Amazon Music risponde ad Apple: il piano Hi-Fi non ha più costi extra

17 Maggio 2021 275

Amazon non ha perso tempo e, a brevissima distanza dall'annuncio dell'arrivo dell'audio Lossless e spaziale con Dolby Atmos su Apple Music, l'azienda ha confermato che anche il suo servizio Amazon Music offrirà la qualità Hi-Fi per i suoi brani senza costi aggiuntivi (ad onor del vero, l'annuncio ha anticipato quello di Apple di qualche minuto, ma è successivo al teasing fatto in mattinata dalla casa di Cupertino).

L'annuncio arriva dalle pagine di Billboard, dove è stata spiegata la mossa nel dettaglio. In pratica Amazon ha deciso di integrare il suo servizio Amazon Music HD - che al momento ha un canone di 14,99 euro al mese o di 5 euro extra per gli abbonati a Music Unlimited - all'interno del piano base da 9,99 euro, andando quindi a cancellare la precedente distinzione che esisteva tra i piani HD e Unlimited.


Come si può leggere dal sito ufficiale, l'unificazione è stata già messa in atto, quindi gli abbonati ad Unlimited possono già fruire dei brani nella miglior qualità offerta da Amazon senza costi aggiuntivi, mentre tutti gli altri potranno sottoscrivere un abbonamento sin da subito al costo di 9,99 euro al mese. Di seguito vi riportiamo le principali caratteristiche di Amazon Music HD:

  • Contenuti:
    • 70 milioni di canzoni in alta definizione senza perdita di qualità con una profondità a 16 bit e una frequenza di campionamento di 44,1 kHz (qualità CD)
    • milioni di brani in Ultra HD (superiore alla qualità del CD) con una profondità di 24 bit e una frequenza di campionamento di 192 KHz
  • Compatibilità: possibilità di riprodurre i brandi su un'ampia gamma di dispositivi comprendenti desktop, smartphone Android e iOS, una selezione di dispositivi Amazon (Echo, Fire TV e Tablet Fire), e prodotti audio di terze parte (tra gli altri la maggior parte dei prodotti Denon e Marantz con HEOS Built-in, Polk Audio, Definitive Technology, Sonos, McIntosh, Sennheiser
  • Requisiti:
    • connessione di rete con velocità di trasferimento dei dati di 1,5 Mbps o superiore (es. LTE)
    • dispositivi che supportano 16 bit/44,1 KHz o superiore
    • cuffie o altoparlanti che supportano una gamma dinamica di 20 kHz+ per HD (40 KHz+ per UHD)
  • Prezzi:
    • Nuovi iscritti: 9,99 euro al mese, 90 giorni di prova gratuita
    • Clienti Amazon Music Unlimited: nessun costo aggiuntivo

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Commenti

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Rettore Università di Disqus
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Avrà scritto come gli pare.
Fatto sta che io ho capito, tu no e ti sei intromesso nella conversazione al solo scopo di fare il maestrino.

matteventu

Beh ha scritto alla caxxo allora, perché Google Home è una cosa e Google Nest è un'altra.

Shadownet

Inutile se non si hanno dispositivi adeguati e quelli BT non lo possono essere proprio per via dell'essere BT

GianlucaA

Non saprei. La usano i genitori della mia compagna. Quello che so è che di pubblicità ne ha parecchia.

Federico

Non ci ho mai fatto caso, ma è anche vero che utiluzzo poco l'applicazione per scopi diversi dal controllo degli Echo. E devo dire che sotto quel profilo lascia molto a desiderare, quindi è possibilissimo che abbia dei problemi anche nella riproduzione, problemi che però non dipendono dall'abbonamento.
Però bloccare non mi si è mai bloccata.
Amazon HD sui dispositivi Echo di buon livello, ovviamente in coppia stereo, va benissimo.
Il servizio Apple non l'ho mai provato, ma a quanto leggo solo una piccola parte del catalogo è lossless, mentre quello Amazon è completo.

pollopopo

non l'ho capita?

Luc_flor

Certo, logico! Non ho capito se bugga l’app ma ogni tanto, artisti che ascolto oggi domani non li trova più e poi ricompaiono, ogni tanto si dimentica che ho unlimited e devo riavviare l’app.. se mi chiamano e faccio ripartire la musica salta e si chiude l’app.. uno schifo insomma! Con Apple Music mai successo.. ora passo ad Apple one e basta

Gian Dei Brughi

il libero mercato... ma fino a un certo punto, ci vuole quel pizzico di comunismo eh?

Rettore Università di Disqus
matteventu

Vedi la mia risposta sopra.

(In breve: no)

matteventu

Non credo proprio, visto che Google Home non sono i dispositivi di Google, quelli sono i Google Nest.

