Alexa: assistente vocale o nome proprio femminile? Il confine tra scherzo e bullismo

02 Luglio 2021 186

Alexa fai questo, Alexa fai quello, Alexa dimmi che tempo fa, Alexa quando gioca l'Italia? Quante volte pronunciamo ogni giorno la parola chiave che fa attivare l'assistente vocale di Amazon! Ormai è abitudine, non ci si pensa neanche più. Alexa - ma anche Siri - è entrata nelle nostre case, e così anche nel nostro linguaggio. Sembra uno scherzo ma non lo è affatto: in Amazon hanno mai pensato alle persone reali che si chiamano Alexa? Se sì, non ci hanno dato peso. Se no, forse non hanno preso in considerazione tutti gli aspetti, anche quelli etici e di sensibilità personale.

Il problema è serio, perché soprattutto nei Paesi anglosassoni chi si chiama malauguratamente Alexa è spesso vittima di bullismo. In pratica, se ti chiami così vieni trattato come una sorta di maggiordomo, per non dire di peggio. I casi ormai non si contano più, e la BBC ha cercato di approfondire il discorso contattando chi è stato davvero deriso e maltrattato per colpa del suo nome. Si pensi solamente che prima che i prodotti con l'assistente Alexa integrato venissero commercializzato nel Regno Unito, il nome Alexa risultava essere il 167° più diffuso nel Paese. In soli tre anni è crollato al 920° posto.

Negli USA Alexa aiuta i bambini ad imparare a leggere.

Sono numerosi, si diceva, i casi in cui bambini (e non solo) sono stati bullizzati, venendo chiamati solo per impartire un comando e deridendoli senza alcuna pietà. E il bello è che non sono solo i pari età a scherzarci su (andando ben oltre il limite), ma anche gli adulti, a volte addirittura gli insegnanti di scuola. Lo stesso vale per Siri, tra l'altro, sicuramente meno frequente ma utilizzato in alcuni Paesi nordici. Una persona di nome Siri è stata addirittura presa in giro da un dipendente dell'assistenza Apple.

"Il mio nome è la mia identità", ha detto Alexa, di Amburgo. "Penso che sia eticamente inaccettabile che un'azienda possa depredare un nome umano e cambiargli completamente il suo significato". Dal canto suo, Amazon ha più volte preso le distanze dai casi di bullismo, condannandoli fermamente, spiegando tuttavia che ciascuno è libero di modificare la parola chiave con cui viene attivato l'assistente vocale. Si può ad esempio impostare Amazon, o computer, o ancora Echo.

Alcuni genitori hanno persino fatto cambiare nome alla propria figlia, e c'è chi si è trovato costretto a sparire cambiando anche amici e città di residenza. Il discorso è che lo scherzo ci può anche stare, ma se ripetuto n volte per tutte le n volte in cui una persona dice il proprio nome, il problema inizia ad emergere. "La parola Alexa è diventata sinonimo di servo o schiavo. Dà alle persone la libertà di trattare chi si chiama Alexa in modo autoritario", spiega la mamma di una bambina di nome Alexa.


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Commenti

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Rick Deckard®

Haha secondo me no... È un fallimento

efremis

Anche Alfred e Ambrogio, magari meno evidenti.
La stupidità umana...

Max Severest

Nemmeno Amazon può presentarsi da Ms per comprarsi il nome.
Ci sono cose che non sono in vendita.

Per assurdo scommetto che Ms rifiuterebbe anche offerte da miliardi di dollari, solo per il diritto sul nome.

Mr. Robot

Bho sarà che sono cresciuto nel campanilismo tra due paesi (dove andavo in vacanza) dove sassaiole e botte volavano anche solo se eri del paese vicino...a me non hanno mai bullizzato.
Ci hanno provato perché i miei, divorziati, non potevano mandarmi a scuola se non con scarpe del mercato tarocche e vestiti di taglie più grandi del mio vicino di casa...

Quanto li ho piacchiati. Una mia compagna una volta, avendola sfiorata inavvertitamente mi disse "stai attento che questa giacca vale più del tuo intero armadio".
Mani al collo e l'ho sbattuta contro il muro. Il giorno dopo si è trovata la cartella svuotata sulle scale.

