Lo smartphone perfetto non esiste, lo ripetiamo di continuo, seppur i produttori ci provino in tutti i modi del contrario. Ma cosa succede se qualcuno dei produttori, considerati minori, tira fuori un asso dalla manica? Ci sto ancora riflettendo anche io, anche perché è appena successo con Asus e il loro nuovo Zenfone 6 presentato ufficialmente a Valencia pochi minuti fa.
Per trovare una risposta chiara bisogna fare il punto sulla situazione complessiva, guardare la concorrenza ed esaminare bene i punti forti di questo terminale che ho avuto la fortuna di provare nelle ultime due settimane. La casa taiwanese è da sempre protagonista nel mondo dei PC ma è rimasta un po’ dietro le quinte nel mondo mobile, realizzando comunque prodotti eccellenti come Zenfone 5Z, M2 Pro ed il sorprendente Rog Phone, di certo il migliore tra i gaming phone.
Ma Asus vuol giocarsela a tutti i livelli, uscire dall’anonimato e sfidare anche i big con Zenfone 6, apparentemente inattaccabile nella sua fascia di prezzo e con un limite oggettivo: è da solo (al momento), uno contro tutti e contro la proposizione doppia e tripla della diretta concorrenza.
La prima cosa che si nota provando Zenfone 6 sono le fotocamere. Ce ne sono “solo” due, “poche ma buone”; invece di dividere le forze con più sensori d’immagine, Asus ha ripreso un concetto non nuovo nel panorama mobile ma simpatico e funzionale che risolve due problemi in un solo colpo: la Flip Camera.
Discuterò più in basso la qualità del modulo, foto e video, in questo primo capitolo vorrei piuttosto sottolineare il valore che questo modulo ha per lo smartphone. Grazie a tale scelta non è necessario scendere a compromessi con una (o più) fotocamera anteriore che abbassa inevitabilmente la qualità degli scatti e ingombra in uno modo o nell’altro il display. La Flip Camera offre quindi la stessa qualità sia nelle foto tradizionali sia negli autoscatti.
Il piccolissimo motorino interno provvede al movimento che è automatico, funziona anche per lo sblocco facciale ma non fa uscire la fotocamera se appoggiato ad un piano e, cosa molto interessante, può essere gestito tramite interfaccia fotografica al fine di cambiare angolazione a piacimento.
La Flip Camera su Zenfone 6 è ovviamente rivista in chiave 2019 ed ha una qualità, rapidità e robustezza decisamente diverse rispetto ad alcune soluzioni che, negli anni passati, hanno tentato altre aziende. Sebbene sia alla sua prima generazione, appare molto solida grazie alla struttura realizzata in metallo liquido (lega amorfa), materiale più durevole, leggero e flessibile dell’acciaio inox (solo il tempo ci darà conferma della sua affidabilità).
Centinaia di migliaia di aperture garantite da Asus e nessun problema di sorta quando la si muove per sbaglio, il meccanismo è pensato per tornare con un click alla posizione iniziale. Cosa che avviene anche se lo smartphone dovesse cadere con il modulo “aperto”: l’accelerometro serve proprio per far rientrare istantaneamente il modulo fotografico.
Lo stesso avviene anche su OnePlus 7 Pro e Oppo Reno, due degli ultimi smartphone presentati al pubblico che vantano una pop-up camera. Seppur decisamente più discrete, queste fotocamere anteriori forniscono un aiuto dal punto di vista del design evitando l’uso del notch/foro, ma non cambiano di una virgola la qualità finale degli scatti. Zenfone 6, grazie a questa soluzione, potrebbe essere il miglior smartphone al mondo per gli autoscatti ad oggi presentato.
Se poi ci mettiamo un costo accessibile l’attenzione è doverosa. Al primo contatto con Zenfone 6 ho subito pensato ad un ovvio incremento del prezzo rispetto alla precedente generazione, d’altronde i punti di forza sono aumentati esponenzialmente e un posizionamento più in alto sarebbe anche stato “giustificato”. E invece no:
- Zenfone 6 con 6/64 GB a 499€
- Zenfone 6 con 6/128 GB a 559€
- Zenfone 6 con 8/256 GB a 599€
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Pochi i veri compromessi ed è presente lo slot triplo che permette l’espansione tramite microSD e utilizzo contemporaneo di 2 nano SIM. Insomma, poco di cui lamentarsi, in queste settimane ho avuto in prova la versione più economica (6/64GB) ma ho anche avuto la possibilità di provare qualche giorno la variante top (8/256GB) notando qualche piccolo vantaggio in termini di prestazioni, ma sono dettagli per lo più visibili ad un occhio attento.
