
Mobile 27 Feb
Le grandi aziende tecnologiche pongono sempre più spesso il tema della tutela dell'ambiente al vertice delle priorità. Spingere sul fronte della produzione, senza chiedersi quale effetto avrà sul pianeta è ed è percepita come una scelta scriteriata, ragion per cui, chi più chi meno, si affretta a rassicurare periodicamente l'opinione pubblica sulle iniziative per improntare la propria attività ai criteri dell'ecosostenibilità.
Xiaomi non è da meno, come testimonia il nuovo rapporto sulla sostenibilità 2020. Una strategia composita che considera attentamente il tipo di prodotto, gli accorgimenti necessari per creare le condizioni per creare un'economia circolare, e le iniziative per limitare l'impatto ambientale.
Il primo passo coincide con l'impegno per lanciare prodotti che possano avere un ciclo di vita più lungo. Ciò significa in primo luogo dispositivi più semplici da riparare. In questo modo l'azienda cinese punta a ridurre gli sprechi e a promuovere la raccolta e il riciclo dei prodotti elettronici in Cina, India ed Europa. Per raggiungere l'obiettivo Xiaomi sta continuando a migliorare il design dei suoi dispositivi, agevolandone sia la riparazione, sia il futuro riciclo.
Anche il consumo di energia ha un notevole impatto sul pianeta, per questo il risparmio energetico è diventata una funzione fondamentale per oltre 40 tipi di prodotti di consumo di Xiaomi. Tutti sono conformi alle normative ambientali e di sicurezza dei paesi in cui sono venduti. In Europa rispettano, tra le altre norme, le direttive CE, REACH, RoHS e WEEE.
Tutela dell'ambiente significa poi limitare l'impiego di sostanze dannose: significativo è il traguardo tagliato con le serie di smartphone Mi 10T e Mi 10T pro che sono arrivati sul mercato con un'importante riduzione delle materie plastiche delle confezioni.
Xiaomi non trascura il ruolo che l'innovazione tecnologica può svolgere per risolvere problemi di carattere globale. In concreto, nell'ambito dell'impegno a contribuire con le Nazioni Unite per raggiungere uno sviluppo sostenibile, l'azienda cinese ha creato un sistema di allarme preventivo dei terremoti. Il servizio per il momento è attivo in Cina, ma sarà esteso in futuro ad altri paesi e zone ad elevato rischio sismico: gli smartphone basati sulla MIUI 11 (e versioni successive) e le Mi TV possono inviare preventivamente una segnalazione sul verificarsi di un terremoto e informazioni utili per proteggere la popolazione (es. rifugio più vicino, contatti di soccorso e medici). Nel 2020 il sistema ha rilevato 29 terremoti di magnitudo superiore a 4.0 e inviato oltre 9,4 milioni di avvisi.
Altro settore di intervento è quello della mobilità elettrica: Xiaomi ha annunciato a marzo scorso anno la volontà di esordire nel mercato delle auto elettriche con un investimento stimato di 10 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. L'azienda cinese considera il settore di fondamentale importanza per il futuro del pianeta e ritiene di poter fare la differenza dando vita a soluzioni innovative che influenzeranno fortemente l'economia low-carbon.
Ed infine ci sono le azioni attive per contrastare la pandemia. Sì, perché anche le aziende tecnologiche hanno capito che senza uno sforzo comune pubblico-privato, la fine del tunnel si allontana. Questi sono i principali interventi di Xiaomi in Italia e all'estero nel corso del 2020:
Il testo completo del rapporto di sostenibilità 2020 di Xiaomi è consultabile tramite il link in FONTE.
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Commenti
Guarda che le percentuali di invenduto sono a due cifre, non è per nulla irrilevante.
Oggi la cina ha imboccato la strada della iperproduzione ben oltre i livelli del giappone iperconsumista. Con la differenza che il giappone inondava il mercato interno, la cina lo fa con i mercati mondiali.
Rispetto alla massa dei prodotti realizzati è praticamente irrilevante
Non proprio. Per vendere tanti modelli bisogna riempire le vetrine e gli scaffali di tanti più pezzi che andranno poi invenduti diventando rifiuti.
Lo scopo è proprio togliere visibilità e spazio alla concorrenza tramite saturazione.
Mai letto ad esempio che Amazon distrugge tantissimo invenduto? Ebbene non accade solo con articoli da pochi euro se si adotta il metodo della saturazione con quanti più articoli differenti possibili.
Anche produrre articoli non perfetti provoca tanti resi e quindi potenziali rifiuti e xiaomi non è certo immune neanche in questo.
Hdblog è in decadenza, sono sempre più le pagine imbarazzanti che puzzano di sponsorizzazione.
“Prodotti che possano avere un ciclo di vita più lungo”… da chi ha un pessimo supporto software nel tempo e insiste a montare sensori hardware di prossimità fallaci.
Hanno pure il coraggio di parlare di facile riparabilità quando certi problemi sono irrisolvibili.
Quanti xiaomi sono stati abbandonati per disperazione degli utenti?
