Apple pronta a tornare in tribunale per difendersi da nuove accuse di violazione di brevetti. Dopo le ultime in ordine temporale mosse dalla Princeps Interface Technologies, relative alla tastiera di iOS, a puntare il dito contro la società di Cupertino tocca ora alla LBT (Location Based Technologies), società che realizza soluzioni GPS a basso consumo.

Secondo quanto riportato in un documento depositato presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti del Delaware (link in FONTE), Apple avrebbe violato cinque brevetti di LBT relativi ad alcune funzionalità di risparmio energetico. Nello specifico, si tratterebbe di funzioni usate su iPhone ed iPad per chiudere attività in background in determinate circostanze.

LBT commercializza una gamma di dispositivi GPS con il brand PocketFinder. Progettati per il monitoraggio a lungo termine sia personale che di veicoli, i prodotti PocketFinder utilizzano ricevitori GPS, moduli Wi-Fi, trasmettitori cellulari e altre tecnologie per fornire servizi in abbonamento di monitoraggio della posizione e di geofencing.

I brevetti interessati hanno tutti come titolo "Apparato e metodo per determinare la posizione e le coordinate di tracciamento di un dispositivo di localizzazione". Due brevetti coprono rispettivamente una tecnologia di "modalità a bassa potenza" e la "core location" progettata per ridurre o arrestare processi in background, tra cui la funzionalità GPS, per cercare di aumentare la durata della batteria. Altri brevetti, invece, riguardano l'uso dei sensori di prossimità e dell'accelerometro per determinare quando un device viene posato con la faccia in giù per disabilitare alcune attività in background.

LBT richiede ad Apple sia il pagamento di danni (non specificati) che delle spese processuali.