
16 Aprile 2021
Uso dei dati dei venditori terzi, è questa la motivazione che ha spinto la Commissione Ue ad aprire un'inchiesta formale nei confronti di Amazon che, in questi ultimi giorni, è al centro dell'attenzione mediatica con il suo Prime Day. La casa di Seattle, lo ricordiamo, è entrata anche nel mirino dell'Antitrust statunitense insieme a Google, Facebook ed Apple, che intende verificare proprio l'esistenza di comportamenti anti-concorrenziali e contrari alle regole antitrust.
Secondo la Commissione, Amazon avrebbe utilizzato a proprio vantaggio i dati degli esercenti che vendono sulla sua piattaforma, violando, di fatto, le regole di concorrenza dell'Unione Europea. La società di Jeff Bezos, infatti, gioca un doppio ruolo come piattaforma: da un lato vende direttamente come rivenditore, dall'altro offre un marketplace a venditori terzi che possono affidarsi o meno ad Amazon anche per quanto riguarda la logistica.
Amazon, quindi, è in grado di raccogliere continuamente dati su tutte le attività svolte dai venditori. E secondo la commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, il problema è proprio questo.
"Ho deciso di dare uno sguardo molto da vicino alle pratiche di business di Amazon e al suo duplice ruolo di marketplace e venditore al dettaglio, per valutare la sua conformità alle regole sulla concorrenza della Ue".
Nell'ambito di questa indagine, quindi, il compito della Commissione Ue sarà quello di fare chiarezza sugli accordi tra Amazon ed i venditori che operano sul suo marketplace in modo da capire quali dati vengono utilizzati per scegliere un venditore da mettere in evidenza nella cosiddetta "Buy Box", il riquadro visibile in alto a destra nella scheda prodotto.
"Vincere la Buy Box sembra essenziale per i venditori del marketplace perché la maggior parte delle transazioni passa attraverso questa funzione"
La Commissione ha informato Amazon e le autorità garanti della concorrenza degli Stati membri. Non ci sono termini legali per porre fine ad un'indagine Antitrust. La durata, infatti, dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui l'indagine è stata effettuata e la sua portata.
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Commenti
Ho capito.
Sogni d'oro.
Il tornaconto personale è quello creato dalle grandissime aziende, se in quelle piccole vi è qualcosa di buono non viene fatta loro concorrenza ma vengono acquistate.
Se non c'è nulla di buono il loro destino è irrilevante.
Al contrario: ne ho fatto una questione di mero tornaconto personale. Nulla di etico.
Ma non importa.
No, ne hai fatta una questione etica.
Concordo sull'etica, ma se il rispetto di quest'ultima confligge con i miei interessi (intendo me stesso come generico acquirente) allora è bene che l'etica soccomba.
Buona serata a te.
Non ho mai scritto nè pensato che si debbano chiudere i grandi negozi (fisici e/o online) per tornare alla situazione pre e-commerce.
Ma se il livello della discussione è così infantile, meglio chiuderla qui. Buona serata.
Massì dai, chiudiamo i grandi centri commerciali e ridiamo spazio ai piccoli bugigattoli che vendono a prezzi più alti e senza assistenza post vendita.
Perché di questo si tratta: Amazon (va dimostrato) studia le vendite dei propri reseller per stabilire cosa portare nel programma Prime.
Il che è tutto a nostro vantaggio
In generale ostacolare/impedire la concorrenza è sempre un danno per l'innovazione.
Così come è un danno, soprattutto nel medio-lungo periodo, per le nostre tasche.
Nel caso specifico: trovo miope sostenere che ci "deve importare solo della qualità del servizio Prime e dell'assistenza post vendita" (nonostante concordi sulla valutazione: sono ottimi).
Basta impostare il filtro Prime
perche adesso pagano le tasse?!
Si tratta di reseller, dunque nessun rischio per l'innovazione.
Le nostre tasche e la qualità del servizio, che passa su Prime, ha solo da guadagnare
A me, in quanto acquirente, interessa anche che non si verifichino pratiche anticoncorrenziali: sarebbe un danno per le mie tasche, oltre che per l'innovazione e l'economia in generale.
I primi a lamentarsi sarebbero proprio i venditori, visto che perderebbero pesantemente in visibilità...
La Vestager si occupa solo di trovare ogni mese scuse diverse per fare megamultoni ai tre big dell'IT, poi per tutto il resto se non c'è concorrenza o ci sono pratiche scorrette ai danni dei consumatori non gliene frega niente.
Guadagnassero pure quanto vogliono, buon per loro.
A noi acquirenti deve importare solo della qualità del servizio Prime e dell'assistenza post vendita, che sono entrambe ineccepibili.
Se l'uso dei dati dei venditori migliora questi due aspetti, e può solo migliorarli, per noi acquirenti è un vantaggio.
