
Alta definizione 05 Giu
Zoom cambia idea e offrirà la crittografia end-to-end per le videoriunioni di tutti gli utenti, anche quelli gratuiti. Nelle scorse settimane l'azienda aveva detto di voler limitare la funzione solo agli utenti aziendali - non tanto per una questione di costi, ma per permettere alle autorità di investigare su eventuali crimini gravi commessi usando la piattaforma.
Dopo diverse consultazioni con associazioni per la privacy online e per la sicurezza, gli sviluppatori dicono di aver trovato una via di mezzo accettabile per bilanciare le due necessità. In concreto, l'attuale proposta (liberamente consultabile da tutti su GitHub, link in FONTE) prevede un processo di verifica dell'account che va effettuato solo la prima volta che si intende avviare una videoconferenza criptata, in cui sarà necessario fornire qualche dato personale aggiuntivo - per esempio, una tecnica che potrebbe essere implementata è l'invio di un link di conferma via SMS.
Zoom dice che la crittografia end-to-end dovrebbe arrivare in Beta limitata verso luglio 2020 e al momento non ci sono informazioni più dettagliate sulle modalità (tempistiche e diffusione) di questa fase. La società precisa però che sarà sempre opzionale, perché abilitarla blocca alcune funzionalità importanti - per esempio non è possibile collegarsi attraverso una linea telefonica tradizionale. Gli amministratori dell'account, comunque, potranno disabilitare e abilitare la crittografia a livello sia di account sia di gruppo.
Commenti
Strano, hanno cambiato idea
Domanda, ma se la crittografia è end-to-end, ovvero fine-a-fine, vuol dire che quando inizio una chiamata non è crittografata ma solo quando arrivo alla fine giusto?
....
...
..
.
..... Maria... io esco!