Spotify denuncia Apple: tra poche settimane indagine UE | Financial Times

06 Maggio 2019 674

Aggiornamento 06/05:

Dopo il botta e risposta tra Spotify ed Apple delle settimane scorse, arriva ora l'indiscrezione diffusa dal Financial Times secondo cui l'Unione Europea si sta preparando ad avviare un'indagine formale nei confronti della casa di Cupertino. Il report dell'autorevole fonte fa riferimento ad un'indagine antitrust che prenderà il via tra poche settimane e che sarà quindi finalizzata ad accertare la fondatezza delle accuse avanzate da Spotify nei confronti di Apple - sono riassunte nell'articolo originale riportato poco più in basso.

Aggiornamento 18/03

Botta e risposta tra Spotify e Apple: dopo la denuncia (della prima) e la difesa (della seconda), ecco il commento del servizio di streaming musicale alla lettera aperta pubblicata settimana scorsa dall'azienda di Cupertino sul sito ufficiale:

Ciascun monopolista dirà di non aver fatto nulla di sbagliato e sosterrà di avere a cuore gli interessi della concorrenza e dei consumatori. In questo modo, la risposta di Apple alla nostra denuncia alla Commissione Europea non è nuova ed è esattamente ciò che ci aspettavamo.

Dura, dunque, la posizione di Spotify nei confronti di Apple. La società di streaming ha "piena fiducia nella Commissione Europea", ed è certo che siamo solamente all'inizio di una battaglia legale lunga e delicata.

Aggiornamento 15/03

Non si è fatta attendere la replica di Apple: come riportato in una nota ufficiale, l'azienda di Cupertino accusa Spotify, rea di "volere tutti i benefici di un'app gratuita senza che questa lo sia".

Dopo aver utilizzato l'App Store per anni per incrementare incredibilmente il suo business, Spotify cerca di prendere tutti i benefici dell'ecosistema App Store - comprese le entrate sostanziali che attingono dai clienti dell'App Store - senza fornire alcun contributo a questo marketplace. Nel contempo, distribuiscono la musica che ami dando contributi sempre più piccoli agli artisti, ai musicisti e ai cantautori che la creano, arrivando persino a portare questi autori in tribunale.

Apple "ricorda" a Spotify che sono stati approvati sullo Store 200 aggiornamenti, e l'app è stata scaricata più di 300 milioni di volte. In più, la versione per Apple Watch è la n.1 nella categoria Musica dedicata all'orologio della Mela.

Tutti i dettagli della risposta di Apple sono disponibili nel comunicato che trovate come VIA.

Articolo originale - 13/03

Spotify torna ad accusare Apple di concorrenza sleale, in virtù delle regole dell'App Store che, a detta dei gestori del popolare servizio di streaming musicale, penalizzano alcuni sviluppatori privilegiando altri - a partire dalla stessa casa di Cupertino. Il tema non è nuovo, ma ora, dopo la richiesta di intervento dell'Europa avanzata a fine 2017, Spotify passa alle maniere forti formalizzando la denuncia presso la Commissione Europea. A darne notizia è il CEO Daniel Ek in un lungo intervento nel sito ufficiale (ved. link in FONTE) nel quale si evidenziano i fallimentari tentativi di risolvere la questione direttamente con Apple.

APPLE: ARBITRO E GIOCATORE

L'atto di accusa di Spotify si basa sul duplice ruolo svolto da Apple: da un lato la casa di Cupertino è proprietaria della piattaforma iOS e dell'App Store, e può pertanto deciderne le regole, dall'altro gestisce in prima persona Apple Music, il servizio musicale che entra in diretta competizione con Spotify. Ciò darebbe ad Apple un vantaggio che i concorrenti non sarebbero in condizioni di ridurre. Per argomentare, Daniel Ek fa alcuni esempi:

  • Spotify ed altri fornitori di servizi digitali sono tenuti a corrispondere ad Apple una tassa del 30% sugli acquisti effettuati tramite il suo sistema di pagamento. Ciò vale anche per la somma necessaria al passaggio dall'account gratuito di Spotify a quello Premium. Pagando tale tassa, Spotify è costretta ad aumentare il prezzo dell'opzione Premium ben al di sopra di quanto richiesto per utilizzare Apple Music e non può offrire all'utente finale una proposta a cifre competitive.
  • In alternativa, Spotify può decidere di non ricorrere al sistema di pagamento di Apple, ma in tal caso il servizio va incontro a restrizioni tecniche e legate all'esperienza di utilizzo. Ad esempio, Apple limita le comunicazioni tra Spotify e la sua utenza e, in altri casi, Spotify non è nemmeno autorizzata ad inviare e-mail alla clientela che usa un dispositivo Apple. La casa di Cupertino viene anche accusata di bloccare gli aggiornamenti dell'applicazione e di aver impedito a Spotify (e ad altri servizi concorrenti) di diffondersi nell'ecosistema di prodotti e servizi Apple - si cita espressamente Siri, HomePod e Apple Watch.
LE RICHIESTE

Spotify non pretende un trattamento speciale ma, al contrario, lo stesso riservato ad app come Uber e Deliveroo che non sono soggette alla tassazione sopraccitata. Nella parte finale dell'intervento Daniel Ek si focalizza su tre richieste:

  • Le applicazioni dovrebbero essere messe in condizione di competere equamente in base ai propri meriti e non in base a chi possiede l'App Store.Tutte dovrebbero rispettare le stesse regole, compresa Apple Music.
  • Gli utenti dovrebbero essere realmente liberi di scegliere il sistema di pagamento che preferiscono, senza essere costretti ad usare un sistema con tariffe discriminatorie come quello di Apple.
  • Gli app store non dovrebbero controllare le comunicazioni tra gli utenti finali e i gestori dei servizi.

La parola finale, a questo punto, spetta alla Commissione Europea, chiamata formalmente ad esprimersi su un'annosa vicenda.


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Commenti

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sagitt

primo perché sarei un tr0ll, secondo quello con seri problemi sei tu.

Giangiacomo

Lo so che sei un frustrato, grande troll. Ma con me ti è riuscita male, sei come The Child o Callea. Il solito troll pollo che ci prova ma non gli va bene.

sagitt

mamma mia che vita triste che devi avere

Giangiacomo

Ah, si respira una certa aria di un certo Sagitt il troll. E anche uno dei peggiori da quello che mi riferiscono altri utenti qui sul blog. Che risate ordunque

sagitt
Giangiacomo

Il commento a cui ho commentato era legato all'articolo che avevano citato. Ed era dell'anno scorso e non di 10 anni fa. Si dimostra sempre più la tua bassa educazione e la tua ignoranza pura, ma ti prego continua pure che ci facciamo grosse risate

sagitt

ho detto commenti di 10 anni prima e non articoli.
il solito mentecatto

Giangiacomo

Sono andato a leggermi l'articolo dato che è stato citato oggi. Come sempre la tua ignoranza è strabiliante. Aumenta giorno dopo giorno

sagitt

Come al solito vai a vedere commenti di 10 anni prima perché ti annoi

Giangiacomo

Come sempre mostri poca intelligenza ...

E' esattamente questo il concetto.

Un monopolio ha sempre effetti negativi sul mercato.
Ad esempio perché disincentiva l'ingresso di nuovi players.
Questo in economia.

Il fatto che poi questo non abbia nulla a che fare con Spotify (che non è un monopolio) è altro discorso.

Suiram
Quotatore

Quoto

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Quoto

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Quoto

Felix

Per niente... il sistema di acquisti in-app di Apple, ripeto, è facoltativo, Spotify non è obbligata ad usarlo (ed infatti non lo sta usando, neanche Google Music lo usa, per fare un altro esempio).

Cose ci sarebbe di sleale nell’offrire un servizio a chi in cambio paga una commissione?

Apple ha diritto a guadagnare da tutto il sistema pagamenti/store che ha messo in piedi, e se a Spotify non sta bene non lo usa, come appunto sta facendo.

alexhdkn

Dunque è concorrenza sleale

Andrej Peribar

Spero di no.
Raggira il problema e se c'è una pratica di concorrenza sleale la legalizza

Spider

Non è la mia soluzione. È quella che potenzialmente potrebbero fare.

Andrej Peribar

Se Apple deve solo pagare il 30% a se stessa, fa una società fittizia "Apple Music" che carica l'app e tassa quella.