Nota interessante riguarda le memorie UFS 2.1 montate su questo dispositivo: sono le più veloci disponibili.
E poi c’è la batteria, un’unità da ben 5.000mAh che ripercorre la strada già vista con il Zenfone Max Pro M2 e il vecchio Zenfone Zoom S, seppur si parli per la prima volta di un top di gamma. Il risultato finale è semplicemente eccezionale, i consumi sono infatti tenuti a bada dal sistema e le prestazioni sono quelle che tutti ci aspettiamo da uno smartphone 2019 con il miglior SoC in circolazione: Snapdragon 855.
La mia esperienza diretta è decisamente positiva, ho stressato come non mai questo Zenfone 6 in una recente vacanza trascorsa in un luogo freddo, dove è riuscito ad andare anche oltre le mie aspettative. Insomma, se dopo 1 ora e più di utilizzo della fotocamera (foto, video e timelapse a profusione), quasi 3h di Maps per decifrare le strade sterrate dell'Islanda e 1h passata su Chrome godevo ancora del 26% di carica (screenshot a seguire) allora è arrivata l'ora di porsi una domanda: che Zenfone 6 sia il top di gamma con la migliore autonomia? Si, la risposta è affermativa e lo scettro viene così scippato dalle mani del P30 Pro di Huawei (4.200mAh).
Pochi calcoli da fare, con un uso medio/normale possiamo perfino ambire ai due giorni di utilizzo, è quasi impossibile non terminare le 24h prima di dover ricaricare. A proposito di questo, Asus ha aumentato "i giri" e integrato un caricabatterie da 18W che rientra nello standard Quick Charge 4.0 che ben conosciamo. Di seguito i valori riscontrati con il dispositivo acceso (da spento non mostra la percentuale), considerate che la batteria è una 5.000mAh e necessità inevitabilmente di più tempo per arrivare al goal del 100%:
- 20% in 15 minuti (1.000mAh)
- 50% in 45 minuti (2.500mAh)
- 70% in 65 minuti (3.500mAh)
- 100% in 135 minuti (5.000mAh)
Niente male anche il comparto audio, sia in ascolto sia in riproduzione (stereo). La capsula auricolare funge infatti da doppio speaker e lavora in tandem con quello principale montato in basso a fianco della Type-C. Suono forte e chiaro, mai in distorsione e piacevole, l'ho trovato, in generale, un pelo sotto le performance di Galaxy S10+ ma leggermente più piacevole di OnePlus 7 Pro, a confronto più sbilanciato sugli alti e i medi.
Esperienza gaming in linea con le capacità del terminale, dalla Adreno 640 e SD855 sappiamo bene cosa aspettarci, ma la nota positiva arriva dal software, visto che Zenfone 6 ha ereditato dal fratello Rog Phone la piattaforma Game Genie, che ritroviamo sulla barra di navigazione non appena avviamo un qualsiasi gioco e ci permette di registrare lo schermo (fino a 1080p e con audio) o connetterci alle piattaforme video come Youtube e Twitch per mandare direttamente in streaming le fasi di gioco.
Tutto bello quanto detto fino adesso, ma a fare la differenza è poi l'uso quotidiano, quindi l'interfaccia con cui abbiamo a che fare ogni giorno e il tipo di risposta che da il terminale. Ho criticato tanto Asus negli anni passati, quando la Zen UI era talmente invasiva da coprire qualsiasi tentativo di voler apparire in questo intricato mondo del mobile. La verità è che ci hanno ascoltati, addetti ai lavori e utenti, regalandoci un ambiente semplice, familiare e facile da usare.
Il primo vero passo lo abbiamo visto con Zenfone Max Pro (M2) e la sua interfaccia "Pure Android", adesso rivisitata ulteriormente nella Zen UI 6.0, in pratica una stock che ripercorre graficamente la via maestra dei Pixel e aggiunge qualche piccola chicca. Dai terminali Google prende la fluidità complessiva del sistema e le gesture, oltre alla mancanza di fastidiose applicazioni preinstallate; se cerco la keyword "Asus" tra le app ne trovo solo due, ovvero "Data Transfer" e "MyAsus".
