
Samsung 31 Gen
Sono passati solo 4 mesi dall’inizio dell’anno e siamo già bombardati da pubblicità e recensioni di nuovi smartphone, più o meno interessanti, più o meno necessari. Anche noi siamo ovviamente parte di questo grande circo, capace di accelerare fino a raggiungere velocità che le stesse case produttrici riescono difficilmente a sostenere. Sia chiaro, è parte del nostro business e molte delle cose che sto per dirvi vanno forse contro gli interessi personali, ma la verità è che in parte ne siamo artefici, in parte vittime. Credo quindi sia giunto il momento di fermarsi un attimo a riflettere sulla situazione, fare il punto e riordinare le idee.
Oggi non parleremo dei singoli dispositivi o delle loro caratteristiche tecniche, voglio piuttosto analizzare il mercato e guardare da più vicino le strategie di marketing di alcuni dei principali player; spesso divergenti e altre volte più simili, quasi coincidenti. Capire le loro intenzioni e ambizioni ci permette infatti di avere una visione più chiara del contesto e del perché di simili scelte. Ma prima di ogni cosa bisogna provare a rispondere ad alcune domande:
La risposta è facile: No, figuriamoci poi se il prezzo è più alto di così. A mio parere non c’è motivo di sborsare tanto, a meno che non si abbia una buona disponibilità economica e si desideri fortemente avere il nuovo top di gamma dal day-one. Capisco il desiderio degli appassionati, di chi non si perde mai un’uscita e non ha voglia di attendere, ma l’andamento dei prezzi è ormai chiaro e in poche settimane assistiamo a ribassi che toccano anche il 20 percento (o più) rispetto ai listini ufficiali. Generalmente basta quindi un po’ di pazienza e saper cercare nei posti giusti.
Forse, il vero problema è che il mercato corre troppo velocemente e inseguirlo può portare a qualche delusione. I cicli di rilascio sono a volte semestrali, ciò significa che basta acquistare un nuovo modello a mesi di distanza dal debutto ufficiale per ritrovarsi, poco dopo, il suo successore sui cartelloni pubblicitari. Penso a Huawei, che ormai ha le due serie “P” e “Mate” coincidenti, oppure a OnePlus, che è solita commercializzare il suo top di gamma in primavera e un upgrade in autunno. Quindi non disperate, avere “l’ultimo smartphone” e potersene vantare a lungo è quasi una chimera. Nel resto dei casi i cicli sono invece annuali, la soddisfazione di possedere l’ultima declinazione di questo o quel brand può avere un po’ più senso. Ne è la prova Apple, unica al mondo capace di proporre costosi terminali di fascia premium e controllare il prezzo affinché non svaluti nel corso dell'intera vita.
Credo l’autunno sia il periodo propizio per cambiare smartphone e i motivi sono molteplici: innanzitutto l’offerta è completa, dopo ottobre tutti i brand più importanti hanno detto la loro (Apple compresa) e si ha una percezione precisa dell’offerta complessiva. Poi ci sono i prezzi, generalmente bassi visti i cali fisiologici che seguono a svariati mesi dalla commercializzazione e il “plus” del Black Friday. Novembre sembra quindi la migliore delle opzioni.
Gli approcci al mercato sono sostanzialmente due, nessuno giusto o sbagliato ma profondamente diversi. Il primo è quello adottato da brand come Huawei e Samsung, con la casa di Shenzhen ancora più aggressiva grazie al brand Honor che corre (sempre bene) in parallelo.
Entrambe stanno puntando a invadere letteralmente il mercato con innumerevoli smartphone, una tecnica che Samsung aveva adottato a lungo e poi abbandonato in favore di un portfolio più chiaro, stretto e deciso. "Peccato" che poi è arrivata Huawei e ha ripreso quella vecchia strada, proponendo negli ultimi anni un esercito di cloni; decine e decine di modelli spesso identici (se consideriamo anche Honor) ma posizionati a pochi euro di distanza. Dando uno sguardo ai soli volumi possiamo dire che la tecnica ha pagato e la prova si è avuta nel 2018, con un dominio della casa cinese nella fascia media; così Samsung ha risposto a tono e ampliato nel 2019 la gamma Galaxy A fino a dismisura.
