Rapporto sul mercato dell'elettronica italiano: truffe, iva e come difendersi

29 Giugno 2019 198

Optime (Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato Elettronico) ha pubblicato il rapporto 2019 sul mercato italiano dell'elettronica evidenziandone i fenomeni di illegalità, e suggerendo gli opportuni interventi per migliorarlo collaborando con le pubbliche autorità. Si tratta di un documento rilevante per l'utente finale, tenuto conto che tratta temi con i quali i consumatori si trovano quotidianamente a contatto: dalla pubblicità ingannevole, alla contraffazione, dalle truffe online alle vendite piramidali e, più in generale, tutti i comportamenti che violano diritti del contraente debole nel rapporto con le aziende. 

IL MERCATO ITALIANO DELL'ELETTRONICA IN BREVE

Optime ricorda i principali indicatori dello stato di salute del mercato italiano dell'elettronica, così schematizzabili: 

  • Nel 2018 il valore del mercato della tecnologia di consumo è stato pari a 17,1 miliardi di euro (+1,2% in più rispetto al 2017, ovvero circa 200 milioni di euro) Tale cifra rappresenta 1 punto del Prodotto Interno Lordo e testimonia che l'acquisto di prodotti elettronici costituisce un fattore essenziale per le famiglie italiane.

  • Ogni italiano spende mediamente ogni anno circa 276 euro per l'acquisto di prodotti elettronici. Per avere dei parametri di riferimento, è la metà dell'analogo parametro registrato in Germania e meno dei due terzi di quello francese.

 

  • Canali distributivi
    • La maggior parte del giro d'affari è tuttora generata dai punti vendita fisici 
    • Le vendite online costituiscono il 13,6% del totale (circa 2,3 miliardi di euro) 
    • I trend sono tuttavia opposti: le vendite online hanno registrato una forte crescita, mentre la distribuzione tramite rivenditori fisici una contrazione del valore, seppur a tasso contenuto
  • Uno dei fattori che ha determinato il rallentamento della crescita a due cifre del settore è costituita dai fenomeni disfunzionali dei canali di vendita online - non il mercato dell'online in sé, precisa Optime, quanto gli aspetti patologici del medesimo, che danneggiano sia l'utente finale, sia le stesse imprese che vi partecipano.

GLI ILLECITI DELLE IMPRESE

Nella macro categoria delle evasione di tasse, imposte e altri oneri da parte delle imprese confluiscono una molteplicità di comportamenti, a partire dal mancato versamento dell'IVA. In molti casi a farne le spese sono le aziende oneste, in altri, come nel caso dell'importazioni di merci in violazione delle norme sui dazi, pagano le conseguenze anche gli utenti finali - si pensi alle difficoltà di esercitare la garanzia legale nei confronti di aziende che operano in Paesi extra-europei.

