Il rebranding di Twitter in X, avvenuto per volere del suo nuovo padrone Elon Musk, ha causato danni concreti alla piattaforma social: lo prevedevano in molti, e i primi dati ufficiosi lo sembrano confermare. Nelle settimane successive all'operazione, mentre Elon metteva all'asta cimeli e memorabilia del vecchio brand, i download sono diminuiti, gli utenti attivi quotidiani sono scesi del 4% e la posizione dell'app nella top 100 globale è scesa da 32° a 36. I dati sono forniti dai ragazzi di Sensor Tower.

Tuttavia, è proprio il caso di dire che non tutto il male vien per nuocere: la stessa fonte osserva che sorprendentemente i ricavi sono saliti, addirittura del 25%, praticamente solo per via degli utenti iOS (+24%). E la confusione sul nome ha avuto un impatto positivo su... Twitter Lite, app ufficiale ma che non è ancora stata coinvolta dall'iniziativa di Musk.

È facile immaginare che, se gli utenti più tecnologici e aggiornati siano al corrente del cambiamento, qualcuno meno interessato a seguire le notizie tech si sia limitato a cercare "Twitter" sul proprio app store e abbia installato l'unico risultato riconoscibile, appunto Twitter Lite. E così Twitter Lite, app progettata prevalentemente per i mercati emergenti, ha osservato un incremento di download pari a oltre il 350% grazie prevalentemente a USA, Indonesia e India. L'effetto è tuttavia durato poco - giusto una settimana o due dopo l'avvenuto cambiamento.

Il cambio di nome ha avuto un impatto anche sulle piattaforme concorrenti, ma è difficile stabilire un vincitore chiaro. Per esempio la settimana immediatamente successiva Thread, l'app concorrente lanciata da Mark Zuckerberg e la sua Meta, ha osservato un crollo di download di ben il 70% (portando l'app nella 16° posizione globale), mentre quella dopo ancora è risalita del 50% (portandosi quindi in 12° posizione globale); Bluesky e Mastodon hanno avuto risultati più o meno opposti - rispettivamente +180% e +15% nella prima settimana, -25% e -40% rispettivamente nella seconda. Possiamo insomma dire che molti utenti se ne vogliono andare da Twitter, o meglio X, ma non hanno ancora le idee chiare su dove "emigrare", per così dire.