Il risultato è il caos. I due brand puntano a confondere l’utenza e affidarsi ad un’unica cosa: il prezzo finale. Con una tale mole di terminali, Samsung e Huawei/Honor riescono infatti a posizionarli a brevissima distanza (di prezzo) uno dall’altro, così che ce ne sia sempre uno adatto al budget dell’acquirente. I due colossi possono permettersi un simile approccio perché dispongono di fondi che altri non hanno, ma è anche vero che le differenze tra i modelli presenti nel loro portfolio (esclusi i flagship) sono spesso ridicole. Basta cambiare la diagonale del display qua, il nome e una delle fotocamere di la, quantità di RAM, il System-on-Chip o altre piccole cose per cambiare l’ordine degli addenti e far finta che sia tutto nuovo, unico.
La dura verità è che non lo sono, piuttosto li considero delle belle copie che girano come ci si aspetta; il livello generale si è alzato tanto e le piattaforme hardware odierne, seppur di fascia media, sono ben collaudate. E’ difficile beccare la cosiddetta “sola” e non possiamo neanche pensare che verranno abbandonati a loro stessi nella fase di aggiornamento software. Sono talmente simili tra loro che, presumibilmente, servirà poco alle casa madre per metter a disposizione un nuovo firmware “cumulativo”.
Oltre a questi due produttori aggiungerei anche altri come Xiaomi, capace di commercializzare lo scorso anno ben 25 diversi modelli. Sono maestri nel proporre varianti che si discostano poco o pochissimo tra di loro, come ad esempio il Mi 8 e poi Mi 8 Pro, Mi 8 Explorer, Mi 8 SE e Mi 8 Lite, chi più ne ha più ne metta (qui il confronto completo).
Il secondo business model è quello che invece seguono molti degli altri brand, ovvero un numero ristretto di terminali e un’offerta molto precisa, se vogliamo anche prevedibile. Nel loro caso non ci sono tuttavia terminali midrange o entry-level a portfolio, le loro forze sono al momento concentrate tutte sui top di gamma e solo Google sembra aver intrapreso una nuova strada. Ne conseguono vendite "limitate" per due dei tre brand citati, con la sola Apple a distinguersi ancora una volta grazie alla capacità di ottimizzare i guadagni sfruttando una sola line-up.
Se guardiamo i cicli di lancio vediamo di certo delle differenze (vedi OnePlus che li mantiene semestrali) ma il punto è un altro: pochi smartphone a listino e focus concentrato su di loro nel corso dell'anno. Strategia assolutamente vincente per Apple, campione mondiale d’incassi, certamente positiva anche per OP che ogni anno rosicchia quote di mercato. Non si può certo dire lo stesso di Google, che usa i Pixel come semplice "palestra" e di certo non guarda poi così tanto al numero di unità vendute.
Se dovessi tirare fuori due nomi su tutto direi gli ultimi due, ovvero Apple e Google, perchè entrambe hanno un vantaggio che nessun altro produttore è in grado di offrire al momento: i servizi. Siamo infatti sempre più distratti dalla tecnologia, dall'ultima fotocamera, forma del notch o foro che sia, chini ad analizzare i dettagli tecnici neanche fossimo tutti degli ingegneri. Ma il mercato è saturo, le spedizioni di smartphone in tutto il mondo sono calate del 4,3% circa lo scorso anno e la tendenza resta simile per quello in corso.
Alcuni dei principali produttori litigano per mantenere questi folli volumi ma devono necessariamente fare i conti con la realtà: il ciclo di vita degli smartphone si è allungato e convincere le persone a cambiare modello è sempre più complicato (oltre che ingiustificato). La soluzione è quindi un'altra, lo ha da sempre saputo Google, che esulta per ogni attivazione Android (poco importa di che brand), e lo sa bene anche Apple, unica capace di fare tanti soldi sia con l'hardware sia con iOS e piattaforme collegate.
