
Economia e mercato 26 Gen
21 Marzo 2023 16
Ora che gli effetti del cambiamento climatico stanno diventando sempre più evidenti e che il tempo a disposizione per provare a contenerli inizia a scarseggiare, molte grandi realtà del tech stanno adottando nuove soluzioni per raggiungere l'azzeramento delle emissioni di carbonio, anticipando se possibile gli obiettivi posti dall'accordo di Parigi del 2050.
Amazon è tra queste e ha recentemente fatto sapere che ha iniziato la transizione all'uso di olio vegetale idrotrattato (HVO) per alimentare i generatori di backup nei suoi data center in Europa, con siti in Irlanda e Svezia tra i primi a effettuare il passaggio. Per chi non lo sapesse, i generatori di backup vengono utilizzati nei siti dei data center per fornire alimentazione di backup nei rarissimi casi in cui la fonte di alimentazione principale viene interrotta.
Amazon spiega che l'HVO è un combustibile rinnovabile, biodegradabile e non tossico che può essere ricavato da oli da cucina usati o da oli vegetali, vegetali e residui. Parliamo in sostanza dell'olio esausto, il cui utilizzo in contesti simili potrebbe portare a un abbassamento del 90% delle emissioni di gas serra rispetto all'uso del comune diesel.
L'HVO si è dimostrato compatibile con più tipologie di macchinari industriali e non richiede modifiche ai sistemi di alimentazione nella maggior parte dei casi. Si mantiene stabile anche durante gli inverni più rigidi e risulta di fatto molte versatile. L'obiettivo di Amazon è introdurre l'utilizzo dell'HVO in tutti i data center europei, ma per arrivare a questo risultato sarà necessario migliorare l'accesso a questo combustibile.
Amazon si sta muovendo per creare una filiera globale e sta investendo nell'approvvigionamento di HVO che proviene solo da fonti rinnovabili, con materie prime tracciabili fino alle origini e non derivate da fonti in grado di impattare sulla biodiversità. L'obiettivo è ambizioso, e come spiegato da Neil Morris, Director of Infrastructure Operations, Northern Europe, presso AWS, si vuole azzerare le emissioni con 10 anni di anticipo sugli accordi di Parigi, ossia entro il 2040.
"In AWS, ci impegniamo e investiamo nella sostenibilità perché è una vittoria a tutto tondo: è un bene per il pianeta, per le aziende, per i nostri clienti e per nostre comunità. La transizione a HVO è solo uno dei tanti modi in cui stiamo migliorando la sostenibilità dei nostri data center, decarbonizzando le nostre operazioni e lavorando per raggiungere l'obiettivo aziendale di Amazon di raggiungere l'azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2040, dieci anni prima dell'accordo di Parigi. Assumendo questo impegno a utilizzare HVO di origine sostenibile nei nostri data center, speriamo di spianare la strada ad altre aziende e contribuire a stabilire una catena di fornitura globale che accelererà il cambiamento in tutta Europa, lavorando in collaborazione con altre organizzazioni".
La mossa fa parte dell'impegno di Amazon delineato nell'accordo The Climate Pledge del 2019, il quale vanta ormai oltre 400 firmatari, tra cui Best Buy, IBM, Microsoft, PepsiCo, Siemens, Unilever, Verizon e Visa.
Oltre alla transizione all'uso di HVO, Amazon sta valutando l'utilizzo di ulteriori combustibili alternativi per sostituire il diesel e altri combustibili fossili. Si guarda ad esempio all'idrogeno verde, all'elettrificazione dei mezzi di consegna, e ad altre soluzioni che permettano di diminuire drasticamente l'inquinamento atmosferico. Amazon fa sapere che ha già investito qualcosa come 2 miliardi di dollari nello sviluppo di servizi e soluzioni di decarbonizzazione attraverso il Climate Pledge Fund.
SONY ZV-1 II: abbiamo provato la nuova Vlog Camera. Ne vale la pena?
Galaxy S23 Ultra: come ottenere il massimo grazie ai software di Samsung | Video
Hisense Europe in Slovenia: dove nascono prodotti e tecnologie per tutto il mondo
Ticwatch 5 Pro di Mobvoi ufficiale: doppio display, Wear OS ed elevata autonomia
Commenti
Quindi la colpa non è del fumatore o dei governi che ci lucrano sopra?
E tu?
Ma sei serio?
Ma le batterie con backup non le usano?
E magari ci credi pure.
Sai che viene già raccolto per rigenerarlo e/o convertirlo in bio carburanti?
No va bè le patatine fritte non le puoi considerare un primo, idem per altre fritture, sono secondi, contorni, antipasti, ma quasi mai primi
Il fritto nero.
qualunque ristorante abbia una friggitrice... adesso solo mcdonalds fa i fritti?
Oli esausti come i loro dipendenti.
Povero olio, sarà esausto!
Amazon mi ricorda sempre di più le aziende del tabacco, che per ripulirsi l’immagine dichiarano di finanziare di finanziare la ricerca contro il cancro
Stiamo parlando della stessa azienda che distrugge la merce invenduta pur di non svenderla?
Ecco dove finiranno tutti gli scarti di McDonald e ristoratori trash vari.
Mi domando se la gente ci va ancora come prima in questi posti, io me ne tengo lontanissimo.
Non sono d'accordo
sempre primi