Google Home è la piattaforma.
Ed i dispositivi da me citati possono essere usati via Chromecast built-in, il che gli consente di essere aggiunti a Google Home (app/piattaforma).

Federico

Perché, credi che la maggior differenza fra un flusso compresso con perdite ed uno srnza perdite la si avverta nella parte bassa dello spettro???
Il woofer non mi farebbe sentire la differenza neppure sul mio stereo principale... che differenza vuoi sentire nei bassi?
Il buon tweeter da due centimetri dei Plus 2 gen è già sufficiente ad avvertire la differenza.

pollopopo

wow.. quando i soldi escono dal sedere puoi fare servizi quasi in perdita giusto per.... a spotify e tidal gli devono tremar le gambe.... va detto che amazon e antitrust devono andare molto ma molto daccordo...amazon ha le mani in pasta a tutto e non gli viene mai contesto niente...il concetto di capitalismo sta sfuggendo di mano, anni orsono avrebbero "frenato" un pochino queste aziende

Rettore Università di Disqus

Google home e Google assistant sono 2 cose ben diverse.

Rettore Università di Disqus
Federico

No, solo l'analogica.
Il DAC e la BF sono adeguati alla qualità CD, nessun rumore di fondo, dinamica accettabile e livello adatto all'ingresso linea.
Se vuoi ascoltare veramente bene (24/192) devi per forza scaricare l'album e poi passarlo ad un DAC serio.

matteventu

Gli Echo non hanno l'uscita digitale ottica?
(il vecchio Chromecast Audio la aveva integrata nello spinotto 3.5mm sottoforma di Mini-TOSLink).

matteventu

Guarda che ci sono diversi dispositivi Google Home prodotti da marche hi-fi (Harman Kardon, NAIM, Onkyo, Bang & Olufsen, KEF, etc).

Federico

Tu parti dal presupposto che il giudizio etico ed il sospetto bastino a definire la colpa.
Io considero colpa solo ciò che infrange delle norme e viene provato.
Se giudizio etico e normativa confliggono, nelle società civili a prevalere è la normativa.

ermo87

Non è un giudizio, è il richiamo ad un'azione da parte di un garante che si muove su fatti reali giuridici e oggettivi. Il mercato ne viene logicamente influenzato e in base a delle investigazioni si valutano le azioni da intraprendere. Se non si muove nulla ci sono domande ben più gravi da porsi, ma evidentemente me le pongo solo io perché al consumatore medio va bene pagare qualcosa in meno per un servizio che nemmeno sfrutta.

I partiti di governo non so che fanno, sinceramente di politica non ne capisco, quindi non colgo analogie

piervittorio

Ribadisco, trovo subito tutto quello che cerco in HD Ultra, navigo facilmente nei contenuti del disco, so subito la qualità di registrazione, mi suggerisce delle playlist perfette per i miei gusti, mi propone dischi che potrebbero piacermi con una certa pertinenza...
Che devo dirti, per me è perfetta.
Per altri magari no.

Alexander

Tidal, spotify, YouTube Music (con riserva) e Apple Music (con riserva) sono proprio su un altro pianeta rispetto ad Amazon Music. Un app proprio da dimenticare. I contenuti ci sono ma è macchinosa, strutturata malissimo e davvero troppo confusionaria

piervittorio

La uso tutti i giorni e per quanto mi riguarda mi soddisfa pienamente.
Manco saprei come migliorararla.
Sarà che tutte le app audiophile non streaming che uso (neutron, audirvana ecc.) sono enormemente più complesse e macchinose...

cipo

running 150 '70...bella chiave di ricerca... aggiunta.

cipo

Running 150 *...Ottima chiave di ricerca!!! compilation aggiunta!

Alexander

L’app di amazon è da dimenticare, buttare giù e rifare tutta da capo per quanto orribile

Federico

No, non lo capisco.
Come si può esprimere un giudizio su qualcuno/qualcosa sulla base di semplici congetture e non di prove?
Ma evidentemente ciò è soggettivo, d'altronde nel Governo abbiamo un partito che giudica colpevoli gli imputati sulla base di semplici rinvii a giudizio, come se i processi fossero dettagli irrilevanti.

ermo87

Hai centrato perfettamente il punto su ciò che l'antitrust non fa nonostante ne abbia i mezzi e le prove sotto il naso. Capisci perché lo reputo un organismo vetusto e corrotto

Crash Nebula

Mi sa che non conosci la definizione di “accordo”.
Prima parli di accordo e poi di cartello.

Crash Nebula

Di fatti ho Amazon Music e uso Apple Music.

