Meta Quest Pro, lo abbiamo provato in anteprima: ecco a chi si rivolge

11 Novembre 2022 81

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Qualche giorno fa abbiamo avuto modo di visitare gli uffici londinesi di Meta per passare un po' di tempo in compagnia del nuovo Meta Quest Pro, il visore top di gamma che arriverà tra pochi giorni in commercio. Il prezzo elevato è senza dubbio il più grande punto di domanda rimasto in sospeso dalla fine della presentazione a oggi, quindi nella nostra anteprima vogliamo cercare di rispondere proprio a questa questione: a chi si rivolge il Meta Quest Pro? Scopriamolo insieme!

QUALCHE CENNO SULLE NOVITÀ TECNICHE

Prima di addentrarci in questo aspetto è bene fare un riassunto rapido delle specifiche tecniche del visore, o meglio di mettere in evidenza che cosa cambia rispetto al Quest 2 (che abbiamo recensito al lancio) che è già presente in commercio da qualche anno. I punti centrali del nuovo visore sono tre: la nuova piattaforma hardware, il nuovo design e i controller Meta Quest Touch Pro.

Per quanto riguarda la scheda tecnica, sotto la scocca troviamo uno Snapdragon XR2+, affiancato da 12 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione, che servono a sostenere il lavoro dei nuovi 10 sensori dedicati alle funzioni di rilevamento MR/VR. A questo si aggiungono i sistemi di audio spaziale e l'inclusione di lenti e display di nuova generazione rispetto al modello precedente.

Ci troviamo davanti a due display LCD Quantum dot, dotati di 500 zone per il local dimming e una densità di pixel superiore del 37% rispetto al Quest 2, il tutto filtrato dalle nuove lenti pancake che ora possono essere regolate liberamente in modo da aggiustare la distanza interpupillare tra 55 e 75 mm e di avvicinarle o allontanarle in modo da poter indossare anche un paio d'occhiali. La nuova dotazione hardware include anche un aggiornamento delle fotocamere esterne, che ora abilitano la funzione passthrough a colori e hanno una definizione 4 volte superiore a quella del modello precedente.

La base di ricarica inclusa in confezione

Queste novità hanno un impatto diretto anche sul design del visore, che ora si presenta molto più sottile nella parte anteriore - ridotta del 40% rispetto a Quest 2 - proprio grazie all'utilizzo delle lenti pancake. Il casco risulta inoltre molto più bilanciato in quanto troviamo la batteria collocata nella fascia posteriore, quindi non è più integrata nel corpo centrale (e ha un'autonomia di circa 2 ore in base al tipo di utilizzo).

Per finire questa rapida disamina hardware menzioniamo la presenza dei nuovi controller Meta Quest Touch Pro direttamente in confezione, in quali introducono il più grande rinnovamento nell'esperienza d'uso del visore sin dal lancio. Si perché questi sono dotati di 3 telecamere e di un SoC Snapdragon 662 che permettono ad ogni controller di identificare in piena autonomia la sua posizione nello spazio, senza quindi avere più alcun punto morto.

Tra le altre novità segnaliamo l'adozione di motori aptici di nuova generazione che restituiscono un feedback molto più preciso e la possibilità di installare delle punte alla base dei controller in modo da trasformarli in vere e proprie penne virtuali all'interno di un ambiente VR. I Meta Quest touch Pro sono dotati di batteria integrata che garantisce circa 8 ore di utilizzo e possono essere ricaricati tramite la base inclusa nella confezione, che permette di ricaricare anche il visore stesso, in modo da usare un solo cavo.

Ma passiamo all'esperienza d'uso: cosa porta di nuovo il Meta Quest Pro?

LA PROVA SUL CAMPO: COME CAMBIA L'USO DEL VISORE

Colpisce sin da subito che il visore non è chiuso ai lati, lasciando quindi che chi sta utilizzando il casco non sia completamente isolato dal mondo esterno. In confezione troviamo comunque degli accessori che permettono di chiudere parzialmente la vista per migliorare l’esperienza durante l’uso di applicazioni prettamente VR e verrà venduta separatamente una maschera in grado di isolare con ancora più efficacia.

Questo ci fa capire sin da subito che Meta Quest Pro non è un prodotto pensato in primo luogo per il gaming, ma punta principalmente ad offrire un hardware esplicitamente pensato per l’utilizzo di contenuti di realtà aumentata e mista. Meta ci ha proprio confermato che l’intenzione non è quella di isolare l’utente dal suo spazio reale, ma di aumentarne le potenzialità.

