
29 Novembre 2019
Amazon viene in soccorso di tutti coloro che vogliono stupire gli ospiti suonando qualcosa di piacevole senza tuttavia conoscere note e pentagramma: detta così "suona" scherzosa, ma in realtà DeepComposer è tutt'altro che un semplice giochino.
Realizzata da AWS (Amazon Web Services), è la prima tastiera al mondo che integra strumenti di machine learning e rientra tra quei prodotti-progetti che l'azienda di Jeff Bezos propone per lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie avanzate basate sull'intelligenza artificiale. Un esempio su tutti: DeepLens, fotocamera IA capace di riconoscere persone e oggetti lanciata a fine 2017.
32 tasti, 2 ottave: così si presenta DeepComposer, adatta più agli sviluppatori che a coloro che "vogliono stupire", come si diceva provocatoriamente in apertura articolo. Il cuore è l'intelligenza artificiale generativa che, partendo da una semplice sequenza di note e da un "modello", ossia da un genere musicale - jazz, pop, classica, ... - (entrambi definiti dall'utente), è in grado di generare una composizione polifonica che può essere successivamente esportata su SoundCloud.
Il modello può essere poi educato nel tempo, correggendone i risultati fino a che non si raggiunge il risultato richiesto. Il sistema di machine learning è infatti capace di discriminare i dati autentici - ossia quelli previsti nel nostro addestramento - da quelli falsi: man mano che si va avanti, il sistema impara a generare campioni sempre più vicini a quelli "desiderati", perfezionandosi via via nel tempo.
A seguire l'esempio proposto da Amazon prima (traccia 1) e dopo (traccia 2) il "trattamento" con l'IA generativa:
AWS DeepComposer non è purtroppo ancora disponibile in Italia, ma negli USA costa 99 dollari. Divertente il parere di bbc.com, che critica la scelta della demo proposta da Amazon per mostrare le potenzialità del sistema. Interpellato dal sito inglese, il prof. Collins dell'Università di Durham ha ammesso che risulta piuttosto difficoltoso giudicare la qualità di DeepComposer sulla base di un unico sample musicale (e di tale fattura!).
Se avessi dovuto esprimere un giudizio su cosa ci fosse su quella pagina web [fa riferimento al blog Amazon, ndr], sinceramente non sarei rimasto molto impressionato,
ha ammesso.
Commenti
Preferisco la versione shittyflute a questa. L'IA non sarà mai capace di creare, perché la creatività nell'arte è data dai sentimenti, e un algoritmo non ne ha
"non è purtroppo ancora disponibile in Italia,"
ma purtroppo de che? è na schifezza inutile, solo un amazon fag potrebbe apprezzare una robaccia simile
Mah mica tanto una novità, già qualche anno fa un ragazzo come tesi di laurea di ingegneria aveva proposto un sistema che improvvisava mentre tu lo accompagnavi. Era pensato per il jazz e riconosceva le scale, i modi, i cambi etc... E il tutto funzionava bene, sicuramente meglio di quello che si sente qua, che spero vivamente non sia poi come suonerà il prodotto reale
https://www . youtube . com/watch?v=EqJj5ddhcKM
Problem solving si invece...
mah a me ricorda il software di microsoft di diversi anni fa, songsmith
Beethoven si sta rigirando nella tomba
Farfisa!
La cosa più fantastica di questa cacata di tastiera è che l'articolo è stato scritto manco a dirlo, da Bontempi !
Ottimo.
La compro per non imparare a suonare
Che ca*ata.
Per quanto riguardare la creatività, l'IA ne ha ancora di strada da fare.
Se parliamo di compiti "da eseguire come una macchina programmata" ci batte tutti.
Ma quando si tocca la creatività, il problem solving, il lateral thinking, non ci siamo proprio ancora.
Ci arriveremo, certo, ma non è ancora il momento.
Oscena e lo dico da musicista
che fastidioso fracasso che produce... meglio la versione suonata da cani onestamente