  • EVASIONE IVA
    • L'evasione dell'IVA produce effetti dannosi non solo per le casse dello Stato ma anche per quelle delle aziende oneste, dando origine a un fenomeno a cascata. Le aziende che eludono l'IVA (ovvero che usano a proprio vantaggio la normativa per compiere comportamenti che determinano indirettamente una diminuzione del prelievo fiscale) possono proporre le proprie merci a prezzi più bassi, innescando una corsa al ribasso che danneggia chi invece l'IVA la paga. E' un fenomeno che produce effetti particolarmente dannosi in un mercato in cui si vendono beni con un basso margine guadagno (è spesso inferiore al 10%).
    • Il quadro si complica tenuto conto che il mercato è caratterizzato dalla presenza di centinaia di operatori online, spesso formati da semplici società unipersonali con un capitale sociale minimo  ma che risultano affidabili agli occhi dei consumatori operando sui marketplace della grandi piattaforme. Molti soggetti non pagano l'IVA operando principalmente online attraverso una rete di piccole società, spesso intestate a prestanome che omettono i versamenti e poi scompaiono dopo un breve periodo di attività per poi apparire sotto altro nome. 
    • Optime suggerisce di continuare a monitorare l'attività di tali ''micro-operatori", i cosiddetti "pure player" ovvero società che operano solo in rete. In assenza di misure di contrasto, la Reverse Change (Inversione Contabile) che si applica a smartphone, computer, tablet e console, aggiunge Optime, si trasformerebbe in una misura che favorisce invece che combattere l'evasione dell'IVA.
    • Secondo i dati forniti dal Registro Imprese delle Camere di Commercio: in Italia ci sarebbero 20.100 "pure player". La maggior parte (62%) sono imprese individuali, con una media di 1,6 dipendenti.
Imprese "Pure Player" distribuite sul territorio italiano (dato percentuale in relazione a tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese nella specifica regione).
  • EVASIONE PAGAMENTO ECO-CONTRIBUTI RAEE
    • L'anello debole del sistema è rappresentato dal fatto che i venditori online non sempre sono legati ad un'entità fisica e legale che si trova nel Paese del compratore e non sono nemmeno registrati al sistema di gestione del dei rifiuti RAEE. Rimandiamo al nostro precedente report per i dettagli sul funzionamento del sistema nel nostro Paese, ma val la pena ricordare che si basa sulla responsabilità del produttore del rifiuto (ovvero chi produce, importa e distribuisce il prodotto). Una parte del prezzo del prodotto è composto dalla quota che il produttore deve destinare al finanziamento del sistema. Evaderla produce due effetti: da un lato crea flussi di rifiuti non finanziati, che vengono comunque smaltiti - di fatto a carico dei produttori onesti - dall'altro il comportamento determina un risparmio per il soggetto disonesto che si può tradurre o in margine di guadagno più alto o nella possibilità di praticare un prezzo più basso (con effetti distorsivi della concorrenza).
    • La criticità è rappresentata dall'assenza di obblighi vincolanti a carico delle piattaforme di vendita online. Come sostenuto dall'associazione europea Eculight: Le piattaforme online devono essere considerate il produttore di tutti i prodotti coperti da EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) che vengono venduti attraverso le loro piattaforme / siti web, laddove facilitano l’ingresso di tali prodotti nel territorio dello Stato membro, con qualsiasi mezzo.
  • EVASIONE DEL PAGAMENTO DEI COMPENSI PER COPIA PRIVATA
    • La Copia privata  è un compenso che chi fabbrica o importa nel territorio italiano apparecchi di registrazione, memorie e supporti vergini è tenuto a corrispondere. A raccogliere i compensi per copia privata è la SIAE. Anche nel caso della Copia privata si registrano fenomeni di evasione. Optime ha siglato con la SIAE un protocollo di intesa per individuare chi importa e distribuisce prodotti per i quali i compensi non sono stati corrisposti. 
    • Gli effetti negativi derivanti dall'evasione sono due: 
      • Vengono compromessi i diritti degli autori, produttori e degli artisti a ricevere il compenso.
      • Si producono altri effetti distorsivi del mercato: anche in questo caso, il risparmio può avvantaggiare gli evasori consentendo loro di proporre il bene a prezzi più bassi. Si tenga conto che per determinate categorie di prodotti - come le chiavette USB e gli Hard disk - l'ammontare del compenso per copia privata è superiore al valore intrinseco del bene, quindi si tratta di un vantaggio considerevole.
  •  EVASIONE DEI DAZI E DELLE ALTRE NORME SULL'IMPORTAZIONE
    • L'importazione irregolare si verifica quando la merce viene introdotta in uno Stato membro dell'Unione Europea da parte di un rivenditore diverso dal produttore o dal distributore ufficiale. Si tratta di fatto di beni che erano destinati ad altri mercati e che, immessi all'intero dell'Unione possono determinare molteplici problematiche: 
      • Difetti di conformità
      • Mancato rispetto delle normative europee
      • Vendita di accessori contraffatti o di terze parte che possono causare danni (es.cavi di alimentazione) 
      • Manualistica incompleta o assente
      • Problemi legati alla garanzia e al diritto di recesso
      • Effetti distorsivi della concorrenza, ovvero possibilità di praticare prezzi più bassi: 
        • ad esempio, nel caso degli obiettivi fotografici, viene applicato un dazio del 7% che, sommato all'IVA produce un 30% di costi fissi. Non corrisponderli si traduce  in un vantaggio per l'azienda disonesta.

