
24 Gennaio 2020
19 Agosto 2019 25
Il riconoscimento facciale risulta essere tra le tecnologie "peggio digerite" dalla popolazione, preoccupata di vedersi sottrarre informazioni personali senza il consenso e di essere schedata e seguita in ogni movimento. E il pericolo aumenta sensibilmente se ad effettuare la scannerizzazione non è lo Stato, ma una società privata.
E', questo, il caso del Manchester City: la squadra campione in carica della Premier League starebbe infatti sviluppando in collaborazione con l'americana Blink Identity un sistema di riconoscimento del volto in sostituzione del classico biglietto cartaceo o elettronico, soluzione che il team inglese ritiene possa velocizzare le fasi di ingresso all'interno dello stadio. L'idea non è andata giù a diverse associazioni dei diritti civili, preoccupati della "normalizzazione di uno strumento di sorveglianza di massa".
Dal punto di vista della proprietà del Manchester City, il riconoscimento facciale viene visto come mezzo per ottimizzare le operazioni di ingresso: l'abbonato - o chi ha acquistato il biglietto - deve innanzitutto inviare un selfie alla società che gestisce gli ingressi all'Ethiad Stadium. All'altezza dei cancelli comparirà poi una luce verde in segno di "accesso consentito" o una gialla qualora ci siano problemi nel riconoscimento o non si abbia diritto ad entrare. In più, Blink Identity - fresca di investimenti da parte di Ticketmaster, la stessa che ha introdotto recentemente i biglietti con codice a barre dinamico SafeTix - garantisce che i tifosi non devono rallentare il passo per essere visualizzati dai sistemi di telecamere, visto che la tecnologia è in grado di raccogliere le informazioni necessarie anche nel caso in cui la persona cammini con un'andatura normale.
"E' preoccupante che i tifosi condividano informazioni personali profondamente sensibili con un'azienda privata che ammette di raccogliere e condividere dati di ciascuna persona che passa attraverso il cancello, utilizzando questo per vietare l'ingresso", afferma Hannah Couchman di Liberty. "Il Manchester City dovrebbe riconsiderare urgentemente il proprio coinvolgimento nella normalizzazione di uno strumento di sorveglianza di massa che ci può seguire e monitorare mentre procediamo nelle nostre vite di tutti i giorni".
Il Manchester City ha commentato la notizia affermando che il riconoscimento facciale è solo un'ipotesi al momento, e non è ad oggi previsto alcun piano di sviluppo a tal riguardo. L'unica intenzione da parte della società è quella di garantire la migliore esperienza per i propri fan. "Miglioramento dell'esperienza" che, secondo Amanda Jacks della Football Supporters' Association (FSA), non avverrebbe in modo sensibile, in quanto il tempo risparmiato sarebbe impercettibile rispetto al classico controllo dei biglietti. Il gioco, insomma, non varrebbe la candela.
Torna dunque in prima pagina sui quotidiani britannici la questione privacy e riconoscimento facciale a distanza di pochi giorni dalla polemica che ha riguardato le telecamere di sicurezza nell'area di King's Cross a Londra.
Commenti
No. Mi butto contro i problemi che nessuno considera perché fa tanto cool far vedere agli amici che si gioca con le lucine di casa.
Quindi o si fa i talebani della privacy o di fronte alle idiozi3 assolute come questa si tace e ci si concentra laddove vi sono enormi buchi nelle normative.
Database di dati biometrici sono ovunque. Il problema non è raccoglierli ma gestirli. E qui le normative già esistono e sono stringenti.
Eh niente, perdi di vista la cosa e ti butti di foga contro i Big ignorando molte cose.
non è detto
Con normali telecamere di sicurezza e software dedicato puoi riconoscere visi, targhe e tutto quanto ti venga in mente. E lo puoi fare tu nel tuo giardino.
