
15 Marzo 2019
In occasione della presentazione in India di Redmi Note 7 Pro, è emerso un dettaglio che in molti avete segnalato nei commenti: improvvisamente lo Snapdragon 675 utilizzato su questa variante non è più l'unico SoC di fascia media di Qualcomm a supportare i sensori a 48 MegaPixel.
Tutta la vicenda ha origine proprio con l'annuncio di Redmi Note 7 avvenuta ad inizio gennaio; in quell'occasione tutti ci chiedemmo come fosse possibile che lo Snapdragon 660 presente al suo interno fosse in grado di gestire la fotocamera da 48 MegaPixel del dispositivo. Avrà forse un ISP dedicato? No, sarebbe troppo costoso svilupparne uno per un terminale così economico. La realtà è molto più semplice: il SoC supporta effettivamente i sensori sino a 48 MegaPixel e a svelarcelo è proprio Qualcomm, visto che ha aggiornato le specifiche di molti dei suoi chip di fascia media.
Questo cambiamento lo avevamo avvistato già qualche giorno fa, ma oggi ve ne parliamo in maniera più approfondita grazie al lavoro svolto dai colleghi di XDA, i quali hanno raccolto gli screenshot delle pagine ufficiali Qualcomm prima e dopo l'aggiornamento delle specifiche. Qui di seguito vi proponiamo una lista che include le modifiche fatte a Snapdragon 845, Snapdragon 710 (anche 712, immaginiamo), Snapdragon 670 e Snapdragon 660.
Come si può notare, Qualcomm ha arricchito la sezione introducendo maggiori dettagli e spiegando i limiti di risoluzione per ogni modalità di scatto. In questo modo scopriamo che la precedente indicazione di Snapdragon 660 - sino a 25 MegaPixel in modalità singola e 16 in dual cam - era valida tenendo conto dell'applicazione delle tecnologie MFNR (Multi-Frame Noise Reduction) e ZSL (Zero Shutter Lag), ma se queste vengono estromesse l'ISP Spectra 160 è in grado di gestire sensori sino a 48 MegaPixel.
Insomma, sembra che precedentemente Qualcomm non tenesse in considerazione la possibilità di sfruttare le fotocamere anche senza l'ausilio di queste tecnologie che migliorano notevolmente la qualità delle immagini e la rapidità di scatto, creando un po' di confusione in questa fase in cui dei SoC ormai datati vengono accostati a sensori molto definiti. La nuova organizzazione delle schede tecniche evidenzia meglio anche la differenza di prestazioni nell'utilizzo di una singola fotocamera o di una doppia e rimarca dettagli come il supporto allo slow motion e alla messa a fuoco ibrida. Il mistero è quindi risolto una volta per tutte.
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Commenti
Curioso di vedere la faccio di quelli lo credevano impossibile, come volevasi dimostrare non si può dare nulla per certo finchè non viene dichiarato, ma sono tutte ipotesi e come tali opinabili.
1) Non è detto che sia possibile accedere al bus MIPI CSI dai core ARM
2) Mi sembrava che stessi cdicendoc he GPU e ISP fossero la stessa cosa. Ho riletto meglio.
No, però hai detto una cosa ovvia, mi sembra ovvio che volendo puoi "virtualizzare" qualsiasi cosa sulla cpu ma fa molto anni 80 in termini di efficienza considerando anche che si stanno muovendo verso l'abbandono di una cpu come la intendiamo ora...
Dove avrei scritto che son la stessa cosa?
Appunto, non ho mica detto che è pratico.
In ogni caso ISP e GPU sono due blocchi separati.
Appunto, ma ciò non significa che non possa funzionare.
A quel punto che vai a fare le operazioni grafiche sulla gpu, fai tutto con la cpu :D
Finalmente un po' di chiarezza
Arm sarebbe troppo lento
ed ecco spiegato come redmi note 7 con snap660 supporti la 48mpx
TOP!
anche se il migliore è l'uomo che non reggeva l'alcool
BEh se è per questo e l'elaborazione la vai a fare sui core ARM invece che sul ISP dedicato sei limitato solamente dalle linee MIPI-CSI. (che sia funzionale e conveniente è un altro paio di maniche)
e gliel'ho BUTTATO!
io c'ho il diesel
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