
Android 07 Ago
Siamo ormai da un po' entrati nell'era del 5G. Gli smartphone compatibili con questa tecnologia diventano sempre più numerosi e anche le fasce media e bassa del mercato iniziano a popolarsi di modelli dotati di tale tecnologia. In questa guida all'acquisto per il Black Friday 2023, vogliamo mostrarvi quelli che, secondo noi, sono i 5 migliori smartphone economici (fino a circa 200€) con modem 5G integrato da acquistare. Se, invece state cercando prodotti top di gamma, vi consigliamo di cliccare qui.
Xiaomi POCO M6 Pro 5G è uno smartphone di fascia bassa, diretto successore del POCO M4 Pro e stretto parente del Redmi 12 5G con qualche rinuncia e un prezzo più conveniente. È stato lanciato ad agosto 2023. Il comparto fotografico non si perde troppo in fronzoli e focalizza l'attenzione su una singola ottica principale da 50 MP, a cui viene affiancato solo un sensore ausiliario da 2 MP. La fotocamera frontale è una 16MP.
POCO M6 Pro 5G si basa sul chipset Snapdragon 4 Gen 2 di Qualcomm con modem 5G incluso e integra un display con refresh rate a 90 Hz e DynamicSwitch (refresh rate dinamico: 50/60/90 Hz), risoluzione FHD+ e campionamento del tocco da 240 Hz. Ha una batteria bella capiente da 5.000 mAh, e una ricarica piuttosto "lenta" - massimo 18 W.
Poco M6 Pro 5G è arrivato sul mercato con Android 13; dovrebbe seguire le politiche di aggiornamento "minimo sindacale" richiesto da Google, ovvero due anni di major update (quindi Android 14 e Android 15) e un ulteriore anno di sole patch di sicurezza. Con che tempistiche, però, è difficile dirlo. Per ora la sua disponibilità è ancora piuttosto rarefatta, ma si trova facilmente su eBay da venditori molto affidabili.
Arrivato in Italia all'inizio del 2022, questo smartphone Realme offre una scheda tecnica ragionevolmente bilanciata, con piattaforma hardware basata su MediaTek Dimensity 810 e una discreta dotazione di memoria - 4 GB di RAM e 64 GB di archiviazione, accoppiata a un display da 6,5" FHD+ che usa ancora la tecnologia LCD IPS, ma se non altro ha una frequenza di refresh massima di 90 Hz. Sul retro troviamo tre fotocamere, ma di fatto possiamo contare solo sulla principale da 48 MP, le altre due sono ausiliarie per profondità e macro da 2 MP ciascuna. La selfie cam è da 16 MP. Il tutto è alimentato da una batteria da ben 5.000 mAh, ben più che sufficienti per superare la giornata d'uso intensa.
Lo smartphone è arrivato sul mercato con Android 11 personalizzato Realme UI 2.0; ha già ricevuto Android 13 con Realme UI 4.0, e con ogni probabilità sarà l'ultimo aggiornamento del sistema operativo. Le patch di sicurezza dovrebbero essere rilasciate per almeno tre anni dall'uscita sul mercato.
Se dovete prendere un Samsung in questa fascia di prezzo, questo è la scelta migliore: ha una scheda tecnica che non lascia nulla a desiderare (senza pretese impossibili, chiaramente) ed è relativamente recente, il che significa che ha ancora davanti a sé un buon periodo di supporto tecnico (e, come sappiamo, Samsung si sta affermando come il miglior produttore Android da questo punto di vista. In effetti proprio A23 è già stato aggiornato ad Android 13, a ben meno di sei mesi di distanza dal rilascio dei sorgenti da parte di Google.
Lo smartphone ha un display LCD con risoluzione FHD+ 1080p e frequenza di refresh massima di 90 Hz. La memoria di archiviazione è di 64 GB mentre la RAM si ferma a 4 GB. Il SoC è il Qualcomm Snapdragon 695 con connettività 5G. La fotocamera posteriore è quadrupla: 48 MP per la principale, 5 MP per la immancabile ultra-grandangolo e poi ci sono due un unità ausiliarie da 2 MP. Non ci si può aspettare miracoli e i video si fermano al FHD 1080p. L'autonomia promette faville grazie all'ampia batteria da 5.000 mAh (ricaricabile via porta USB-C).
OnePlus ha un po' smarrito la via nell'ultimo periodo, soprattutto dopo la fusione con OPPO, ma è un problema più di riconoscimento e identità del brand che non di qualità dei suoi dispositivi. Soprattutto dopo qualche mese di presenza sul mercato, quando il prezzo si abbassa in modo significativo. È il caso di OnePlus Nord CE 2 Lite, ormaii da circa un anno sul mercato e facile da trovare al di sotto dei 200€.
Le specifiche tecniche sono molto simili a quelle del Galaxy A23 qui sopra, soprattutto per quanto riguarda il SoC (Snapdragon 695), ma c'è più memoria (6 GB di RAM e 128 GB di archiviazione) e il display, per quanto sempre LCD, si spinge fino a 120 Hz di frequenza di refresh. La fotocamera posteriore, tuttavia, si può considerare singola - una 64 MP principale con due ausiliarie da 2 MP che sostanzialmente fanno numero. Molto bene la batteria da 5.000 mAh che in combinazione con l'hardware non troppo potente garantisce fino a 2 giorni d'uso, con un po' di parsimonia.
Gli smartphone Redmi sono tra i più consigliabili nella fascia medio/bassa del mercato e l'ultimissimo Note 12, arrivato in Italia a marzo 2023, è tra quelli più gettonati in questo periodo. Ormai Xiaomi ha affinato la tecnica in questa fascia di mercato: osare poco, rifinire dove necessario e non toccare ciò che già funziona. Stupisce trovare un display AMOLED FHD+, tra l'altro estremamente luminoso (fino a 1.200 nit di picco) e refresh che si spinge fino a 120 Hz.
Manca la connettività 5G; è chiaro che a oggi sono ancora pochi gli utenti che la sfruttano, ma in ottica futura è una notizia estremamente positiva. Xiaomi ha saputo ottimizzare il chip Snapdragon 685 di Qualcomm e le prestazioni non sono malaccio, calcolando soprattutto che le memorie RAM e storage è non sono tantissime (4 e 128 GB). C'è anche una variante 4G ma ha inevitabilmente un prezzo più elevato,
Redmi Note 12 ha due fotocamere posteriori: principale da 48 MP e profondità/macro da 2 MP. Xiaomi ha ridotto molto la quantità ma ha puntato sulla qualità con un sensore principale decisamente buono se si considera la fascia di prezzo. La selfie cam è da 8 MP. Naturalmente niente stabilizzazione ottica, e i video si fermano a FHD 1080p a 30 FPS. La batteria è bella capiente, con ben 5.000 mAh. Redmi Note 12 è arrivato sul mercato con Android 12; in genere Xiaomi promette due anni di aggiornamenti di Android (quindi due major update) e tre anni di patch di sicurezza.
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