è! appunto.
se trattano così il legno verde, che ne deve essere di quello secco, ossia migliore?
quello che ti piace, quello che ti serve, le carte con cui paghi, il tuo modus operandi nel navigare sul sito &more, sono informazioni che pagano più dell'oro
Sono un acquirente e non un venditore.
E i dati degli acquirenti? Un ghiotto boccone per molti venditori. Dici che non li smerciano?
Primo risultato.
Venduto da terzi spedito da amazon con consegna in un giorno.
Amazon non le vende direttamente.
Si
Sì ma i consumatori sono sempre stata l'ultima ruota del carro, é "normale", mentre i fornitori si incaxxerebbero alla grande se sapessero cosa ci fa Amazon con i loro dati lol... Di più non posso dirti, mi dispiace.
Questa pratica di Amazon è a vantaggio di noi acquirenti, dunque bene così.
Anche io genio....
partendo dal presupposto che mi ritengo un buon cliente di amazon, e navigo spesso tra le pagine dei prodotti del sito, ho notato che non sempre l'indicazione di chi sia il venditore è dove dovrebbe essere, inoltre le descrizioni a volte sovrabbondano e rendono più difficoltoso il colpo d'occhio. è una questione di ordine e coerenza. per me sono cose che contano
A Milano il settore medico è eccezionale pur senza le tasse dei piccoli commercianti, cosa accade nel nord africa non mi interessa.
Solo valchirie, giusto?
Se è venduto e spedito dai cinesi..
Si vede che per lui è uno sforzo leggere una piccola frasetta cosi evidente.
Compra un assicurazione.... su Amazon..
È io pago!
È con i dati dei consumatori?
Poi nn ti lamentare se l a,bulanza viene dopo mezz ora..
Si, si tu mi piaci. Ti faccio scop4re mia sorella.
Che nervi! Peggio ancora quando provano la consegna il sabato in ufficio (indirizzo impostato come non ricevente la merce il sabato).
Ei sveglione, intendo da PC non da smartphone
Lo sai vero che con il barcode presente su praticamente qualunque prodotto si può risalire al produttore vero??
E se contatto il produttore dicendo "Ciao sono Amazon voglio vendere il tuo prodotto.." dubito che mi chiudano il telefono in faccia.....
Amazon regala gioie a tutti noi, credo si meritano di avere gratuitamente i miei dati. Anzi, qualora volessero sarei disposto anche a dargli la mia anima. Viva Amazon, a morte i piccoli ed inutili commercianti.
io ho venduto per anni ad amazon , appunto quando capisce che un prodotto va bene e vuole vendere anche lei , dove va a cercare i fornitori ?
Ma che stai a dì.... Da chi è venduto un oggetto è scritto sempre sotto il pulsanti "Aggiungi a carrello" e "Acquista ora.."..
Per curiosità, mi dici perché desideri così tanto un Redmi Note 7 venduto da Amazon e non te ne basta uno venduto da xxxxx e spedito da Amazon?
"La società di Jeff Bezos, infatti, gioca un doppio ruolo come piattaforma: da un lato vende direttamente come rivenditore, dall'altro offre un marketplace a venditori terzi che possono affidarsi o meno ad Amazon anche per quanto riguarda la logistica."
Lol e niente investigazioni riguardo a ciò che fanno con i dati dei fornitori?
Questa é tutta una messa in scena.
"Comunque anche per i smartphone conviene acquistare da terzi che direttamente." a te forse ad Amazon no...
E ti dirò di più, tranne per i brand famosi per i quali ci sono dinamiche diverse sono proprio le merci di "nicchia" che Amazon non cerca proprio ma sono i produttori stessi che cercano Amazon per la vendita semplicemente perchè ti garantisce una visibilità al prodoto che altrimenti non avresti (non considerando ovviamente il fatturato che ti genera).
Ad Amazon non gli frega nulla di dove compri tu a lei interessa sapere quanto vendi.. E se dai tuoi dati di vendita capisce (e lo capisce prima di te perchè oltre ai tuoi ha i dati di tutti gli altri venditori oltre che le ricerche dei clienti) che un prodotto va bene si mette a venderlo pure lei e ti frega i clienti.... Semplice come bere un bicchiere d'acqua...
Non fare sempre il fenomeno, è un problema vero, la scritta è con gli stessi caratteri di tutto il resto e non è sempre posizionata nello stesso posto, forse tu non hai mai comprato da Amazon
Indagano questo e non il fatto che chiudono vetrine e trattengono gli importi?
Amazon è abbastanza vergognosa , almeno in Italia
Basta farsi un giro online...
Cerca un redmi note 7 venduto da amazon, e dicci se non è un casino trovarlo...
WOW
"bisogna leggere bene"
ma se sta scritto a caratteri cubitali se è o meno venduto o non da amazon
Sono d'accordo, com'è adesso è un casino, occorre sempre stare lì a leggere bene se un prodotto è venduto e spedito da Amazon, se è venduto da terzi e spedito da Amazon, se è venduto e spedito da terzi. Un bel pulsantone Amazon Marketplace e via.