
09 Maggio 2020
Il cloud cambierà le nostre vite. A dir la verità, ha già iniziato a farlo nei campi più diversi, ed è solo questione di tempo perché l’innovazione diventi tangibile per un pubblico sempre più ampio: dai negozi fisici all’assistenza post vendita, dal retail al settore manifatturiero.
Di che tipo di cambiamento si tratta, e in che modo interesserà la nostra quotidianità? Un esempio lampante sono le nuove esperienze cui andranno incontro i consumatori. Immaginate di entrare in un negozio per acquistare del caffè e di ritrovarvi davanti a un espositore davvero particolare: una tazzina “connessa” che, non appena selezionata la qualità di caffè che desiderate, vi avvolge delicatamente con il profumo di quell’aroma specifico, mentre messaggi audio e video vi informano sulla storia di quella precisa qualità di espresso.
E non è finita: la tazzina “connessa” vi propone anche un’offerta. Se deciderete di acquistare subito il caffè, ad esempio, potrete usufruire di uno sconto del 30% (più competitivo rispetto alle alternative su internet, che la tazzina ha già controllato per voi e si premura di farvelo sapere), ma l’offerta decadrà non appena uscirete dal negozio.
Questo, e altri progetti - come quello dello specchio interattivo realizzato a New York in collaborazione con H&M, che promette addirittura di riconoscere i clienti e fornir loro una lista personalizzata di offerte basata sullo storico dei loro acquisti - sono solo alcuni degli esempi presentati da Microsoft e basati sulle sue soluzioni, dal Cloud all'Edge, integrate con il lavoro di diversi partner.
Insomma, Microsoft (che proprio qualche mese fa aveva annunciato di voler affiancare le aziende italiane nel processo di digitalizzazione, oltre ad accompagnare i giovani nel progetto di formazione Ambizione Italia) ha lentamente abbandonato il settore unico dei computer e ha diversificato le proprie tecnologie, creando un ecosistema ibrido basato sul cloud. Alla base dell’intera operazione, il perfezionamento di Azure e dei suoi protocolli.
L’innovazione, come anticipato, non riguarda solo il retail, ma anche il settore manifatturiero, che impiega in Italia quasi quattro milioni di persone. E proprio questo aspetto è stato al centro dell’evento che si è tenuto ieri alla Microsoft House nel cuore di Milano, dove è stata inaugurata una nuova sezione del Microsoft Technology Center.
Il nuovo spazio prende il nome di Manufacturing Experience, ed è un percorso esperienziale dedicato al manifatturiero, dove i referenti di aziende, start-up e i professionisti possono toccare con mano gli scenari di innovazione resi possibili per questo settore da nuove tecnologie, cloud e AI basate su soluzioni Microsoft.
Il percorso si compone di demo e applicazioni concrete, raccontando il percorso di un’azienda manifatturiera e dei processi che gestisce, dalla previsione della domanda all’approvvigionamento delle materie prime, dalla gestione della produzione alla vendita del prodotto finito, senza dimenticare il monitoraggio tramite segnali telemetrici e i servizi di post vendita, oltre che la formazione di nuovi assunti.
Anche in questo campo, infatti, le applicazioni del cloud – specialmente se pensate in un’ottica 5G – sono potenzialmente infinite, e Microsoft le sviluppa in collaborazione con una rete di partner come ABB, Accenture, Cluster Reply, Comau, Gruppo Filippetti, KUKA, NEC DISPLAY SOLUTIONS, OverIT, Rancilio ROLD, Teorema e ToolsGroup, a seconda delle specificità di ogni realtà imprenditoriale.
Tra gli esempi esposti, ad esempio, dei macchinari sempre connessi che, grazie a una serie di sensori installati lungo la linea, sono in grado di tenere traccia del ritmo e del volume della produzione permettendo di effettuare delle stime più precise. O che, in caso di problemi, li rilevano e allertano direttamente l’assistenza, ordinando in automatico il pezzo da sostituire.