In tutto ciò gioca un ruolo fondamentale la nuova modalità passthrough a colori, che risulta molto efficace sia nella riproduzione dell’ambiente esterno che nel darci il giusto senso di profondità. La risoluzione aumentata dei display aiuta, ma non abbiamo ancora raggiunto un livello tale da non riuscire a distinguere se stiamo indossando il casco o meno, tuttavia i progressi rispetto al Quest 2 sono notevoli.

Durante la prova abbiamo potuto testare solo due applicazioni, una versione aggiornata di Horizon Workrooms e Arkio, una nuovissima applicazione pensata per architetti e sviluppatori di videogiochi.


Non ci soffermiamo su troppo su Workrooms, perché in fin dei conti si tratta di un miglioramento dell’esperienza di cui vi abbiamo già parlato qui sulle pagine di HDblog, quindi parliamo della solita app pensata per rendere più interattive e concrete le riunioni effettuate in realtà virtuale.

I nuovi sensori del Meta Quest Pro ci permettono di far esprimere al nostro avatar tutte le nostre espressioni facciali che vengono catturate in tempo reale, mentre il tracciamento degli occhi ci permette di mantenere un contatto visivo diretto con l’interlocutore. Queste sono le principali novità dell’implementazione di Workrooms su Quest Pro alle quali si aggiunge la possibilità di sfruttare i nuovi controller Meta Quest Touch Pro per scrivere sulla lavagna virtuale con una precisione semplicemente impossibile per i controller del Quest 2 e di ricevere un feedback aptico molto convincente grazie ai nuovi motori presenti nei controller.

La cosa più interessante è che i nuovi controller potranno essere acquistati anche separatamente per poterli utilizzare con il Quest 2 (costano 349,99 euro), quindi anche i possessori di un visore di attuale generazione potranno sfruttarne la maggior precisione, resa possibile dal nuovo sistema di tracciamento che sfrutta le telecamere poste sui controller, e la vibrazione migliorata.

Il nuovo controller Meta Quest Touch Pro

Ma l’esperienza che ci ha permesso di capire meglio lo scopo di Meta Quest Pro è stata quella che abbiamo sperimentato con la seconda app, Arkio.

Immaginatevi di trovarvi in un ambiente 3D insieme ad uno o più colleghi, i cui avatar vi vengono mostrati in tempo reale nello stesso spazio, e di poter lavorare insieme alla progettazione di una stanza, una casa o persino una città, andando a creare ogni struttura con proporzioni reali 1:1, quindi di poter tracciare un muro, vedere esattamente la sua lunghezza espressa in metri, poter collaborare in tempo reale alla modellazione dell’ambiente. Ecco, Arkio punta a fare proprio questo, ovvero a diventare un vero e proprio studio di architettura virtuale condiviso.

I vantaggi sono enormi, specialmente perché ciò rende possibile vedere in tempo reale tutti gli effetti di ogni singola modifica, come rende un determinato ambiente e persino come risulta immerso in un contesto cittadino, ma non finisce qui. Si perché l’applicazione sfrutta anche il sistema passthrough per permettervi di modificare la stanza in cui vi trovate. Ad esempio, avete bisogno di aggiungere un muro, provare a cambiare la disposizione dell’arredamento e così via: il Meta Quest Pro offre lo strumento ideale per questo genere di lavori.

Tutto ciò che viene prodotto con Arkio può essere poi esportato nelle principali applicazioni professionali per la modellazione 3D e per la progettazione (inclusi i vari CAD e così via), in modo da non limitare l'esperienza alla realtà virtuale e mista, ma di portarla anche in un ambito più concreto. È in scenari come questi che emergono tutte le potenzialità che hanno strumenti come il Quest Pro, andando ad affrancarsi dal semplice settore del gaming a cui erano confinati i precedenti prodotti della linea Quest.

A CHI SI RIVOLGE

Ovviamente resta la possibilità di sfruttare tutta la libreria di giochi Quest, ma è chiaro che lo scopo di un dispositivo così costoso e particolare non è quello di rappresentare un’evoluzione del Quest 2 (che è ancora il punto di riferimento per la VR consumer stand alone), bensì di andare a parlare a tutto quel pubblico di professionisti che sono in grado di trarre un reale valore aggiunto dalle modalità di lavoro collaborativo che la realtà virtuale e aumentata è in grado di offrire. I 1800 euro richiesti assumono quindi un significato diverso se si guarda al visore come ad uno strumento professionale, posto in diretta concorrenza con altre proposte come HoloLens, che hanno un prezzo persino superiore.

