
19 Dicembre 2022
Una traduzione simultanea che permetta a due persone che parlano due idiomi diversi di tenere una conversazione il più possibile "naturale", linguaggio del corpo (ed eventuale gesticolamento) compreso. È questa la promessa racchiusa nel guscio di WT2 Plus, il traduttore simultaneo prodotto da Timekettle e basato sull'intelligenza artificiale.
Gli algoritmi infatti contribuiscono in modo importante al funzionamento del dispositivo: servono a rilevare le voci e i turni di parola, a cancellare il rumore ma anche a fornire una traduzione il più possibile precisa, che si affina quanto più il contesto diventa chiaro grazie alle parole usate.
Quindi, la promessa è stata mantenuta? Per scoprirlo, siamo andati a testarlo in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, dove abbiamo chiesto ad alcuni passanti di scambiare quattro chiacchiere con noi. Scoprite nel video com'è andata.
Il Wearable Translator Plus 2 è composto da due diversi elementi, entrambi imprescindibili per il funzionamento del traduttore simultaneo: un "guscio" che contiene due auricolari wireless e un'app dedicata da scaricare sullo smartphone, disponibile sia su Play Store siasu App Store. Nella confezione sono compresi anche un cavetto di ricarica micro-USB, una piccola sacca per riporlo e sei coppie di gommini dalle forme diverse, che si adattano a tutti i padiglioni auricolari.
La custodia, che si apre in due metà contenenti un auricolare ognuna, presenta una comoda chiusura magnetica, soluzione che si estende anche all'alloggiamento degli auricolari e li tiene ben saldi in posizione. Tra i gommini in dotazione, alcuni entrano meglio di altri all'interno del case.
Il guscio funge anche da powerbank per gli auricolari: una ricarica completa impiega 90 minuti e fornisce tre ricariche complete (da 5 ore di utilizzo l'una) per le cuffie. Per quanto riguarda la compatibilità, il WT2 Plus supporta Android 7.0, iOS 11 e sistemi operativi successivi.
L'installazione è semplice: una volta scaricata l'app WT2 Plus e attivato il Bluetooth sul proprio smartphone, basta estrarre gli auricolari dal guscio affinchè vengano rilevati dall'applicazione, che ne mostra anche il livello di carica e il volume di riproduzione. A questo proposito, gli auricolari non sono identici: uno è contrassegnato come Guest e l'altro, riconoscibile da un "baffo" presente vicino all'indicatore led, è contrassegnato come Host. Una distinzione necessaria per impostare le lingue.
Una volta rilevati gli auricolari ci si sposta sulla schermata Home, dove è possibile scegliere tra tre modalità di traduzione: simultanea, manuale e altoparlante. La più immediata, che si avvicina maggiormente alla possibilità di una conversazione "naturale", è la simultanea, perché permette di parlare a mani libere, a patto di trovarsi in un ambiente poco rumoroso. Basta indossare gli auricolari, impostare le lingue e iniziare a parlare: l'app rileverà automaticamente i turni di parola e le pause, iniziando a tradurre.
La modalità manuale funziona in modo simile, ma serve ad ovviare a situazioni più rumorose: prevede che i due interlocutori tengano premuto il sensore touch sotto l'indicatore led dell'auricolare durante il proprio turno di parola, per aiutare il sistema a distinguere chi sta parlando.
La modalità altoparlante invece è adatta a brevi scambi di battute, per esempio per chiedere informazioni stradali: in questo caso, solo uno dei due interlocutori indossa l'auricolare, mentre l'altro si limita a parlare in direzione dello smartphone. Tutte le conversazioni vengono in ogni caso memorizzate in una apposita cronologia all'interno dell'app.
In tutti i casi la conversazione è asincrona: non appena il primo interlocutore smette di parlare, l'altro sente la traduzione di quanto detto nel proprio auricolare; solo dopo può prendere parola, e così via. Perché il sistema di traduzione rilevi con chiarezza chi sta parlando, infatti, è importante che le voci dei due interlocutori non si sovrappongano.
Dopo aver testato il Wearable Translator Plus 2 con più interlocutori e in diversi ambienti, l'impressione è generalmente positiva. Il traduttore simultaneo ha diversi pro: primo su tutti la presenza degli auricolari, che permette davvero di esprimersi in maniera più naturale anche attraverso il linguaggio del corpo, una volta acquisita un po' di confidenza col dispositivo.
Questa è anche la principale differenza rispetto ad altri traduttori simultanei presenti sul mercato e rispetto a Google Translate, il cui utilizzo rimane strettamente "legato" allo smartphone, che deve essere passato da un interlocutore all'altro un po' come fosse un microfono "a gelato".