Federico

L'azione di una qualsiasi antitrust sarebbe seguita in un giorno dai ricorsi di Apple ed Amazon.
A quel punto sarebbe un giudice a dover decidere, e la prima cosa che verrebbe richiesta all'Antitrust sarebbero delle prove sostenibili in giudizio.
L'abbassamento dei prezzi è una normale attività aggressiva nei confronti dei competitor, lo vediamo ogni giorno nei più svariati settori.
Il timing costituisce al massimo un elemento di sospetto, ma in sé non rappresenta una prova.
L'antitrust dovrebbe provare innanzitutto che l'azione delle due Compagnie sia stata combinata, e secondo poi che sia stata volontariamente orientata a danneggiare lo stato di libera concorrenza.

Auguri.

ermo87

Io Spotify non la nomino proprio, anche perché il settore è pieno di tanti altri piccoli player che non potrebbero assorbire il colpo.
Se proprio dovrei basarmi su una mia interpretazione la metterei sul banco degli imputati al pari di amazon/apple/google

ermo87

Io non sono giudice, un tribunale dovrebbe sostenere la tesi di un garante serio come valutare la legittima difesa delle aziende imputate. Le prove sono date da un abbassamento dei prezzi simultaneo e le conseguenze sul settore (che di certo non sono benefici del consumatore), non è solo il timing. mi sembra che la possibilità di agire ci sia tutta, ma la dimostrazione che non succederà nulla non mi sorprende, te l'ho già scritto

piervittorio

Ma va là, non c'è paragone né come qualità (è un 16 bit 44.1 khz, ovvero qualità CD base) né come quantitá...

Federico

Scusa ma dove la vedi la prova dell'illecito?
Il timing? il timing non è affatto una prova... gli avvocati di Amazon obietterebbero che l'azienda aveva già preparato delle strategie volte a difendersi dai più probabili attacchi, e come giustificazione non farebbe una grinza (anche perché le grandi aziende preparano realmente strategie di difesa dalla variazione delle condizioni di mercato, dei tassi, del flottante etc etc).
Vedi una prova che abbia la possibilità di reggere in giudizio, non una tua interpretazione dei fatti?

L'unica eventuale danneggiata sarà Spotify (ma anche qui va PROVATA l'intenzionalità) mentre i consumatori ne otterranno un beneficio.

ermo87

E ancora, quello che descrivi è un comportamento illecito esplicito. Qui abbiamo un comportamento illecito implicito, stesso servizio e abbassamento dei prezzi in simultanea. C'è già un'azione volta a danneggiare il settore (produttori, consumatori, concorrenza.. ). Che vadano ad indagare in maniera rapida sulle modalità è un sogno, va fatta un'analisi economica sulle esternalità di un'azione del genere e sull'interferenza nel settore, cosa che la normativa attuale si sogna.
Il sospetto che ci sia una collusione attiva lo condivido, ma sono davvero sospetti. Io ripeto che qui c'è già un'azione da sanzionare se ci fosse davvero un organo di vigilanza e tutela.

trodert

Del resto Jay Z ci ha già ben pensato a vendere la società. Se non abbandondano mqa e abbassano i prezzi ora che Apple e Amazon offrono vero lossless per la metà, affonderanno da soli.

Federico

Esattamente, rileggi ciò che tu stesso hai scritto: ABUSO. E l'abuso va provato.
Ma NON può esistere abuso quando gli accadimenti sono semplicemente frutto dell'attività volta a contrastare un diretto concorrente, in questo caso Apple.
La concorrenza spietata fra BlackBerry - Apple prima e Google - Apple poi hanno lasciato sul campo decine di cadaveri di sistemi operativi mobili, e addirittura portato al fallimento di grandi aziende.
Però non esistendo la PROVA di un accordo sparirorio fra le due parti (altro accordo facilmente ipotizzabile) neppure esiste l'illecito.

Ora, tu dici che la manciata di ore di distanza è quanto meno sospetta ed io concordo.
Bene, a questo punto non resta che trovare la PROVA che renda certezza quel sospetto... che ne so, dei contatti fra i vertici delle due parti nel periodo immediatamente precedente il cambiamento nei piani tariffari, della corrispondenza... un dipendente che testimonia, etc etc.
Fino a quel momento il sospetto è una pura congettura ma non esiste l'illecito.

ermo87

ed è quello che ti sto dicendo, non si preclude un accordo se il comportamento viene dettato da una collusione implicita o esplicita.

inoltre, stando alla normativa attuale nazionale le prove non si basano solo su pratiche anticoncorrenziali, ma anche sull'abuso di una posizione dominante come in questo caso (cosa di cui entrambi godono al di là della quota di mercato). che poi Spotify ne venga ulteriormente danneggiato o ne sia parte potrebbe esserne al massimo un'aggravante.

e veniamo al punto di una organismo di tutela che non tutela, come mai nessuno decide di porre un'indagine di settore quando due concorrenti attuano comportamenti praticamente in concomitanza?

davvero giudichi tempi rapidi ignorare completamente una dinamica in cui l'abbassamento generale dei prezzi potrebbe spingere un disinvestimento dell'intero mercato?

