
27 Aprile 2022
18,3 miliardi di dollari: è questa l'impressionante cifra guadagnata nel 2021 dalle principali 100 app che prevedono la sottoscrizione di abbonamenti su App Store e Play Store. E se il dato in sé può anche significare relativamente poco, basta sapere che rispetto all'anno precedente le entrate sono aumentate di 41 punti percentuali. É come sempre SensorTower ad offrirci l'opportunità di analizzare nel dettaglio diversi aspetti del florido mercato delle applicazioni mobile, e l'incipit dell'ultimo report è inequivocabile:
La spesa su scala mondiale dei consumatori in app mobile ha raggiunto nuovi record ancora una volta nel 2021. [...] Gli utenti mobile non hanno mai speso così tanto nelle app in abbonamento.
L'analisi si concentra sulle app non games: dai 9,7 miliardi di dollari del 2019 si è passati ai 13 miliardi del 2020, sino ai 18,3 miliardi dello scorso anno. Tale valore rappresenta il 14% dei 131,6 miliardi di dollari spesi nel 2021 per gli acquisti in-app complessivi, includendovi anche le app games. Come termine di paragone, si tenga conto che l'anno precedente la spesa per abbonamenti in app non games rappresentava l'11,7% del totale.
Il grafico riportato qui sopra ci dice sostanzialmente tre cose:
YouTube ha generato 1,2 miliardi di dollari di entrate in tutto il mondo, e si posiziona al primo posto della classifica assoluta e sull'App Store. Su Play Store è Google One ad occupare il gradino più alto del podio, seguita dalla giapponese Piccoma (servizio di abbonamento webtoon) e Disney+. Su App Store alle spalle di YouTube ci sono Tinder e Tencent Video, l'app di incontri è seconda anche a livello complessivo davanti a Piccoma.
Tutte le grandi piattaforme sono destinate ad abbracciare questa forma di business con sottoscrizione a pagamento: l'occasione è ghiotta, come ci dicono i numeri, e TikTok, Twitter, Instagram e altri lo sanno benissimo.
Commenti
Vabbè ma resta un cancro comunque. Sarebbe come se dovessi pagare un abbonamento per usare la chiave di un lucchetto, dai è demenziale.
Le app che posso anche pagare un tot al mese secondo me sono una manciata, quelle che uso sempre, magari che offrono contenuti sempre nuovi, si aggiornano.
Il problema degli abbonamenti per tutto è una cosa destinata a implodere.
Primo ci sono abbonamenti che la maggioranza della gente deve avere per forza (nel senso a cui non farebbe a meno) che già la fa spendere una 30 ina di euro al mese, poi mettici l’abbonamento fibra, del cellulare, delle bollette, trasporti, etc..
Ovvio che non può e non vuole spendere altri 3 euro al mese o più rispettivamente per una calcolatrice, una sveglia, una tastiera, l’oroscopo del giorno, etc..
Tu lo faresti?
Immagino tu non abbia mai ideato, progettato, disegnato e costruito un'app. Anche una stupidissima come una tastiera...
Tinder al secondo posto su Appstore e sesto posto sul playstore è la chiara dimostrazione che con iphone si tromba di più.
Passando a cosa meno serie: il nuovo cancro è chiedere abbonamenti mensili o annuali a 2 cifre anche per app stupidissime come tastiere o calcolatrici
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