Purtroppo, in certe occasioni, è difficile spiegare e pretendere che gli altri comprendano. Per questo, delle volte, bisogna distruggerli.

Francy Ssr Ssr

Alexa accendi tutto

Guido

Che la psicologia fsccia parte della società e su di essa ci si basi per molte questioni sociali è irrilevante perché non è adducibile quale motivazione di scientificità. Anche la religione è parte integrante della vita sociale, un tempo molto più di oggi e un tempo si usava per regolare la costituzione della società stessa. E in alcune culture è ancora così. Se la presenza sociale di una certo sistema di concetti è motivo di scientificità di quei concetti, allora dovremmo concludere che la religione è scientifica.

Pretendi di giustificare la scientificità di una disciplina in forza dei risvolti socio-culturali di quella disciplina. Sei tu che lo fai. Non io. Sei tu che vuoi sostenere la scientificità della psicologia in base al suo valore socio-culturale e, addirittura, di benessere clinico personale.

È evidente che è un'assurdità. La sola cosa che conferisce scientificità ad una disciplina è l'applicazione del metodo scientifico. E la psicologia ci prova ma non ci riesce. Perché gli studi psicologici non sono riproducibili. Questo problema ha anche un nome ben preciso: Replication Crisis. I primi articoli accademici che lo mettono in evidenza risalgono al 2005. Sono 15 anni che gli psicologi che lavorano in ambito accademico sanno che è così. Ecco perché oggi quelli che fanno ricerca virano verso la neuropsicologia, che purtroppo però è ancora troppo giovane.

The replication of findings is one of the defining hallmarks of science. Scientists must be able to replicate the results of studies or their findings do not become part of scientific knowledge.
...
In modern times, the science of psychology is facing a crisis. It turns out that many studies in psychology—including many highly cited studies—do not replicate. In an era where news is instantaneous, the failure to replicate research raises important questions about the scientific process in general and psychology specifically.

Fonte:
https://nobaproject.com/modules/the-replication-crisis-in-psychology

The replication crisis in psychology refers to concerns about the credibility of findings in psychological science. The term, which originated in the early 2010s, denotes that findings in behavioral science often cannot be replicated: Researchers do not obtain results comparable to the original, peer-reviewed study when repeating that study using similar procedures. For this reason, many scientists question the accuracy of published findings and now call for increased scrutiny of research practices in psychology.

Fonte:
https://www.psychologytoday.com/us/basics/replication-crisis

Don’t trust everything you read in the psychology literature. In fact, two thirds of it should probably be distrusted.

Fonte:
https://www.nature.com/articles/nature.2015.18248

Gli studi psicologici non sono riproducibili. E la riproducibilità della fase sperimentale è fondamentale per una valida applicazione del metodo scientifico, dalla quale dipende l'affidabilità delle teorie che su di esso si basano.

Sei tu che hai portato a sostegno della scientificità della psicologia il gradimento che di questa hanno le persone che apprezzano la psicoterapia. Il mio paragone era volto ad esibire proprio l'assurdità del principio: la scienza non è una moda, la scientificità di una disciplina non è data dal fatto che la gente ne parla bene.

La mancanza di riproducibilità di un esperimento è un problema grave che mina la scientificità di una disciplina alle fondamenta, perché nullifica l'applicazione del metodo scientifico e con esso la teoria che si di esso si basa.

ErCipolla
Alessandro Peter

E io non ho mai visto una ragazza, in anfibi, jeans e t-shirt total black, con piercing e borchie, capelli e trucco rigorosamente dark, ascoltare Ricky Martin.
Il punto si è capito, su. Se ti da fastidio l’associazione musica-orientamento politico è perché esiste, ma te ne chiami fuori.
Il mio poi era solo un esempio.
Forse mi sono spiegato sul bisogno di diversificarsi. Non lo intendevo in forma individualista, ma di gruppo.
Parte sempre da qualcuno l’idea di creare un gruppo di persone affini; magari sulla musica, magari sugli hobby, o qualsiasi altra cosa.
Diversificarsi nel senso di “selezionare” individui affini per distinguersi (insieme) dagli altri.
Hai mai notato come chi bullizza non lo fa mai quando è da solo? Non per paura, ma semplicemente perché non ha spettatori con cui appunto creare affinità (o meglio, portare dalla sua parte)

Guido

OK. Va bene.
Buona vita anche a te.