FENOMENI DI ILLEGALITA' A DANNO DEI CONSUMATORI: TRUFFE ONLINE E COME DIFENDERSI

Anche il capitolo dei fenomeni di illegalità ai danni dei consumatori è molto articolato, ma il primo punto toccato dal rapporto Optime riguarda le truffe online e in particolar modo i dieci suggerimenti che i consumatori dovrebbero seguire per non incappare in brutte sorprese - sono norme di buon senso che dovrebbero essere ormai entrate a far parte del ''bagaglio culturale" dell'utente della Rete, ma ripeterle non è certamente superfluo: 

  1. Verificare i dati della società: devono essere riportati chiaramente il nome dell'azienda, il numero di partita IVA, la sede e il numero di registrazione al Repertorio economico amministrativo (Rea) - obbliga le imprese iscritte nel Registro delle imprese a fornire notizie di carattere economico sulla società.
  2. Evitare il raggiro del bonifico: se l'azienda offre il bonifico come unico mezzo di pagamento può sorgere il ragionevole dubbio che la vendita sia a rischio. Viene utilizzato spesso dai truffatori perché è uno strumento veloce e difficile da intercettare (si può al limite risalire all'intestatario del conto).
  3. Sconti sospetti: è opportuno diffidare quando il prezzo proposto è molto più basso (3-4 volte) rispetto a quello di partenza.
  4. False recensioni: l'identità di chi pubblica una recensione estremamente positiva su un prodotto andrebbe verificata anche su altre piattaforme. Più in generale, le recensioni di altri utenti possono rappresentare uno degli elementi che contribuisce a determinare la scelta di acquistare o meno il prodotto, ma non dovrebbe essere l'unico.
  5. Verificare le modalità di recesso: le condizioni per esercitare il recesso e la garanzia devono essere indicate in maniera chiara e completa.
  6. Verificare che sia specificato il diritto al ritiro del vecchio prodotto elettronico usato secondo il principio Uno-contro-Uno (si può consegnare gratuitamente al venditore il prodotto rotto o da rottamare quando si acquista un nuovo prodotto).
  7. Verificare la presenza dell'etichetta energetica: nel caso di alcuni prodotti (televisori, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e aspirapolvere) deve essere obbligatoriamente affissa. Nel caso dei prodotti elettronici di dimensioni più piccole, come smartphone, tablet e PC tale obbligo non sussiste.
  8. Verificare lo standard tecnico: es. da ottobre 2017 ogni televisore deve disporre dello standard tecnico T2 con "High Efficiency Coding" (migliora la qualità dei video e supporta l'8K).
  9. Diffidare di chi si propone come amico: il caso esemplare è quello delle vendite piramidali. Vendite con il meccanismo "invita un amico" di per sé sono lecite, ma a volte le condizioni non sono chiare.
  10. Attenzione ai marchi troppo simili: somiglianze nel nome e nella grafica del brand dovrebbero mettere sul chi va là.

PUBBLICITA' INGANNEVOLE

Un'altra piaga del mercato dell'elettronica italiana (e non solo) riguarda la pubblicità ingannevole, ovvero il messaggio pubblicitario che in qualunque modo induce il consumatore in errore, condizionandone la propensione all'acquisto. In Italia c'è un articolato sistema di enti che cooperano per contrastare il fenomeno: il principale è l'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) alla quale anche i semplici consumatori possono segnalare la pubblicità ingannevole. La denuncia sulla pubblicità ingannevole può riguardare: 

  • Pubblicità occulta (es. pubblicità redazionale, product placement, pubblicità subliminale)
  • Caratteristiche dei prodotti o dei servizi (es. effettiva disponibilità, idoneità agli usi, origine geografica, etc.)
  • Prezzi (con relative modalità di calcolo), condizioni di offerte su beni e servizi 
  • Identità, qualificazione, diritti dell‘operatore pubblicitario, ovvero dell‘autore o committente della pubblicità
  • Utilizzo improprio dei termini garanzia, garantito e simili
  • Pubblicità su prodotti potenzialmente dannosi per la salute e la sicurezza del consumatore 
  • Pubblicità che fanno leva sulla credulità o sull'inesperienza di bambini e adolescenti

Per combattere il fenomeno, Optime auspica un maggior controllo da parte degli organi di stampa che dovrebbero diventare più selettivi nella scelta degli inserzionisti. Eloquente è il caso riportato a seguire di una pubblicità relativa ad iPhone a dir poco sospetti apparsa su una nota testata online. 


