
25 Gennaio 2022
20.000 dollari al giorno: ecco quanto guadagnava, ai tempi della massima popolarità, iBeer, una delle prime "inutility" a diventare virale nell'epoca degli smartphone. L'ha raccontato il suo creatore, Steve Sheraton, in una recente intervista con Mel Magazine. Potete leggerla integralmente seguendo il link FONTE. Per chi non c'era: era un'app tramite cui l'utente inclinava il proprio iPhone e sembrava di star bevendo della birra.
La storia è affascinante per una serie di ragioni - prima di tutte è un chiaro esempio del bello di avere l'idea giusta al momento giusto. Sheraton, che all'epoca era un mago in difficoltà finanziarie, racconta che in realtà quell'idea ce l'aveva già avuta qualche anno prima: aveva creato E-spresso sul suo Palm Pilot, sostanzialmente un video che, se si sincronizzavano correttamente i movimenti, faceva sembrare che si stesse bevendo del caffè. L'idea non aveva preso piede, anche perché il Palm Pilot aveva un display LCD monocromatico, ma con l'uscita degli iPhone, con i loro display super colorati, Sheraton intuì che si poteva rispolverare la vecchia idea, darle una sistemata e vedere che succedeva.
All'epoca non era ancora possibile sviluppare app per gli iPhone - in effetti il termine non era ancora nemmeno stato coniato. Quindi la prima versione di iBeer consisteva, letteralmente, in un filmato che veniva venduto a 2,99 dollari a copia e che gli utenti caricavano sul loro iPhone o iPod Touch tramite iTunes. Quindi ancora niente accelerometro e funzionalità avanzate: era ancora l'utente che doveva sincronizzarsi al video, e non viceversa. Già così, comunque, Sheraton diceva di riuscire a incassare fino a 2.000 dollari al giorno, nel periodo di picco.
Con l'avvento dell'App Store, Sheraton riuscì finalmente a realizzare un'app vera e propria, che sfruttava l'accelerometro dello smartphone. Era un modo simpatico per dimostrare agli amici le potenzialità della nuova tecnologia, e sì, dopo i cinque minuti di effetto wow era completamente inutile. Ma costava talmente poco che, almeno in quell'epoca dove era tutta una novità assoluta, in molti la giudicarono una spesa giustificabile. iBeer non fu solo un successo economico, beninteso: fu citata come app essenziale da media come il New York Times, Time Magazine, Fortune e CNN.
Prevedibilmente il successo di iBeer non durò moltissimo. Iniziarono ad arrivare app clone gratuite (Sheraton denunciò addirittura il colosso della birra Coors per la sua iPint) e l'attenzione del pubblico si spostò verso software più nuovi e interessanti - iniziavano ad arrivare giochi come Fruit Ninja e Angry Birds, per dire, e tutti i social network. iBeer, che nel frattempo era arrivata anche su Android, a un certo punto diventò gratuita, e tentò la strada delle partnership con diversi marchi di birra. Poi arrivò per esempio il live wallpaper per Android. Al giorno d'oggi l'app è ancora disponibile sull'App Store, ma non è più aggiornata dal 2017, mentre è sparita completamente dal Play Store.
Sheraton racconta che all'epoca non fu particolarmente oculato con gli incredibili guadagni ottenuti dall'app. Lui e la sua società sperperarono un po', e l'alcolismo non aiutò di certo. In ultimo, Sheraton decise di allontanarsi da quella vita e dedicarsi ad attività più tranquille. Ora, a 52 anni, ha una fattoria in Spagna dove coltiva frutta con la sua famiglia e sviluppa qualche app per maghi e illusionisti. Settore decisamente molto più di nicchia, ma meno emotivamente stressante. Se la passa benone, a suo dire, ed è estremamente grato di quel guizzo che gli ha svoltato la vita.
Commenti
Geniale all'epoca.
Allora ti devi mettere gli occhiali perchè non hai visto bene.
Appunto... Proprio come intendevo io!
