
04 Febbraio 2020
Byte è arrivato sui dispositivi Android e iOS la scorsa settimana: definito come la risposta a TikTok, questo servizio nasce dalle ceneri di Vine e consente di pubblicare brevi clip di 6 secondi. Come anticipato nella notizia relativa alla sua pubblicazione, è previsto anche l'arrivo di un programma di partnership per la monetizzazione dei contenuti.
Proprio a questo proposito, Byte ha pubblicato un post nel blog aziendale, nel quale vengono spiegati alcuni meccanismi del programma di partnership, il cui inizio risulta imminente. Byte prevede di creare un "pool di partner" ogni 120 giorni, con la retribuzione suddivisa in quattro rate ogni 30 giorni, calcolate in base al numero di spettatori di ciascun partner durante quel periodo.
Queste statistiche relative agli spettatori determinano la loro "Viewership Bracket" che potremmo definire come una soglia di popolarità, più un partner è popolare e maggiori saranno gli introiti. Per una maggiore trasparenza (e per mostrare che Byte punta ad essere equo), a tutti i membri all'interno della medesima soglia vedranno corrispondersi il medesimo importo. Il programma di partnership funzionerà ad inviti, per richiedere a partecipazione è necessario contattare il team responsabile a questo link. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a visitare il post ufficiale presente in FONTE.
Commenti
E allora buonanotte
UPA
LALA
da quanto dicono tutti (parlo per sentito dire non sono uno streamer e tantomeno youtuber) twitch è la piattaforma che paga meglio attualmente
italiaaa unooooooooooo
Si ma come paga YouTube credo sia difficile trovarlo altrove.
Me si certo. Già youtube è pieno di idioti che si vendono qualsiasi cosa (a cominciare dalla salute - e nessuno dice nulla) pur di monetizzare.
Diciamo pure che il mestiere più antico del mondo è una delle professioni più diffuse ai giorni nostri.
Primi 2 secondi ovviamente di preliminari
No.
Con fumata di sigaretta compresa.
Vine non ti dice niente?
C'è chi potrebbe girarci un porno amatoriale.
Cercano di attirare i creatori di contenuti già famosi sulle altre piattaforme, così da guadagnare la popolarità immediata dell'applicazione
Si, solo che i creatori di contenuti e le aziende che vogliono investire in pubblicità, ecc. hanno accesso da un anno o anche di più.
La prima cosa che è stata fatta era quella, farlo insieme a chi pubblica per farlo bene e guadagnarci dall'inizio.
Mi piace che per un social appena arrivato, copia di uno già esistente e che dovrà lottare con le unghie e con i denti per conquistarsi una buona fetta di seguaci, si parli già di guadagni e monetizzazione asd
6 secondi?
Ma che è, la riedizione degli stacchetti della rete Italia1, fatti da gente normale che pronunciava il nome stesso della rete?
-.-