Le vendite dirette dei dispositivi possono esser soggette a numerose variabili, che sia la mancanza di qualche componente o un semplice ritardo della produzione. Affidarsi solo a quelle è quindi rischioso e non da certezze; se invece crei un'immensa comunità di persone che utilizzano i tuoi servizi, sistema di pagamento, piattaforma software e applicazioni, allora dormi sonni tranquilli. Apple e Google sono le più lungimiranti, non a caso l'ultimo keynote tenuto da Tim Cook & Co. è stato completamente incentrato sulle nuove soluzioni proprietarie (News+, TV+, Card, TV Channels).
Lo stesso Chief Financial Officer di Apple, Luca Maestri, ha recentemente confermato che nel mondo ci sono al momento ben 900 milioni di iPhone attivi, di cui 75 milioni aggiunti solo lo scorso anno. Un esercito sterminato di utenti ad alto potenziale che - su nuovi e vecchi iPhone - giornalmente naviga, scarica applicazioni (spesso a pagamento), paga attraverso Apple Pay, ascolta brani su Apple Music e salva dati o contenuti su iCloud.
Tutte queste azioni hanno una duplice importanza: fidelizzano l'utenza, che si abitua ad utilizzare tali piattaforme, e porta soldi in cassa, alimentando un business che non ha certo eguali. Lo confermano gli stessi numeri Apple aggiornati al Q1 2019, con il fatturato dei servizi che è cresciuto enormemente ed è praticamente raddoppiato in tre anni. C'è da dire che la casa di Cupertino ha dalla sua anche una rete multipiattaforma che tocca tablet, wearable e Mac, un ecosistema completo praticamente impossibile da scardinare.
L'altra grande verità è che noi siamo generalmente pigri, ormai schiavi di un numero crescente di servizi in abbonamento che spesso pure dimentichiamo fino al giorno della fatturazione. Offrire quindi uno smartphone e un'ecosistema ben rodato a fianco è di estrema importanza, e lo sanno bene anche i due Big Samsung e Huawei, entrambi impegnati nello sviluppo di servizi proprietari a partire dai pagamenti (la prima già da oltre tre anni, la seconda attesa al debutto nel 2019).
In conclusione sorge così spontanea una domanda. Quale smartphone compreremo in futuro: quello tecnologicamente più avanzato o quello più ricco di servizi annessi?
iPhone 15 Pro Max vs 14 Pro Max: tutte le differenze e le nostre impressioni | VIDEO
Fiat 600e, ecco come va il nuovo B-SUV elettrico | Video
Recensione Ecovacs Deebot X2 Omni: si fa quadrato ma pulisce a tutto tondo | VIDEO
Nuove Amazon Fire TV 4k ufficiali. Arriva Echo Hub, novità per Ring e Show
Commenti
Tu non hai idea delle risate che mi sono fatto leggendo le risposte di alcuni di questi poveretti. Come se avessi tempo da perdere con loro! Ahahah! Che poi, a dirla tutta, ho mancato di dire una cosa. Non sono tutti o malati o ignoranti, ci sono anche quelli semplicemente stupidi. Così come esistono le malattie (passioni estremizzate) esistono anche passioni stupide che però producono lo stesso effetto (magari meno devastante per la vita della persona), ovvero buttare via soldi ripetutamente in cose senza una reale utilità e/o con prezzi di gran lunga maggiori dei costi di produzione. Evidentemente questi individui non possiedono una grande capacità di gestione del denaro. Ma che ce frega, alla fine pagano più soldi di tasse (forse).
IMHO il fulcro del discorso sta tutto nel fatto che da una generazione alla successiva i cambiamenti non sono così importanti da giustificare la spesa per un nuovo smartphone. Vale la pena spendere 1000€? No se è Android, perché dopo due anni non hai + aggiornamenti e 1000€ non sono neanche ammortizzati che già si è svalutato di un buon 40%. Apple dopo due anni tiene ancora il prezzo, gli aggiornamenti ancora arrivano e il terminale gira bene.
ok, ma se consideri 100+ euro, senza alcuna garanzia, se ti se ne rompe 1 su 4 vai pari con le spese, se ti se ne rompe 1 su 5 sei comunque in disavanzo. Consdera che se si rompesse uno smartphone su 5 venduti Amazon andrebbe fallita con la garanzia che dà.
