho dovuto togliere le autorizzazioni a WhatsApp
cosa c'entra? Rimpiango i downvotes
Esatto, l'astio deriva dal fatto che in molti probabilmente decideranno di disattivare il tracciamento dal momento che comparirà un pop up con la richiesta come aprono l'app la prima volta.
Da quello che ho capito, rimane tutto come prima ma adesso l'utente può decidere se attivare o meno il tracciamento? Perché tutto questo ostio da parte di Facebook?
quindi vuol dire che a breve hdblog ci chiederà un abbonamento x visitare il loro sito??? Annamo Bene....
scusami ma non sono riuscito a trovare da nessuna parte il fatto che venga acceso senza il consenso
Si se lo fai tu, però il microfono che viene acceso per sentire le mie parole non sono io ad attivarlo. E in casa ho pure alexa tra l'altro, quindi non sono uno di quei complottisti da 4 soldi.
Ah mi spiace per te, hai provato a farti curare?
Le mie prove? Che prove vorresti? Al max ti posso raccontare quello che mi è accaduto più e più volte, a me e ai miei colleghi. Ti bastano o devo chiamare un ente certificatore delle mie parole?
Poi manco funzionano facendo suggerimenti intelligenti.
Compri un prodotto tipo un computer o una lavatrice (che ti durano anni) e ti appaiono 1000 ADS di offerte PC e lavatrici.
Ma dico io, se l'ho comprato non ne ho bisogno mostrami qualcos'altro di pertinente.
Infatti mi chiedo cosa ci sia di sbagliato nel "lasciare la scelta" di condividere o no.
Oggi tutto sommato puoi decidere se fare entrare una persona in casa tua e condividere la tua privacy, oppure decide di lasciarla fuori.
Il vero problema è che tutti questi sistemi personalizzati fanno dell'ignoranza della gente il loro motore. (inteso come ignorare la loro esistenza)
Ovvero finché non lo sai non neghi il consenso, un po' come quelle simpatiche liste commerciali dei call center.
Campano sul fatto che non esiste un vero switch per bloccarle tutte in blocco, se ci fosse tutti lo disattiverebbero.
Ora la gente delle pubblicità personalizzate su facebook frega poco, vogliono vedere i fatti degli altri e fare vedere i propri, quindi negheranno sempre io consenso.
Ma qualche Apple users tecnologico ci sta? o siete tutti stati pecorizzati da mamma Apple?
E' la terza volta che chiedo e in mille mi rispondete ma ci fosse qualcuno che sa la soluzione!
Di notte iPhone 12 Mini mi perde qualchevolta il 10% in 6ore, con wifi e rete dati SPENTI!!
Qual è il problema???
solo commenti sensati no commenti alla Joel tipo: ti consiglio di lasciare tutto attivo di notte e vivi felice, perchè mi rifiuto di leggervi
Brogli? Riconferma di trump? In quale universo parallelo? Non capisco.
Che una politica di privacy più rigorosa sia un vantaggio per l'utente è fuori discussione, ma solo un bambino (o un fanboy) crederebbe che Apple ha fatto questa "scelta sensata" perché ha davvero a cuore i dati degli utenti.
Se ha intrapreso questa politica è perché ha avvertito che il tema è caldo per gli utenti che hanno iniziato a sensibilizzarsi sulla questione, e dato che questo aspetto non riguarda il suo attuale core business, ha deciso di farne un cavallo di battaglia.
Non aumenterà il fatturato vendendo i dati, ma in questo modo ottiene un ritorno di immagine sfruttando una selling proposition che per esempio Android (leggasi Google) non può vantare, o almeno non può farlo con la stessa "credibilità".
Ma è la stessa cosa per gli altri:
Facebook dice di difendere le piccole attività ma in realtà quello che le interessa è che stiano su Facebook e per ottenere il risultato è pronta a cannibalizzare qualsiasi realtà diventi una minaccia.
