
20 Dicembre 2022
Correva l'estate del 2019 quando la Commissione europea comunicava di aver avviato un'inchiesta formale sulla condotta di Amazon nei confronti dei venditori. Le riserve dell'Antitrust comunitario riguardavano le riserve in materia di concorrenza sull'utilizzo da parte del gigante arancione dei dati privati dei venditori del Marketplace e la possibile disparità di trattamento per accedere alla Buy Box e al programma Prime. Gli impegni tuttavia, come vedremo tra un attimo, non riguardano l'Italia, almeno non tutti.
La Commissione fa sapere di aver accettato gli impegni proposti da Amazon per mettere una pietra sopra la questione. Inizialmente il colosso del commercio digitale aveva fatto le sue proposte, poi tra luglio e settembre scorsi la Commissione ha sentito le parti interessate e Amazon ha nuovamente modificato gli impegni alla luce di quanto emerso, i quali adesso sono "giuridicamente vincolanti":
Secondo la Commissione, gli impegni finali garantiscono che Amazon non userà per le proprie attività al dettaglio i dati dei venditori che operano sulla sua piattaforma e che concederà un accesso non discriminatorio alla Buy Box e a Prime. Tuttavia, nonostante gli impegni riguardino tutti i Marketplace attuali e futuri dello Spazio economico europeo, non riguardano l'Italia per quel che riguarda la Buy Box e Prime, a causa del provvedimento Antitrust del novembre 2021 che ha imposto ad Amazon misure correttive specifiche.
Cosa succederà se venisse meno agli impegni? La Commissione può multare Amazon fino al 10% del suo fatturato globale annuo senza dover dimostrare una violazione delle norme antitrust dell'UE, o una penalità di mora del 5% al giorno del fatturato giornaliero fino a che non tornerà all'interno del concordato.
Amazon, in merito alla conclusione della vicenda, ci ha scritto:
Siamo lieti di aver trovato una soluzione alle richieste della Commissione europea e di avere chiuso questi casi. Pur continuando a non essere d'accordo con molte delle conclusioni preliminari tratte dalla Commissione europea, ci siamo impegnati in modo costruttivo per poter continuare a servire i clienti in tutta Europa e supportare le 225.000 piccole e medie imprese europee che vendono attraverso i nostri negozi.
- Il primo investimento di Amazon in Europa risale a più di 20 anni fa. Nel corso degli anni, abbiamo investito molto nello sviluppo delle nostre attività in 20 Stati membri dell'UE e nel Regno Unito. Tra il 2010 e il 2020 abbiamo investito più di 100 miliardi di euro per far crescere Amazon nell'UE e nel Regno Unito.
- Le PMI europee hanno creato finora oltre 650.000 posti di lavoro in Europa per supportare le loro attività online e nel 2021 hanno venduto oltre 2,2 miliardi di prodotti sugli store Amazon in tutta Europa.
- Nel 2021, le PMI europee che vendono su Amazon hanno registrato oltre 14,5 miliardi di euro di vendite all'estero.
- Investiamo molto in una comunità di oltre 1,1 milioni di partner di vendita, autori, creatori di contenuti, fornitori di servizi di consegna, sviluppatori e fornitori di soluzioni IT indipendenti europei di successo che collaborano con noi. 225.000 piccole e medie imprese (PMI) continuano a rappresentare oltre il 50% di tutto ciò che vendiamo nei nostri negozi online.
Nokia G22 vs Fairphone 4: smartphone sostenibili e riparabili con tante differenze
Bing Image Creator: ora basta chiedere per generare un'immagine qualsiasi
Recensione 70Mai Omni: la Dash Cam a 360° con ADAS ci è piaciuta! | Video
Paramount+, tutti i film e le serie TV in arrivo ad aprile 2023
Commenti
si ma battere il "bene" di aster non credo sia alla portata del mio commento ma, come vedi, sto facendo pratica! :)
Potrebbe riuscire a vincere in extremis il premio "commento dell'anno.
ok