Quindi ripeto, perché la società di calcio non può fare entrare i suoi tifosi in questo modo? Ancora non mi hai spiegato il problema vero quale sia.
Qui vi state fissando su di una sciocchezza, quando ci sono travi infilate in entrambi gli occhi. Da facebook agli assistenti vocali.
Di suo non è un problema registrare i volti e stabilire chi fosse presente o meno. Il problema è come gestire i dati forse? Ma quello è un altro problema ancora che esula da come essi vengano raccolti. Forse è questo che non riesci a spiegare nella tua foga assolutista? Prova a chiedere a facebook la risposta. O a Google.
Ma modelli differenti tecnicamente, non portano allo stesso risultato finale? Non una volta raggiunto il risultato con un modello, non si può convertire in un altro altro?
Il riconoscimento facciale è un dato biometrico non è un video di una telecamera di sicurezza e tale dato è in possesso di una società privata.
Se non riesci a capire la differenza, non so che farci ....
Col biglietto nominale già sapresti se il tifoso é presente o meno. Inoltre gli stadi inglese sono pieni di telecamere.
Ripeto. Quindi?
Il problema non é avere un database pieno di volti, ma cosa farci. Come sempre il problema non é la tecnologia, ma come si permette di usarla.
Il riconoscimento facciale o dell'impronta rimane sul telefono, non si muove da li e non va in giro per il mondo verso società terze.
dipende: il dispositivo non memorizza una copia della tua faccia o della tua impronta, bensì una loro rappresentazione sintetica. La rappresentazione può essere valida per il solo sensore montato su un dispositivo oppure per un'intera famiglia di dispositivi (questo lo sa solo il produttore) e salvo che tutti usino lo stesso algoritmo è improbabile che la tua impronta registrata su un determinato dispositivo X sia valida in futuro anche per un dispositivo Y.
C'è poi anche la questione dell'evoluzione tecnologica. Se oggi un sensore riconosce 5 (a caso) punti viso/dito e domani un sensore ne riconosce 22, allora la tua impronta avrà due modelli di rappresentazione diversi a prescindere.
In linea di massima dovresti poter star sereno.
A parer mio perchè attualmente vengono visualizzati i filmati delle telecamere solo in caso di problemi e vengono visualizzati da una persona.
Con il riconoscimento automatico puoi benissimo dire segui i movimenti della persona X e filma tutti i suoi spostamenti da qui a 10 mesi (appena applicano lo stesso sistema fuori dallo stadio).... Fa molta più paura
Sicuro?
Solo il nostro orientamento politico?
E tu credi che controllano solo i post sui social?
Guarda che siamo nel 2019, l'era del weBBe , terittorio invaso da webeti.
Quello a cui mi riferisco è che ormai danno in pasto ai social preferenze, amici, posizioni, gusti e tanto altro. Io di ampio vedo solo come volontariamente la privacy è stata messa da parte in nome di un istante di "successo", vedi like, ecc... mentre è un attimo a scatenare critiche insensate per qualcosa che invece un'utilità ce l'avrebbe eccome.
Faccio notare che già ora gli stadi sono farciti di telecamere per identificare che crea disordine, perchè per queste cose non si dice nulla?
E' un discorso un filo più ampio, con il riconoscimento facciale una volta che hanno acquisito il tuo volto possono tracciarti ovunque senza il tuo consenso... Con i post social al massimo sanno il tuo orientamento politico...
A me una cosa lascia perplesso riguardo l'autenticazione facciale o delle impronte per cose come banche e simili, ossia ogni qual volta certe info lasciano il proprio dispositivo mobile: se violano il sistema, certe info saranno compromesse e quel punto cosa si fa? Si cambia faccia e impronta tramite chirurgia?
#HDSport
???
MA HAI LETTO QUELLO CHE HO SCRITTO ???
(mi rispondo da solo: NO... o, più drammaticamente, NON LO HAI CAPITO!)
RIprova e controlla!
