Legge sul copyright: approvato il testo del compromesso, l’Italia vota contro

21 Febbraio 2019 127

La nuova legge europea sul copyright è a un passo dall’approvazione finale: ieri i governi europei hanno firmato l’accordo definito settimana scorsa e trovato dopo un lungo periodo di contrattazioni che sembrava potessero portare ad un nulla di fatto. Il testo è stato ratificato dalla maggioranza dei membri presenti al Consiglio Europeo, fatta eccezione per Olanda, Polonia, Finlandia, Lussemburgo e Italia che hanno votato contro.

Il compromesso prevede che i giganti del web come Google (che ha minacciato la chiusura di News in Europa) e Facebook siano tenuti a stipulare accordi di licenza con etichette musicali e gruppi di editori per continuare ad ospitare i loro contenuti sulle rispettive piattaforme, con in più l’obbligo di analizzare e filtrare costantemente i contenuti stessi per verificare che rispettino la norma sul copyright.


La spaccatura all’interno dell’Unione Europea e lo scontento tra i creatori di contenuti e i big della rete erano già emerse la scorsa settimana in occasione della presentazione del nuovo testo. Così hanno commentato i governi “dissidenti” in una nota congiunta subito dopo l’approvazione del documento:

Ci rammarichiamo del fatto che la direttiva non rappresenti il corretto equilibrio tra la tutela dei titolari dei diritti e degli interessi dei cittadini europei e delle imprese. Pensiamo che la direttiva manchi di chiarezza giuridica, e porterà ad un’incertezza giuridica per molti stakeholder e potrebbe violare i diritti dei cittadini europei.

L’iter non è ancora del tutto concluso: ora spetterà ad una commissione analizzare il testo, che verrà successivamente portato in Parlamento a Strasburgo per l’approvazione finale (tra marzo e aprile). C’è ancora tempo per qualche colpo di scena.

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Commenti

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Davide

La strada dei contenuti "Trusted" penso sia quella più percorribile, anche se limita di molto le new entry.
Molto interessante il metodo di chatroulette, però i numeri non sono minimamente paragonabili a quelli di youtube.La soluzione di chatroulette inoltre è immediata, il "pisellone" lo becchi in un secondo..su youtube ci sono video di 20 minuti, dove l'abuso è magari al minuto 18. Si fa prima a beccarsi il ban e cambiare account, anche perchè il problema è doppio sia di chi pubblica sia di va a caccia di queste cose, si parla di intere community di malati mentali. Ieri una mamma ha scoperto un cartone animato dove nel bel mezzo dell'animazione davano istruzioni su come tagliarsi le vene..
L'altro problema che chatroulette non aveva sono i finanziatori/creatori..ogni modifica che google fa va ad influire pesantemente sia sui soldi che percepisce sia sui soldi che da...è una macchina enorme e complessa a cui è difficile applicare soluzioni semplici..

soxxoz

Possiamo essere i peggiori d'Europa ma per fortuna, almeno nei momenti che contano, votiamo decentemente.

Giulia Rossi

Caro Gios, mi confermi di non aver capito la natura del problema e di non aver letto minimamente la direttiva UE in discussione. Il problema non è se sono due persone: un creativo e un copione.

Il problema è che oltre al creativo e all'utente finale che potrebbe essere un copione o a sua volta un creativo, esiste una terza categoria, le piattaforme online.

Con questa legge si scarica la responsabilità su di esse che devono fare "controllo preventivo" su violazioni di copyright che forse un qualche loro utente farà. Manco se fossimo in Minorità Report!!!

Si chiede alle piattaforme di controllare preventivamente le violazioni tramite un algoritmo che non esiste ed è IMPOSSIBILE da realizzare. O meglio, si può pure realizzare ma non funzionerà e ti spiego il motivo...

Metti caso che hai una piattaforma online dove chiunque può scrivere pensieri, fare foto o caricare video.

Metti caso che un tuo utente inserisce il testo di una canzone... Alla piattaforma viene notificato la violazione di copyright, diligentemente viene rimosso il testo e sviluppi un programma che controlli preventivamente se qualche utente ricarichi quel testo.

Beh se il giorno dopo un secondo utente ricarica il testo includendo una virgola tra la prima e la seconda parola del testo... O inserendo un errore ortografico, potresti gentilmente dire come fa l'algoritmo ad accorgersi della corrispondenza del testo già segnalato con il nuovo testo?

Tutto questo sarà semplicemente adito ad attaccare le piattaforme e non risolverà il problema... O meglio forse riusciranno a risolvere facendo chiudere le piattaforme.

Qua non si parla solo delle grosse piattaforme ma di tutte le piattaforme online, soprattutto quelle medie e piccole che non potranno contrastare gli attacchi legali da parte dei detentori dei diritti.

La questione è complessa ed è stata svilita e banalizzata, scaricando in tal modo tutta la responsabilità sulle piattaforme online. Per non parlare dei costi che le piattaforme saranno chiamate a sobbarcarsi per la semplice implementazione di un controllo preventivo inefficace! E costi tempo-macchina che saranno necessari per ogni singolo controllo.

