11 Luglio 2019
LG è prossima a rinnovare la gamma TV OLED con i nuovi modelli presentati al CES 2019. L'avvicendamento tra i prodotti del 2018 e quelli in uscita offre la possibilità di ottenere prezzi molto allettanti sui televisori commercializzati nel corso degli ultimi 12 mesi. La serie più interessante da questo punto di vista è la B8, dotata di gran parte delle caratteristiche presenti sui TV di fascia superiore e caratterizzata dagli stessi pannelli. A cambiare è il processore: Alpha 9 è sostituito dal meno evoluto Alpha 7.
Il resto della dotazione non presenta invece differenze sostanziali. Ritroviamo quindi la Smart TV basata su webOS 4.0 arricchita con le potenzialità offerte da ThinQ AI. Il supporto a HDR è molto esteso e comprende tutti i formati esistenti ad eccezione di HDR10+. LG non ha trascurato nemmeno il comparto audio: anche i B8 sono compatibili con le tracce in Dolby Atmos.
Le prestazioni sulla carta sono quindi molto interessanti soprattutto se rapportate ad un prezzo di acquisto molto conveniente. Nel corso della recensione andremo a valutare quali sono le differenze in termini di prestazioni rispetto alla serie C8, soffermandoci in particolar modo sulla differenza che intercorre tra i prezzi di listino.
Per facilitare la fruizione dell'articolo abbiamo suddiviso la recensione in capitoli. Cliccate sui link qui sotto per saltare direttamente al capitolo corrispondente:
La serie B8 si articola in due modelli da 55" e 65". Rispetto ai C8 viene quindi meno il taglio da 77". LG ci ha fornito in prova il 55". I pannelli utilizzati sono sempre gli OLED WRGB a 10-bit prodotti da LG Display. Sotto questo punto di vista non vi sono differenze rispetto a tutte le altre serie della gamma 2018. La risoluzione è Ultra HD, 3840 x 2160 pixel.
Il design è molto simile a quello di altri televisori OLED realizzati da LG. Le linee sono come sempre molto pulite e minimaliste. Anche il LED di stato, collocato lungo in basso e al centro, è occultato in modo da risultare invisibile quando non è in funzione. Lo schermo è circondato da una sottile cornice nera spessa circa 9 mm. Lungo tutti i lati troviamo poi un bordo arrotondato con finitura metallica che contribuisce ad alleggerire l'impatto del televisore sull'ambiente circostante.
Il supporto da tavolo è stato completamente ridisegnato rispetto a quello del B7. La base sottile che si apriva curvando gentilmente sui due lati è stata sostituita da un piedistallo centrale che declina leggermente verso il basso sia sul frontale che sul retro (dove si restringe). La base presenta inoltre la scritta "LG OLED" impressa in corrispondenza del lato in basso a destra. Il retro è caratterizzato da una doppia finitura estremamente simile a quella che troviamo anche sulla serie C8. La parte superiore (fino a circa metà), più sottile, risulta simile all'alluminio ed è riflettente. Quella inferiore, più spessa (46,9 mm), è invece in materiale plastico.
Gli ingressi sono tutti contenuti all'interno di due vani. La rientranza in prossimità del bordo sinistro ospita uno slot Common Interface +, tre ingressi HDMI 2.0b con HDCP 2.2 e una porta USB. Tutti i connettori sono posti parallelamente al pannello e non costituiscono quindi un impedimento in caso di installazione a parete. Tutte le altre porte sono invece poste all'interno di una seconda rientranza posta poco più a sinistra. Qui troviamo il quarto ingresso HDMI 2.0b con HDCP 2.2, due porte USB, gli ingressi per l'antenna digitale terrestre (DVB-T2) e satellitare (DVB-S2), la porta Ethernet, l'uscita digitale ottica e l'uscita cuffie. Questi connettori sono posti perpendicolarmente allo schermo (sono direzionati verso il retro). Possono risultare quindi scomodi da utilizzare quando si posiziona il televisore a muro. Completano la dotazione il Bluetooth Low Energy, il Wi-Fi ed il supporto a HEVC e HbbTV 2.0.1.
In basso a destra è presenta un piccolo joystick che permette di accedere al menu e di muoversi al suo interno quando non si può usare il telecomando. Il sistema audio integrato è praticamente identico a quello degli OLED C8. All'interno dello chassis è stato integrato un impianto a 2.2 canali con un'erogazione pari a 40 W. A fare la differenza, come vedremo, è principalmente l'azione della base che risulta qui meno efficace nell'indirizzare il suono verso l'ascoltatore. B8 riproduce le tracce audio in DTS e in Dolby Atmos.
L'elaborazione video è affidata al processore Alpha 7, un chip direttamente derivato da quello che equipaggiava i B7 del 2017. La capacità di calcolo è quindi inferiore rispetto al processore Alpha 9 che troviamo su tutti i modelli di fascia superiore. Questa minore prestanza si riflette in tre caratteristiche. La prima consiste nell'assenza del filtro "de-countouring", un espediente utilizzato per migliorare la riproduzione delle sfumature cromatiche. Sui C8, E8 e W8 la funzione si abilita insieme alla riduzione del rumore video. Nei B8 la stessa voce rende solo più pulita l'immagine a discapito dei dettagli più fini che si vanno a perdere. Chi preferisce un'immagine più "levigata" e con una transizione più precisa tra varie tinte deve quindi orientarsi verso uno degli altri OLED LG.
Il secondo elemento che diversifica la serie B8 dalle altre è il supporto a HFR (High Frame Rate), ovvero alle immagini fino a 120 fotogrammi. La compatibilità è attualmente limitata alla porta USB e di conseguenza al media-player integrato. Alpha 9 può gestire immagini Ultra HD con HFR e HDR. L'Alpha 7 dei B8 è invece più limitato: i televisori possono mostrare o HFR o HDR, oppure entrambi ma in Full HD. Alpha 7 è infine differente anche per quanto riguarda la calibrazione automatica dei TV. Alpha 9 opera su una 3D LUT (Look-Up Table) composta da 33 x 33 x 33 punti (35.937 in totale). La 3D LUT è il sistema con cui si corregge la riproduzione dei colori, in modo da ottenere risultati estremamente precisi. Gli OLED B8 si appoggiano su una LUT semplificata composta da 17 x 17 x 17 punti (4.913 in totale).