Restano ancora tanti dubbi da svelare, ma questo primo contatto con il Quest Pro (potete approfondire le specifiche sul sito ufficiale Meta) ci ha dato delle sensazioni positive, sempre a patto di considerarlo nel modo giusto, ovvero con un dispositivo pensato per il mondo delle professionalità. Poi magari alcune delle specifiche del nuovo visore potranno trovare spazio su un ipotetico Meta Quest 3 che andrà a parlare ai giocatori, ma questo è un argomento per il prossimo anno, almeno.

VIDEO


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Commenti

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Alessandro Manson Dionigi

peccato che il 3d non ci azzecca NIENTE col vr e con l'ar. informati un pochettino GNURANTTT

Fabrizio Spinelli

Mah

comatrix

Ah ok ^_^

Calculon

tra 11.000 licenziamenti (su 100.000 assunti) e fallimento ne passa eh

Calculon

sbagliato a rispondere, mi riferivo a roby

comatrix

Si ma la gente (incluso il recensore) lo reputa come tale ed è sbagliato

comatrix

Dove vedi che abbia mai parlato di fallimento

Calculon

tra 11.000 licenziamenti (su 100.000 assunti) e fallimento ne passa eh

Fabrizio Spinelli

Che non è Meta... quindi, di cosa parliamo? :)

comatrix

Non devi dirlo a me ma a chio paragona cinte tale.

Fabrizio Spinelli

Scusa, ma che significa paragonarlo al CAD? è come paragonare Windows ad un MacBook: uno è un SO, l'altro un dispositivo HW.
Un Quest è un tool, su cui EVENTUALMENTE fai girare un SW...

comatrix

E allora non bisogna paragonarlo al CAD

Fabrizio Spinelli

TI sei risposto a solo. È un visore. Non lo usi per la produzione, se non limitatamente (aggiungi un muro, una porta), ma prevalentemente a lavoro ultimato. è un tool come tanti altri.

Fabrizio Spinelli

E quindi il problema non è QUESTO visore, ma il fatto che a te nello specifico la VR dà fastidio.

xpy

Second life è stato per internet quello che è il metaverso per il vr

Nuanda

Per i video a mio avviso non ci sono visori che vale la pena prendere, la risoluzione percepita è ancora troppo bassa, meglio un tv 4k, giochi dipende se intendi pc o standalone…comunque per i giochi per me sarà il Ps vr2

roby

Chissa' che si era messo in tests zuck , pero'almeno aveva dato Lavoro

Tx888

qual è il miglior visore attualmente disponibile? per giochi e video

antoniolion94

Ma anche coi mobili, per via del lidar tranquillamente app per iPhone potrebbero essere sviluppate prima

Roby One

Mi ricordo quando andavo dall'architetto che doveva farmi determinati lavori.
A volte mi perdevo in un bicchiere d'acqua. A che altezza le finestre? Quanto grandi? Dove il camino? Lo spostiamo? E tante altre domande a cui per rispondere cercavo di immaginare come sarebbe stato il risultato finale. A volte andavo proprio in loop.
Ovvio che in questi casi mi avrebbe aiutato eccome poter indossare il visore e decidere i cambiamenti.
Ha un suo bel mercato questo coso.

Roby One

Anche io pensavo lo stesso. Lavorassi in questi settori non ci penserei due volte a prenderlo per i clienti.

armandopoli

la vera svolta sarà quando le applicazioni ed i giochi attiveranno il local dimming

Fetim

Secondo me per ora si.

comatrix

Certamente, ho usato CAD anche se per poco, ormai è da tempo che non lo uso più ovviamente, sono in un altro settore

Dawo

Però con quei cosi potrai gurdarti intorno e vedere uffici bellissimi.

Background 07122017

E appunto i visori continueranno ad esistere ai scopi specifici per cui sono stati pensati, non per sostituire un desktop o delle videochiamate. Quello che dico da sempre

Background 07122017

Comunque ho detto CAD tanto per fare un esempio e anche perché uno dei pochi che conosco ma comunque mi riferivo a tutti i "CAD-like"

Jotaro

Da Metà a Quarto.
Forse Ottavo.

comatrix

Beh non è che le cose stiano andando per il verso giusto, anzi...
I commenti di gente i cui lavora nel settore

https://uploads.disquscdn.c...

https://uploads.disquscdn.c...

roby

Ma non era fallita meta?

comatrix

Mai negato che su alcune cose sia utile, come nell'interior design, per avere un'idea su come verrà l'ambiente, ma AD OGGI finisce li, cioè in questi ambiti e termini.
Se si parla di infrastrutture civili, edilizia, cantieri navali e via dicendo, tutte cose molto serie, difficilmente ho notato l'adozione di questo metodo do lavoro, sempre AD OGGI

comatrix

E vai, anche tu ti metti a livello di Sagitt,, fabrynet e via dicendo, parlando della vita personale degli altri:

- che ne sai che conosca o no il CAD?

parla di cose che sai per cortesia, non ti avventurare in argomenti che non conosci… (cit.)

https://uploads.disquscdn.c...