Rick Deckard®

Neanche quelli sul fumo perché per anni c'era chi diceva facesse bene..

boosook

"Chi ascolta un determinato genere musicale adotterà un certo abbigliamento, chi si schiererà per un determinato movimento politico tenderà a vestire in un certo modo." -> beh ma queste cose che mi citi sono assolutamente culturali.
Io suono da sempre, qualsiasi genere, sono sempre stato di sinistra, ma non ho mai sopportato che ci sia musica considerata "di sinistra" o meno, non ho mai ascoltato un artista solo perché era di sinistra... non ho mai sopportato che l'alternativo si debba prendere il pitbull... come dici tu, sono cose date dall'esigenza di mostrare l'appartenenza a un certo gruppo sociale, e perciò sono assolutamente culturali e non innate secondo me. Se non hai una forte identità interna, devi assumere quella del gruppo, questo è il problema.
Non sono neanche molto d'accordo sul fatto che il bisogno dei bambini di emergere sugli altri sia innato, ma ammetto di non aver fatto studi formali di psicologia. Fra l'altro ti contraddici... o c'è il bisogno di diversificarsi dagli altri o c'è quello di raggrupparsi per identificarsi :)

Guido

Non lo dico io.
Si chiama Replication Crisis. Gli esperimenti psicologici non sono riproducibili.

Vuoi altre fonti?

https://nobaproject.com/modules/the-replication-crisis-in-psychology

The replication of findings is one of the defining hallmarks of science. Scientists must be able to replicate the results of studies or their findings do not become part of scientific knowledge.
...
In modern times, the science of psychology is facing a crisis. It turns out that many studies in psychology—including many highly cited studies—do not replicate. In an era where news is instantaneous, the failure to replicate research raises important questions about the scientific process in general and psychology specifically.

https://www.psychologytoday.com/us/basics/replication-crisis

The replication crisis in psychology refers to concerns about the credibility of findings in psychological science. The term, which originated in the early 2010s, denotes that findings in behavioral science often cannot be replicated: Researchers do not obtain results comparable to the original, peer-reviewed study when repeating that study using similar procedures. For this reason, many scientists question the accuracy of published findings and now call for increased scrutiny of research practices in psychology.

Gli studi psicologici non sono riproducibili.

Rick Deckard®

Quindi il marketing non esiste secondo te?
Poi avrai anche letto un articolo ma ti sei fermato a wuello

Rick Deckard®

Ma chi ti dice che non sono cose riproducibili?

Secondo me confondi la psicologia con la psiche che è appunto unica e imperfetta...

Rick Deckard®

Alexa compra il nome Cortana, problema risolto

ermo87

non credo, sono sicuro che ritornerai con lo stesso argomento in modo inappropriato come tutte le volte xD

Guido

Addio.

ermo87

Ti ho portato il mondo e sei sempre di coccio, ti mando frecciatine perché fai il troll e questo ti meriti xD non mi metto a riscrivere papiri per poi vederti scappare come l'ultima volta (e sicuramente anche questa).
Ci sarà una ragione se il mondo accademico e la comunità scientifica continuano nonostante le tue critiche, tanto mi basta.
A me non cambia nulla se continui a pensare da storto, puoi infarcire la discussione di quello che vuoi ma non hai spostato le masse ne cambiato il mondo anche se (poco) velatamente ti credi il discepolo di Galilei xD

Guido

E continui a metterla sul personale.
Complimenti.

Io non ho detto di essere l'illuminato. Anzi io ho detto che non serve che una disciplina sia scientifica per essere utile o per dire la verità.

Tu continui a non rispondere nel merito ma a lanciare frecciatine personali di basso livello.

Ti ho fatto presente che la tua idea di scienza, intesa come conoscenza in generale, a patto che sia codificata con rigore, è vecchia di almeno 400 anni. È scienza ciò che applica il metodo scientifico. Tu hai portato qualche argomento a supporto del fatto che non è così? Hai portato qualche articolo o qualche nome di epistemologo in cui si sostiene che il metodo scientifico non è importante? No. Solo frecciatine.