Abbiamo quindi il tema scuro, la sezione benessere digitale come ormai di norma su Android Pie e un tasto fisico dedicato per sfruttare a dovere Google Assistant. Si trova in alto a destra, sopra On/Off, e si chiama "Tasto smart", perchè facilmente personalizzabile tramite la sezione dedicata a seconda delle proprie esigenze, associando alla pressione (singola, doppia o prolungata) una delle azioni a disposizione. Che l'Assistant piaccia o meno non importa, potremo comunque sfruttare nativamente il tasto per migliorare l'interazione con lo smartphone. Rispetto ai Pixel abbiamo anche una semplice funzione chiamata "Ascolto in privato" che rende l'uso dell'assistente virtuale più discreto, avvicinando l'orecchio alla capsula auricolare potremo quindi ascoltare ciò che viene detto senza disturbare chi sta intorno a noi.
Più in generale si vede la chiara intenzioni di semplificare l'esperienza, resa adesso essenziale e più semplice con una mano; basta cliccare su una cartella per rendersene conto, con le applicazioni in basso facilmente raggiungibili. Lo stesso vale per le finestre di dialogo che di tanto in tanto si incontrano all'interno delle impostazioni. Il tutto condito da un sistema che loro chiamano "Optiflex", capace di velocizzare l'apertura di alcune applicazioni prescelte o quelle più utilizzate.
Mi piace infine la possibilità di dividere più rapidamente in due lo schermo per sfruttare contemporaneamente due applicazioni, su Android Pie questa opzione è stata quasi nascosta e su Zenfone 6 è invece in bella vista. Questo modello sarà incluso nella prima lista per gli aggiornamenti ad Android Q e Asus farà parte del beta program, ma hanno anche anticipato che verrà in seguito aggiornato anche ad Android R.
Se si parte bassi non si può avere tutto, è ovvio, così Asus ha stilato la sua scala delle priorità e deciso di limare il costo finale adottando un classico pannello LCD IPS "NanoEdge" da 6,4 pollici, abbastanza luminoso anche secondo le nostre misurazioni con Calman con circa 530 nits di picco (Asus ne dichiara 600 di nits) e con eccellente bilanciamento dei colori (Delta E di 3,71) copertura sRGB del 99,9%. Perde ovviamente con i neri e Delta E dei grigi più alto di quanto desidererei.
Dunque un ottimo pannello FHD+ che ha un unico problema, non è ovviamente un OLED! Siamo stati abituati male, bisogna ammetterlo, ma ormai è quasi impossibile trovare un top di gamma che monti ancora un IPS LCD, anche perchè questa tecnologia sbarra le porte al lettore d'impronte sotto al display (almeno fino ad oggi). Su Zenfone 6 trova così posto il buon vecchio sensore biometrico posto nella back cover, veloce e affidabile ma legato ad una generazione ormai in fase di transizione avanzata.
Capisco l'esigenza, non mi sarebbe tuttavia dispiaciuto poterlo avere quantomeno di lato, visto che sta tornando di moda e se ben posizionato risulta sempre comodo.
Manca infine la certificazione IP68, cosa alquanto preventivabile visto il meccanismo della Flip Camera e la difficoltà nel permettere l'eventuale immersione in acqua. L'azienda assicura comunque la classica protezione contro pioggia e schizzi, devo dire che ho avuto modo di provarlo direttamente con le lunghe esposizioni a pioggia e gocce vaganti nel corso del mio tour islandese: tanta acqua presa e nessun problema di sorta.
Flip camera che cambia le regole per autoscatti e selfie, mantiene invece le aspettative se consideriamo la dual-cam a confronto con quelle principali dei diretti competitor. Al di là degli scatti, Asus deve ancora trovare il modo per sfruttare al massimo questo modulino mobile, arricchendo ad esempio l'app della fotocamera con altre funzioni studiate ad hoc. Qualcuna già c'è, come su "Panorama" e "Tracciatura Movimento", ma sarei felice di poter fare - ad esempio - dei timelapse con la Flip camera in cui possa impostare la velocità e il tempo di rivoluzione del modulino.
Magari sono cose che arriveranno presto, se non da Asus anche da terze parti, al momento mi sono comunque divertito a realizzare dei panorami senza muovere un dito: è infatti la Flip camera che ruota da sola e sta a noi decidere quando fermarla.
Il modulo principale è il solito e apprezzato Sony IMX586 da 48 MP, tra i preferiti sul mercato perchè capace di acquisire una gran quantità di dettagli e colori ben bilanciati. Asus lo ha integrato bene, gli scatti in diurna risultano infatti piacevoli, rispettano le sfumature cromatiche reali e in generale mi hanno soddisfatto sempre, anche in controluce.
