
02 Agosto 2022
"La Terra è l'unica cosa che tutti noi abbiamo in comune - proteggiamola, insieme": così si chiude il breve messaggio con cui Jeff Bezos annuncia su Instagram la nascita del Bezos Earth Fund, fondo che a partire dalla prossima estate verrà utilizzato per sovvenzionare scienziati, organizzazioni non governative, attivisti ed esperti in materia ambientale affinché vengano trovate soluzioni per salvaguardare il pianeta.
Credits: Pixabay
10 miliardi di dollari: a tanto ammonta la cifra iniziale che il numero uno di Amazon metterà a disposizione del fondo. Evidentemente le continue pressioni dei dipendenti hanno contribuito alla "svolta ambientalista", se così la si può definire. La cifra messa a disposizione servirà per
esplorare nuovi modi per combattere l'impatto devastante del cambio del clima su questo pianeta che tutti noi condividiamo.
intraprendere azioni collettive da parte di grandi e piccole aziende, stati, organizzazioni globali e singoli individui.
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Non sarà di sicuro l'unico motivo, ma certamente la pressione esercitata dai suoi dipendenti ha dato un forte impulso alla decisione finale:
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Innanzitutto bisogna attendere l'estate, quando Bezos inizierà a distribuire i miliardi di dollari stanziati nel fondo per la ricerca e lo svolgimento di attività ad hoc. Evidentemente anche agli occhi del CEO non bastano più certe affermazioni dei suoi manager in cui si difendono servizi come Prime che, sì, muovono più aerei e furgoni, ma che inquinano paradossalmente meno in quanto la rapidità della consegna richiede che il prodotto acquistato online sia depositato in un magazzino sufficientemente vicino al cliente finale.
Senza (ri)entrare nel dettaglio (lo avevamo fatto nel nostro articolo sulla trasmissione RAI), possiamo sbilanciarci affermando che questo punto di vista rischia di essere un'arma a doppio taglio: corretto "strategicamente" per l'azienda, non sufficiente per convincere l'opinione pubblica.
Ecco dunque le pressioni che hanno spinto Jeff Bezos a investire (pesantemente) sull'ambiente. Che abbia un tornaconto o meno non importa: in economia si parla di Pareto efficienza quando a seguito di una decisione/azione una delle due parti coinvolte sta meglio e l'altra sta almeno come prima. Bezos e Amazon da una parte, la collettività e la Terra dall'altra. Se Bezos ha fatto i suoi conti e prevede di migliorare la propria condizione (e considerazione) dopo aver attivato il fondo, e nel contempo l'ambiente ne trae beneficio, perché non essere d'accordo sul fatto che questi primi 10 miliardi siano un bene per tutti?
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Commenti
Meglio essere poveri e non avere altre tasse o limitazioni che ti rendono più povero per permettere al ricco di turno di girare in Tesla
Il problema inquinamento purtroppo non riguarda solo le auto. Anzi, solo in minima parte riguarda le automobili. I veri problemi sono altri, e sono quasi sempre dovuti ad abitudini errate dell'uomo. È la regola del mercato. Se c'è più domanda o si aumenta il prezzo o si aumenta l'offerta. Così è stato. Per le carni, per i cibi e le bevande preconfezionate, per far fronte al fabbisogno energetico. E quindi via le foreste per fare spazio a coltivazioni per mangimi e campi per i pascoli, plastica ovunque, carbone e petrolio per creare energia e scaldare le abitazioni.
Con i 10 miliardi di Amazon ci possiamo pulire il didietro, qui bisogna cambiare le proprie abitudini. Non c'è marchetta che tenga...
Leggi bene il mio post, ho detto "se gli stati avessero cominciato trent'anni fa"...
Ora è tardi, e se non fosse stato per la combo Tesla + Dieselgate a quest'ora le auto elettriche starebbero solo sui campi da golf.
Che quella di Amazon sia una marchetta è più che scontato, ma a questo punto meglio una marchetta così che qualcos'altro, o niente del tutto...
Be' non mi sembra che tutti gli Stati siano fermi. Non è che siccome in Italia il movimento "verde" è ancora ai primi passi, allora è così ovunque. In tutti i Paesi europei, Italia inclusa, si sta discutendo sulle norme per ridurre l'impatto ambientale di automobili, produzione di energia, allevamenti e via discorrendo. Mi pare errato dire "Gli Stati non investono". Sono uscite poco tempo fa le notizie che molti Paesi hanno imposto lo stop alle auto a combustione. Altri stanno puntando forte sulla ricerca per produrre energia da fonti rinnovabili e altri ancora hanno aperto un dibattito interno per cercare di diminuire gli allevamenti intensivi, che sono una delle attività più inquinanti. Quindi non venirmi a dire che i Paesi sono fermi. Sicuramente è complesso, perché in un mondo globalizzato in cui U.S.A., Cina e India fanno di tutto per crescere infischiandosene dell'ambiente, l'Europa deve trovare l'equilibrio tra sviluppo e sostenibilità e cercare di far ragionare potenze mondiali che o si rallenta oppure si va allo sbando. E non c'è Amazon che tenga. Quella è solo una marchetta. Se davvero Bezos avesse davvero a cuore le sorti della Terra andrebbe dal suo Presidente a cercare di farlo ragionare.