Ti ho detto che la matematica usa il metodo assiomatico e non quello scientifico. A quanto pare non sei d'accordo. Eppure l'aritmetica si basa sugli assiomi di Peano. Un qualunque testo di Analisi principia con la presentazione assiomatica dei nuneri reali. Il programma di Klein ha rifondato la geometria ij base all'algebra e agli assiomi delle strutte algebriche. La matematica si fonda su un'assiomatica a scelta tra insiemi, categorie e tipi. Tu che fai? Riporti un autore o un articolo o un testo che reca l'uso del metodo scientifico per fare matematica? No. Frecciatine.

Ti dico che il problema della riproducibilità è un problema enorme che mina la scientificità delle teorie psicologiche. Ho lasciato almeno 3/4 link ad articoli che ne parlano (scritti da esperti su riviste di tutto rispetto come Le Scienze e Nature). Ti dico che ha un nome tutto suo, tanto è grave: Replication Crisis. E tu? Qualche link a qualche articolo o quakche autore che dica che la mancanza di riproducibilità non è grave? No. Frecciatine personali. Sono io quello che non ha capito. Però poi, se cerchi, fioccano gli articoli dive si pone l'accento sulla gravità del problema.

Se col prossimo intervento dici qualcosa di sostanzioso, allora ti rispondo. Altrimenti mi hai stancato. Sai tirare fuori solo frecciatine e battutine allusive sul personale. Ti auguro buona vita. Tanti gli articoli restano la. Se qualcuno lo vuole leggere, lo può fare.

ermo87

Quindi scienze sociali no, matematica no, scienze artistiche, letteratura, storia manco a parlarne... Resti solo tu, l'illuminato xD vaneggiamenti presuntuosi oltre che pretestuosi

Guido

Te ne appena linkati altri due.
Ripeto: ha anche un nome tutto suo, Replication Crisis.

Te li passo di nuovo:

https://www.nature.com/articles/nature.2015.18248

https://amp.theatlantic.com/amp/article/576223/

Io l'ho capito benissimo.
Chi non l'ha capito sei tu.
Chi non ha le competenze sei tu. Non io.
Tu non sai nemmeno che in matematica si usa il metodo assiomatico e non il metodo scientifico. La matematica si fonda o sui modelli assiomatici della teoria degli insiemi o sui modelli assiomatici della teoria delle categorie o sui modelli assiomatici della teoria dei tipi.

Che la psicologia usi gli stessi metodi delle scienze sociali non sposta il problema: gli studi psicologici non sono riproducibili. Evidentemente questo punto non ti è chiaro: la scientificità di una disciplina non è data dall'intenzione di usare un certo metodo ma dal riuscire ad usare quel metodo. E il problema noto come Replication Crisis è comune a tutte le cosiddette scienze sociali.

Guido

Sei tu che hai iniziato a rispondermi.
Non il contrario.

ermo87

Si vede che ti piace infierire xD

ermo87

Io uno ne ho visto e tu non l'hai nemmeno capito

ermo87

La psicologia usa gli stessi metodologie di altre scienze sociale, a me non sembra che hai una preparazione adeguata per riempirti di termini statistici e affermazioni campate in aria. Ho capito che ogni tanto ti pia darti un tono con la terminologia ma una sciocchezza arricchita resta tale. Ricordati che non mi importa nulla di farti cambiare idea ma se scavi nelle vecchie discussioni (dove sei rimasto senza parole) trovi le stesse boiate perfettamente smentite. Sinceramente essere ridondante mi scoccia, una volta ci casco, due no

Guido

Gli articoli che espongono il problema epistemologico della psicologia sono proprio realizzati da studiosi e accademici. Ma ovviamente contano per te solo quelli degli psicologi che si autoincensano.

Guido

Non c'è nessuna contraddizione.
Io continuo a passarti link dove si espone il problema. Tu continui a metterla sul personale. Ci stai facendo una figura splendida.

Guido

E questo è un problema talmente grave da avere anche un nome tutto suo: replication crisis.

https://amp.theatlantic.com/amp/article/576223/

https://www.nature.com/articles/nature.2015.18248

Don’t trust everything you read in the psychology literature. In fact, two thirds of it should probably be distrusted.