Di notte ho invece rilevato dei limiti, con qualche disturbo di troppo e grana ben visibile dopo poco. Si può però risolvere la cosa, basta infatti attivare la modalità "Notte" per ottenere una migliore gestione delle luci forti, molto meno rumore di fondo e colori più equilibrati. Guardare per credere (crop a fattori diversi perchè i file sono di dimensioni differenti):
La grandangolare da 13 MP copre invece un campo di ben 125° e mantiene linee dritte ai bordi, praticamente azzerate quindi le distorsioni e fantastica per i selfie. Non sono un amante del genere, lo ripeto in continuazione, ma è pur vero che avere una tale possibilità con la Flip Camera ha reso la cosa decisamente più divertente, soprattutto per la registrazione dei video in solitaria. Ma a quello ci arriviamo fra un attimo.
Anche in condizioni di luminosità più complicata ho notato una buona tendenza a "dar luce" ai visi, ma non aspettiamoci troppi dettagli, andando ad indagare vediamo che i pixel si confondono ben presto e il risultato è quindi meno entusiasmante. Quindi buona per i social, ma se volete stampare uno di questi scatti allora puntate dritti alla fotocamera principale alla massima risoluzione (48 MP con foto a 8000 x 6000 pixel). Insomma, si poteva fare di meglio.
Vediamo anche una differenza di prospettiva a seconda della fotocamera utilizzata, come potete notare il bilanciamento della temperatura risulta a volte diverso, con la grandangolare che va su tonalità più fredde e la principale su quelle più calde.
Nulla da recriminare sui video se non un piccolo dettaglio software, non è infatti (ancora) possibile passare da una fotocamera all'altra in fase di registrazione. Ho espresso la cosa agli stessi ingegneri Asus nel corso di una breve visita legata a Zenfone 6 che abbiamo fatto di recente a Taipei, vedremo se il messaggio è stato recepito.
Ad ogni modo possiamo acquisire fino al 4K a 60fps con la principale e 4K a 30fps con la grandangolare, ottima la fluidità e più che ottimo anche l'autofocus, preciso e rapido quanto basta. La stabilizzazione elettronica (EIS) incide molto sulle clip girate, in fase di registrazione si vedono quindi molti tremolii e vibrazioni, ma una volta riguardata la clip ci si accorge che tutto è stato prontamente ottimizzato.
E poi un altro primato: Zenfone 6 è al momento l'unico che permette di acquisire Timelapse in 4K e il risultato non è niente male, giudicate voi:
Abbiamo sempre da ridire per i prezzi folli che le case produttrici impongono in fase di lancio, pur sapendo di non poter controllare i canali di vendita e la svalutazione immediata (su Android); in questo caso vediamo invece un posizionamento che definirei onesto, giusto e che rimarrà tale nel tempo vista la politica di Asus. Il dispositivo è quanto mai azzeccato, arriva a non troppa distanza dagli altri e senza particolare presunzione.
A Taipei sono andati dritti al punto, hanno individuato le principali esigenze dell'utente medio e convogliato tutto su uno smartphone concreto, con pochi punti deboli che di certo non fanno scricchiolare il progetto. I compromessi ci sono, la domanda che dobbiamo quindi farci è la seguente: possiamo conviverci per avere un top di gamma spendendo meno di 500 euro? La mia idea è positiva perchè l'esperienza d'uso me lo suggerisce: autonomia da record, prestazioni da prima della classe, interfaccia "Pixel-style" e Flip Camera fanno per me la differenza.
Mi sarebbe piaciuto un display OLED più al passo con i tempi (con una cornice inferiore meno pronunciata) e un lettore d'impronte di nuova generazione, è chiaro, ma è anche vero che il prezzo di partenza lo avremmo poi ritrovato almeno 100 euro più in su. Se poi guardo anche agli ingombri, allora devo fare ulteriori complimenti ad Asus perchè è riuscita a far stare tutto in 190g, non è cosa da poco. Ma se potessi esprimere un desiderio allora vorrei vedere in futuro anche uno Zenfone 6 "Lite", poco più piccolino e con simili caratteristiche.
La disponibilità è immediata, già da questo momento è possibile acquistare Zenfone 6 sul sito ufficiale - LINK - (con 6/128GB a 559€), seppur bisognerà attendere qualche giorno per le varianti da 499€ (6/64GB) e 599€ (8/256), Asus Italia ha confermato in arrivo già dalla prossima settimana.