Anche l’assistenza post vendita è destinata a cambiare: i tecnici, così come gli addetti ai macchinari, potranno formarsi ed effettuare interventi con sostegno remoto grazie alla realtà aumentata, sfruttando ad esempio la tecnologia HoloLens. Quello inaugurato a Milano è uno spazio espositivo, insomma, volto a mostrare le possibilità legate alla trasformazione digitale dell'industria, come ha spiegato il direttore del Microsoft Technology Center Andrea Cardillo:
"Questo è un lancio ma anche un punto di partenza. A un anno di distanza da un'operazione analoga dedicata al retail, inauguriamo oggi una nuova area dedicata al manufacturing. Molte aziende infatti non sanno come far fruttare l'artificial intelligence: con il demo lab vogliamo aiutare i top manager, i responsabili e i professionisti IT a prendere consapevolezza dello scenario manifatturiero in evoluzione e a far evolvere l’Industry 4.0 verso modelli sempre più completi in cui l’AI si realizzi grazie a un mix di tecnologie come Cloud, IoT, Analytics, Machine Learning e Servizi Cognitivi".
E voi, cosa ne pensate? Le possibilità legate a questo genere di servizi vi intrigano, o preferite gli approcci tradizionali? Vi è già capitato di provare esperienze del genere, nel retail o nel manufacturing?
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Commenti
In giappone esistono già da anni distributori di bibite che ti riconoscono e ti chiedono se vuoi prendere “ il solito”. Ah, e il software non è sviluppato da microsoft che con questo evento ha voluto solo farsi grande come al solito quando poi sappiamo benissimo porteranno a termine solo il 5% della fuffa. Ah microsoft e la digimiritirisirizazione
quindi tu spendi X euro al mese solo per vedere dei cul1 della madonn4? a me basta guardare quello della mia fidanzata che, tra le altre cose, me la da anche. E gratis.
Mi dispiace per te, ma no, esserne affetto non ti rende un esperto né sai di cosa stai parlando (finché non lo studi). Poi bloccami pure. Ciao
Infatti,ma vedo che il mio messaggio non viene accolto ed anche le risposte puzzano di slogan..
E grazie a persone come te che continuo a frequentare questo blog, seriamente,grazie di esistere.
Infatti,io che che ne sono affetto non so di cosa sto' parlando,comunque mi limiterò a bloccarti.
aiutami a risolverlo :-)
aiutami a risoverlohttps://uploads.di...
Questi dell'articolo sono esempi fuorvianti. Il cloud è altro
cambierebbe le nostre vite anche che la gente capisse che il cancro non è UNA malattia
Qui si parla di manifatturiero o manifatturiero esteso. Con la Lomabrdia che genera come Veneto e E-R messe insieme (a giocarsi il secondo posto e seguite dal Piemonte, quarto). La Lombardia genera oltre 6 volte, forse 7, quello che genera la Campania. Forse ti riferisci all'artigianato manifatturiero che è una cosa diversa e di cui ignoro completamente i dati. Quindi "Emilia, Toscana, Campania su tutte" no, in questo caso. Sono d'accordo sulla chiusura: l'industria non può continuare a caricarsi lo stato sulle spalle come se fosse un parassita. Bisogna lavorare in sinergia.
Questo Paese è chiaramente in declino per l'incapacità di avere un ricambio generazionale e l'eccezionale resistenza al cambiamento della politica. Anzi direi che addirittura si parla di ostacolare il lavoro con qualunque mezzo a disposizione prevalentemente populista.
anche il tuo commento non è gran che profondo
L Italia è al top nel settore manifatturiero (Emilia, Toscana, Campania su tutte): il governo gialloverde dovrebbe investire e non lasciare industriali e operai da soli
Ha fatto un paragone secondo me sensato. Certa gente, anche se oramai qualunque figura aziendale deve avere un profilo vergognosamente commerciale, dovrebbe saper usare correttamente le parole partendo dal loro significato. Credo che prima di affermare che qualcosa ci possa cambiare la vita bisogna saper bene di che cosa si parla e non semplicemente ripetere penosi slogan commerciali.
Beh i datacenter come puro sistema di mantenimento dati terzi (cloud) sono schifosamente inquinanti ed energivori. In considerazione del fatto che molti dati andrebbero semplicemente archiviati.