Fatte salve le summenzionate funzionalità, tutto il resto è in comune con i prodotti dotati di Alpha 9. La tecnologia TruMotion si occupa di gestire le immagini in movimento. L'attivazione del "Motion Pro" permette di sfruttare la tecnica nota come "black frame insertion" (BFI, QUI un approfondimento sul tema), che aggiunge fotogrammi neri alle immagini (alternati a quelli presenti nei video) per ridurre la persistenza su schermo e migliorare il livello di dettaglio percepito dall'occhio.
WebOS 4.0 è il cuore della Smart TV, gestita da un processore quad-core. Il telecomando Magic Remote è confermato in qualità di sistema per controllare tutte le funzionalità. La capacità di controllare un puntatore a schermo, la rotella centrale e il microfono integrato lo rendono una delle unità più semplici e piacevoli da utilizzare. La configurazione dei pulsanti è la stessa che troviamo anche sui C8. Sono presenti il tastierino numerico, l'accesso diretto alle impostazioni e alla home page della Smart TV nonché ai servizi di Netflix e Amazon tramite due pulsanti dedicati.
Anche sui B8 è integrata ThinQ AI, una novità pensata soprattutto per migliorare l'interazione vocale. Le tecnologie messe in campo da LG si basano sul Natural Language Processing (NLP), il riconoscimento del linguaggio naturale che si appoggia sul cosiddetto "machine learning". Gli assistenti vocali supportati sono Google Assistant e Alexa di Amazon (non ancora compatibili con la lingua italiana). ThinQ AI permette inoltre di sfruttare i televiosori in qualità di "smart hub" per controllare altri prodotti come robot aspirapolvere, condizionatori e purificatori d'aria, luci a LED, speaker multi-room ed altri dispositivi collegati al televisore tramite Wi-Fi o Bluetooth.
Il TV LG OLED55B8PLA viene proposto con un listino di 2.299 euro. In rete si può acquistare a partire da circa 1.040 euro.
Il TV B8 da 55" offre esattamente le stesse impostazioni presenti su C8 che abbiamo recensito alla fine dello scorso anno. Le possibilità di intervento su tutti i parametri sono quindi identiche. Non sorprende che anche le modalità video migliori siano quelle che avevamo già indicato nella recensione dell'OLED di fascia superiore. Per la visione in stanza buia (o comunque in ambienti con poca luce) consigliamo ISF Esperto (Stanza buia) o Technicolor. Per le stanza con luce in ambiente raccomandiamo invece ISF Esperto (Stanza luminosa).
Per i nostri test abbiamo utilizzato la nostra consueta attrezzatura composta da un colorimetro SpectraCal C6 HDR2000, un generatore di segnale DVDO TPG, HDFury Integral, HDFury Vertex, HDFury Linker, il misuratore di input lag realizzato da Leo Bodnar e Calman 5.9 Ultimate.
La taratura di fabbrica in modalità ISF Esperto (Stanza buia) si è dimostrata molto buona soprattutto per il bilanciamento del bianco. Il DeltaE (l'errore rispetto al risultato ottimale) medio si attesta a 1,3 mentre il valore massimo, corrispondente al 90%, è pari a 1,8. Ricordiamo che il valore critico per l'occhio umano (la soglia oltre la quale l'errore diviene visibile senza l'ausilio di strumenti) è 3. Scendendo nei particolari si nota come tutte le componenti cromatiche primarie (rosso, verde e blu) tendano a mancare leggermente e in modo piuttosto omogeneo.
L'andamento del gamma è invece meno preciso. Sulle basse luci (intorno al 10%) e soprattutto sulle alte luci (80-90%) il valore tende ad alzarsi oltre il riferimento di 2,4, traducendosi in immagini un po' troppo scure che possono occultare qualche particolare che dovrebbe risultare visibile. Il valore medio è 2,47. Le prestazioni si possono comunque migliorare con una semplice modifica delle impostazioni. É infatti sufficiente disattivare il risparmio energetico per rendere il gamma molto più lineare. Il valore medio si attesta in questo caso a 2,41 con qualche picco (in alto e in basso) non particolarmente significativo. Consigliamo quindi di non tenere attivo il risparmio energetico e di regolare la Luce OLED in base alla luminosità presente nell'ambiente.
La calibrazione di base risulta convincente anche per quanto riguarda la fedeltà cromatica. Come sul C8 abbiamo riscontrato una saturazione un po' più spinta per le coordinate di rosso e verde, che eccedono leggermente quanto previsto dallo spazio colore Rec.709. Per il resto non si registrano particolari criticità, come dimostrato anche dal DeltaE massimo, corrispondente a 2,41 per verde, blu e ciano. Per gli altri colori si spazia dal DeltaE 1 del magenta all'1,7 del rosso. La copertura dello spazio colore Rec.709 è pari al 99,4%.
Per la taratura abbiamo fatto ricorso a tutti gli strumenti offerti dal B8, ivi compresi il bilanciamento del bianco a 2 e 20 punti e il CMS 3D (regolazione dei colori con tinta, saturazione e luminosità). Come sui C8 (e sugli OLED rilasciati nel corso degli ultimi anni) abbiamo verificato un funzionamento praticamente perfetto di tutti i controlli. Il bilanciamento delle componenti cromatiche primarie sulla scala dei grigi è sostanzialmente perfetto. Il DeltaE medio è 0,1 con una punta massima di 0,23 e un minimo di 0,07. Il gamma migliora di conseguenza e coincide con il riferimento di 2,4 senza mostrare scostamenti che non siano infinitesimali (per notarli occorre modificare la scala del grafico).
Per i colori valgono le stesse considerazioni che avevamo riportato nella recensione del C8. La fedeltà cromatica è molto elevata. Il DeltaE massimo è pari a 1,3 per il rosso, 0,9 per il verde, 1 per il blu, 0,4 per il ciano, 1,2 per il magenta e 0,9 per il giallo. La copertura del Rec.709 sale al 99,8% ed è quindi pressoché totale. Anche le saturazioni intermedie (20%, 40%, 60% e 80%) migliorano sensibilmente, con un DeltaE che si attesta sempre al di sotto di 2, soglia sfiorata per il blu al 40%. Le ottime prestazioni sono confermate anche dal grafico del "color checker", che riporta la precisione nel mostrare a video altri colori tra cui gli incarnati. Il DeltaE medio è 0,9 mentre quello massimo è 1,7. Senza la calibrazione alcuni colori eccedono la soglia critica di 3 (per la precisione 3,1).