Cosa non è chiaro di questo passaggio? La riproducibilità della fase sperimentale è ciò che ti garantisce l'affidabilità della teoria. Se manca la prima manca la seconda. Ergo le teorie psicologiche non sono affidabili. La scienza è tale non perché al primo colpo le indovina tutte ma perché grazie al metodo scientifico produce teorie supportate dalla fase sperimentale che, in quel momento, sono la migliore approssimazione della realtà e, modulo le stime degli errori calcolate, sono affidabili. Alla psicologia tutto questo manca. Non è che solo perché ci provano ad applicare il metodo scientifico allora la psicologia è scientifica. Ci devono anche riuscire. E non ci riescono perché falliscono a monte. Falliscono in sede sperimentale. A quel punto tutto il resto, che pure importante è (la misura, la matematica, ecc.) diventa addirittura inutile da discutere.

Il che non significa che la psicologia non sia utile. Dove sta scritto che solo la scienza è utile? Il che non significa che la psicologia non possa dire il vero. Dove sta scritto che solo la scienza dice il vero?

Alessandro Peter

Punti di vista.
Ma per chiarire: non mi riferisco ai bulli, ovvero quelli che menano o che comunque si impongono sui più deboli.
Parlo proprio dello spirito di associazione e raggruppamento per identificarsi in qualche cosa, ideale o classificatorio, che è innato in ognuno di noi.
Chi ascolta un determinato genere musicale adotterà un certo abbigliamento, chi si schiererà per un determinato movimento politico tenderà a vestire in un certo modo.
Se vogliamo eliminare gli esempi degli adulti allora dovremmo abolire il calcio, anzi, tutte le competizioni, perché come tali mettono in competizione individui diversi creando quindi tifoserie, che per definizione saranno sempre in contrasto tra loro.
Tornando ai bambini; il bisogno di emergere o diversificarsi dagli altri, così come il cercare consenso è una cosa che non si impara dagli adulti, è dentro ognuno di noi. Purtroppo non tutti gli individui hanno lo stesso livello di empatia, che purtroppo non è qualità che si può insegnare, pertanto avremo sempre il problema del “poco tatto”.

ermo87

Ma quante contraddizioni in così poche righe, ma ti rileggi prima di premere invio?

Non so se è più grave se lo scrivi solo per aver ragione o se ci credi davvero. In ogni caso aspetto il link che mi illustri la tua cattedra o non hai mai pensato di (contro)inserirti nel mondo accademico? Pura curiosità xD

Guido

Quindi la scientificità di una disciplina è data dal successo professionale della stessa? Buono a sapersi. I becchini non chiudono mai. Sono scienziati over the top.

Non c'è nessuna metrica e nessuna dimostrazione in nessun paper. Per avere una metrica devi avere una funzione di misura. Per avere una funzione di misura devi prima definire quantitativamente le grandezze e le unità. In psicologia non esistono grandezze definite quantitativamente e non esistono unità di misura. Le metriche alle quali fai riferimento sono misure di frequenze statistiche. Ci mancherebbe pure che non fossero misurabili. Ma questo non fa in modo che siano misurabili le grandezze psicologiche. Per il semplice fatto che le grandezze psicologiche non esistono come enti oggettivi e quantificabili. Puoi creare un modello statistico di quello che ti pare, pure del fantacalcio. Di quel modello statistico avrai ovviamente le frequenze, le deviazioni, le medie e tutto il cucuzzaro e potrai farci delle metriche che saranno però del modello statistico, non delle grandezze del fantacalcio, che ovviamente non esistono.

La matematica non usa il metodo scientifico. Usa il metodo assiomatico. Ovvero istituisce dei linguaggi formali assegnando ad ognuno un set di formule ben formate prese per vere e applica poi le regole di derivazione per dimostrare da questi assiomi i teoremi.

Sembri avere l'idea che sia scienza qualunque forma di conoscenza. Se la metti così pure la teologia è scienza. Pure la poesia è scienza. Pure la musica. Tutto è scienza. Ti faccio però presente che questa idee di scienza è vecchia di un bel po' di anni: più o meno 400, da quando la buonanima di Galielo ci ha usato la cortesia di lasciarci una prima codificazione del metodo scientifico. Sono scienze le discipline che applicano il metodo scientifico per produrre modelli descrittivi, esplicativi e predittivi della realtà.