Quindi meglio essere poveri e schiattare per l'aria inquinata o qualche evento meteorologico estremo che essere poveri e basta...
Gli stati non investirebbero nemmeno un centesimo nell'ambiente, lo so io come lo sai anche tu. Crederci sarebbe solo da ingenui.
Se vuoi le prove di quello che ho detto basta guardare fuori dalla finestra, le contromisure prese dalle nazioni da trent'anni a questa parte sono state pari a zero. Se nel 1990 (e i segnali d'allarme c'erano già) fosse cominciata una seria politica ambientale a quest'ora non staremmo qua a discutere, ormai inutilmente, di chi si deve dare una mossa per raddrizzare la baracca...
Sfruttano delle falle che per i Paesi sono impossibili da chiudere, visto che possono essere ricattati facilmente da questi colossi. Diciamo le cose come stanno.
Parlando di U.S.A. e Cina, è anche grazie all'elusione delle tasse in Europa che colossi americani e cinesi fanno fortuna. Perché quella elusione permette loro di fare una concorrenza sleale nei confronti delle aziende "europee". Ma non voglio dilungarmi perché qui si esce dal discorso.
Per riprendere: non discuto sul fatto che anche i singoli Stati debbano investire nell'ambiente, trovo solo assurdo lodare società che eludono centinaia di miliardi di euro e poi investono parte di quei soldi per pulirsi la coscienza, quando - se pagassero il dovuto - sarebbero direttamente gli Stati a farlo. Perché i soldi elusi provocano anche i "tagli" alle risorse per l'ambiente effettuati dai vari Paesi. È come quando si inneggiava a Escobar, che donava parte dei soldi dei suoi traffici ai poveri. Devono essere gli Stati a pensare all'ambiente e a qualsiasi altra questione etica/sociale, non aziende ipocrite per un po' di pubblicità e per fingersi "green" o filantrope.
Le stesse cianfusaglie che trovi in tutti i negozi e in tutti gli angoli del mondo ??
Anche questo ragionamento non è del tutto giusto, visto che queste aziende sfruttano falle nel sistema legislativo per pagare meno tasse. Se il sistema glielo permette in maniera legale non vedo perchè non dovrebbero farlo. In più nessuno chiede ad Amazon e compagnia bella di devolvere miliardi nella lotta ai cambiamenti climatici. Quello dovrebbe essere un dovere di ogni stato, non di compagnie private.
Giusto per fare un esempio, il PIL della sola UE ammonta a quasi 16000 Miliardi di Euro. USA e Cina ci surclassano di quel poco,e noi stiamo qua a lagnarci di una compagnia privata che decide di ripulire qualche miliardo "evaso" grazie a un sistema legale in una iniziativa buona per tutti. Mi sembra giusto...
Ni. Nel senso che quei soldi vengono "investiti" da queste grandi multinazionali per pulirsi un po' l'immagine, passando per quelli "buoni", quando invece sarebbe molto più utile per la collettività se semplicemente pagassero quello che devono. Credo sia molto ipocrita da parte di Amazon pubblicizzare questa iniziativa, mentre "impoverisce" i Paesi in cui opera, negando loro la possibilità di usare quei soldi per investire anche sull'ambiente. E dico Amazon, ma intendo tutte quelle aziende che hanno un potere contrattuale talmente elevato da poter scegliere loro come e quanto pagare.
Se ti ricordi al tempo ti permettevano di scegliere, 1 giorno o 2-3 giorni. Condivido pienamente con te, alle volte non è così essenziale ricevere i prodotti il giorno dopo.
La maggior parte della popolazione con redditi medio bassi
In questo caso i "molti altri" sarebbero? Chi ci perderebbe con un pianeta meno inquinato?
Si ma si tratta di due ambiti diversi, e in ogni caso con tutti i soldi che hanno gli stati il pianeta doveva essere già bello che salvo, anche al netto dei miliardi evasi da Amazon.
Che c'entra la Thumberg... non mi risulta che lei sia dirigente di società multinazionali che inquinano solo col trasporto merci più di interi paesi.... fuori luogo (sul resto concordo abbastanza)
Più che riassegnarla "a qualcuno", secondo me l'utilità di una misura del genere (nel teorico, poi bisogna vedere all'atto pratico) è un'altra, ovvero: se quella ricchezza in eccesso non potesse essere "incassata" non avrebbe senso spingere all'esasperazione il risparmio (impattante sia su ambiente che sulla società in generale) su tutta la catena.
Esempio pratico: pensa a quanto risparmiano le società che producono beni di consumo usando imballaggi in plastica (inquinante) anziché imballi più ecosostenibili. Se quel risparmio non finisse in tasca agli azionisti non avrebbero motivo per preferire l'opzione più economica e inquinante rispetto a quella più "virtuosa".