Il B8 si è comportato più o meno come il C8 anche per il funzionamento dell'ABL, acronimo di Automatic Brightness Limiter. Questo sistema limita la massima luminosità quando si visualizzano immagini ad elevato APL (Average Picture Level: indica in sostanza la quantità di informazioni ad alta luminosità, più la percentuale è elevata più le scene sono brillanti). Regolando la luminosità intorno alle 130 cd/m2 - nits non si riscontrano variazioni significative nella luminosità anche con immagini bianche a tutto schermo. Con un segnale bianco al 100% si ottiene una luminosità massima di 146 cd/m2 - nits.
Il passaggio da SDR (Standard Dynamic Range) a HDR rivela una taratura di fabbrica abbastanza precisa. La scala dei grigi evidenzia un eccesso non troppo pronunciato di verde e blu e una corrispondente mancanza di rosso, specialmente sulle alte luci (dal 70% a salire). La curva EOTF riflette questo andamento con un contenuto allontanamento dal riferimento che si mostra nel grafico come una piccola gobba di colore grigio. Traducendo il tutto in parole si può semplicemente far notare che il TV tende in quei punti ad enfatizzare la luminosità più del dovuto. Anche il processore Alpha 7 mette a disposizione la voce "Mappatura dei toni dinamica", una funzione che consigliamo di tenere sempre attiva (ne vedremo l'impatto nel capitolo inerente la prova di visione).
Il picco di luminosità che abbiamo misurato è di circa 770 cd/m2 - nits, di poco inferiore a quello del C8 anche se con tutta probabilità si tratta di discrepanze legate semplicemente ai singoli esemplari. Va comunque precisato che per raggiungere un valore così elevato è necessario lasciare i segnali a video su schermo per qualche istante. Diversamente si ottiene un picco un po' più contenuto, come dimostrato dalle misure che abbiamo ottenuto con rapide letture dello schermo in successione. Sugli spazi colore ampliati il B8 si comporta esattamente come il C8. Il giallo tende leggermente al verde e il magenta vira verso il blu.
Eseguendo la taratura in HDR si ottiene una maggiore precisione sotto tutti i punti di vista. Il TV segue la curva EOTF con pochissimi scostamenti molto contenuti. La gobba presente nel grafico relativo alle impostazioni di fabbrica è quindi assente. Il B8 esibisce dunque il giusto grado di luminosità lungo tutta la scala dei grigi. Il picco di luminosità misurato dopo la calibrazione si attesta ai seguenti valori:
- Schermata al 2%: circa 713 cd/m2 - nits
- Schermata al 5%: circa 715 cd/m2 - nits
- Schermata al 10%: circa 716 cd/m2 - nits
- Schermata al 25%: circa 472 cd/m2 - nits
- Schermata al 100%: circa 159 cd/m2 - nits
A calibrazione eseguita, la riproduzione dei colori migliora e permette di correggere i difetti che abbiamo evidenziato parlando delle impostazioni di fabbrica. La copertura dello spazio colore DCI-P3 è pari al 97,21% xy e 98,91% uv, mentre quella del BT.2020 si attesta al 72,24% xy e al 75,64% uv. La misura del volume colore relativo (CIE L*a*b) ha evidenziato una copertura del 119% per il BT.709, del 79% per il DCI-P3 e del 54% per il BT.2020. Parlare di livello del nero è ovviamente poco sensato per un TV OLED. Con gli strumenti di cui disponiamo non è possibile ottenere alcun dato. Il nero risulta quindi assoluto. Per la gestione delle immagini in movimento abbiamo ricavato impressioni esattamente in linea con quelle che abbiamo scritto nella recensione del C8. Senza l'ausilio del TruMotion vengono riprodotte circa 350-400 linee di dettaglio. Con TruMotion attivo si possono raggiungere circa 600-700 linee.
Gli ultimi due punti che restano da trattare sono la calibrazione automatica e il Dolby Vision. Per la prima vi rimandiamo alla recensione del C8 (Capitolo Calibrazione automatica). Di fatto non vi sono differenze apprezzabili tra le due serie. Il maggior numero di punti che compone la 3D LUT dei C8 risulta infatti più utile quando si esegue la "iRP LUT", ma questo metodo si rivela poco consigliabile sia per il tempo richiesto sia per via di alcune controindicazioni (le sfumature presentano alcune imprecisioni). La "Lightning LUT" a 101 punti e la "Matrix LUT" a 5 punti risultano quindi preferibili. Riteniamo che il metodo più rapido ("Matrix LUT") sia particolarmente consigliabile poiché abbina una notevole rapidità a buoni risultati che non mostrano imperfezioni evidenti.
Il Dolby Vision funziona allo stesso modo dei C8. La modalità video consigliata in Dolby Vision è la Cinema, quella studiata per una visione in ambienti oscurati. Per gli ambienti luminosi è presente anche la Home Cinema, caratterizzata da una curva EOTF che enfatizza la luminosità per contrastare la luce presente nella stanza. Quando si esegue una calibrazione manuale si lavora sul bilanciamento del bianco con il gamma impostato su un valore di 2.2. La regolazione richiede tempo ed attenzione poiché i controlli tendono ad avere un'influenza più o meno diretta anche sui valori contigui. Regolando il 70%, ad esempio, si finisce quindi per influenzare anche il 60% e l'80%. Il processo va dunque portato avanti con pazienza, ripetendo più volte le misure per affinare il risultato.
C'è poi da affrontare un ulteriore passaggio. Quando si raggiunge un livello soddisfacente si procede con una misura automatica del bianco, rosso, verde e blu. Il software CalMAN provvede quindi a creare un file di configurazione da salvare su una chiavetta USB. Quest'ultima va poi inserita in una delle porte USB dei TV. A questo punto è sufficiente avviare un qualunque contenuto in Dolby Vision, non importa se da una sorgente HDMI o in streaming dai servizi che supportano il formato. Il televisore riconosce il file presente e chiede all'utente se desidera applicare le relative regolazioni. Se è già stata effettuata una calibrazione è possibile caricare nuovi settaggi, ignorare i cambiamenti o tornare alle impostazioni predefinite.
Le prestazioni a calibrazione eseguita sono eccellenti, così come lo erano sul C8. Si nota in particolare come l'OLED di LG sia capace di seguire quasi perfettamente la curva EOTF, con un grado di precisione superiore rispetto ad HDR10.
La piattaforma Smart TV integrata nel 55" serie B8 è assolutamente identica a quella degli altri OLED LG 2018. Tutto il sistema è basato sulla versione 4.0 di webOS. Questa revisione non ha portato cambiamenti significativi, come si può notare anche osservando l'interfaccia grafica, quasi immutata se confrontata con le versioni precedenti.