Riassunto della news su HDblog:
Come trattare con superficialità una notizia da prima pagina
Ma a me sembri uno come lui o yepp
È una di quelle poche cose dove Apple andrebbe seguita in massa. Per una volta si sta comportando molto bene.
Facebook e company stanno solo dimostrando il loro utilizzo criminale dei dati di tutti noi, per questo stanno scendendo così in basso facendosi paladini di una giustizia che in realtà non hanno mai seguito.
La posizione di Apple è difficilmente contrastabile, a mio avviso. Oltretutto negli ultimi anni penso sia quella che più si è mossa verso la privacy dei dati, facendone un punto importante dei suoi prodotti. E Facebook che prova a rispondere, già fa ridere così.
Era proprio quello che volevo risponderti al tuo commento sopra... Grazie di avermi risparmiato la fatica, lol.
Giustissima osservazione, ma tieni presente che come dice l'articolo Facebook mirerà con una bella campagna (falsa) a incutere paura nella gente contro Apple. E si sa che la paura molte volte fa brutti scherzi purtroppo.
In realtà non è proprio così. È stato dimostrato che Apple ormai il fatturato non lo fa più solo con la vendita di HW ma molto ormai proviene anche dalla vendita di software (abbonamenti). Potrebbe a questo punto fregarsene altamente ed usare i dati come li usa Google, Facebook, Amazon etc etc. Invece ha intrapreso una scelta sensata, ci potrà essere pubblicità (o poco altro) ma la privacy e i dati degli utenti saranno protetti e non saranno "(s)venduti" a soggetti terzi/aziende. Questa politica è la migliore per quanto riguarda internet, infatti chissà come mai da quando Zucchina marcia ha intaccato il web con i suoi social e acquisti quest'ultimo è solo peggiorato.
Conosci il documentario ma o non hai compreso di cosa parli o non capisci il paragone che ho fatto io, visti i tuoi trascorsi propendo per entrambe le cose
Tutta la vita la prima opzione. Il problema è che la gente, pur di aver cose gratuite (che spopolano) passerebbe sopra anche ai propri cari e parenti.
Lo sa anche Facebook (così come Google ed Amazon) che lo sciacallaggio ha portato ad un web povero di contenuti. Ma figurati se mai lo ammetterà.
Praticamente Apple cerca di fare quello che l'UE dovrebbe e avrebbe dovuto (ALMENO, se non molto di più) fare in questi anni per tutelare l'ascesa di certi social e la privacy degli utenti e arriva zucchina marcia a inventarsi scuse insensate e e che non stanno in piedi. Speriamo che Apple proceda dritta e tiri sotto Zucchina e tutti questi pagliacci.
nel frattempo ho appena aggiornato ad iOS 14.3
E' il contrario: è con queste politiche di sciacallaggio dei dati che si è arrivati ad un web povero di contenuto. Questo modello ha fallito, è giusto sostituirlo.
quello è un altro discorso.
Apple dice , vuoi permettere a fb di tracciare le tua attività su siti, app e web?
E' una cosa che fb comunica all'utente prima di accettare di usare i suoi servizi, l'utente è informato sull'informazione data da apple ridondantemente.
A parte che da quanto ho capito in Europa con il DSA i margini di manovra per le piattaforme social dovrebbero essere pesantemente ridimensionati, qui si pone il dilemma che prospetta Facebook per gli utenti è: pagare per avere certi servizi o averli gratis al prezzo dei propri dati personali? Personalmente, propendo per la prima opzione, ma un cambiamento ormai penso che sarà inevitabile e molta gente dovrà essere disposta ad aprire il portafoglio o a fare a meno di certi servizi
Beh nello scandalo con Cambridge Analitica ha dato prova de fatto che il contratto di utilizzo vale fino a un certo punto...
Magari anche per questo Apple ora può fare “la voce grossa”.
sei tu quello che non ha capito quello che ha letto e pretendi di avere ragione, l'analfabeta funzionale sei te oltre che permaloso.