Reti 5G: copertura e quanto costa | TIM | Vodafone | Tre | Iliad | Fastweb

5G è il nome del protocollo di connessione cellulare di quinta generazione sviluppato dal consorzio 3GPP (3rd Generation Partnership Project). È in circolazione già da qualche anno, ma finora la sua diffusione è stata piuttosto limitata - fisiologico, visto che bisogna aggiornare significativamente o rimpiazzare le base station, cioè le apparecchiature a cui i dispositivi finali (smartphone, modem...) si collegano per scambiare dati. Sulla carta, il 5G promette maggiori velocità di upload e download, miglior capacità di gestire più connessioni simultanee e latenze sempre più basse rispetto alla rete di precedente generazione (4G o LTE).

PERCHÉ Il 5G: VANTAGGI CONCRETI E SCENARI FUTURI

L'uso di dati cresce in maniera esponenziale e il 5G sembra l'unico modo che permetterà di far fronte alle richieste, con stime per il 2024 che parlano di un incremento del traffico mobile pari a 63 volte quello registrato nel 2013 (ovvero 136 miliardi di GB). Allo stesso tempo, i servizi Web e cloud sono sempre più esigenti in termini di specifiche tecniche delle reti - si pensi per esempio allo streaming dei videogiochi, in cui è essenziale riuscire a ridurre quanto più possibile il ritardo tra la pressione di un tasto del proprio controller o tastiera e la corrispondente azione del proprio personaggio; o allo streaming di eventi in diretta, come concerti e competizioni sportive. Oppure, nel mondo lavorativo, il ricorso sempre più frequente a videochiamate, smart working e collaborazione in tempo reale tra membri di un team dislocato in varie parti del mondo. E non siamo nemmeno tanto distanti da tecnologie ancora più futuristiche, come la telepresenza per l'uso di macchinari anche ad alta precisione o la realtà mista/aumentata/virtuale. Contestualmente, abbiamo sempre più dispositivi connessi - videocamere, altoparlanti, indossabili, automobili - ed è sempre più connessa anche l'infrastruttura delle nostre città.

COME È FATTO IL 5G

A differenza delle reti di precedente generazione, il nuovo standard viaggia su due spettri completamente diversi da loro: il primo, chiamato Sub-6 GHz, viaggia su frequenze comprese tra 3,4 e 3,6 GHz, mentre il secondo, chiamato millimeterWave (mmWave) si appoggia su frequenze più alte, tra i 24,25 e i 29,5 GHz. Queste ultime riusciranno a garantire le prestazioni da urlo del 5G anche in luoghi congestionati quali stadi, palazzetti sportivi, edifici pubblici, eventi e centri commerciali, con banda e potenza di segnale a sufficienza. Non mancherà ovviamente la retrocompatibilità con il 4G e il 3G, i nuovi modem potranno gestire quindi numerosissimi segnali contemporaneamente e spingersi fino ed oltre il muro dei 10 Gigabit per secondo. 

In questi primi anni di diffusione, si è osservata una discreta diffusione dello standard Sub-6, mentre la mmWave è molto meno diffusa. Fondamentalmente è una questione di costi: non solo le apparecchiature mmWave sono più care, ma ne servono anche di più perché hanno un raggio limitato. In Italia, sostanzialmente, la mmWave non esiste.

C'è un'altra distinzione da considerare: NSA (Non-Standalone) e SA (Standalone). La rete NSA si appoggia su quella 4G, mentre quella SA è in grado di funzionare completamente da sola. Come è facile intuire, la rete SA è preferibile per questioni di semplicità e prestazioni, ma è anche più sofisticata da distribuire e implementare; nella quasi totalità dei casi, allo stato attuale le reti italiane sono NSA. Lato smartphone e dispositivi, i modem 5G sono stati compatibili con entrambe le tipologie di rete fin da quasi subito.

QUANTO È VELOCE IL 5G

La tecnologia e gli standard sono ancora in fase di lavorazione ma a regime il 5G permetterà trasferimenti fino a 20 Gbps; pensate che il 4G+ (o "advanced") arriva teoricamente ad un massimo di 1,2 Gbps tramite carrier aggregation, quindi con la congiunzione di più linee LTE. Insomma quasi 20 volte più veloce delle migliori condizioni odierne, anche se ci arriveremo gradualmente. arriveremo pian piano a tali prestazioni. Vale comunque la pena osservare i progressi fatti fin qui prendendo ad esempio i modem rilasciati da Qualcomm nel corso di questi anni:

  • QUALCOMM SNAPDRAGON X50 (10 nm - 2018): 2,3 Gbps in DOWNLOAD e 1,25 Gbps in UPLOAD
    • Questo è stato in assoluto il primo modem 5G per dispositivi mobile. Era esterno al SoC. Si trovava nei primi smartphone del 2019, dotati per esempio di chip Snapdragon 855.
  • QUALCOMM SNAPDRAGON X55 (7 nm - 2019): 7 Gbps in DOWNLOAD e 3 Gbps in UPLOAD
    • È arrivato a distanza piuttosto ravvicinata da Snapdragon X50. Anch'esso esterno, si è visto per lo più in tandem con chip basati su Snapdragon 865 e 865 Plus del 2020.
  • QUALCOMM SNAPDRAGON X60 (5 nm - 2020): 7,5 Gbps in DOWNLOAD e 3 Gbps in UPLOAD
    • Primo modem 5G interno al SoC. Integrato nello Snapdragon 888 e 888 Plus del 2021, per esempio.
  • QUALCOMM SNAPDRAGON X65 (4 nm - 2021): 10 Gbps in DOWNLOAD (upload non dichiarato)
    • Integrato nei chip Snapdragon 8 e 8 Plus Gen 1 del 2022.
  • QUALCOMM SNAPDRAGON X70 (4 nm - 2022): 10 Gbps in DOWNLOAD e 3,5 Gbps in UPLOAD
    • Si troverà nei chip Snapdragon 8 e 8 Plus Gen 2 del 2023

