Niente di fatto per l’ipotesi di prorogare di altri 2 anni gli attuali contratti per i diritti di trasmissione televisiva delle partite di Serie A: il cosiddetto emendamento Lotito, dal nome del senatore di Forza Italia (e presidente della Lazio) che l’ha proposto, è stato rimosso dal decreto Milleproroghe. Per riassumere sinteticamente le posizioni: Lotito è scontento, la Serie A pure, le associazioni dei consumatori sono soddisfatte. Per capire un po’ meglio i perché e i percome è necessario fare un breve riassunto e recap di come siamo arrivati fin qui. Andiamo per punti:

• La “norma Lotito” non garantiva per forza la proroga, ma ne implicava la possibilità, previe opportune indagini di mercato e valutazioni di miglior qualità/condizioni da parte della concorrenza. L’idea era che le proroghe non potessero mai essere più lunghe di 5 anni.
• Gli attuali contratti scadranno alla fine della stagione di Serie A del 2023/2024. Se fosse passata la “norma Lotito”, sarebbe stato possibile prorogare l’attuale situazione, gestita prevalentemente da DAZN e Sky, per altri due anni.
• Le associazioni di consumatori (tra cui Altroconsumo, come si legge qui sotto) sono opposte all’ipotesi di proroga perché ritengono inadeguato l’attuale livello qualitativo dell’offerta. Come sappiamo, gli utenti DAZN hanno riscontrato diversi disservizi durante alcune partite.

Il #Quirinale sospende un emendamento al #Milleproroghe a firma #ClaudioLotito per lasciare i diritti tv del calcio nelle mani di #DAZN e #Sky. Chiediamo che non passi alcun tentativo di lasciare le cose come stanno: cambiamo insieme le regole del gioco🖊️ https://t.co/L84MNwm800

— Altroconsumo (@Altroconsumo) February 13, 2023

• È lecito ipotizzare che nemmeno DAZN e Sky sarebbero state particolarmente contente di essere sostanzialmente costrette a rispettare i contratti per due anni in più di quanto previsto. I diritti della serie A costano molto caro, e oggi DAZN non ha più il supporto economico di TIM. Vero che si parlava di una proroga "non automatica e non vincolante", ma nella migliore delle ipotesi si sarebbe trattato di un bel grattacapo, anche solo da un punto di vista diplomatico.
• Lotito e l’associazione Serie A avevano particolare interesse a ottenere questi due anni di proroga per completare il loro progetto di canale proprietario tramite cui distribuire i contenuti. Le modalità di questo canale non sono ancora del tutto chiare, ma è piuttosto chiaro che la Lega Serie A vuole eliminare gli intermediari e fornire in prima battuta i suoi contenuti.
• A quanto pare la motivazione del Quirinale è che il Milleproroghe è già molto variegato e ricco di sfaccettature e si dubita della pertinenza dell'iniziativa di Lotito. Ma come vedremo più avanti Lotito vorrebbe qualche dettaglio in più.

Quindi, espandendo un po' quanto accennato a inizio articolo, le posizioni sono più o meno le seguenti: Lotito è scontento per ovvie ragioni (del resto la proposta era sua), la Lega Serie A è scontenta perché non ha i due anni in più per preparare il suo canale, le associazioni di consumatori sono contente perché c'è almeno la possibilità che con il prossimo titolare dei diritti il servizio sarà di qualità migliore e si immagina che DAZN e Sky siano contente perché non saranno costrette a onorare per altri due anni un contratto molto costoso. Qualche commento delle parti interessate:

Claudio Lotito:

Ci dovranno spiegare il motivo, io non sono d’accordo visto che avevo presentato l’emendamento per attuarla

Lega Serie A:

Sempre con riguardo ai diritti audiovisivi, l’Assemblea ha inoltre sottolineato che l’ipotesi di proroga di massimo due anni dei contratti in essere con DAZN e SKY per i diritti audiovisivi 2021/2024, rappresenta un’opzione molto utile che, in modo non automatico e non vincolante, è strategicamente funzionale allo sforzo che la Lega, con tutte le sue Associate, sta portando avanti per garantire la migliore e più efficiente valorizzazione della Serie A per gli anni avvenire.

L’Assemblea chiede quindi a Governo e Parlamento di assicurare alla Lega e a tutti gli organizzatori dei campionati di ogni sport professionistico questa opzione, che non ha alcun onere per la finanza pubblica.

Altroconsumo: vedi sopra.