Specchietto finale vista la completezza generale:
- Jack Audio
- Slot Triplo - Dual Sim + MicroSD
- Tasto personalizzabile
- Led notifica
- Audio Stereo
- Bluetooth 5.0
- NFC
- Type-C
- Gorilla Glass 6
- Android Stock con ottimizzazioni
- 5000mAh
- Vibrazione ottima
- UFS 2.1 più veloci in commecio (fino a 980MB/s picco)
- 6/8 - 64/128/256GB
Nota finale: non considero le dimensioni di Zenfone 6 eccessive nel momento in cui un prodotto cosi grande mi offre qualcosa che smartphone più piccoli non possono avere: una batteria da 5000mAh che giustifica la presenza di un "padellone" da 6.4 pollici nelle mie tasche.
Commenti
La mancanza di ricarica wireless è la principale limitazione, secondo le mie abitudini e gusti.
Salve scusate, guardando nei negozi un commesso mi ha consigliato questo modello (Asus Zenfone 6 ) o in alternativa l' LG G7 ThinQ. Quale è il migliore tra i due da comprare? Il mio ragazzo ha comprato alla fine l'LG ma io volevo scegliere il migliore fra i due per me. grazie mille.
Che Honor hai?
Ciao, sto pensando di comprare questo smartphone perchè il mio zenfone 3, ancora in buonissimo stato, non è più adatto alla mia situazione, in quanto uso molto il telefono per lavoro anche e soprattuto per fare foto/video. Qualcuno di voi mi può dare un'opinione dopo un po' di mesi di utilizzo? Grazie
Mi 9T è un gran telefono
ma non e' equivalente, non ha l'espansione per la SD e a me serve.
Si, mi serve... e mi servirà ancora.
Sono uno di quelli che ancora la richiede e tutti sti telefoni che non ce l'hanno valgono zero.
si chiama 9T ,,,
Salve, con i video notturni, esempio durante un concerto, o con poco luminosità come se la cava? La qualità audio risulta essere buona e comprensibile oppure, come nel caso dello zenfone 5 lite, è pessima perchè l'audio è completamente distorto?
Grazie.
Asus Zenfone 6, Oneplus 7, redmi e xiaomi
"Non restituisce foto dettagliate". Bah, avrai l'occhio bionico...
Meccanismo della fotocamera, migliore rispetto ad altri device.
- Fotocamera che non restituisce foto dettagliate
- Niente certificazione IP67
Mancanze insormontabili.
Fix It Again Asus
Sbagliato: non è un display always-on, è un ambient display. Esattamente come quello utilizzato dal OP3 in poi, quindi non mi risulta che incida sulla batteria ;-)
Domanda:
ma la usb è 2.0 o 3.0?
Perché nel video dice 3.0 ma nella scheda tecnica 2.0
visto... meh, carino, ma un fronzolo abbastanza inutile dato che c'è l'active display.
sembra che importeranno la funzione anche sul mio op6 ma non credo che mi cambierà la vita
Guarda un qualsiasi video relativo alla Horizon Light ;-)
Scusa, ma non ho mica parlato con te...
Richiede ottiche più voluminose è quello che ho scritto. Ma ho anche scritto a parità di luminosità. Se invece di fare una f 1.4 facessero una f2.0 le profondità sarebbero le medesime
grazie..
No
Un sensore più grande richiede ottiche più voluminose . Saluti
Salve, ho due domande:
1) la usb dello zenfone 6 supporta l'uscita video ?
2) supporta una modalità desktop tipo samsung dex ?
secondo voi quando, si abbesserà il prezzo del 4/64?
Non dire idiozie, smettila.
Il sensore si estende in larghezza, non in profondità. Se hai 2 cam significa che di spazio in larghezza ne hai a sufficienza per metterne uno più grande, fine.
Sono le lenti che si sviluppano in profondità, ed al crescere del sensore, crescono anche in profondità. Per questo basterebbe farla più buia, perché un'ottica con un diaframma più buio permette spazi più ridotti. Quindi invece di parlare di fisica che non conosci, parla di cose che hanno senso.
Gli ultimi notorola
il casino lo fai tu che evidentemente installi, ma non programmi XD
che inutile casino, 18 galli in un pollaio.
fai come credi, buona vita e stringi la mano da parte mia al tuo installatore per la pazienza
certo che metto thinka, non esiste altro prodotto in commercio che supporta tutti e 3 i servizi principali oltre lui. in realtà c'è un altro che si chiama pairot ma è meno performante.
ovviamente control4, thinknx costavano 4 volte questo e non supportavano tutti i servizi.