Se installi l'app "Compleanno" concedendo i permessi da te descritti e tra i quali figura anche "Lettura account" (mica robetta da niente!), una volta dismesso il supporto e relativi aggiornamenti, ponendo che ciò possa avvenire in una frazione di tempo compresa tra i 4 e gli 8 anni, tu dovrai, a distanza di anni dalla sua prima installazione, ricordarti di NEGARE tutti quei permessi concessi a suo tempo e che fanno riferimento ai tuoi account personali, perché una volta dismessa anche dal Play Store la responsabilità di tutto ciò che riguarda l'app in questione non dipenderà più da Google. E quindi tu, utente consapevole, lo sai/dovresti sapere cosa fare. Tutto questo discorso, sottolineo, lo stiamo facendo per una sola app. Perché non dimentichiamoci del fatto che uno ne potrebbe tenere installate a decine, nel proprio dispositivo. App non più supportate e quindi abbandonate a se stesse. Ecco che però torniamo al discorso d'apertura... Se Google elimina le app dal proprio store giacché abbandonate, lo fa per tutelare TUTTI gli utenti, soprattutto quelli poco consapevoli. E ci sta, sottolineo.
Se poi a te, tizio e caio interessa mantenere ancora installata l'app "Compleanno/Calendario alternativo", di sicuro c'è che voi saprete come comportarvi, con la gestione dei permessi e tutto il resto. Ma gli altri, perlomeno, correranno molti meno rischi cercando un'alternativa tra i mille e passa cloni presenti all'interno del Play Store.
Certe.
Alcune si, e son quelle che scarico, ma molte sono un semplice browser, e quindi inutili
iSex? No eh ^^
Certo, ma se installo un'app compleanno mi aspetto che i permessi corretti siano "Lettura account" e non "fotocamera" o "microfono" e questo una volta stabilito in fase di installazione (una volta, ora vengono chiesti a runtime) mica possono cambiare in futuro!
Questo no, le app possono fare cose che una pagina web non può fare.
Mi ricordo che proprio la smania di avere questa app mi fece prima comprare il primo iPodTouch e poi "provare" il JailBreak, lo sviluppatore era Zibri, quante camicie sudate mentre debuggava e aspettavo il logo Apple, sempre con immensa paura di brickare tutto
la dimostrazione che il genio e l'oculatezza non vengono sempre in bundle
Io certe app poi le bannerei proprio. Per esempio tutte quelle che sono dei semplici browser, che senso hanno? Io tendenzialmente se posso fare una cosa dal browser lo preferisco, non uso spazio, non creo cache per niente e finisce tutto li
Io l'avevo sul nokia con s60. Potevi cambiare colore del liquido e mettere il logo come fosse l'etichetta della bevanda.
Ovviamente quella per iphone era più pheega
scaricata da cydia :))
Continuano a intasarli.
Ho visto un po' di telefoni, e non immagini quanta immondizia inutile la gente (soprattutto i ragazzini) tenga installata, per poi, appunto, lamentarsi che c'è poca memoria/il telefono va lento/come mai si aprono tutte queste pubblicità sul browser/ecc.
Molto divertente.
2000 il video, 20000 l'app.
Si ma...sono 20.000 (dal titolo) o 2.000 (dall'articolo)?
App del genere erao quelle che intasavano i telefoni di fascia media e bassa. Robe assolutamente inutili che prendevano una marea di spazio e per cui dopo la gente si lamentava della lentezza del telefono
Una vera Birra Zero
aptoide, e passa la paura.
e, comunque, gli sviluppatori che non vogliono portare avanti la loro app potrebbero benissimo metterla su f-droid o altri market alternativi
Eccezionale da installare sul NoPhone!
vogliamo parlare dell'app i am rich ???? quella che costava 999 dollari e mostrava un diamante e la scritta sei ricco?
Eh si.. vantarsi verso gli altri che puoi permetterla dì averla!
https://media2.giphy.com/me...
Certamente queste applicazioni esistono su tutti e due i store..
Comunque è un’app. che mostra un’immagine di una pietra preziosa dal costo di
L'utente consapevole sa che tipo di permessi vengono concessi in fase di primo avvio di un'app appena installata. Certo. Ma davvero vorresti dirmi che, anche a distanza di anni, tu riesci a ricordare a memoria TUTTE le voci di quei permessi che hai concesso per l'app "X" che non viene più aggiornata da, che so, oltre un anno...?