La schermata principale mostra le icone delle varie applicazioni raggruppate lungo il bordo inferiore. Per scorrere tra i vari servizi e le funzionalità offerte ci si muove in orizzontale passando da una scheda all'altra. Nessuna novità anche per le scorciatoie che vengono visualizzate in alto a destra: un menu ad accesso rapido permette di modificare rapidamente la modalità video, il rapporto d'aspetto, la modalità audio, l'uscita audio, attivare il timer di spegnimento, controllare le impostazioni per l'accesso alla rete e accedere alle impostazioni complete.
Tutte le applicazioni da scaricare sono contenute all'interno dell'LG Content Store. I software sono raggruppati per categorie, come popolari, novità e con una sezione apposita per le app Premium (quelle ritenute più importanti). La scelta è piuttosto vasta e comprende quasi tutti i servizi, come ad esempio Netflix, Amazon Prime Video, YouTube, Infinity, Chili, Rakuten TV, NOW TV e Spotify. Netflix, Amazon Prime Video e Rakuten TV mettono a disposizione anche titoli in Dolby Vision. Ovviamente non manca un ampio supporto allo streaming in Ultra HD con HDR.
LG ha inoltre pensato anche a chi vuole sfruttare il proprio TV come complemento di arredo. La funzione Gallery Mode consente di trasformare il B8 in un quadro digitale. Le opzioni disponibili consentono di mostrare varie opere d'arte, fotografie o scorci suggestivi. Alcune delle immagini sono in realtà video animati che rompono la staticità generalmente associata a questo tipo di utilizzi. Tra i contenuti proposti ve ne sono alcuni realizzati in collaborazione con TripAdvisor e appositamente inseriti in funzione dell'alternanza delle stagioni.
Il Magic Remote si è nuovamente dimostrato il telecomando migliore per interagire con una Smart TV. Le possibilità offerte dal puntatore video facilitano l'interazione con moltissime applicazioni, basti pensare alla navigazione tramite browser. Anche poter scorrere rapidamente le pagine in verticale tramite la rotella centrale (analogamente a quello che si potrebbe fare con un mouse) è sicuramente molto più comodo ed efficiente rispetto alle più canoniche frecce direzionali. Il microfono integrato consente poi di eseguire ricerche vocali e di impartire alcuni comandi. L'effettiva utilità è però ancora relativamente limitata come su praticamente tutti gli altri Smart TV esistenti. Fatti salvi alcuni sporadici casi è spesso più pratico e veloce ricorrere all'uso del telecomando.
Per il controllo del televisore si può anche fare ricorso a LG TV Plus, disponibile per dispositivi iOS e Android. L'applicazione trasforma smartphone e tablet in telecomandi completi, replicando anche le funzioni di puntatore a video tramite un touchpad su schermo. L'app permette inoltre di condividere foto, musica e video presenti sui dispositivi mobili. Il media-player integrato ci ha nuovamente convinto. Lo abbiamo messo alla prova con molte tipologie di file e abbiamo riscontrato solo pochissimi casi di incompatibilità con formati particolarmente ostici. Ottima la compatibilità anche dal punto di vista delle tracce audio. Solo quelle lossless risultano mute come purtroppo accade sostanzialmente su quasi tutti i TV presenti sul mercato.
In conclusione, non possiamo che ribadire quanto avevamo già affermato nella recensione degli OLED C8. WebOS è ormai un sistema assolutamente maturo che si posiziona ai vertici tra le piattaforme Smart TV.
Rompiamo immediatamente gli indugi: dal punto di vista della gamma dinamica il B8 offre prestazioni esattamente identiche a quelle degli altri OLED LG di fascia superiore. L'utilizzo del processore Alpha 7 in luogo del più evoluto Alpha 9 non determina alcuno svantaggio. La gestione del pannello si rivela infatti assolutamente indistinguibile sia ad occhio nudo che con l'ausilio delle misure ricavate con gli appositi strumenti. La capacità di spegnere completamente i pixel si riflette direttamente sul rapporto di contrasto percepito che risulta di fatto non più quantificabile. Anche l'angolo di visione è quello (ampio) comunemente associato alla tecnologia con diodi organici.
Se si considerano anche tutti gli altri parametri, tra cui la fedeltà cromatica, la precisione nel seguire il gamma (in SDR) e la curva EOTF (in HDR), si rilevano ben poche differenze tra B8 e C8 (una si può notare sulla saturazione del rosso all'80%: sul C8 è più precisa) e alcune non vanno nemmeno a vantaggio dei modelli più costosi. Non è del resto un fatto sorprendente poiché riteniamo che anche affiancando un televisore per ciascuna delle due serie non si riuscirebbero a cogliere reali motivi per preferire uno all'altro. Ciò che viene rilevato dal colorimetro non è tanto un vantaggio/svantaggio di un determinato modello ma le piccole variazioni che intercorrono tra esemplari differenti. Il quadro risulterebbe molto simile se si effettuassero le stesse misurazioni tra due B8 o due C8.
L'uniformità convalida quanto appena riportato. Stiamo del resto parlando di pannelli OLED appartenenti alla stessa generazione. Il B8 non ha evidenziato particolari criticità né sotto il profilo del "vertical banding" né per altri difetti come la vignettatura. Per scorgere qualche accenno di strisce verticali è necessario utilizzare schermate grigie molto scure (tra il 2% e il 5%). Durante la normale visione è molto difficile scorgere queste imperfezioni, anche durante la visione di contenuti sportivi, particolarmente sensibili al "vertical banding" per vie delle rapide carrellate laterali su sfondi tendenzialmente uniformi (ad esempio il verde di un campo da calcio).
La gestione non è invece ancora perfetta sulle bassissime luci, le immagini molto scure con una luminosità appena superiore al nero assoluto. In questi frangenti qualche particolare tende a perdersi per via di una pulizia del quadro non da riferimento. Lo si nota più facilmente (ma non esclusivamente) con le sorgenti caratterizzate da una qualità non eccezionale. Il processore Alpha 9 offre qualche strumento in più per migliorare la situazione. Ci riferiamo a quel filtro "de-contouring" che si può abilitare in abbinamento alla riduzione del rumore video, anch'essa più evoluta sui processori più prestanti.