Quando però scopri che tutto questo è incompatibile con i principi della democrazia cosa dici? Giustifichi ancora l'ignoranza? C'è una minima possibilità di sviluppo responsabile dietro una condizione come questa? Guarda fuori dalla finestra, vediamo cosa riesci a vedere...
Hanno dichiarato circa un mese fa che non competeranno più con Alexa/Assistant e Siri :D
Che la cura del cancro in questo articolo, non c'entri un piffero, ti è chiaro vero?
Che l'utente Ciccio abbia fatto la classica uscita qualunquista/benaltrista da quattro soldi ti è evidente, giusto?
Ovviamente non intendeva questo ma l'eccessivo peso che si dà ad una tecnologia che è più moda che altro...eh!
e quelli che magari spendono soldi per mangiare schifezze nei fastfood?
che se la rischiano tra infarti, ictus, coronarie bloccate e tumori intestinali?
Verissimo. Ma il problema sarebbe un decimo o anche meno se non ci fossero sprechi. Le aree più ricche del mondo producono rifiuti come interi stati
Sono tutte pagliacciate ste cose. E vengono sempre da città Ancor più rovinate di loro, in italia abbiamo milano
qualcuno può prestarmi una stele di rosetta?
Ma che è ste va ccate assurde?! Ma dove stiamo arrivando?! Inquinamento che?!
Stanno facendo tanto i sensibili anche nelle pubblicità loro a la plastica e nel mondo dell'elettronica ogni giorno c4g4tè nuove.
Perché c'è una gestione criminale dei rifiuti.
Due secoli fa c'era un miliardo di ignoranti a far danni, tra mezzo secolo 10 volte tanti.
Verissimo, io sono grande e non sono stato educato per stare davanti a degli schermi per troppo tempo.
Noto invece ragazzi tra i 16 e i 30 anni che appunto hanno dolori muscolari della schiena. Io alla loro età non ho MAI avuto un dolore, mai, perché ero sempre in movimento tra calcetto con amici, bicicletta, escursioni e scalate in montagna, mare e nuoto, anche il semplice prendere i mezzi pubblici mi teneva sempre in movimento.
Umus per la terra.... interessante visione. E io che pensavo che riempisse solo le discariche, o nel caso di alcune città rimane direttamente per le strade.
Per fare un esempio banale, basta rimanere seduti per 8 ore davanti a un pc, oppure molte ore sdraiati con un dispositivo in mano, pur essendo giovani ci si alza con i dolori più disparati. Un vecchio adagio diceva: Chi si ferma è perduto, anche se non intendeva questo, lo trovo proprio vero
Ma non cambia a ME, cambia all'ambiente. É diverso.
Se arrivano solo prodotti regionali, anche se c'è spreco, quello spreco é ORO per la terra. Fai humus e torba. Non sprechi un bel niente.
Far arrivare invece dalla California delle noci, li si che c é uno spreco abnorme perché stai prendendo prodotti do quella terra e li stai portando via. Oltre al fatto che le devi tenere fresche, le devi trasportare per migliaia di km.
Non ha alcun senso quindi questa cosa, ha solo senso per il consumismo globalizzato, che io condanno fermamente e lavoro proprio per promuovere prodotti locali e coltivare fuori dai centri abitati in modo da rendere le persone sempre più autosufficienti. E l'ambiente ringrazia.
Giusto. Spegniamo l'internet finché non si è risolto quel problema
Giusto, la questione é semplice e guardiamo in faccia la realtà: Molte cose tecnologiche tendono a renderci pigri.
La pigrizia, in natura, é condannata con la morte.
Dobbiamo muoverci, camminare, stare in salute con un alimentazione corretta fatta di prodotti dalla terra locale (se le nostre terre vicino a dove viviamo sono inquinate, il problema maggiore é di pulire quelle terre, non quello di avere un robot che pulisce le nostre case, per dire).
L'unica tencologia veramente portentosa fino ad ora inventata dall'uomo sono le telecomunicazioni: la possibilità di tenere le persone connesse.