Ma non si tratta soltanto di miglioramenti della "velocità pura",  ma anche di altri importanti parametri quali la latenza (da 30 ms a 5 ms), la resilienza (da 1/100 a 1/1.000.000.000) e la densità (si passerà da 10-20k a oltre 1 milione di oggetti per chilometro quadrato). Un avanzamento tecnologico delle infrastrutture di rete che, sottolinea Vodafone, apre le porte all'arrivo di nuovi servizi sia per i consumatori (es. quelli legati al gaming mobile), sia per l'utenza aziendale (ad esempio la gestione dei numerosissimi sensori IoT: saranno più di 50 miliardi nel mondo entro il 2025 , di cui 600-700 milioni solo in Italia).

GLI SMARTPHONE COMPATIBILI CON IL 5G

Ormai fare un elenco non ha più senso: possiamo dire che, a grandi linee, tutti gli smartphone usciti in tempi recenti includono un modem in grado di collegarsi, in qualche modo, alla rete 5G. Alcune eccezioni degne di nota:

  • Gli smartphone super economici - diciamo intorno ai 100-150€.
  • Gli smartphone con chip MediaTek Helio. I chip MediaTek con modem 5G fanno parte della gamma Dimensity. Naturalmente la maggior parte degli smartphone con MediaTek Helio sono anche estremamente economici.
  • Gli smartphone Huawei di qualsiasi fascia di prezzo. Per via del ban imposto dagli Stati Uniti, il produttore cinese può integrare solo versioni speciali dei chip Qualcomm con il modem 5G disabilitato.
  • Gli iPhone SE di seconda generazione, quelli rilasciati nel 2020. Il 5G su questa particolare famiglia di iPhone economici è arrivato solo nel 2022.

5G E I RISCHI PER LA SALUTE

Sull'argomento abbiamo realizzato un report apposito che potete consultare qui. Ma il 5G fa davvero male? Gli appelli di ricercatori chiedono una moratoria sulla sperimentazione delle reti 5G sino a quando non saranno effettuati test più approfonditi per valutare l'impatto sulla salute e si menzionano i più recenti studi sui rapporti tra l'esposizione alle radiofrequenze e l'insorgere di tumori - due tra i più citati di recente sono quelli dell'ente governativo americano National Toxicology Program (NTP) e dell'Istituto Ramazzini di Bologna.

Le previste reti 5G dovrebbero servire fino a un milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato, circa mille volte più di quanto avviene oggi. Questo radicale incremento del numero di dispositivi aumenterà anche il traffico per punto di accesso alla rete, che avrà bisogno di celle sempre più piccole per offrire le prestazioni di connettività previste e un aumento della densità di antenne installate. 

5G: QUANTO COSTA E COPERTURA

Per il momento solo i cinque operatori "veri e propri" offrono connettività 5G: quelli virtuali per ora rimangono limitati al 4G, anche se proprio nel corso del 2023 dovremmo vedere novità significative. Ormai nella maggior parte dei casi le offerte degli operatori principali non fanno distinzione tra 4G e 5G. Tuttavia, il discorso è molto diverso per quanto riguarda la disponibilità effettiva della rete. Spesso anche le città principali (Milano, Roma, Torino) hanno una copertura a spot e conseguentemente si assiste al continuo alternarsi tra reti 4G e 5G. Questo può causare un incremento del consumo di batteria e la perdita di connettività, tanto che molti, semplicemente, preferiscono disattivare il 5G in favore di una connettività più stabile (anche perché al momento è ancora difficile apprezzare effettivi miglioramenti prestazionali). Fatte le dovute premesse, è anche doveroso precisare che la situazione è in evoluzione costante e piuttosto rapida. A oggi, la situazione è la seguente:

VODAFONE

  • Copertura: circa 70 città
  • Offerte senza 5G: no
  • Offerta 5G più economica senza vincoli e clausole particolari: 9,99€ al mese / Giga illimitati / Minuti illimitati / SMS illimitati

TIM

  • Copertura: "Nelle principali città d’Italia, in moltissime località turistiche e in un numero crescente di comuni"
  • Offerte senza 5G: no
  • Offerta 5G più economica senza vincoli e clausole particolari: 14,99€ al mese / Giga illimitati / Minuti illimitati / SMS illimitati

WINDTRE

  • Copertura: il 95,9% della popolazione 
  • Offerte senza 5G: sì, solo per giovanissimi oppure over 60
  • Offerta 5G più economica senza vincoli e clausole particolari: 12,99€ al mese / 50 Giga / Minuti illimitati / 200 SMS

ILIAD

  • Copertura: 3.000 città
  • Offerte senza 5G: sì
  • Offerta 5G più economica senza vincoli e clausole particolari: 9,99€ al mese / 150 Giga / Minuti illimitati / SMS illimitati

FASTWEB

  • Copertura: principali città italiane (in particolare Lombardia) e diversi comuni
  • Offerte senza 5G: no
  • Offerta 5G più economica senza vincoli e clausole particolari: 7,95€ al mese / 150 GB / Minuti illimitati / 100 SMS

 

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