Ma lo schermo come vi sembra? Un IPS di buona qualità? Perché in molte recensioni ho visto che risulta giallissimo anche piegandolo un minimo... Cioè non penso sia proprio scarso, no?
Come al solito dimostri di capire solo ciò che vuoi capire.
1. Ho sempre detto che uso Home Assistant.
2. lo hai sempre ignorato ogni volta che lo nominavo, insieme al fatto che io uso alexa e non homekit come sistema principale (lo reputo però il migliore).
3. Non uso un raspberry ma ho già detto 200 volte che ho un server linux (Intel NUC + 250 gb SSD + 8GB di RAM) che gestisce anche NVR via ZoneMinder, Home Assistant, APCUPSD e personalizzazioni varie.
4. Uso Home Assistant con mqtt, zigbee, Philips Hue, SONOS, ZoneMinder, Sonoff con fw modificato, UPS apc bla bla...
5. Leggi bene mi raccomando, userò la funzione "Homekit Controller" per sfruttare l'impianto knx importandolo in Home Assistant. L'alternativa era usare dei gateway knx specifici che facevano solo quello e non era il massimo . https://www. home-assistant .io/components/homekit_controller/
6. Il mio installatore come ti ho già detto mi ha offerto più soluzioni (control4, thinknx bla bla) e io ho scelto quella più intelligente, ovvero quella che si può sfruttare in maniera diretta con i 3 assistenti sistemi smart pricnipali e al contempo può essere gestite da Hass.
Ti allego foto del mio Q.E. che ti ho già mostrato in passato.
https://uploads.disquscdn.c...
Verrà venduto anche tramite Amazon?
Il pixel non l'ho visto da nessuna parte (non sono un grande fan dei Google phone), i pannelli Samsung ovviamente sono migliori, i device costano dai 3 ai 400 euri in più... Gli huawei non sono affatto migliori, hanno solo i colori più sparati.
Il focus fornisce materiale a chi il prodotto non ha a disposizione...
Se mai attenderei aggiornamenti all algoritmo, non di certo il parere di "esponenti". Sono un appassionato di fitografia e va bene il MIO di parere.
si si vero anche questo
prima mi fai 3/4 di uallera alla pizzaiola su thinka dicendo che è il top per il tuo knx, homekit con siri il top per la domotica e ora te ne vieni che uscì un raspberry con su home assistant che non mi pare sia compatibile con siri.
quindi le cose sono due:
1-non hai un cacchio a parte un po' di brochure
2-o è tutta una roba amatoriale con qlk accrocchio qui e li per soddisfare stupide richieste e la situazione funziona si ma a giorni alterni
in realtà ci sarebbe una terza ipotesi ovvero il povero istallatore si è arreso a tanta ignoranza e ti ha montato il cuccio come volevi tu ma pensando per ogni secondo durante il lavoro svolto "mai più"
E questo come sì ripercuoterebbe sulla mia domotica gestita da home assistant?
Io aspetto qualche anno di utilizzo in mano agli utenti, per giudicare l'affidabilità, per adesso non me la sento di rischiare...
Max Pro M2
Peccato per il display troppo grande....
brand di che? ti sei fatto convinzioni che non esistono
io non sono innamorato di nessun prodotto
:°D la cosa bella è che non ti rendi neanche minimamente conto di quello che dici
la differenza tra me e te è che io sono un installatore, ho una certa conoscenza dei prodotti che installo e i miei clienti sono pienamente soddisfatti perché quando parlo dei prodotti con i clienti dico esattamente ciò che possono fare, metto in opera e loro apprezzano pienamente la veridicità di quanto avevo anticipato a parole.
tu invece sei semplicemente un utente innamorato di prodotti che offrono nulla in più di altri e in molti casi offrono molto meno ma tu li proponi come i migliori e chi ti ascolta va a spendere di più per avere meno.
ciò che ho detto io di ikon server è tutto vero, ciò che dici tu in ogni ambito (incluso il tuo ultimo messaggio) è palesemente falso
Pure il folder di Samsung è stato collaudato in fabbrica con 200 k aperture e chiusure, ma poi nella realtà quotidiana d'uso subentrano variabili non previste al banco...
Uhmm ..lo sò. Parlano di 100mila aperture ma nn so. Li vedo delicati, pure le soluzioni adattate sul OnePlus 7pro
No, niente meccanismi non mi fido ancora, preferisco fissa con display a goccia,