Che la fisica non sia rigorosa è un'altra inesattezza. La fisica è rigorosa. È la più rigorosa delle scienze. Perché grazie alla misura e ai modelli matematici fornisce gli intervalli di confidenza dei risultati e delle predizioni: ti dà cioè la stima dell'errore entro il quale il dato metrico reale si discosta dal dato metrico calcolato nel modello. E questo ci riporta anche all'importanza della misura, della matematica e della fase sperimentale: senza queste tre cose non puoi stabilire se riguardo ad una certa cosa sto dicendo una stupidaggine o meno, devi fidarti.

Il senso di quel link l'ho capito benissimo perché ho letto anche i paper ai quali quell'articolo fa riferimento. Gli esprimenti psicologici non sono riproducibili.

RomanRex

dove ho scritto che nunzio e gennaro sono nomi del nord? Ho scritto ambrogio e i vari nomi del nord

boosook

A me sembra invece un ragionamento banale. Se tu facessi una figlia adesso, la chiameresti Alexa? Io no.

boosook

"i bambini sono strnz"... io non credo, non credo proprio, i bambini piccoli non sono strnz, poi lo diventano seguendo l'esempio degli adulti...

ermo87

Infatti dopo quell'articolo la psicologia è fallita, orde di ricercatori ad ogni angolo di strada ad elemosinare xD la tua realtà e i tuoi fatti... Si sì xD mi sa che non hai proprio capito il senso di quel link

Metti il naso in qualche paper e in qualche peer review e trovi metriche e dimostrazioni. Se poi per te l'unica scienza è la matematica, fa come ti pare. Neanche la fisica è così rigorosa se vai a scavare, sono cose che ti ho già detto e ripetuto se fai il testone non è colpa mia (ed è proprio quella che fa la differenza e partorisce certe vaccate)

Guido

Chiama quelli di Le Scienze e digli che hanno sbagliato a scrivere l'articolo.
Poi chiama gli psicologi che hanno fatto le verifiche e digli che si sono sbagliati.
Poi convoca Popper in seduta spiritica e informalo che riproducibiltà e falsificsbilità sono opzionali.
Contatta i fisici che si fanno il mazzo per ripetere lo stesso esperimento decine di volte e informali che non serve.

La realtà mi dà ragione. Ci sono team di psicologi che provano di continuo a riprodurre i propri esperimenti e non ci riescono. Questo è quello che accade nella realtà. Nella realtà accade che gli psicologi che vogliono rendere scientifica la propria disciplina si orientano verso la neuropsicologia.

Io non invento niente. Riporto fatti. Non me lo sono inventato che provano a riprodurre gli esperimenti e non ci riescono. Non me lo sono inventato che gli psicologi non hanno la misura a disposizione. Sono fatti. Ti invito a mostrarmi altrimenti degli studi dove si attesta la riproducibilità degli esperimenti psicologi. Ti invito a illustrarmi quali sono le unità di misura e come si misurano le grandezze psicologiche.

Puoi avere di me l'idea che ti pare. Tu vai avanti a questioni personali. Io a fatti che non riguardano né la mia persona né la tua. Già questo dice tutto.

Max Severest

Era un esempio....
Non c'è la fai proprio a non fare battute su Ms in qualunque occasione.

Alessandro Peter

Tifo per te e hai tutta la mia solidarietà.
Purtroppo c’è una realtà che dubito riusciremo mai a cambiare: i bambini sono strnz.
Credo sia nella nostra natura il competere con gli altri, e cercare quindi di far gruppo, creando in qualche modo “un nemico” o più semplicemente un avversario, da schernire a più non posso.
Se c’è l’obeso, ecco il ciccione. In sua assenza si passerà ai secchioni, in loro assenza si bersaglierà il povero, e così via fino ad arrivare a quelli che portano gli occhiali.
Intervenire a livello degli adulti non credo sia la scelta migliore, perché non fa altro che alimentare l’idea di diversità nei piccoli, condannando per sempre quella persona.