La guardia non va abbassata nemmeno rispetto alla pubblicità diffusa tramite social network: diventa in sostanza non solo sempre più complesso distinguere quali post, immagini condivise, link, tweet siano “sicuri” e quali, in realtà, siano vere e proprie pubblicità occulte, ma anche e soprattutto individuare la fonte dalla quale provengono le inserzioni.

VENDITE PIRAMIDALI

Il fenomeno non è nuovo, ma sono nuove le modalità di ''reclutamento'' dei membri della piramide resa possibile dalla diffusione di Internet. Il funzionamento può essere riassunto con il cosiddetto schema Ponzi: il vertice chiede denaro a un certo numero di conoscenti, promettendo un guadagno rapido a patto che trovino nuovi investitori  Le somme, in realtà, non vengono investite in alcuna impresa. Dopo un primo riscontro di tali guadagni, il meccanismo prosegue alimentato dal passaparola, ma è destinato al collasso per mancanza di nuove entrate o perché il vertice sparisce (con tutti i guadagni) o viene bloccato dalle autorità. Declinato in chiave moderna: i membri della piramide possono prospettare la vendita di beni elettronici a prezzi fortemente scontati ad altri conoscenti, a patto che trovino altri amici interessati all'acquisto. 

Le vendite piramidali sono vietate in Italia dalla legge 173 del 2005: non è quindi possibile né mettere in atto le operazioni, né dar vita a strutture e organizzazioni di vendita all'interno delle quali l'unico incentivo economico viene tratto esclusivamente mediante il reclutamento di persone alle quali viene venduta solo una posizione nella piramide. Anche in questo caso è l'AGCM a farsi carico dell'attività di contrasto di tali comportamenti, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Il Rapporto Optime, ricorda il caso del blocco delle attività di quattro siti - Zuami S.r.l.s. (zuami.it.), Gladiatori Roma s.r.l.s. (istapro.it.), SHOP BUY S.r.l.s. (shopbuy.it) e IBALO S.r.l.s (ibalo.it) - che avevano attuato una strategia di vendita "Buy and Share" basata sullo schema Ponzi. Nel provvedimento cautelare disposto nei loro confronti è stato ordinato agli operatori di sospendere ogni attività diretta all‘utilizzo della modalità di vendita subordinata alla successiva adesione di altri consumatori.

CONTRAFFAZIONE

Nel mercato dell'elettronica, la contraffazione si concentra principalmente sugli accessori e la componentistica. I danni derivanti dall'immissione in commercio di prodotti contraffatti è duplice: 

  • Le aziende oneste possono riportare perdite sotto molteplici punti di vista, compresi quello all'immagine prodotto da merci contraffate che riportano il loro marchio e i mancati guadagni
  • I beni contraffatti possono essere dannosi per la salute di chi li acquista, visto che sono tendenzialmente di qualità inferiore rispetto a quelli originali e possono non essere sottoposti ai necessari controlli di sicurezza

AZIONE SU TRE FRONTI: LEGISLATIVO, SINERGIE PUBBLICO-PRIVATO E SENSIBILIZZAZIONE DEL CONSUMATORE

Il rapporto Optime si conclude con un'insieme di proposte di intervento per migliorare il mercato dell'elettronica, offrendo maggiori tutele per i consumatori e per le imprese oneste e reprimendo i comportamenti che alterano un regime di sana concorrenza. 

