
24 Novembre 2020
Shadow of the Tomb Raider: Definitive Edition debutterà il 5 novembre su macOS e Linux, come annunciato da Feral Interactive. L'edizione definitiva del capitolo in cui Lara Croft deve salvare il mondo da un'apocalisse maya (approfondimenti nella nostra recensione), oltre al gioco base, includerà i sette DLC delle Tombe della sfida, le armi scaricabili, i completi da indossare e le abilità.
Shadow of the Tomb Raider, uscito su PC e console a settembre 2018, pone fine alla trilogia iniziata nel 2013. In questo episodio si assiste alla "trasformazione" della giovane ed ingenua Lara Croft nell'eroina che noi tutti conosciamo. Lara deve infatti affrontare pericoli di ogni tipo in una coinvolgente e pericolosa avventura ricca d'azione e mistero.
Vivi con Lara Croft la svolta della sua vita, la nascita della Tomb Raider. In Shadow of the Tomb Raider, Lara dovrà sopravvivere alle insidie della giungla, esplorare tombe spaventose e affrontare una minaccia catastrofica. Nel tentativo di scongiurare l'apocalisse maya, Lara incontrerà il suo destino, diventando la Tomb Raider che tutti conosciamo.
La Shadow of the Tomb Raider: Definitive Edition a partire dal 5 novembre sarà disponibile anche su PlayStation 4, Xbox One, PC (Steam) e Google Stadia.
Commenti
Vedremo. Nel momento che hai di fatto mezzo porting già fatto perché no?
I veri giocatori lo hanno già giocato, ma per chi ha solo prodotti Apple è una opportunità! :)
Aspettavo proprio questa edizione completa per giocarlo, ma 40€ mi sembrano troppi quando si trova spesso la versione base a 20€.
Di sicuro lo scontano in tempo per il black friday.
Speriamo non richiedano hardware troppo estremo, vorrei poter giocare anche a questo capitolo! :P
Certo, da oggi in poi tutti i titoli usciranno prima su linux per stadia..il leader indiscusso di...stokazzo? ROFL
Infatti. Tempi diversi, gente diversa. Al giorno d'oggi c4zz3ggi fino e anche durante l'università e guai a farti critiche o farti lavorare.
Lo so, Ti ho detto anche perché
In Nord Europa l'inglese è praticamente la seconda lingua nazionale, ai livelli della prima quasi.
E vabbè, quindi non sei a terra, no? Questo anche grazie alla scuola, appunto, dei voti fregatene.
Ah, tutti i professori fanno preferenze, tutti, sempre.
Però, tranne pochi casi, i voti sono oggettivi o legati a un percorso didattico personale che poco ha a che fare con gli altri compagni.
Fermo restando che io leverei anche il concetto di voto per ogni cavolo di compito in classe o interrogazione, ma vabbè, io sono io.
I miei avevano dei genitori che appena sapevano mettere una firma eppure si sono laureati in un mondo in cui non esisteva internet che ti permette di cercare tutto subito.
Fortunatamente la mia università fa i corsi inglese a partire dall’ultimo anno delle triennale e i due anni di magistrale.
7/8 h al giorno e passa la paura.
Diciamo sono i ragazzi anche. Io dalle elementari al liceo ho avuto prof validi che ti avrebbero dato più che sufficienti basi per poi esercitarsi da soli.
Esistono corsi molto validi. Poi è tutto esercizio.
Il problema dell'inglese poco diffuso non è scolastico.
Che per quanto può essere fatto meglio ti da le basi di grammatica e i vocaboli principali.
Ma i media, sempre tradotti e la musica.
Le lingue si padroneggiano usandolo.
Il Nord Europa parla mediamente bene inglese perché non gli doppiavano i film Hollywood-iani.
Non certo perché a scuola studiano meglio le lingue.
Sia Tomb Raider del 2013 che quello del 2015 arrivarono su GNU/Linux.
A parte quello che ti dice il tuo alterego sotto, ci sono due motivi per cui i giochi non arrivano su GNU/Linux
A) commerciale. Il più incisivo.
Esempio le esclusive temporali che non li fanno uscire da determinate piattaforme prima di tot anni
E i costi di cura del porting e distribuzione rispetto agli utenti.
Che poi sono stati le stesse motivazioni per i porting di MacOS.
B) tecnico. Il meno incisivo.
Questo in realtà non dipende direttamente dalle librerie, perché chi sviluppo il gioco sia i tripla A che gli indie usano come immagino tu sappia motori di gioco.
Solo le grosse case se li fanno dedicati e spesso solo per serie di videogiochi.
Gli engine devono essere *Unix friendly.
E c'è ne sono, certamente molti dei più famosi.
Linux di fatto non ha nessun problema tecnico con i giochi anche perché l'unica piattaforma che non usa opengl è stata per anni quella Microsoft.
Ora con i figli di "mantle" (vulkan, DX12, Metal) i motori ragionano tutti con un livello più vicino all'hw.