Alessandro Peter

Già, perché ovviamente uno che fa umorismo sul nome Alexa è convinto di essere il primo ad esserne accorto, quindi l’altro sicuramente si farà una risata constatando l’associazione delle cose, che proprio non aveva mai sentito.

ermo87

Tu non ne sai di più, inventi le cose a tu comodo xD nessuno ha tempo da perdere per farti cambiare idea, ci pensa la realtà. Buon trip

Guido

Io continuo a portare fatti.
Tu continui ad attaccare la mia persona.
Direi che non c'è molto altro da aggiungere: è un classico di quando si incontra una persona che ne sa di più. Anziché ribattere sull'oggetto della discussione, si passa a sfottere, a fare le battutine e ad offendere.
È sontuoso che questo atteggiamento sia attuato da chi si è palesato come il paladino della giustizia e dell'equilibrio, come il profeta dei comportamenti giusti da tenere. Grazie per aver appena dimostrato che ho ragione anche su questo punto: certi atteggiamenti sono inevitabili perché fanno parte della persona e bisogna imparare a conviverci da parte degli altri.

Anubi da Codroipo

Io sono stato bullizzato per anni per il mio cognome.
E puoi essere forte quanto vuoi (e io non lo ero), ma una battuta qui, una la', e ti ritrovi a vivere male.
amazon avrebbe dovuto cercare un nome assolutamente senza significato.
ah, jeff, a nome di tutti quelli bullizzati per il nome o cognome, ma favvacnulo!

Guido

Certo che sono cose diverse: la psicologia è una disciplina, la misura è una procedura. Ci mancherebbe che non fossero due cose diverse. Il punto è che la misura è necessaria per avere la descrizione quantitativa e oggettiva di ciò che si studia, è indispensabile per poter avere la stima dell'errore atteso nelle prove iterative e nelle predizioni, è indispensabile per poter avere delle leggi matematiche che descrivano il fenomeno.

No. La psicologia non è una scienza. A meno di intendere la scienza in senso molto lato, alla greca, come sinonimo di conoscenza accademicamente intesa e trasmessa. Non lo è perché ha dei problemi epistemologici che le impediscono di esserlo:
• gli esperimenti non sono riproducibili
• se gli esperimenti non sono riproducibili, le teorie basate su di essi non sono controllabili
• le teorie non sono falsificabili
• ogni scuola definisce i costrutti oggetti di studio a modo suo, se due scuole differiscono troppo per l'approccio, allora i costrutti non corrispondono, quindi due scuole diverse possono studiare ciascuna cose che l'altra nemmeno ammette che esistano
• conseguenza del punto precedente, gli oggetti studiati non sono oggettivi
• manca la misura con tutto quello che ne consegue per quanto riguarda descrizione quantitativa e stima degli errori
• conseguenza del punto precedente, manca la predittività

E questo solo per citare i problemi più grossi. A testimonianza di quanto questi problemi siano gravi vi è il fatto che gli psicologi che fanno ricerca destinata a migliorare la scientificità della disciplina virano sempre più verso le neuroscienze danno luogo alla neuro-psicologia, che è però ancora troppo giovane per poter dare studi consistenti e significativi.

Guido

Contatta il team di psicologi che ha testato la riproducibilità degli esperimenti psicologici di cui si parla nell'articolo di Le Scienze che ho linkato e informali che si sono sbagliati.

Il problema non è la riproducibilità delle reazioni psicologiche. Il problema è la riproducibilità degli esperimenti psicologici.

Rick Deckard®

Anche l'ignoranza non è misurabile eppure tu la spacci per scienza..
Ciò che dici non solo non è riproducibile ma non ha neanche senso...

Le reazioni psicologiche sono riproducibili..

Rick Deckard®

Capisci che tra la psicologia e la misurazione ne passa.
Sono cose diverse e si basano su principi differenti

Rick Deckard®

Nunzio e Gennaro per te sono nomi del nord?

Rick Deckard®

Rex, riportami l'osso

Rick Deckard®

Gli potrebbero comprare il nome

Davide

qualche anno fa è uscito un paper che riporta come il sentirsi dire qualcosa in maniera costante e continua da qualcuno che ha un ascendente su quella persona (medico, familiare, amico ecc.) porti la persona a ad autoconvincersi che ciò che l'altro dice sia vero.

Esempio lampante mi pare sia appunto la psicologia (che al massimo, come tu dici ha un legame con l'etologia, ma nemmeno in modo così prevedibile), in cui una persona di ascendente continua a ripetere un mantra non scientificamente dimostrato con cui il paziente può finire a immedesimarsi.

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