Chi vuole un prodotto longevo non compra certo xiaomi se è furbo.
magari un alluvione si portasse via la casa dove abiti, come è appena successo in Germania. A te e a tutti i menefreghisti ed egoisti di questo blog
che tristezza che 6
Tutte balle.
Sicuramente Apple…
Chi sono i produttori che aggiornano di più?
... il primo passettino verso il fallimento
ne vendono 50/60 l anno potrebbero farli anche in plutonio che non inquinerebbero
No, non è irrilevante, è molto più ecologico credimi produrre un solo terminale l'anno e venderne 800'000 che produrne 800 e venderne 400'000.
Il problema è che il volume di vendite xiaomi è dato anche dalla grande varietà di prodottti / brand, che raggiungono una fetta molto più grande di mercato avendo soluzioni per tutti i gusti.
Io stesso sono stato utente xiaomi soddisfatto.
Sono irrilevanti rispetto al totale
Dai…..
Sarebbe bello fosse così semplice, ma quando cambiano il nome al telefono, codice o quel che è, bisogna mettere in moto tutta una serie di persone, per brevettare lo smartphone, fargli avere tutte le certificazioni del caso, partendo da quelle delle specifiche, wi-fi, BT... fargli avere le certificazioni google, fargli avere le varie certificazione CE, ROHS, ISO...
Poi il marketing, preparare il sito, preparare i manuali (obbligatori per legge), fare il porting di uno o due aggiornamenti all'anno...
Pensa che tutto questo accade anche quando uno smartphone 100% identico viene venduto con un altro brand, es. REDMI, Poco...
Sono praticamente identici
Sviluppo?
Sei serio? Mettere una fotocamera differente è uno sviluppo?
Bugia,
Avviare la produzione di un prodotto differente ha un impatto, gli impianti devono avere stampi specifici e non solo, senza contare anche l'inquinamento passivo in fase di sviluppo, vogliamo poi mettere il dover produrre cover per 84520051 modelli diversi non riutilizzabili sui modelli successivi?
Ci chiedono cosa faremo per la tutela del pianeta... https://uploads.disquscdn.c...
Alla fine solo Fairphone produce smartphone veramente attenti all'ambiente.
È un articolo sponsorizzato?
Se non lo è, mi aspetto un minimo di critica alla pubblicazione promozionale di Xiaomi da parte dell'articolista. Qui siamo alla pubblicazione di una pubblicità dell'azienda, e pure gratis.
Così com'è è solo una pagina imbarazzante per HDblog.
Tra loro, Samsung, e quasi tutti i produttori orientali è una gara a chi fa più modelli
Si nuclearizzassero
Inizierò a non reputarli ipocriti (non certo solo xiaomi, la quale è in senso obsolescenza tra le meno peggio rispetto ad altre cinesi) quando la batteria sarà facilmente sostituibile: non dico levare la cover e via, ma almeno renderla abbastanza removibile usando viti e non colla. Oltre a questo, continuare a lasciare il bootloader sbloccabile, non tanto per rom alternative ma perché il root è indispensabile per tutta una serie di usi/ottimizzazioni che possono rendere la vita più longeva (con certi framework, circa 30/40minuti in più di autonomia).
Aggiornate con regolarità ogni telefono di ogni fascia per MINIMO 5/6 anni. Bene, questo sarebbe il primo passettino
:c@c@re un nuovo modello al giorno
https://uploads.disquscdn.c...
xiaomi ed ecologia settordici modelli tutti uguali, dei quali la grandissima parte sono tutta spazzatura elettronica
https://uploads.disquscdn.c...
In realtà è indifferente
Il numero di device prodotti è sempre quello e le catene produttive pure.
Come se si volesse accusare una casa che fa abbigliamento perchè più modelli di maglie differenti.
Alla fine la variazione non ti cambia nulla a livello di impatto
che iniziassero ad eliminare l'obsolescenza programmata software in modo da salvare dalla pattumiera milioni di dispositivi...incredibile dare solo un anno di aggiornamento software garantito (che poi è il minimo previsto per legge) e poi sperare nella dea bendata per avere gli altri...
Che clown i cines1
Vuoi mettere le emissioni sprecate quando ti consegnano una spilla da 5cm in una scatola di 30*30*30cm ?
Far uscire 870000 telefoni diversi ogni anno è un ottima mossa per l'ambiente.
vedo della propaganda in queste contraddizioni
Ci metteranno la colla verde.
:\
Praticamente dei santi!!!
https://uploads.disquscdn.c... https://uploads.disquscdn.c...
O l'incredibile sforzo sulla tutela e il rispetto della privacy da parte di Facebook e Huawei & Co.
Quando leggo di queste iniziative mi torna in mente la tanto sbandierata attenzione all'ambiente di Amazon, che sì brucia quintali di merce invenduta, ma vuoi mettere l'imballo in carta riciclata? xD
Solo io ci vedo un sacco di ipocrisia quando leggo certe cose?
Il fine è uno e soltanto uno.
Vendere, non gliene frega un xzzo a nessuna azienda come questa dell'ambiente, se lo fanno (o meglio se lo fanno credere) è esclusivamente perché obbligati o per mettersi in mostra e spingere le vendite, una sorta di marketing