Ricorrendo a queste elaborazioni si possono mitigare le imperfezioni, un'opzione preclusa ai B8 poiché Alpha 7 non dispone né del filtro per migliorare le sfumature, né di una riduzione del rumore altrettanto efficace. Va comunque precisato che tali interventi non sono a costo zero. La maggiore pulizia delle immagini si ottiene al costo del livello di dettaglio, con i particolari più fini che finiscono per perdersi o per risultare meno apprezzabili. I puristi probabilmente preferiranno l'impostazione con il filtro spento, mentre per gli altri le possibilità aggiuntive incluse nei modelli con Alpha 9 potrebbero risultare utili in determinati casi.
Anche la calibrazione automatica può aiutare a migliorare la riproduzione delle porzioni più scure dell'immagine. I punti di regolazione presenti nel bilanciamento de bianco permettono al software di intervenire su intervalli non disponibili con i controlli manuali. Questi ultimi sono disposti a passi del 5% e quindi operano su un solo punto sotto il 10%. La taratura automatizzata lavora sul 2,3%, sul 3%, sul 4%, sul 5%, sul 7% e poi sul 10%. La riproduzione sulle basse luci si può quindi affinare con più efficacia.
Complessivamente, il B8 è quindi capace di restituite una notevole fedeltà in tutti i comparti che incidono direttamente sulla qualità delle immagini. La tendenza a rispettare la sorgente originale dimostra nuovamente lo stretto legame che intercorre con la serie C8. Si tratta indubbiamente di un prodotto adatto anche ad utenti particolarmente pignoli. Ci riferiamo soprattutto agli amanti del cinema che esigono il rigoroso rispetto della visione del regista e non amano i televisori che elaborano troppo il segnale di partenza.
L'upscaling eseguito dal processore Alpha 7 permette di raggiungere risultati simili a quelli dei processori Alpha 9. Qualche differenza si può notare con gli appositi segnali di test oppure osservando schermate con testo da distanza ravvicinata. Il dettaglio ripristinato sul B8 è leggermente inferiore così come la pulizia del quadro. Notare questi particolari durante l'uso del TV in condizioni reali non è però semplice. La distanza di visione e il movimento delle immagini finiscono per annullare quasi completamente un divario che è già piuttosto ridotto in partenza. Non riteniamo quindi che l'upscaling costituisca una reale motivazione per preferire i modelli di fascia superiore.
Il passaggio da SDR (Standard Dynamic Range) a HDR ci permette di apprezzare i picchi di luminosità. B8 si attesta ad un livello leggermente inferiore a quello del C8. Parliamo di qualche decina di candele al metro quadro. É difficile stabilire se la minore emissione luminosa sia da attribuire all'intera serie o all'esemplare che abbiamo ricevuto in prova. Non si tratta comunque di un elemento che possa fare una reale differenza. Per apprezzare realmente il divario occorrerebbe affiancare i due TV mentre si visualizzano schermate bianche sul 10% dello schermo, e anche in questo caso la luminosità non sarebbe molto differente.
La gestione di HDR è comune a tutti gli OLED LG. Per mostrare video in elevata gamma dinamica sui televisori occorre applicare il cosiddetto "tone mapping". Questa dicitura indica l'elaborazione che consente di adattare la gamma dinamica contenuta nella sorgente alle capacità del pannello. Gli OLED sono meno luminosi rispetto a molti dei contenuti realizzati in HDR e occorre dunque comprimere sapientemente la dinamica per non restituire immagini troppo scure o alte luci (le porzioni più luminose) "bruciate" e dunque indistintamente bianche, con particolari non più visibili ad occhio.
B8 esegue il tone mapping basandosi sui metadati chiamati "MaxCLL", acronimo di "Maximum Content Light Level". Questa sigla indica il livello di luminosità del pixel più luminoso presente nel flusso video. Altri TV si basano sui metadati "MDL", "Mastering Display Luminance", che riportano la luminosità massima supportata dai display utilizzati per realizzare i contenuti. Il valore MDL è tipicamente intorno a 1.000 cd/m2 - nits, in alcuni casi sale a 4.000 cd/m2 - nits (quando vengono usati i monitor Dolby Pulsar) e in rari casi arriva a 10.000 cd/m2 - nits. Non è però raro che i contenuti siano caratterizzati da un MaxCLL sensibilmente inferiore al valore MDL. Un esempio è costituito da "Blade Runner 2049", un titolo con MaxCLL che si attesta a meno di 500 cd/m2 - nits e MDL a 4.000 cd/m2 - nits. Basarsi sul valore MDL può quindi portare a prendere in considerazione un riferimento non esattamente preciso e attinente alla reale luminosità del video.
Come sui C8, è disponibile la mappatura dei toni dinamica, un'opzione utilissima che analizza le immagini in tempo reale per simulare un'elaborazione dinamica dei metadati. Viene in sostanza simulato il comportamento dei formati HDR10+ e Dolby Vision, capaci di ottimizzare (potenzialmente) la riproduzione in HDR fotogramma per fotogramma. La mappatura dinamica si può abilitare con i formati caratterizzati da metadati statici, quelli che operano una media sempre identica per tutta la lunghezza del contenuto. Si può inoltre ricorrervi anche con HLG, il formato televisivo retro-compatibile che non sfrutta i metadati (ne parliamo qui - HLG: il formato HDR per le trasmissioni TV).
La mappatura dinamica permette di ottenere immagini mediamente più luminose e di sfruttare meglio l'ampissima dinamica messa a disposizione dal pannello OLED. Esempi pratici si possono apprezzare ad esempio negli scorci di un cielo con sole e nuvole. Se in HDR10 il cielo può apparire tanto brillante da risultare indistintamente luminoso, con la mappatura dinamica attiva i particolari riemergono e rendono visibili le formazioni presenti. Lo stesso accade anche all'altro estremo ovvero sulle parti più scure. Anche queste ultime acquistano profondità grazie alla possibilità di adattare la curva EOTF alle immagini su schermo.
Non bisogna comunque dimenticare che la serie B8 supporta nativamente il Dolby Vision. Il comportamento che abbiamo misurato e osservato è assolutamente in linea con quello del C8. Tutti i nostri test non hanno evidenziato la più piccola difformità nel comportamento dei due modelli. Dolby Vision applica un tone mapping ancora più preciso rispetto alla mappatura dinamica (che del resto deriva da un'analisi delle immagini in tempo reale). La rigorosità è praticamente assoluta e consente di sfruttare tutta la dinamica del pannello OLED senza pregiudicare luminosità o dettagli sulle porzioni più chiare o più scure dell'immagine.
