
09 Settembre 2019
I ricercatori di NASA ed ESA si ritroveranno a Roma la prossima settimana, dall'11 al 13 settembre, per unire le forze in nome di un progetto comune. Si tratta dell'Asteroid Impact Deflection Assessment (o AIDA), un'ambiziosa missione per deviare gli asteroidi nello spazio: sarà un metodo di difesa planetaria efficace?
D'altronde, sempre più spesso si parla degli sforzi messi in campo a livello internazionale per mappare gli asteroidi potenzialmente pericolosi, da Bennu a Ryugu, ma i sistemi di monitoraggio non sono infallibili: basti pensare che, poco più di un mese fa, un asteroide di 130 metri è passato nei pressi della Terra senza che nessuno l'avesse previsto.
Per scoprire se la deflessione sia un metodo utile a difendere la Terra da questi impatti, dunque, gli studiosi hanno "preso di mira" un asteroide ben preciso, cioè uno dei due che formano il sistema binario Didymos, scoperto nel 1996. Il più piccolo di questi ha un diametro di 150 metri, che si avvicina alle dimensioni medie degli asteroidi che potrebbero costituire un rischio per il nostro pianeta, e così i ricercatori impegnati nella missione AIDA hanno deciso di colpirlo per cambiarne la traiettoria.
La missione Asteroid Impact Deflection Assessment, per la verità, è composita, e prevede l'apporto di diversi soggetti. A colpire l'asteroide sarà la NASA con la missione DART (acronimo che sta per Double Asteroid Redirection Test), orchestrata insieme a SpaceX, il cui lancio è previsto per il 2021 (e l'impatto per settembre 2022).
Ma non finisce qui: insieme a DART, a bordo del Falcon 9 si troverà anche un mini CubeSat tutto italiano, chiamato LICIACube (ovvero Light Italian CubeSat for Imaging of Asteroids), che registrerà il momento dell'impatto. Infine, subentrerà l'ESA con la missione Hera, che si occuperà di portare avanti uno studio ravvicinato dell'asteroide post-impatto, misurandone ad esempio massa e forma dei crateri.
La deflessione, com'è ovvio, è affidata unicamente alla missione NASA. Tuttavia, i risultati restituiti da Hera - che al momento è in fase di progettazione finale in vista del lancio nel 2024 - consentirebbero ai ricercatori di calibrare meglio l'efficacia della collisione, trasformando questo esperimento ad hoc in un metodo su larga scala che potrebbe essere ripetuto in caso di necessità di fronte a una minaccia reale.
Commenti
tanto per iniziare meno notizie mobile e più resto. (e magari diventerà HWblog :D :si-stava-bene-anche-col-gettone-e-la-cabina: )
se è per questo non sarebbe problema, ma siccome sono anche loro a Roma, con un unico colpo si farebbe piazza pulita di tutti.
Se vuoi morire apri la finestra e buttati cojone io tu e tutto il mondo https://media0.giphy.com/me...
Oppure contano di deviarli direttamente sui nostri politici.
Questo sarebbe un vero "flash of genius"
Tranquilli che l'umanità ha i giorni contati anche senza asteroide
Allora sarebbe più opportuno puntarli su Pontida
O perché pensano di riempirle con essi
Mi viene in mente un episodio di futurama mo che dici questo
Guardate la serie Salvation in su Netflix.
L'argomento è quello.
perfetto... magari sbagliano calcoli e deviano verso la terra... ahahahahah XD
Basta ammassare i sacchetti della spazzatura nel punto di collisione
Non vanno deviati, la natura anche cosmica deve fare il suo corso.
Non ostentatiamo sopravvivenza!!!
https://media0.giphy.com/me...
Hanno scelto Roma perché le buche assomigliavano ai crateri degli asteroidi.
Io avevo letto: "Nasa e Esa unite per deviare gli asteroidi SU Roma"
Ed il primo pensiero che m'era venuto in mente, "Finalmente qualcuno ci da una mano per sbarazzarci dei nostri politicanti".
Lo sforzo impiegato nello studio e nella realizzazione di questi progetti/missioni è pari solo a quello per inventarsi gli acronimi dei vari satelliti/rilevatori/attrezzature utilizzati in campo sperimentale.
Avevo letto "Nasa e Esa unite per deviare gli asteroidi a Roma".