Come fai ad essere così sicuro che l'app in questione (tale X) non possa essere veicolo di problemi per il tuo dispositivo in quanto abbandonata a se stessa e, soprattutto, con ancora attivi i permessi che le hai concesso (sparo una data a caso) in quel lontano mese di ottobre dell'anno 2015??? E magari tra quei permessi vi era pure l'accesso completo al tuo account. Come per il calendario da te citato, ad esempio: deve pur avere un accesso al tuo account, per mostrarti gli eventi programmati, compleanni e quant'altro. Giusto???
Sì, diciamo che ho preso spunto dal tuo commento per far notare questa cosa che mi fa girare le scatole, ecco.
"Minaccia per l'integrità"... l'unica cosa che mi viene in mente potrebbe essere il famoso discorso dei badge della privacy, però le app Android fin dal principio hanno avuto i permessi e tu (utente consapevole) sai che permessi accetti quando la installi.
Per dire, l'app che avevo acquistato è Pure Calendar Widget che a mio parere è il migliore widget calendario che era disponibile (per esempio, è uno dei pochi se non l'unico ad essere sia compatto che a mostrare l'età nei compleanni/eventi ricorrenti annuali) finché Google non l'ha rimosso. Mica è pericoloso, è un calendario! Ma siccome l'autore non l'ha aggiornato (che poi, che aggiornamenti mai potrà avere un calendario?) è stato spazzato via.
Sono sempre scelte di Google, poteva benissimo fare un bel banner "obsolete" e lasciarle lì per gli utenti che l'avevano acquistata o comunque interessanti. Ma no, meglio buttarla via e tenere 10.000 app torcia con l'accesso ad Internet.
Ebbe problemi di alcolismo dovuti all'iBeer? XD
IAMRICH secondo me è ancora insuperabile come app su iOs
Ma sul Play store potevi trovare I’m Rich
O l'app. I am not rich che costava ben 350 euro
Il primo iPhone aveva la home e le icone identiche per tutti dato che non si poteva cambiare praticamente nulla. Per quello 'sta cosa del video rendeva bene, parchè si adattava alle icone e allo sfondo di qualsiasi esemplare. Su un Nokia per esempio non avrebbero potuto farla dato che la gente si sbizzarriva a mettere sfondi e icone agghiaccianti.
E quello del pulcino pio quanti soldi hanno preso?
Quando la storia, in un certo senso, si ripete:
https://uploads.disquscdn.c...
(Questa è anche più "grave" essendo del 2020)
Immagino per le (stupide) regole di Google... Molte (ottime) app sono sparite dal Play Store perché non venivano aggiornate dai rispettivi sviluppatori per incrementare la target version di Android.
Cosa inutile per qualche app che può sopravvivere benissimo anche senza aggiornamenti... ma vallo a spiegare a Google!
L'unica cosa positiva è che almeno su Android si può fare il backup degli APK e reinstallarsele senza problemi.
Guarda, da come ti senti toccato e fai il fuorviante o sei il fantomatico "Francesco" o qualche programmatore di scemenza sulla stessa riga della ibirra.
La birra me la bevo volentieri, grazie dell'invito.
A rivederci al prossimo articolo sopraffino, si ipotizza un iamrich.
Finirà presto come la brace : Cenere da buttare .
Per quanto concerne la mia tranquillità non si dia pena , sarà sempre più grande delle sue presunte conoscenze informatiche...e non solo .
Le consiglio di bere una birra , in tutta tranquillità.
Io volevo la birra Apple da 20 euro a boccale... scaffale!
2000 con il filmato caricato su iTunes, con l’app potrebbero essere stati 20000 anche se non è specificato
nel titolo 20000 poi nel articolo 2000 , attira click?
la miglior birra di sempre! :D
Ah ah leggo un sacco di commenti pesanti. Ragazzi , la vita presenta già le sue difficoltà … la leggerezza é fondamentale. Per questo l’app ebbe successo. E fatevi una risata !
comunque all'epoca era fantascienza, me la ricordo ahah