Ma il resto non so proprio cosa dovrei farmene... e se servono a qualcosa nella vita.
Io noto che più cose fate entrare nelle vostre case, più manutenzione e problemi insorgono. Noto anche come la capacità di risolvere un problema nella vita di una persona abituata ad essere circondata dalla tecnologia, non riesca a trovare una soluzione semplice.
Grazie per il tuo commento.
Non preoccuparti, il mondo è andato avanti lo stesso e andrà avanti nonostante tutto. Questa preoccupazione virale che si focalizza sulle sciocchezze e gli errori grammaticali non è altro che un "diversivo" se vogliamo chiamarlo così: Tutti si tuffano a rompere i gog*oni ai terrapiattisti o a chi fa errori grammaticali e non vede nient'altro. Quelli sbagliano, ma non sono il problema, almeno secondo me esistono ed esisteranno. C'è qualcosa di più utile da fare che perdere tempo a salvare il mondo dai piccoli ignoranti
Io non so dove tu viva, ma la "lobotomizzazione" degli individui è stata completata già da tempo, i "tubi collegati alla testa" come li chiami tu non servono nemmeno... XD
Mi preoccupa di più che siamo invasi da gente che ha potenzialmente tutta la cultura del pianeta nel palmo della mano e legge senza capire, scrive facendo errori nonostante i correttori, non sa nessuna lingua straniera e correttamente nemmeno la propria, e non sa un tubo di ciò che la circonda.
E per te cambia qualcosa se arriva da oltre oceano o dall'orto di fianco? È spreco in ogni caso se viene buttato nel caso il prodotto si sarebbe potuto facilmente portare a un consumatore che lo voleva.
La cura contro il cancro cambierà le nostre vite non il Cloud...
Il cloud è sempre esistito, solo che ora ha cambiato nome e dimensioni. Nulla sul Web avviene in tempo reale senza scrivere dati e lasciare tracce. Da qui alla nascita di servizi assolutamente demenziali ( ritengo demenziale anche l'app per accendere la luce della camera che è a 5 metri di distanza, figuriamoci ) ce ne passa. Siamo invasi da gente che guadagna e prolifera producendo idee che definire inutili è fargli un complimento. Abbiamo problemi maggiori da risolvere, anche su piccola scala, non serve l'indumento che si illumina se siamo in imbarazzo, il braccialetto che ti dice quando bere o quando andare al bagno, l'app per fare cose che puoi assolutamente fare o semplificazioni della vita che in realtà te la peggiorano. Dovremmo rimanere attivi e superare degli ostacoli insieme, migliorare la nostra condizione e quella del mondo che ci circonda, non serve molto altro
Appurato questo è altrettanto importante (e cruciale) iniziare a non usare più determinati servizi, anzi bisogna proprio ignorare e boicottare divulagando, quando necessario, la verità dei fatti a chi magari non lo sa e/o nemmeno lo immagina. Questa è l'unica vera arma che abbiamo per imporre il nostro dissenso.
E sono caxxi miei se i venditori comprano prodotti oltreoceano?
Io condanno questa pratica a favore dei prodotti locali proprio per evitare le cose che hau detto te
Semplicemente hanno visto che processare e rivendere i dati collezionati dagli utenti è mooooooolto più redditizio di un sistema operativo, office e quant'altro. Sia chiaro questi prodotti resteranno ma con un concetto diverso ovvero essere usati come porte di ingresso nel loro fantastico mondo di profilazioni subdole con servizi/dispositivi cimice...
è già così.
Ci sono tre categorie di dati che rispondono a regole differenti secondo la legge:
-dati personali
-dati sensibili
-tutto il resto
il fatto che a te non interessi essere tutelato in una di queste categorie è affar tuo.
Si scrive ahahahah e non hahahaha, ha è verbo avere, ah è escamazione.
"E non è finita: la tazzina “connessa” vi propone anche un’offerta. Se deciderete di acquistare subito il caffè, ad esempio, potrete usufruire di uno sconto del 30%"
Preferisco il mio bar di fiducia, almeno li ci sono 3 figh3 assurde con un cul0 a mandolino atomico :D