Non ha nessuna necessità di aumentare il prezzo o prelevare soldi.

Se c'è un problema di concorrenza sleale lo stai aggirando con la tua soluzione.

Andrej Peribar

Sono abbastanza bravo nelle ipotesi senza concentrarsi negli esempi. :)

Se Apple come dice Felix permette di tenere a spotify l'applicazione nello store gratis la sua applicazione a cui ci si può abbonare dal sito della stessa... il problema si sposta al servizio di pagamento.

Spotify non può pretendere che il servizio di pagamento interno sia a sua disposizione

Spider

qual è il problema?

Ansem The Seeker Of Darkness

Non so quale sia la richiesta esatta di Spotify, ma il punto è che Apple è monopolista di qualsiasi pagamento avvenga su iOs all'interno dello store e delle app.
Questo crea un evidente vantaggio nel momento in cui Apple vende e offre servizi legati ai libri, musica e video. Non è un problema solo di Spotify, ma di qualsiasi shop online o servizio generale.
La cosa più corretta sarebbe che tali servizi siano esentati dal 30% come per evviene per i beni fisici, altrimenti si crea un problema di concorrenza sleale evidente ed importante.

Pensa ad esempio se TIM dicesse che Fastweb & Co. gli dovessero pagare il 30% di ogni contratto. La concorrenza non potrebbe esistere di fatto.
Per questo serve un intervento dell'europa per obbligare Apple a cambiare le regole

Andrej Peribar

Perché hai messo i puntini?!
Sei un fantoys la tua parola va ponderata

Però se è come dici ha ragione Apple

sagitt

mih

Ansem The Seeker Of Darkness

Primo: Non è un problema di Apple
Secondo: Apple Music ha come introiti i suoi più 3€ per ogni abbonato di spotify su iOs, ovvio che abbia la vita facile!

Ansem The Seeker Of Darkness

Il problema è che Vorrebbe dire pagare il proprio maggior concorrente. Non sarà mai una opzione.

Felix

Com’è giusto che sia

alexhdkn

Che quel 30% entra comunque nelle tasche di Apple. È un concetto semplice.

ReArciù

A guadagnare da spotify sono solo quelli nella top ten dei piu ascoltati praticamente. Ormai il guadagno dell'artista sono live e merch

Felix

Certo...

talme94

Meh

Andrej Peribar

Ripeto.
Non ci hai riflettuto abbastanza

Andrej Peribar

???

sagitt

Ottimo, e cosa cambierebbe?

sagitt

Bah

Andrej Peribar

È vero quello che dici?

Andrej Peribar

Non ha alcun senso e non aiuterebbe spotify anzi lo incùlerebbe legalizzando fra l'altro la posizione di Apple..

Secondo me non ci hai riflettuto abbastanza.

Spider

Però prima li deve prelevare dal suo portafoglio. Ma così gli risulterà un ammanco del 30% e allora aumenterà il prezzo dei suoi servizi fino a ricolmare il vuoto.
Poi si accorgerà che i soldi sono sempre rimasti lì, ma i soldi ormai se li è presi dalle tasche degli utenti.

In realtà l'abbonamento dovrebbe costare il 30% in più

Jam

Non fa finta di non capire. Proprio non può capire perché non ha le capacità analitiche per farlo.
É un fallimento del sistema scolastico, ammesso abbia finito di frequentarlo.

Jam

Ahahah come Calimero. É un'ingiustizia però. Se avessi tempo e voglia fare un meme su di te stupendo.

Jam

Ahahahah. Me li vedo dal giudice a dibattere. Giudice non é un testo il nostro, bensì un'ingiustizia per la quale non possiamo fare nulla.

Ma sparisci coso ahahahah. Questo commento é epico.

comatrix

Esattamente

Jam

No beota. Semplicemente laddove fa concorrenza smetterà di applicare le regole generali per adottarne di specifiche che valgano per apple stessa e i concorrenti.
Ma io sono più drastico ancora. Se gestisci la piattaforma non puoi avere anche i servizi. Se vuoi i servizi vendi lo store. Vale per apple vale per google vale per Amazon e dovrebbe valere per tutti.

Jam

Sprechi parole cob quel tizio.

Jam

Il commento più sensato che tu abbia mai scritto negli ultimi cinque anni.

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