Mobile 22 Giu
Che la moda dei podcast sia in crescita è palese: da Spotify a Apple, passando per Facebook, tutti o quasi i principali protagonisti del mondo di internet e della musica stanno lavorando per ampliare la loro offerta. Amazon nella giornata di ieri ha acquisito Art19, una piattaforma che collega gli interessi di publisher e inserzionisti, lavorando alla monetizzazione.
In sostanza Amazon potrà usare la tecnologia di Art19 per inserire delle pubblicità prima, durante e dopo l'ascolto dei contenuti. Sul suo sito, Art19 spiega che l'azienda offre "strumenti per l'ascolto di podcast on demand, la distribuzione delle pubblicità, l'analisi dell'audience di ascolto e la misurazione dei dati".
Questa mossa si sposa con quella fatta lo scorso dicembre quando Amazon aveva acquisito un'altra società, Wondery, e la sua app di distribuzione di contenuti audio. A questo punto l'azienda di Jeff Bezos non ha solo il canale per permettere agli utenti di trovare e ascoltare qualcosa di nuovo, ma può anche parlare agli inserzionisti contando sul vastissimo numero di iscritti ad Amazon Music.
La mossa è simile a quella fatta da Spotify che ha prima acquisito un paio di piattaforme che creano e rilasciano contenuti, Gimlet Media e Parcast, e poi un competitor di Art19, ovvero Megaphone comprata per 235 milioni di dollari. La crescita dell'interesse verso i prodotti audio non musicali è un fenomeno che negli ultimi anni ha preso sempre più forza e che in quest'ultimo periodo ha accelerato ulteriormente. Dagli esperimenti su modelli di business premium, ad esempio quelli a sottoscrizione come appena fatto anche da Apple, fino a Facebook che ha lanciato sia un servizio di ascolto podcast, sia le sue stanze Live Audio Room un po' alla moda di Clubhouse.
Commenti
Comunque purtroppo Amazon è peggiorato per quanto riguarda i resi, probabilmente per colpa dei fdp che se ne approfittavano.
Anni fa ho restituito e ottenuto il rimborso di un monitor difettoso acquistato due anni prima, mentre adesso trascorsi 30 giorni propongono la riparazione. Si può fare ancora il reso insistendo patecchio in chat, ma non è più automatico e semplice come prima.
Io punterei su due piani per Amazon Prime.
1. Ascolto illimitato di oltre 2 milioni di brani
2. Ascolto limitato a 120/150 brani mensili ma con ampio accesso a tutto il catalogo.
Pensi che non ci abbiano pensato di già? A quanto pare era più conveniente comprare questi.
In realtà puoi ascoltarli su Google Podcast gratis (togliendo certi podcast che sono esclusive di certe piattaforme)
E adesso tutti sui podcast (ovviamente con abbonamento a parte in stile Apple).
Usassero tutti i soldi che hanno per rifare da 0 l’applicazione