Aspetta, allarghiamo la base del risparmio così.
Nel caso di one plus il risparmio non è cosi ampio. È li che verte il mio discorso
Come no, prendi ad esempio Teclast F15, su Amazon 550 euro e in cina 350.....ce ne vengono quasi due. Per certi risparmi puoi pensare si di rinunciare alla garanzia
s10 plus
Per carità, ci sta ma secondo me è una cosa che non può non essere considerata.
Quando si acquista un prodotto, si acquistano insieme ad essi dei servizi che ti spettano di diritto.
Risparmiare una quota per non avere ciò che ti spetta sostanzialmente non è un risparmio.
C'è una bella differenza tra creare software per per il pennino e adeguare il SO all' hardware, android sarà anche personalizzabile ma non è così aperto molto del sotto sistema è di proprietà di Google e non puoi farci niente, quello che dici tu è come prendere un pixel e scaricare dal play store una nuova UI e un paio di app, io ti sto parlando di adattare il SO all'hardware cosa che non sanno fare e motivo per cui si scaldano le batterie, si rallentano nel tempo, crashano e ricevono gli aggiornamenti dopo mesi e mesi. Quindi fai parte di quelli che non capiscono che chi fa un SO è l'unico in grado di conoscerne tutte le sfaccettature e quindi adeguarlo all'hardware
Stavo facendo i conti escludendo del tutto il problema garanzia infatti
Stavo infatti facendo un ragionamento un po' a lato, comunque in tema
L’ignoranza è una brutta bestia, non dara la colpa a me se non sei in grado di comprendere, italiota medio.
Cosa c'entra la morale cattolica lo sai solo tu.
Buttare cose a caso in una conversazione per aver ragione.
Ancora una volta ti dimostri esemplare italico medio al 100%.
Capito
Tra costi per rimandarlo indietro ed eventuali problematiche non risolte la soglia di rischio è abbastanza più alta rispetto a quella da te indicata (visto che in caso si aggiunge oltre alla spedizione, la riparazione in proprio o il perimento completo del bene)
Il risparmio , imho, non vale assolutamente il rischio corso.
Al momento lo sto testando con compilazione c++ con librerie opencv/qt/vtk/opengl (più altre basilari pthread etc per intenderci)
il mio ce l'ha mia madre... grande telefono <3
e come obbligheresti delle società private?
come se una legge obbligasse il fornaio sotto casa mia, a fare 20 panini, anziché il numero che vuole lui
non ci può essere un contraddittorio sul tuo ragionamento, ergo tu dici cose senza senso
Per curiosità quale modello?
Chi dice cosa ha senso e cosa non lo ha? Tutto può avere un senso come tutto può non avercelo.
è evidente che lo è (esibizionista) , e non solo. Fortuna che come lui sono la minoranza e infatti il mercato è in contrazione
ma falla finita, scrivi veramente cose senza senso
No, io ho preso un Dell che mi è arrivato in 3 settimane e mezzo (e sul sito riportano che la spedizione avviene in 2 giorni ma non specificano da dove....).
Appena acceso ho notato dei difetti sul monitor e dopo una settimana di chiamate al supporto le alternative proposte erano :
- sostituzione (con attesa di più di un mese per mancanza di componenti...)
- riparazione
- rimborso.
Ho scelto un rimborso e ho preso un Lenovo su Amazon.
Il 5X di mia moglie è morto per obsolescenza programmata qualche giorno fa dopo neanche 3 anni ... bella roba ... :-(
non hai capito molto dell articolo: sono i servizi che contano, non l hardware (che ormai è di buon livello ovunque)
svegliaaa
Come mai? L’hai preso anche tu?
Ti faccio un esempio: pensi davvero che dal P20 Pro al P30 Pro cambino così tante cose da giustificare gli attuali 5/600 euro di differenza?