  • NUOVE REGOLE: Sono necessarie nuove norme che tengano conto di come si è evoluto negli ultimi anni il mercato della vendita delle merci elettroniche. Il trend in crescita del canale online e i fenomeni disfunzionali che lo caratterizzano suggeriscono infatti che la Direttiva sul commercio elettronico del 2000 è ormai inadatta a disciplinare l'attuale scenario. Non è detto che l'azione debba necessariamente provenire dall'alto (ovvero da una normativa sovranazionale), anche i singoli Stati possono decidere di innovare il quadro normativo.
  • COLLABORAZIONE PUBBLICO PRIVATO: Optime auspica una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e privato. Autorità e organismi pubblici stanno facendo la loro parte - il rapporto ricorda l'importante ruolo del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) e le cronache quotidiane evidenziano gli interventi dell'AGCM impegnata per combattere le azioni illecite degli store online - si pensi ai recenti casi degli stop alle attività di vendita di prodotti non disponibili - ma rileva qualche resistenza e paura ingiustificata nel settore privato.
  • SENSIBILIZZAZIONE DEI CONSUMATORI: Anche il consumatore deve fare la sua parte. Non può avere più il  il diritto di non domandarsi nulla e di andare esclusivamente dove lo porta il portafoglio. L'eloquente frase riportata nella parte finale del rapporto sta a dire che gli acquisti non possono essere solo improntati al principio della convenienza ma anche a principi etici. Utili per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema sono, ad esempio, le campagne educative come quella realizzata  dalla Federazione Optime e dal team Just Maria con il filmato "il settanta percento",

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Commenti

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Desmond Hume

il loro prezzo pieno è superiore pure ai prezzi di listino...

gimmiboz

potresti mettere su un corso su questo e venderlo a 999 così potresti diventare milionario anche tu, guarda caso io faccio un corso (pagabile in comode 2 rate) a 1999 su come creare corsi online ,contattami in privato

Dark!tetto

Ovviamente intendo quando il margine c'è, quel 3/4% , altrimenti come sai ( mi pare che ci hai lavorato) ci perdi pure. E ti prendono pure per ladro -.-

densou

sull'A24 non c'eran 2-3 viadotti con status ad hoc per questo scopo? :P (chissà se il minEstrONE grullino è ancora là fermo e fisso a ...fissarli dall'anno scorso)

densou

te trolli, ma le bare cinesi importate e sdoganate (quindi finite, sul molo libere da TUTTO) a 250/300, una decina di anni fa arrivavano come niente su tante banchine nostrane. Mai visto nessun "dettagliante" a venderle a 600. Quei lotti partivano da 800.
[vita reale vs trollaggine]

densou

senza cambiare gli itaGliani non sarebbe possibile manco dopo una rivolu-sciò fatta coi controc#$$1

tommaso

ma anche no... non incitiamo la criminalità per favore

Harakiri

c'è così tanto margine su Apple? ero rimasto che fosse più basso :)

comatrix

Non lo devi dire a me, basta leggere l'articolo in cui si evince che confondono le due cose...

Intollerante

Ma tu credi ancora alla favola del voto?

Bertuccio

Sarebbe bastato votare gente che non l'aumentasse ogni tre per due ma tanto non fregava nulla a nessuno perché erano più quelli che evadevano di quelli che pagavano. Negli ultimi anni hanno iniziato a raschiare il fondo del barile obbligando i (relativamente) poveri a pagare e giù tutti a lamentarsi e a votare gli amici di quelli che in passato hanno aumentato iva e irpef etc...

iNicc0lo

Migliaia di persone purtroppo... La pubblicità che ha avuto online non ha contribuito a contenere il fenomeno.

Giacomo M.

No, il problema è stato che tantissime persone molto vicine avevano ricevuto tutto e ancora funzionava alla perfezione. Poi quando è arrivato il mio turno si è bloccato tutto

Actarus71

Abbastanza

pezz8

a giudicare da trustpilot gli idioti sono in molti... ma i peggiori sono stati gli Youtuber che hanno invitato i propri iscritti ad essere truffati.

Desmond Hume

e l'iva e il dazio e il compenso SIAE e il contributo RAEE ma una stracaxxo di semplificazione fiscale quando?

Fabio

Nessuno e così idiota da comprare da li spero..

Bertuccio

si è portato avanti :D

Severino Cicerchia

Lo sanno in tutto il mondo, non è che gli altri siano così stupidi da pagare di più quando possono, legalmente, pagare meno.

Severino Cicerchia

L'"elusione" è _sempre_legale. Si definisce tale qualsiasi metodo legale per pagare meno tasse possibili. Se un commercialista non è in grado di eludere, cioè di trovare il metodo _legale_ che faccia pagare il meno possibile al suo cliente, significa che è solo un cialtrone che lavora per lo stato e si fa pagare dal cliente.

