
13 Gennaio 2021
A volte, i nervi tesi tra due aziende possono essere lo specchio dei rapporti ostili tra i rispettivi CEO. Questo è, a quanto pare, il caso di Qualcomm ed Apple: il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui cerca di ricostruire il puzzle della contorta battaglia legale tuttora in corso (l'ultima "partita" si è conclusa con un inutile pareggio) partendo proprio da Steve Mollenkopf e Tim Cook.
I due, a quanto pare, non possono proprio vedersi: troppo diversi caratterialmente, politicamente, aziendalmente. (Anche) per questo motivo è venuta sempre meno la fiducia tra i due (tra i CEO precedenti Paul Jacobs e Steve Jobs la situazione era differente), sfociata in timori reciproci che l'altra parte stesse tramando contro. E' il caso della scalata di Broadcom, tentata nel 2017 per acquisire Qualcomm poi bloccata da Trump a marzo 2018 e successivamente sfumata: secondo Mollenkopf, dietro a questa operazione ostile c'era Apple, e tale convinzione lo ha portato a trattare l'azienda di Cupertino con ancor maggiore distacco.
Le ricadute di questa lunghissima battaglia legale sono evidenti: ci perde Qualcomm, con un valore sul mercato crollato del 25% dal 2017 ad oggi; e ci perde ovviamente anche Apple, che oltre ai milioni di dollari spesi in avvocati e questioni legali (ma questo discorso vale anche per Qualcomm) ha dovuto rinunciare alla vendita del suo smartphone per un certo periodo (vedi il caso della Cina) e si ritrova senza uno dei principali fornitori. Il rischio più grosso ad oggi riguarda i modem 5G, che Mollenkopf - nonostante tutto - continua ad offrire a Cook | Qualcomm: se Apple vuole i nostri modem 5G sa dove chiamare | ma che difficilmente la società di Cupertino acquisterà, rivolgendosi piuttosto ad altri produttori - Samsung, Intel e MediaTek tra questi. Il pericolo (concreto) è che Apple arrivi in ritardo sul mercato con l'iPhone compatibile con il nuovo standard, considerati anche i ritardi in tal senso di Intel e la scarsa convinzione ad affidarsi ad altri fornitori per motivi di mercato e di qualità.
Il WSJ parla di "imbarazzo" tra i due CEO, concetto che ben descrive la situazione che, invece di risolversi, si sta ingarbugliando sempre più. "Monopolista" Qualcomm secondo Apple, "scorretta" Apple secondo Qualcomm. E man mano che il tempo passa, la querelle si è trasformata in un qualcosa di impossibile da risolvere con un accordo tra le parti. O, almeno, in tempi stretti, visto che questa settimana Mollenkopf e Cook saranno chiamati dal Tribunale di San Diego a testimoniare. I prossimi giorni, infatti, saranno cruciali non solo per capire chi la spunterà, ma anche per il futuro delle due aziende.
"L'accordo ci sarà", dicono alcuni, "impossibile che trovino l'accordo", dicono altri. Secondo il CEO di Qualcomm alla fine Cook cercherà di trovare un'intesa, così come avvenne con Nokia nel 2008, ma chi conosce bene la controparte Apple è convinto che la parola "fine" venga scritta solamente da un tribunale.
Commenti
Uno e' macho, l'altro e' fruscio!
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Beh, c'è poco da dire, Qualcomm dal punto di vista legale ha ragione, offre una qualità che nessun produttore delle stesse componenti riesce ad offrire al momento e può fare i prezzi che vuole (rimanendo nel sensato), Apple ha poco da lamentarsi visti i prezzi dei loro prodotti, fuori dal discorso legale poi ci si può mettere dalla parte di chiunque, ma sono più bambinate che altro
Sembra la storia di “American Gods" ed Apple interpreta la parte di World
Quella pazza...
Ho sentito dire che Tim ci ha provato col fratello di Mollenkopf.
Qui va a finire che si graffiano e si strappano i capelli.
(sigla di misfits)
to be continued...
Direi che per i due CEO sono periodi veramente difficili date le decine di milioni dategli annualmente.
è un po che non lo vedo in giro... ormai c'è max e guccia.
anche callea lo vedo un po spendo ti recente
no scusa, guccia o gruccia è ancora più preparato XD
mi sa che tim ha fatto il birbantello a qualche riunione e a steve non è piaciuto
bastava chiedessero a MACUSER: lui sa tutto