La gestione delle immagini in movimento è sostanzialmente la stessa che troviamo sugli OLED LG prodotti nel corso degli ultimi anni. Lo avevamo del resto scritto anche nella recensione del C8: le tecnologie messe in campo sono le stesse e non è quindi logico attendersi particolari miglioramenti. Sulla gamma 2018 si è aggiunto anche il "black frame insertion", attivabile sotto la voce "Motion Pro". Soluzioni di questo tipo sono già state sperimentate da altri marchi come Sony e Panasonic. L'implementazione non ci ha mai convinto e il B8 non cambia il nostro giudizio.
Il dettaglio percepito durante i rapidi spostamenti di camera è effettivamente superiore. I difetti sono però decisamente superiori ai pregi. Il primo consiste in una sensibile diminuzione della luminosità. Se in SDR si può comunque compensare in qualche modo, in HDR il calo si fa sentire soprattutto se l'ambiente non è completamente oscurato. L'elemento più fastidioso è comunque il "flickering", lo sfarfallio che rende le immagini molto meno stabili. Ci risulta molto difficile pensare che l'utente medio possa seguire un intero film o un evento sportivo senza accusare un affaticamento alla vista.
La sezione audio offre buone prestazioni anche se il risultato è leggermente inferiore rispetto al C8. L'impressione che abbiamo ricavato è che ciò sia determinato non tanto da differenze nei componenti quanto dalla base. Il supporto curvo del C8 (che è anche più ampio) riesce a indirizzare il suono verso l'ascoltatore con più efficacia. La resa si può anche ottimizzare tramite la funzione "One Touch Sound Tuning", progettata per valutare l'influenza dell'ambiente e compensare la riproduzione di conseguenza. Il TV emette una serie di suoni che vengono captati dal microfono posto sul telecomando. Quest'ultimo va posizionato nel punto in cui si siede lo spettatore. In pochi istanti si ottiene un'impostazione più accurata che si può confrontare in tempo reale con la regolazione di base. Le frequenza alte e medie sono ben gestite, mentre per quelle più basse si avverte la mancanza di un sistema capace di scendere più in basso e con maggior potenza (difetto che si trova su praticamente ogni televisore).
Chiudiamo con l'input lag, il ritardo nella risposta ai comandi impartiti. B8 è molto veloce in modalità gioco e si attesta sui 21,5 ms circa. Il cambiamento della risoluzione o la presenza di HDR non modificano il ritardo in maniera apprezzabile.
Il 55" B8 è un prodotto caratterizzato da un rapporto qualità/prezzo eccellente. Per poco più di 1.000 euro si ottiene un pacchetto ricco quasi quanto gli OLED di fascia superiore come ad esempio i C8. Qualche mancanza c'è, a cominciare dal processore video Alpha 7 che deve rinunciare ad alcune funzioni per via di una minore capacità di calcolo. La principale differenza è costituita dall'assenza del filtro "de-contouring". Ne deriva l'impossibilità di migliorare la riproduzione delle sfumature così come avviene sul C8 e sulle serie superiori, dotate del summenzionato filtro anche se in combinazione con la riduzione del rumore video. Non si tratta di una pecca particolarmente grave ma è innegabile che disporre di questa opzione possa risultare utile in alcuni casi.
Anche il supporto a HFR rappresenta un elemento di discontinuità tra il B8 e gli altri OLED LG. Alpha 9 può gestire sorgenti a 100/120 Hz con risoluzione Ultra HD e HDR, mentre Alpha 7 deve scegliere tra la massima risoluzione o l'elevata gamma dinamica. In questo caso non ci sentiamo però di considerarlo un limite vero e proprio per via della mancanza di sorgenti utilizzabili. Reperire contenuti HFR da riprodurre tramite USB è di fatto sostanzialmente impossibile per un normale utente.
Discrepanze decisamente meno accentuate si riscontrano anche per quanto riguarda l'upscaling e la sezione audio. L'elaborazione dei video con risoluzione inferiore all'Ultra HD è buona ma leggermente meno convincente rispetto ai modelli dotati del processore Alpha 9. Si tratta però di aspetti piuttosto marginali che richiedono un'analisi molto approfondita per poter essere notati. In reali condizioni d'uso è molto difficile distinguere l'azione delle due elettroniche. Per l'audio si segnala essenzialmente un'azione meno efficace della base nell'indirizzare il suono verso l'ascoltatore.
Fatte salve queste precisazioni, il TV OLED B8 si comporta più o meno come il C8 dello stesso taglio. Abbiamo quindi una gamma dinamica estremamente ampia garantita dal pannello di ottima qualità. Il livello del nero non più misurabile determina un rapporto di contrasto elevatissimo che solo pochi prodotti sul mercato possono eguagliare. Fedeltà cromatica, equilibrio e resa in HDR sono altri punti di forza che permettono al prodotto di spiccare rispetto alla media.
Parlando dell'elevata gamma dinamica è poi impossibile non citare l'ampia compatibilità con i formati esistenti. L'unico non supportato (per una precisa scelta di campo) è HDR10+. La mappatura dei toni dinamica, ovvero l'elaborazione dinamica dei metadati (disponibile per HDR10 e HLG) riesce in qualche modo a sopperire laddove sorgenti e servizi non mettono a disposizione anche il Dolby Vision. Quest'ultimo si rivela molto utile per sfruttare al 100% le qualità offerte dal pannello OLED.
Ottima anche la Smart TV, ormai una conferma per prestazioni, facilità di utilizzo e livello di maturazione della piattaforma. Il Magic Remote è probabilmente il miglior sistema di controllo disponibile sul mercato per navigare tra i menu, le applicazioni e il web browser integrato. Il ritardo nella risposta ai comandi (input lag) è molto basso e consente di utilizzare con soddisfazione console e PC da gioco. I margini di miglioramento si avvertono invece quando si osserva la resa delle immagini in rapido movimento. Come sul C8 non abbiamo ravvisato migliorie sostanziali rispetto alle serie rilasciate negli anni precedenti. L'aggiunta della funzione Motion Pro (il black frame insertion) non modifica il quadro poiché le problematiche da cui è afflitto superano i pregi.
Il 55" B8 è quindi non solo un acquisto molto consigliato ma anche il campione da battere per rapporto qualità/prezzo nella fascia intorno ai 1.000 euro. Gli utenti particolarmente pignoli ed esigenti possono orientarsi sul C8 per via delle differenze che abbiamo citato. A tutti gli altri consigliamo semplicemente di non preoccuparsi troppo: il divario non è così rilevante per l'utente medio.
Un ringraziamento ad Audioquality per il supporto logistico.
Commenti
In offerta su amazon a 600 euro nuovo.
Purtroppo non supporta la gitabit LAN.