A proposito di prendere confidenza col prodotto, due sono le chiavi per ottenere il massimo dal WT2 Plus: rispettare il proprio turno di parola e parlare chiaramente, a una velocità normale, senza mangiarsi le parole. Poste queste premesse, la traduzione risulta generalmente buona, si rivela preziosa in diversi scenari - dal viaggio in luoghi remoti agli incontri di lavoro - e affidabile, grazie all'autonomia garantita dalla custodia.
La libreria comprende al momento 36 lingue e 84 dialetti, una lista in continua espansione grazie agli aggiornamenti costanti ricevuti dal dispositivo. Ultima nota, il Wearable Translator Plus 2 funziona solo se associato alla app e solo in presenza di una connessione a internet: un particolare da tenere in considerazione soprattutto nel caso in cui lo si voglia usare all'estero, per organizzarsi con eventuali offerte dati. Il prezzo di vendita è di 299 euro e il prodotto è disponibile presso Unieuro, Comet, Euronics e Mediaworld online.
prodotto fornito dall'azienda
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Commenti
In pratica le cuffie sono solo un'estesione dello speaker e del microfono.
A 2:08, quello si vede lontano un miglio che è un mangiacrauti tedesco.
Che voce rilassante, un piacere ascoltarti :-)
Lo trovo poco igienico e inutile. Si fa prima prendere lo smartphone e con Google Translate fare lo stesso lavoro, tanto lo smartphone serve comunque.
Cavalluccio marino?
*di meritoria approvazione (di sto ca...)
300euro mi sembrano troppi visto che poi le traduzioni non sono impeccabili
cmq google traduttore fa una cosa simili, gratis, e ok, non ci sono le cuffie, ma se ne fa a meno
merlo?
io preferisco tutta rasata
Visto che serve ad entrambi ci sono agenzie apposite e costano meno del rischio di un incomprensione
Ah quindi tutti nel mondo parlano inglese ??? Mmhhh insomma ... Te pensa che ho trovato difficoltà anche in paesi europei ... Tipo in Francia e Spagna
Mitica scena
Sicuro ?? Ne ho viste alcune terrificanti
Effettivamente potevano fare una cuffietta esterna ... Pecca davvero grande
Google traduce peggio del mio cane per cominciare
Perché tu hai sicuramente un traduttore umano al tuo fianco (pagato a forfait, anche se le cose vanno male, a cui paghi anche viaggio e alloggio), anche quando si tratta di contratti da alcune decine di migliaia di euro, dove al massimo, alla sua conclusione rientri nelle spese e ci guadagni lo stipendio, senza produrre utili (ovvero la stragrande maggioranza dei contratti di piccole aziende).
Se sei in vacanza fuori l'Italia? Penso che il prodotto venga utilizzato dove non si trovino italianE
Il futuro prossimo
Devi chiamare
Ops!
https://uploads.disquscdn.c...
https://uploads.disquscdn.c...
E' quel "quasi" il problema. Finché vai in luoghi turistici posso essere d'accordo (anche se anche qua bisognerebbe fare dei distinguo). Se invece viaggi in paesi a bassa scolarizzazione o conosci la loro lingua o ti attacchi..
Tipo quali?
No, li tieni entrambi tu e l'interlocutore utilizza Google Translate sul cellulare.
di mercanzia?
Prova a parlare inglese a un londinese (inteso come londinese da generazioni) e vedrai che improvvisamente cambia lingua. Chiamala spocchia o come vuoi. La cosa più sensata che diceva un professore inglese di inglese: far insegnare l'inglese, agli inglesi, da un inglese è una completa idiozia
Mo addirittura brutta? Dai su
Eh direi di sì se no come fa a capire cosa gli dici nella tua lingua?
il mio mentore ti risponderebbe che per sapere chi è veramente meglio bisognerebbe testarne la temperatura con il termometro
*strepitosa invenzione (di mer.....)
voleva dire strofinaccio
Quello di J.L. Picard funziona bene, questi sono "muccate"
Ma se gli inglesi neanche si capiscono tra di loro...
Russa, la russa... https://media0.giphy.com/me...
Piano con le parole
Le ita non te Cagan?
Esiste già una tecnologia così! Si chiama "studia l'inglese", ti permette di farti capire da (quasi) tutti nel mondo e non hai nemmeno bisogno di avere accesso ad internet o di infilarti costosi tampax nelle orecchie!
Non esagerare, per la miseria....
...è sfiga!
come sente quello che viene tradotto... che poi..boh, non basta Translator?
e cosa cambia dall'aprire google translate con chrome?
a me par una str......
Ma non ho capito un auricolare va dato alla persona che parla l altra lingua?
Se questa è figa...
Sacrilegio vanno contro la Babele biblica!
sarà un caso, mi sono fermato ad olga che dice "mi piace l'italiano"... ma io sono italiano!
OLGAAAAAAAA XD