
08 Giugno 2021
Amazon Sidewalk: qualcuno se lo ricorda? Annunciato a settembre 2019 assieme a tanti altri prodotti della serie Echo, è forse passato un po' in sordina. Eppure è destinato ad avere un certo peso nei sistemi di connessione WiFi, anche se il suo successo commerciale dipenderà molto da come sarà accolto in questa prima fase di lancio.
Di cosa si tratta? É una rete wireless condivisa che utilizza la banda a 900MHz per connettere dispositivi di diversa tipologia - purché appartenenti all'ecosistema Amazon, dunque speaker Echo, prodotti a marchio Ring e tracker Tile, per fare un esempio - posizionati al di fuori della propria abitazione, ovvero laddove il segnale WiFi domestico non arriva.
Sidewalk crea così una rete a bassa larghezza di banda sfruttando i dispositivi Sidewalk Bridge (prodotti Echo e Ring) per condividere una piccola porzione della banda internet di casa e raggrupparla con tutte le altre piccole porzioni fornite dal vicinato, andando così a creare una rete vera e propria. In pratica, finché il proprio dispositivo è sotto la rete di casa si attaccherà a questa in automatico. Quando il segnale scomparirà (perché ad esempio si è in giardino) allora verrà attivata la connessione alla rete condivisa Sidewalk.
E proprio di Sidewalk si torna a parlare in questi giorni, perché il servizio è stato appena lanciato negli USA dividendo l'opinione pubblica in merito alla privacy ed alla sicurezza degli utenti. Ma è davvero sicuro? I dati dove vanno a finire?
Amazon garantisce il massimo della sicurezza attraverso l'utilizzo di una chiave di sessione unica e tre diversi livelli di protezione della crittografia. Come spiega l'azienda stessa, "questo approccio alla crittografia significa che Amazon non sarà in grado di interpretare il contenuto di comandi o messaggi inviati attraverso Sidewalk da servizi o endpoint di terze parti". Sidewalk funziona solo e unicamente con i prodotti Amazon, e il fatto che sia un sistema "chiuso" lo rende sicuro.
Chi è favorevole al servizio dice anche che la mole di dati scambiata è talmente piccola da poter quasi essere considerata irrisoria: si parla di 500MB di larghezza di banda al mese. Ciò consentirà agli utenti di non subire una riduzione della velocità di connessione all'interno della casa.
Il Vice Presidente di Future of Privacy Forum (ONG americana) John Verdi ritiene in sintesi che non c'è motivo di pensare che il sistema possa essere manipolato da terze parti: "Niente è a rischio zero [...] ma quando guardi le misure di sicurezza adottate, vedi che sono garanzie tecniche serie, non banali".
La descrizione di Amazon è completa, sì, ma è scritta in un "linguaggio troppo sofisticato" che impedisce all'utente di comprendere appieno il funzionamento del sistema. Bene creare un quartiere smart connesso, ma bisogna anche valutarne il prezzo in termini di sicurezza. Ad esempio: è stata testata la rete prima di essere commercializzata? No. E questo, ai contrari di Sidewalk, è un punto che pesa fortemente sul giudizio finale.
Il timore è che Amazon voglia raccogliere il maggior numero di dati sin da subito. "Le persone sono cavie", dice Sumit Bhatia della Ryerson University di Toronto. In pratica, Amazon pur non essendo un internet provider in questo modo riesce ad avere accesso a dati personali altrimenti irraggiungibili. E gli scettici temono anche che il sistema possa essere facilmente bucato.
Commenti
Il sidewalk lo ha inventato m.jackson.
qualsiasi! :)
io ho riportato quello è scritto nell'articolo...
che dati?
in poche parole crea una rete wifi privata basata su tecnologia proprietaria 900mhz che può essere usata solo dai tuoi dispositivi Echo e Ring. Non capisco quindi le affermazioni "Bene creare un quartiere smart connesso, ma bisogna anche valutarne il prezzo in termini di sicurezza" o "Amazon pur non essendo un internet provider in questo modo riesce ad avere accesso a dati personali altrimenti irraggiungibili".
Questi dispositivi per funzionare avevano comunque bisogno di una connessione. Questa tecnologia ti semplifica la vita risparmiandoti qualche ripetere wifi (extender ). Non capisco che rischi maggiori introduca, rispetto alla classica rete wifi. Comunica anche con i dispositivi dei vicini ? Crea hotspot pubblici per la navigazione internet? mah
allora e' ome pensavo: sei uno di quelli che non hanno nulla da dire e che passano il tempo a criticare gli altri.
Allora è come pensavo... non hai detto nulla ;)
dalle risposte desumi le domande. non e' difficile. non c'e' conclusione: e' una constatazione di fatto.
è attivato di default sui device già installati.
Dovrebbe essere chiesto il permesso su quelli che vengono installati dopo che sarà attivata la funzionalità
l'ho letto ma non capisco cosa si concluda dalle due cose che hai scritto.
quindi non hai letto l'articolo...
quindi?
il router X è diverso per ogni famiglia.
Sidewalk ce l'avranno un miliardo di persone.
Trova la differenza di utilità tra bucare uno e l'altro.
nota bene: abilitata di default sui prodotti già venduti.
Sì beh, più che un timore è un'ovvietà... come ho scritto, o lo attivano di default o sicuramente non prenderebbe piede perché la gente non si metterebbe a attivarlo.
no amazon vuole diventare leader della domotica...
secondo me il punto sta tutto qui:
Il timore è che Amazon voglia raccogliere il maggior numero di dati sin da subito.
Ma infatti, poi si parla di Amazon... di tutte le obiezioni possibili (e anche legittime), questa mi sembra la più insensata.
Che significa che non è stato testato? Secondo voi hanno scritto il codice, montato gli aggeggi e lanciati sul mercato? Ma siete seri?
Secondo me è più facile bucare il router X mai aggiornato dall'utente negli ultimi 5 anni oppure entrare nella rete bucando qualche smart device cinese (che nessuno mette in una rete guest isolata, ovviamente...) che questo... anzi, sapendo come lavora Amazon sulla sicurezza sarà veramente molto ma molto difficile, praticamente un rischio trascurabile per utenti che mediamente usano smartphone e PC non aggiornati o sui quali installano la qualunque, non si curano di autenticazione a due fattori, scelgono password semplicissime da indovinare e via dicendo.
Tuttavia, per il fatto che viene attivato automaticamente (l'utente può fare opt-out, ma il 90% degli utenti nemmeno lo saprà), effettivamente pone dei problemi "etici", su quanto si possa spingere un produttore nell'implementare feature potenzialmente lesive della privacy all'insaputa degli utenti o comunque senza una loro esplicita scelta.
D'altra parte l'idea è buona, e siccome funziona solo se ci sono molti device connessi, o lo attivi automaticamente o non funzionerebbe. Un bel dilemma. :) Io sono per il no, per una questione di principio.
che inchiappettata, peggio degli air tag
1)Qualunue sistema puo' essere bucato. Hanno bucato la cia, la nasa e chi piu' ne ha piu' ne metta e non bucano quello di casa mia?
2) Amazon raccoglie dati. ma dai??? glia ltri in vece no... nessuno ti offre un servizio gratis senza avere nulla in cambio...