GTX88

Mi sembra strano, se uno non ritira il pacco ti ritorna indietro

È già in RAI

Intollerante

Signori...è inutile che ci nascondiamo dietro ad un dito: EVADERE L'IVA È UNA NECESSITÀ DI SOPRAVVIVENZA per le piccole attività con il cappio al collo messo dallo Stato, dall'altra parte un modo per l'utente finale di risparmiare somme considerevoli. E chissenefrega della garanzia...

Ma i commenti sono scritti da chi non ha mai provato il telefono.

Bertuccio

comunque l'iva etc la evadono (e l'hanno sempre evasa) anche certi negozi tradizionali

Bertuccio

io compravo da loro ed è sempre arrivato tutto puntualmente e con imballaggi che il 90 % dei venditori si sogna. Mi risulta che gli ordini pendenti al momento della chiusura siano stati rimborsati ma, per fortuna, in quel periodo non avevo ordini aperti.

Bertuccio

faranno passare un po' e poi lo assumeranno in rai, nihil sub sole novum

Olef

Col 15% di guadagno netto ci passano allegramente sopra.

Troglodita

:D

gimmiboz

ragazzi io vendo corsi a 999 euro per diventare milionari in 1 anno partendo da 1 euro vendendo cinesate da 0.20 centesimi , cosi vi potete comprare i cellulari a prezzo pieno senza cadere in queste truffe in quanto state li a vedere i 100 euro di meno perchè poveri , fatevi furbi nella vita ,link in desccrizione

//www.//dammiisoldistronsocheiodiventomilionario.volpe

Berserker02

Non lo paghi. E' per questo che certi prodotti comprati su Amazon UK, ES o DE costano meno, e nemmeno poco.

Berserker02

Pensa che quella maialata ha fatto fallire un paio di GROSSE aziende italiane che producevano CD e DVD negli anni in cui usci ....

Berserker02

Che per altro non è sempre vero.
Spesso ho trovato prezzi migliori in negozio che su Amazon.

Berserker02

Certo. Allora bada a non comprare su Ebay o su Amazon (venditori terzi)
perchè allora ti renderai conto che gli sto€kisti non erano i soli ....

Berserker02

Tranquillo, un ponte glielo troviamo .... magari in burundi, fuori dai maroni :)

Berserker02

No, tanto è vero che in parecchi paesi europei non esiste (tipo la Spagna, mi pare).

Berserker02

Truffa anche Amazon, per altro. Con i venditori terze truffa alla grande, e sa di farlo.
Occhio agli acquisti perchè anche li le inchiappettate sono pronte!!

Berserker02

Lo provo. Molto interessante .... e grazie. Va anche con UBlock :)

Berserker02

se costano MENO di un euro sono sicuramente SENZA equo compenso.
Li stessi che compro io, sia su Amazon che su Ebay.
Bluray a 50c invece di 3 euro e passa (va a GB).

Berserker02

Ma se rispedisci qualcosa e il malfattore NON RITIRA, paypal NON TI RIMBORSA.
Capitato a me (quelle merde di paypal .....)

MatitaNera

Sono casi rari, ma capisco

Kamgusta

Io vendo la ricetta segreta per fondare un brand di successo per vendere su internet e diventare milionario!
Con soli 499,00 euro potete partecipare al mio webseminary e vi svelerò il segreto!

Kamgusta

Idem io, poi leggo i commenti per sapere come va veramente il terminale

pezz8

Pensa che Davinio Zanetti, il proprietario di Zion Smart Shop, deve 2 milioni e mezzo di euro ed è ancora libero

pezz8

Perché non è una vera e propria truffa, in quanto le loro clausole sono abbastanza chiare. Se tu sei stanco di aspettare, puoi effettuare il riscatto immediato del prodotto pagando a prezzo di listino.

c1p8HD

Credo sia una cosa europea però...

PassPar2_

Assolutamente no, anzi di solito più hanno voti alti più mi insospettisco di voti pompati per qualche motivo.

Troglodita

Fra poco ci metteranno l'equo compenso per Morgan

Troglodita

Ma perché tu credi alle recensioni?
Io le vedo in cinema muto giusto per vedere com'è fatto il telefono dal vivo.

Filippo

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