vorresti un antitrust che basa le loro ricerche solo su fattori isolati e su pratiche dirette ed esplicitamente anticoncorrenziali?

già camminano con mezza testa alla mercé di principi vetusti e funzionari corrotti, cercano con un occhio solo quando si tratta di porre un'azione lungimirante e si legano le mani nel momento di agire.

non ho intenzioni di basarmi su percezioni, qui è stato già commesso un illecito, come sia punibile è il punto, non perché lo dico io ma perché dovrebbe esistere un'indagine a dichiararlo e se non esiste il problema è ancora più grave (il che non mi stupisce).

gianni

MQA=solo marketing.
MQA=fuffa.
MQA=truffa.
Tidal=imbroglioni e disonesti perche' poco trasparenti.
Chi non ne parla, (mi riferisco alle grandi testate giornalistiche del settore audio HI-FI di tutto il mondo), ne e' complice.

Federico

Assolutamente no Ermo, l'illecito esiste solo ed esclusivamente quando vi è un accordo tra le parti.
Le prove sono tali solo quando sono... provate, e in quei casi vengono regolarmente punite in tempi molto rapidi (ad es. le compagnie telefoniche hanno preso multe a raffica per comportamenti anti concorrenziali), ma se non esiste la prova dell'accordo non esiste neppure l'illecito.
Ad esempio BlackBerry ed Apple arrivarono a controllare insieme il 9o% del mercato della telefonia cellulare ammazzando svariati competitor, ma essendo frutto di azioni volte a contrastare il competitor diretto non esisteva alcun illecito.
Adesso, di nuovo, Apple e Google controllano il 90% dello stesso mercato, ma di nuovo non esiste illecito.
L'illecito esiste solo ed esclusivamente quando viene commessa un'azione esplicitamente punibile (e viene provato che l'azione sia stata commessa).
Non è che possiamo farci le leggi in base alle nostre percezioni.

ermo87

nest ed echo non sono adatti a questo scopo, come non lo sono gran parte degli speaker/cuffie/smartphone. io ho uno stereo e nonostante tutto il confronto Tidal/Deezer/Spotify/A.music e YTmusic è assolutamente irrilevante (io ho provato solo questi, avrei anche TimMusic ma non chiedermi di provarlo)

ermo87

ti dico che è illecito, che sia collusione esplicita o implicita, non si preclude certo un accordo.

il mercato danneggiato non è solo rilevante, è fondamentale e costituisce prova di abuso.

e sì, tra tutte le autorità l'antitrust è la più più inadeguata, vetusta e corrotta. include anche pachidermica che tu ci voglia credere o no

io non sto pensando, ti dico le cose come stanno. sei tu che ragioni completamente al contrario

Federico

Con gli Echo Plus 2 gen un po' di differenza fra il lossless ed il 320 lossy di Spotify già si avverte (prova fatta nel periodo di sovrapposizione quando passai ad Amazon HD), immagino che con gli Echo 4 sia ancora più avvertibile ma non avendo più Spotify non posso fare il confronto. Ovviamente parlo di coppie stereo e non di altoparlanti singoli.
Il vantaggio grosso degli Echo sui Google è che hanno l'uscita analogica da collegare ad un ampli e diffusori seri, e a quel punto la differenza è netta.
Gli Echo non hanno un DAC di alto livello, ma il flusso qualità CD lo gestiscono senza problemi.

DeeoK

Uncino? Comunque no, dovrebbe conteggiarti come Fire OS o comunque dovrebbe identificare il produttore come Amazon. Avere dati basati sulle vendite non è così banale, devi basarti sul fatto che ogni produttore dia dati sulle vendite e non è detto che lo facciano.

Bobo

Ma nooo figurati, la mia era solo una curiosità perché non erano menzionati, figurati se si può apprezzare con quel dispositivo.

Federico

Assolutamente no, è illecito solo se esiste un concreto accordo tra le parti.
Se accordo non c'è non esiste illecito.
Il fatto che il mercato venga danneggiato è irrilevante, sono punibili solo gli abusi e non le azioni in quanto tali.

Fra tutte le autorità esistenti le antitrust sono le meno pachidermiche ed anzi i loro interventi generalmente sono tempestivi.
Il fatto è che siamo portati a pensare che ciò che percepiamo come illecito lo sia anche ai fini della normativa, mentre non necessariamente è così.

ermo87

è illecito, se il mercato ne viene danneggiato siamo già nell'anticoncorrenziale, non devo pensarlo io.

ti ripeto che stiamo parlando di un adeguamento di prezzo a due ore di distanza e non serve nemmeno che l'azienda C ne venga danneggiata.

solo che quando il pachidermico antitrust deciderà di muoversi per fare qualcosa sarà già troppo tardi, sempre se lo farà.

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