L'ho appena scoperto perché sto provando a riprodurre un film 4K da 70 GB (1:1 di un bluray 4k) con Plex
Il bitrate del file è comunque sotto i 100 Mb/s, ma sia in WiFi che in LAN va in buffering, anche se in LAN di meno, nonostante in WiFi vada più veloce (teoricamente) il WiFi di sta TV fa abbastanza pena.
Il mio router Asus segnala che è 100 Mbps, il cavo però è gigabit.
Il mio povero Mi Box in WiFi (che è molto migliore) riesce a riprodurlo (ma ha altri problemi...)
Ok grazie ero indeciso tra questo e panasonic ez800 ma non ha dolby vision e penso prendo questo per una persona conoscente
come ti trovi?
Salve a tutti,
Ho acquistato questo tv ieri e avevo un sony Android prima.
Vivo in Svizzera non ho l'antenna tv in casa. Con il sony, ho la possibilità di guardare i canali via zattoo.
Ho installato zattoo anche sull'LG, ma i canali li apre via l'applicazione e me li fa vedere in formato SD.
Il sony invece li importa come se fossero canali dell'antenna.
Posso risolvere in qualche modo?
Grazie
Preso! Grazie
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(yeppon). offerta da prendere al volo senza pensarci un secondo per chi
deve cambiare tv
Ti ringrazio Nicola, sei stato preciso e disponibile come sempre.
Un saluto e buona giornata
Ero praticamente sicuro.
Sai perché su Netflix e compagnia lo noti meno?
Perché lì i film non li vedi a 24 Hz e quindi ti "lisciano" un po' la naturale (scarsa) fluidità del materiale a 24 p.
Idealmente sarebbe però giusto così: i film non sono fluidi, se vuoi aumentare la fluidità più di un pelino l'effetto soap opera è inevitabile sugli OLED (che possono contare solo sull'interpolazione).
Non posso risponderti con certezza al momento perché dovrei prima mettere mano su un B9 per poterlo sviscerare a dovere.
Non mi aspetto comunque differenze enormi.
La più rilevante è HDMI 2.1 che però su un Ultra HD non è affatto indispensabile.
Tieni comunque presente una cosa: il prezzo dei B9 sarà sicuramente più elevato per qualche mese.
Se vuoi comprare al prezzo odierno del B8 dovrai attendere un po'.
Ciao e complimenti per l’ottimo articolo!! Ma rispetto all’imminente B9 vale la pena attendere il successivo? A parte il supporto ad Apple AirPlay 2 non sono riuscito a trovare differenze..
I file sono film a 24p?
Alta qualità
Com'è il livello di compressione?
Alta qualità o si vede qualche artefatto?
Ciao Nicola, ho da un mesetto un LG 55C8 e ho notato che su file video 1080p compressi in h264 o h265 si presenta il fastidioso effetto soap opera e di poca fluidità dell'immagine. Lavorando sulla modalità utente nel settaggio "True Motion", un po' si può ovviare, ma non in modo ottimale. Il fatto che questo non avvenga con video in streaming, ma pur sempre in HD a 1080p (Amazon Video), da cosa dipende? Sono compressi con un altro formato? Comprare un player bluray che risolverebbe questi formati di compressione col suo hardware, potrebbe aiutare? Grazie in anticipo
Magari era una questione di scorte. Comunque non ci son dubbi che il c8 sia superiore al b8.
Li ho visti in negozio...fidati 65b8 a 2499 euro e 65c8 a 2299...era solo per capire come era possibile anche perchè non lo comprerei mai in un negozio..dato che il primo lo si trova a 1500 più o meno e il secondo a 1800 ...sono rimasto stupito anche io magari avevano sbagliato non ho chiesto sinceramente...
Sicuro di aver guardato i 2 65" e non il 55c8 ed il 65b8?
Scusate l’ignoranza ma come è possibile che a mworld un 65b8 costa 300 euro in più di un 65c8 ? E’ Normale ?
Figurati, sempre a disposizione.
Ma la TV supporta il Gigabit? Il cavo è Cat5e o superiore?
Rtings valuta principalmente il tempo di risposta dei pannelli e ovviamente gli OLED da questo punto di vista vincono sugli LCD.
Il problema è anche gli OLED sono display "sample&hold" che non spengono mai i pixel nel passaggio tra un fotogramma e l'altro.
Questo causa la persistenza delle immagini sullo schermo e sulla retina.
L'occhio umano lo percepisce come motion blur, cioè come immagini sfocate.
Gli LCD possono recuperare più dettaglio perché riescono a combinare interpolazione e backlight scanning, gli OLED contano di fatto solo sull'interpolazione (ci sarebbe il black frame insertion ma, come ho scritto nella recensione, ad oggi i limiti sono eccessivi).
La definizione non ottimale è visibile ad occhio (basta che guardi una partita di calcio) e infatti anche il segnale test che si utilizza per misurare il dettaglio è da leggere ad occhio (non c'è uno strumento di misura).
Non c'è alcun problema con il DVB-T2 (che comunque non arriverà a breve in Italia).
Dal primo gennaio 2017 è vietato vendere TV sprovvisti di sintonizzatore DVB-T2 con HEVC.
Ciao Nicola Buriani, vorrei chiederti come mai hai inserito come nota negativa di questo B8 le immagini in movimento (sfarfallio/scia)?
Vedendo le analisi complete delle TV su rtings, hanno messo in cima alla lista delle più performanti, nello sport, proprio il C8 e subito a seguire il B8.
Vorrei capire se questo problema è veramente fastidioso o impercettibile all'occhio umano.
Grazie
Com'è possibile che su rtings afferma che i migliori TV per vedere sport sono proprio C8, AF8 e B8? Mentre voi dite che questo b8 ha problemi con le immagini in movimento?
...fermo restando che questo Oled LG è un grande TV, la tecnologia DVB T2 non è supportata dal Codec H265, che è presente in tutti i tv della gamma 2019.
Se è vero che l'anno prossimo l'HD passerà al Codec H265 ciò comporterà la necessità di un decoder esterno per vedere i programmi in HD.
Siamo d'accordo?
Il router è esattamente a fianco alla TV a meno di 20 cm di distanza dall'angolo del televisore. E arrivano 1000 mega pieni
Il problema è la rete ibrida 2,4 e 5 Ghz che adottano i router WiFi. Vai
nelle impostazioni del router e abilita 2 reti singole (una appunto a
2,4 e l'altra a 5). Connetti la tv a quella a 5 Ghz e non avrai più
problemi.