Acquistato a 340 euro il P20 pro ad inizio marzo, ora si trova stabilmente sotto i 400 ed è passato un solo anno, rimane il top di gamma che tutti hanno conosciuto ma non ha il tele x5, chissene.
Purtroppo il mercato adesso è influenzato proprio da gente come te, che ha un'opinione comunque degna di nota e rispettabile, che è riuscita a farsi inculcare che "il nuovo si deve pagare": uno smartphone non può MAI costare più di 800 euro, cifra che comunque ritengo FOLLE: è uno smartphone, con tutti i limiti del caso e tutte le mancanze del caso, che siano lato multimediale (DAC dedicati ormai non se ne vedono da mesi/anni, per non parlare di comunissime assenze come possono essere quelle del jack, dell'audio stereo) o lato batterie "perché più leggero è meglio" con smartphone che non arrivano manco a sera con uso medio/intenso in 4G e potrei continuare.
Pensare cjhe con 5/600 euro ti porti notebook notevoli a casa mentre per un "top di gamma" adeso ti devi spingere a buttare (perché spendere cifre folli su smartphone vuol dire BUTTARE via soldi, e lo dico da appassionato) cifre a 4 cifre.
Baaah
A parte che un minimo di garanzia dovrebbe esserci comunque il mio é un mero calcolo statistico, ogni 5 smartphone comprato in questo modo puoi anche avere un problema con la garanzia (é comunque valsa la pena).....statisticamente quanti smartphones hanno problemi da garanzia 1/5? Fosse cosí Amazon ci andrebbe sotto a venderli.....
Non mi sono mai messo al confronto con Kant, ma al contrario rido sui beoti, che si atteggiano a grandi intellettuali, ma che alla fine risultano piccoli, patetici, poveri, pusillanimi poveretti e che scimmiottano altri personaggi di dubbio valore, senza avere il minimo buon gusto “nell’accoppiare” due parole per dargli significato di senso compiuto ed originale.
Atteggiamento italiota e non italico, perché i veri italiani sono ben altri e con ben altri valori e senza andar a scomodare il mos maiorum o la morale cattalica.
Se volessi giudicare qualcuno giudicherei il tuo essere pecoro tanto da porti al confronto di Immanuel Kant e di riderci anche sopra.
Quindi il miglior compromesso è risparmiare approssimativamente 100€, ma ficcarsi il telefono nel qulo in caso di problemi?
grazie, ma che centrano i mac?
tralasciando che ferrari non fa più parte del gruppo FCA, comunque il gruppo vag quando fa i conti di vendite lo fa con tutte dalla skoda alla porsche.
sono sempre lo stesso marchio alla fine.
Il pensiero critico è ciò che distingue l’umano dall’animale.
Bravo, hai trollato abbastanza per questo articolo... u.u
Ha solo detto che non sei un appassionato di elettronica ma del consumismo. Poi se vuoi bruciare i soldi nessuno ti dirà mai nulla.
Ti dirò, io uso alexa tramite Amazon Echo Spot e mi semplifica la vita in alcune occasioni.
Alcune si, anche molte se vogliamo dirla tutta.
Ma alcune no, ed é questo il problema.
A dir la verità alcune azioni puoi ancora farla con lo smartphone
Certo! Poi fa tante altre cose in modo nettamente migliore rispetto ad uno smartphone vecchiotto.
Io non vorrei un medio gamma a dir il vero
Il 3 e 3T hanno da poco ricevuto l'aggiornamento ad Android 9 PIE
Dimmi quali altri smartphone vedono installati ufficialmente 4 versioni di Android!
Comunque per quanto riguarda OnePlus 7 penso che la versione normale partirà da 499euro e la versione PRO partirà da 699euro
Il 3 e 3T hanno da poco ricevuto l'aggiornamento ad Android 9 PIE
Me lo hanno consigliato infatti, ma sinceramente non ho molto tempo da dedicare al modding.
Con la Pixel Experience risolvi. Sono tutti bug della MIUI che ciclicamente si ripresentano. Senza considerare la pessima gestione delle notifiche. Insomma, per me la MIUI può anche piacere, ma la considero alla stregua di una custom ROM...
una linea moolto frastagliata