Rendendo pare tutto più facile.
Ovviamente "morto" il PC il mercato spostandosi verso piattaforme più eterogenee oltre le console, come smartphone, tablet, box TV e ora streaming saranno sempre più diffondibili e meno legati a restrizioni tecniche.
Sarebbe il caso di partire con il bilinguismo, ma tra genitori che si ribellano perché non sarebbero in grado di aiutare i figli con i compiti (non ho mai capito perché il figlio, che dovrebbe seguire le lezioni, abbia bisogno di aiuto) e professori che hanno trovato la laurea nelle patatine è infattibile.
Vivendo in Trentino ho avuto la "fortuna" di beccarmi professori di inglese e tedesco che oltre a ignorare le lingue che avrebbero dovuto insegnare non erano delle cime neanche in italiano.
Sarebbe il caso di farlo decentemente l'inglese nelle scuole, siamo un popolo di ignoranti per quanto riguarda le lingue. E non solo.
Sottotitoli in italiano.
Per quanto riguarda il discorso prof, a meno di trovarsi delle capre fotoniche nullafacenti (e ce ne sono, perché il loro problema non è tanto in ciò che sanno ma nella voglia di lavorare), i professori di medie e primi anni superiori danno la base. La base grammaticale, lessicale, fonologica. Uno studente standard a 16 anni non sarà di certo un anglofono, ma di fronte a un testo il grosso lo capisce, magari aiutandosi con un dizionario, e in giro riesce ad esprimere i concetti base.
Io in inglese non ero affatto bravo, stavo sul 7 a scuola, ma da solo all'estero me la sono sempre cavata e a 19 anni ho tradotto un intero libro di Conrad.
Questo è quello che ti offre la scuola, e non è mica poco contando che un insegnante deve gestire 25 ragazzi in una botta.
Se poi vuoi essere davvero bravo in inglese devi muoverti con le tue gambe. Neanche nella facoltà di lingue impari davvero la lingua, quella la fai a casa da solo.
Il corso del professore all'università è simile a quelli scolastici, ma più concentrato (fai in 3 mesi ciò che a scuola fai in due anni), poi basta, via di film, viaggi, dialoghi.
Non per niente la facoltà di lingue rilascia una certificazioni paragonabile al Cambridge C1, che ti puoi prendere privatamente, poi sono uguali. A livello di curriculum un C1 e una laurea in lingue non sono affatto distanti per molti contesti, e il C1 lo prendi come ho scritto abbondantenente, viaggiando o ascoltando.
Sul fatto che siano unix-like non ci piove, ma non è mica questo il caso (anche perché prima di Stadia c'è anche Valve che ha provato a dirottare i gamer su Linux).
A livello di sviluppo su Linux ti tocca usare OpenGL o Vulkan, su Mac OS hai Metal o qualche wrapper del piffero. Probabilmente gli engine ormai permettono lo sviluppo cross-platform anche in ottica dei vari servizi cloud che dovrebbero arrivare in futuro.
L'inglese, come qualsiasi altra cosa ai nostri giorni, si può studiare benissimo da soli. Sarebbe anche il caso visto l'andazzo.
C'hai voglia, non è che leggi una pagina di un sito e sai automaticamente l'inglese.
non Serve sapere l’inglese per vedere qualche cosa doppiata.
Ps se vuoi te lo impari da solo l’inglese. Oggi con internet non ci sono limiti.
Metti i sottotitoli, no?
P. S. L'inglese non si impara a scuola da nessuna parte nel mondo. A scuola ti danno la base, che se studi hai di sicuro, poi però devi andare da solo, con film, canzoni, viaggi, dialoghi.
Feral interactive é una vita che fa port di giochi per Mac os e Linux, non é certo grazie a stadia dai adesso
Italiano medio che non sa l'inglese perché le scuole fanno pietà e via...
Doppiaggio originale e passa la paura.
Stadia è basato su linux e sia linux che macos sono Unix.
Guarda caso proprio in questo periodo stanno uscendo.
Coincidenze?
L'ho comprato da poco in offerta sul PS Store. Per ora posso dire che preferivo Rise. La voce è desincronizzata al labiale, le labbra non simulano neanche generalmente le parole italianee vanno a caso. I volti sono molto molto basici, però i capelli di Lara sono fatti benissimo, mai visto dei capelli così realistici. Graficamente ci sta, soprattutto se consideriamo che gira su una PS4 ed è un multipiattaforma. A livello di gameplay mi piace molto, però in alcune parti non sai proprio che devi fare o come risolvere l'enigma, tanto da dover guardare su YouTube.
E certo, tutto grazie a stadia ahahahahahaha
Dai finalmente gli user Linux hanno smesso di piangere.
Curioso solo dell’ottimizzazione
Ps tutto grazie a stadia btw perché fare un gioco che giri su stadia o su Linux è praticamente la stessa cosa.