Non capisco, in troppi hanno già dato perfino il c**o a ogni social possibile, fatto tag a destra e a manca per far vedere dove sono, cosa gli piace e con chi gli piace, scritto la qualunque così da consentire la creazione un bel profilo sulla persona e poi ci si lamenta se uno società di calcio vuol provare ad inserire il riconoscimento facciale per far entrare i tifosi allo stadio?
Lo scopo di questa società sportiva è quello di migliorare i profitti, non mi importa molto di questo caso specifico.
Ma non capisco perché non siano gli Stati a introdurre in maniera massiccia questi controlli!
Non é quello il punto infatti.
Nel riconoscere uno sfigat0 che va allo stadio non riesco a trovare un problema di privacy.
Col biglietto nominale già oggi sai se quella persona si trovava effettivamente li.
Già oggi vi sono le telecamere di sorveglianza col quale beccare i delinquenti, quindi continuo a non capire il problema.
Non é avere un database di volti il problema.
Come se non ci fossero già milioni di telecamere in giro per le città a registrare i volti per i più disparati motivi...
il punto, che ti sfugge, è che non è una gara a chi fa peggio
Se proprio volessero farlo per gli scopi che dici tu, al giorno d’oggi potrebbero benissimo farlo senza far sapere niente a nessuno, di certo non mancherebbe a loro mettere una telecamera nascosta dove passano milioni di persone...secondo me vi fate troppi flash, come se al giorno d’oggi non siete ripresi di continuo in ogni parte del mondo...per non parlare dello smartphone che lo usiamo ogni giorno in modi anche sbagliati dando di proposito i nostri dati
Non capisco, ad ogni azienda del globo viene permesso di usare il riconoscimento facciale per sbloccare il telefono.
In molti aeroporti viene usato per imbarcarsi.
Quale sarebbe esattamente l'allarme ora, non capisco?
In proporzione é più terrificante la trascrizione a mano delle conversazioni registrare dagli assistenti vocali. La talpa che ha spifferato di siri, ma vale anche per gli altri, raccontava che erano pieni di chat in cui si discuteva di acquisti di droga ad esempio. Questi sono risvolti pesanti.
Stessa cosa dicasi per le conversazioni registrare tra medico e paziente. Vero é che le registrazioni sono rese non associabili, ma basta dire un nome o un indirizzo o un identificativo vario.
Invece no, gli assistenti vocali spopolano e poi si piange se negli stadi si vuole identificare qualche trogloscimmia.
Eppure loro gli hooligans li hanno sconfitti. Noi qui abbiamo il ministro della malavita che li celebra stringendo loro la mano. Dai noi ci sarebbero ancora poi polemiche, come farebbero gli amici di Salvini ad entrare poi?
L'accusa delle Associazioni di diritti è questa:
Il problema NON è il riconoscimento facciale in sè, ma l'utilizzo di dati in mano ad una società privata.
Detto questo, è una preoccupazione abbastanza risibile in una società civile che SCIENTEMENTE e VOLONTARIAMENTE "regala" dati personali (nomi e altre info) e biometrici (foto) ai vari social (FB, IG e compagnia cantante).
Mi pare l'ennesimo "al lupo, al lupo" di una (o più) Associazione che altrimenti non calcorebbe nessuno manco di striscio...
SIA CHIARO: la tutela dei dati privati è SEMPRE auspicabile, ma, se rilasciati in TOTALE ACCORDO con la finalità del loro utilizzo (ingresso allo stadio) e con corretta TUTELA di chi ha i dati (si chiami BLINK, come in questo caso, o Facebook, o QUALUNQUE ALTRO SITO/AZIENDA a cui avete dato i vostri dati), beh, non c'è NULLA DI MALE.
Come se tramite smartphone non sapessero, se ci fosse un motivo valido per indagare su di noi, dove siamo in qualsiasi istante della giornata e anche quante volte ci spostiamo dal divano per andare in bagno.