Tieni presente però che la rete a 5Ghz è più veloce ma sopporta meno la presenza di muri e le lunghe distanze.
Grazie per il supporto!
Esatto. Non si torna agli LCD.
Il mio è del 2015 . Sta ore ed ore acceso. Con schermate anche fisse.
Pegola !
La tecnologia oled non va bene per i giochi. Non è questione di forum.
È normale in internet,per qualche unità (da vedere anche come viene trattato è utilizzato)che presenta il difetto ,viene portato a tutte le unità,quando ovviamente non è così.
I Wi-Fi dei televisori sono piuttosto scarsi. Ma anche qua c'è da stabilire la tecnologia supportata dal punto di accesso e dalla TV, la distanza, eventuali interferenze ecc. In generale queste cose o funzionano o no. E non si può chiamare l'assistenza perché fa 22 Mbps invece di XYZ, capisci?
Si sono sufficienti, ma appunto perché ho collegato il cavo. Altrimenti in wifi non sempre andava in 4k dato che 22 mega sono limite.
Leggevo le stesse cose sul plasma. Poi ovvio che succede, ma del resto nei forum si parla dei problemi, mica di quanto sia bello e quanto funziona bene. Gli OLED soffrono di uniformità ? Certo, ma se vai nei forum sembra che il Prob sia sul 90% dei pezzi quando invece sono casi ... PS come detto ho anch'io lg ma Sony OLED è il top (come lo è negli LCD per me)
Certo su questo ti do ragione niente a questo mondo e privo di difetti , io volevo solo dire che gli LCD rispetto agli oled sono più maturi ma non esenti da dinfetti, io sono solo un po restio ad una tecnologia ancora un po acerba, tutto qua
Ma infatti se provi l’oled non vuoi altro,io da quando ho il b8 l’ho veramente capito,poi inutile dare peso a frasi tipo “vedrai tra tre anni come sta messo”valgono come le profezie sulla fine del mondo.
... avrei risposto le stesse cose, grazie. Cmq io posso parlare delle mie esperienze e ripeto, px700 plasma Panasonic quasi 12 anni perfetto e senza burn in (ci puoi credere o no per me è uguale, non devo convincere nessuno), ks8000 Samsung uno scandalo, gt50 Panasonic ottimo ora a casa di un mio collega, b6v stessa cosa e o ora c8v 65. Io non sono partigiano né per un marchio né per una tecnologia. Semplicemente ora non c'è di meglio di un OLED e sarà così ancora per un po'. Microled? Certo, quando sarà fruibile a prezzi degli OLED di oggi lo prenderò. PS i plasma non sono spariti per la qualità ma per i consumi e i costi ... Ancora adesso un caro vecchio kuro Pioneer si difende e surclassa metà delle morchie che vedi in giro ... Di tutte le marche ovviamente
La verità non esiste ne la mia ne la tua,Sony e Panasonic hanno chiesto più panelli oled a lg sinonimo che voglio puntare sempre più su questa tecnologia,che ora mai è affidabile,con i suoi rischi come tutte le tecnologie,del resto anche il motore endotermico ha da la sua il rischio di fondersi,di bruciare la guarnizione della testata,di spaccare le valvole in caso di rottura di cinghia,è fidati che lavorando nel settore capitano,perché fa parte dei suoi possibili rischi,le tv oled attuali se usate normalmente non corrono rischi perché hanno vari sistemi di prevenzione.
La verità sai qual è? Che quando ci sono miliardi di dollora in ballo anche un marchio blasonato come sony si abbassa i pantaloni e corre dietro al trekking del momento con tutti i rischi che ne consente, infatti sony oltre a produrre la migliore tecnologia in suo possesso su pannelli oled lg continua anche a produrre lcd di grandissimi livelli vedi i vari zd9, zg9, ag95, ag90, ed anche xe90 xf90 che quest ultimi 2 rapporto qualità secondo me sono i migliori lcd sul mercato, non come lg che oltre agli oled il resto è fuffa,. Con questo cosa voglio dire che Sony e vero che ha i migliori oled ma se dovesse andare male in futuro dietro ha degli LCD all altezza ineguagliabile e quindi tutto sto rischio che dici tu non lo corre, lg forse è quella a rischiare di più in questo momento
Ripeto non li fa perché non ha la tecnologia,tu dici che compri Sony una o forse la migliore marca tv,e loro puntano molto sul oled,comprando da lg,quindi Sony che da sempre fa tv spettacolari non capisce nulla?capisce Samsung che rispetto a Sony è però?o forse la giapponese Sony se ne intende di qualità e non rischierebbe mai la faccia con una tecnologia non valida,difettosa ,e che per giunta deve acquistare da un’altra?
Guarda che samsung ha inventato gli Amoled sui Cell, , quindi se voleva fare tv oled non avrebbe nessun problema a farli non li fa perché te lo ripeto per la 100 volta gli oled avranno vita breve come è stato per i plasma mettitelo in testa poi io prendo i Qled? E Che c'entra , io sto parlando dei difetti reali che hanno gli oled , se ti interessa io compro solo Sony,, i qled non li comprerei mai, non perché non sono prodotti buoni, ma solo perché sono sovrapprezzati, .
vedi - " Avengers Endgame " - completa con i sottotitoli !!
tutti i film sono disponibili qui: BOXSERIES17.BLOGSPOT.COM
interessante...quindi anche se tendenzialmente nei cinema abbiamo un'immagine non compressa rispetto al disco fisico poi quando prendiamo quest'ultimo abbiamo sì un'immagine compressa ma che ha l'aggiunta di qualcosa che al cinema non vediamo anche se un domani si potrebbe vedere? Questo da un certo punto di vista renderebbe cinema e home video ancora di più due alternative invece che una peggio dell'altra, non credi? Forse esagero un pò? Lo chiedo perchè nel mio piccolo in effetti credo che certi film al cinema rendano molto meglio che a casa e in alcuni casi viceversa
Uso abitualmente una Xbox One x. I forum servono x esporre i problemi;se ci si basa solo su quelli anziché su esperienze personali, non si compra niente. Io di OLED dopo 2/3 anni ne ho preso pure un'altra, figurati
Lo attacchi ad una console e già non è più così
Ma ci credi veramente a quello che scrivi? Samsung non produce oled perché li dovrebbe acquistare da LG , e rinuncerebbe a fior di miliardi di dollari per un capriccio? Ma dai vi inventereste di tutto pur di non ammettere la verità, e la verità è che gli oled faranno la stessa fine dei plasma punto.