Questo in principio, poi all'atto pratico ho paura che troverebbero un modo per "sifonare" quelle entrate non intascabili su altri canali e vie traverse....
oltretutto a volte usano degli imballi assurdi per cose come libri
Restando in tema amazon, la spedizione 1 giorno di prime è parecchio deleterea a livello di emissioni, dato che costringe a far viaggiare un botto di furgoni magari semivuoti pur di rispettare la data di consegna.
Ora, io sono utente prime, però nell'80% dei casi la roba non è che mi serva il giorno dopo... non capisco perché non ci sia un'opzione al momento dell'ordine che ti permetta di scegliere se vuoi la spedizione rapida o quella più "green" (che magari potrebbe anche essere incentivata con un leggero sconto). Ci guadagnerebbero tutti.
Sicuramente si! se fosse quello il vero scopo.
Ma sulla magnanimità di chi impone braccialetti elettronici e minuti contati per andare in bagno o di contapassi per chi evade gli ordini nei suoi depositi, permettimi di essere alquanto scettico.
Non ho il progetto completo. La cosa va esaminata e va trovata la soluzione più equa.
Comunque viste le mancanze enormi di questo mondo direi che c'è l'imbarazzo della scelta.
In ogni caso non è meglio che dia 10 miliardi per risolvere il problema piuttosto che niente?
Giusto per capire, la ricchezza in eccesso a chi verrebbe assegnata?
C'è da festeggiare infatti che Amazon decida di investire 10 miliardi per l'ambiente. Peccato che l'altra faccia della medaglia siano i 10 - e molti più - miliardi che Amazon sottrae ogni anno al fisco di mezzo mondo.
È la stessa azienda che ti permette di acquistare cianfrusaglie varie prodotte da schiavi in Cina e spedite per migliaia di km in giro per il mondo, su navi cargo super green?
Col 730 glieli ridanno in 10 anni perché vale come riqualificazione energetica xD
Però a livello pubblicitario sono stati costretti qualsiasi azienda anche la più piccola punta a pubblicità green
L'importante è che quei 10 miliardi vadano in ricerca e sviluppo di tecnologie per l'ambiente e che porti avanti le politiche green applicate ad Amazon. Il resto è secondario
Quindi fono a ieir erà tabu parlare di queste cose in Amazon ( con minacce di licenziamento) e ora invece c'è il mega fondo da 10 miliardi?
Già l'idea del fondo è sospetta dato che sarebbe stato più sensato partire dal suo maggiore inquinante cioè Amazon.
In più, da un paio di mesi, la maggior parte dei pacchi mi arriva in bustoni di plastica con le bolle invece che nella classica scatola di cartone ( drasticamente migliore sotto il profilo ambientale.
Per me è greenwashing ma perlomeno se ne parla.
Marketing Bullshit. E comunque non servirà a nulla... l'umanità prepara inevitabilmente la propria autodistruzione (cit. prof. Falken)
Sai di solito quando una cosa è redditizia per qualcuno, è un danno per molti altri...
Se salvare il pianeta diventasse il più redditizio affare del secolo avremmo solo di che festeggiare...
solite scelte commerciali di marketing per fare soldi e poi inquinare in qualche altro modo da qualche altra parte
Vedo che c'è che in due-minuti-due è stata in grado di analizzare l'interezza delle misure che prenderà Bezof, calcolare i benefici per l'ambiente nei minimi dettagli sul breve, medio e lungo periodo e nel contempo, è riuscita pure a stabilire quanto risparmierà in tasse l'azienda per cui indirettamente quanti anni verranno aggiunti alla quota cento per far quadrare i conti dello stato!
Avanti così coi qualunquismi e le frasi buttate solo per muovere le dita, ahahah
Per i polli che ci cascano. Purtroppo i polli sono tanti e gli squali spietati banchettano.
Spiccioli.
Che tirchio. D'altronde per essere così ricchi bisogna esserlo.
Che grande mossa di Bezos! Alla fine la regola tra noi ricconi è sempre quella di fare beneficenza e supportare opere caritatevoli per il popolo, per riottenere la popolarità quando si è perduta con i troppi affari andati a buon fine. Tanto basta metterci il nome sopra e si ottiene una pubblicità immensa, ancora più grande di quella Thunberg tanto brava a parole nelle conferenze, ma che pecca nei fatti. Per Jeff non è un problema, un mesetto e riotterrà i 10 miliardi, ma la fama di salvatore del mondo è per sempre.
Insomma altri soldi alle solite Foundation e ONG che finiranno per fare pressioni assurde sui governi, alla fine è un modo di riciclare soldi ( che avanzano ) a proprio vantaggio
Il green è una cosa giusta e sacrosanta, per qualcuno invece è anche un lucroso affare
Altri 10 miliardi sottratti alla tassazione.
Bravo Jeff!