Dawo

Tutto questo porterà Zucchinaberg a elemosinare per strada per cui viva Meta.

Dragone81

Mi immagino già l' ufficio tecnico dove lavoro con 50 persone con in testa questo coso... (ho il rift da quando è uscito...) peccato che gli investimenti in questi settori rasentano il ridicolo non ci vogliono fornire neanche un secondo schermo.... e facciamo progettazione 3d...

Nuanda
Mauro Morichetta

Parliamo dell'hardware pensate al visore in testa per diverse ore, sempre che l'autonomia vi permetta di arrivare a tanto, pensate se avete come me gli occhiali, leva il casco metti gli occhiali, leva gli occhiali, metti il casco. Passiamo ora al software, carino il giochino crea il cubo, apri la finestra, ma in un impiego reale in cui le misure sono essenziali, non ne riesco a comprendere l'utilità misure 1 a 1 prese con i controller fatti in questo modo non sono precisi se paragonati ai software di modellazione canonici. Non prendiamo in considerazione il costo che mi pare davvero altissimo per avere cosa? un caschetto per usare delle beta di qualcosa che non ha futuro, siamo seri fra un 30ennio magari qualcuno potrà avere davanti una cosa del genere e solo le persone che hanno soldi da investire in distrazioni, Microsoft che ha soldi da buttare ha creato uno strumento professionale che avranno usato in 2 e lo ha fatto 3 o 4 anni or sono, il cui sviluppo è rimasto al palo, figuriamoci il giocattolino Zucchina che si farà lo streaming in diretta di casa tua dal suo desktop viste tutte le fotocamere presenti nel visore. Ci vorrebbe un ente in grado di rilasciare un certificato di privacy quando si crea un device che ha la possibilità di riprendere immagini interne sia di aziende che di case, ma guarda caso non esiste.
Sono per le innovazioni da sempre, sono uno che pensa al futuro, avete visto cosa si può ottenere se si lascia un prodotto nelle mani di tutti, è storia che l'evoluzione avviene solo quando è di massa e secondo voi sto visore per chi è pensato?

Nuanda

Ma cosa intendi per lavorare??? In architettura la vr è ampiamente usata… quello è un lavoro…

IDGAF

Un tempo si chiamava second life. Ed era già passato di moda

pollopopo
comatrix

Esattamente, serve solamente per avere un'idea, una bozza, un'anteprima e via dicendo.
Ma se ci si deve lavorare veramente, poi i limiti si denotano eccome, ad oggi.

pollopopo

Il vr nei progetti è già ampiamente usato pure per mostrare ad un cliente una cucina....

Serve per avere l'idea di come un progetto sarà non solo sulla carta o tramite un monitor ma in scala 1:1 che con i giusti computer (cloud) e il giusto lavoro di preparazione (texture ecc...) permette a tutti gli effetti di semplificare tantissimo la progettazione degli ambienti e oggeti di qualsiasi natura, dalla cameretta alla sala motori di una nave per finire alla nuova ferrari o una lampada....

Il vr per chi lavora con oggetti 3d che finisco nel mondo reale non hai idea del peso che ha....se ci sono aziende del settore che non fanno uso dei sopracitati è perchè hanno capi tirchi e retrogadi

Lametta

Se rilasceranno la “Buongiornissimo! Limited edition” coi delfini allora ci faccio un pensierino

Pito
comatrix

Certamente, dipende dal controller e questi non hanno solamente tasti, ma anche videocamere.
Controller PS3, ba buttare dopo 2 anni e mezzo.

comatrix

Allora meglio pagare poco e cambiare più spesso

Fetim

La differenza è che in VR dopo un pò ti viene un gran mal di testa.

Fetim

Non lo vedo un reale problema.
Tanto fra 2 anni questi controller non si troveranno nemmeno al mercatino dell'usato.

Fetim

Questo lo compra solo un pollopopo.

tulipanonero1990

Però io con il controller della Ps4 con 5 anni sul groppone ancora riesco a giocare per ore. Sicuro sia un problema reale?

silviano creduloni

una cagatà pazzesca come direbbero certuni

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