Se un sito riceve 1milione di segnalazioni di violazione, prima del caricamento di ogni singolo testo, immagine o commento, la piattaforma deve controllare la corrispondenza tra il singolo caricamento e 1 milione di segnalazioni!
Se mastichi di programmazione e conosci SQL ti renderai conto che è pura follia.

Puoi pure rimanere delle tue idee, ma ti assicuro che si contesta il metodo e non la sostanza.

Gios

Il problema dei numeri ingestibili è un "non problema": punisci in modo devastante alcuni e molti cambieranno ;).

Poi si può fare una categorizzazione di come dici giustamente "creatori di contenuti" trusted, semi trusted e novizi etc etc etc dando sempre più ore di contenuti pubblicabili e dando fiducia piano piano.

Altra cosa non si deve pensare in modo centralizzato ma decentralizzato sfruttando gli utenti stessi come sentinelle.
Qualche anno fa esistevano le "chat rulette" ed avevano il problema dei "pisellomani" in cam, il problema sembrava insormontabile ed ingestibile invece hanno trovato una soluzione geniale: punire il Pisellomane dandogli un ban temporale di 15 giorni revocabile solo supervisionando webcam a caso come admin e segnalando quelle di altri pisellomani per almeno 1 ora.
In questo modo hanno trasformato il problema nella guardia che trasformava i problemi in guardie in un circolo virtuoso, tutto senza sborsare 1 euro o creare piattaforme apposite.

Ovviamente non ci si basava su una fonte sola, ma incrociavano le segnalazioni in modo da dare automaticamente un giudizio ai pisellomani/guardie che in caso di click casuali venivano condannati ad altre ore di cam da valutare.

Ci avevano presentato questo sistema di gestione durante un corso universitario proprio per farci capire come si potesse sfruttare il problema stesso come risposta a se stesso

Davide

Quello che dici non fa una piega, la differenza sta nel fatto che io editore di giornale scelgo i miei giornalisti, leggo le bozze e scelgo cosa pubblicare, motivo per cui partecipo dell'eventuale denuncia. Come può una piattaforma che ogni giorno carica l'equivalente in ore di 275 giorni controllare e decidere cosa pubblicare? È umanamente e, ad oggi, tecnologicamente impossibile, a meno che non intervenga un filtro e a quel punto tanti saluti alla libertà di espressione e indipendenza del web..
Il discorso invece di malainformazione è una dura realtà..non a caso sono aumentati i terrapiattisti, ma nulla ha a che vedere con il copyright. Purtroppo dare voce a tutti significa dare voce anche agli ignoranti, ai complottisti, e a meno che non si compiano crimini o si violi la legge, ognuno di noi ha il diritto di espressione..

Gios

Perché vedi la prospettiva dal lato sbagliato.
Un editore è responsabile (civilmente) di ciò che i suoi creatori pubblicano, i creatori lo sono anche penalmente; l'editore può rivalersi civilmente sul suo creatore.
Caso concreto, io giornalista insulto te su un articolo che viene pubblicato su un giornale X. Tu citi me e l'editore per danni non solo me in quanto se l'editore avesse vietato la pubblicazione tu non saresti stato diffamato con tale "potenza".

Si sta semplicemente trasportando il principio dell'editoria che vale da sempre per tutta la carta stampata su internet ne più ne meno.

Il fatto che siano grossi è anche figlio della totale deregolamentazione di questi anni.
Mi ripeterò ma meglio meno contenuti e di qualità che tanti e spesso pericolosi.
(Pratico arti marziali, tu non hai idea di quanti video si vedano su internet di difesa personale che mettono solo in pericolo le persone, oppure di finti personal trainer che consigliano esercizi completamente sbagliati che possono danneggiare le persone, questi sono solo alcuni esempi)

Gios

Forse sei tu che non hai capito: io scrivo un articolo, tu lo copi, tu stai rubando non io.
Questo principio deve essere ristabilito.

Nessuno ti vieta di aprire un tuo server, comprare un dominio e mettere su il tuo blog/sito personale gestito direttamente da te. Dov'è il regime?
Se poi uno non è in grado di fare queste cose minime beh allora non si metta a parlare di vento....

Gios

Scaricare la responsabilità su chi fa click è giusto il loro modo di deresponsabilizzarsi facendo però profitti su quei contenuti.
Facendo profitti su contenuti illegali Google/facebook sono DE FACTO editori e responsabili in quanto senza la loro piattaforma quel contenuto non potrebbe circolare.
In aggiunta loro sono i gestori ed unici in grado di rimuovere i contenuti, cosa che spesso non fanno tempestivamente (vedi caso account rubati di Instagram) anche lesivi della dignità di alcuni soggetti (bullismo).

Esistono meccanismi di analisi (li stanno usando già da tempo) si può pagare personale per controlli successivi etc etc, semplicemente costa e non vogliono farlo per aumentare i profitti (che li pongono tra le aziende più ricche del pianeta, quindi non parliamo di piccole entità).

Le piccole entità da te citate sanno bene di redistribuire articoli con il copia incolla e di usare materiale non di loro proprietà.
Meglio una piccola entità che fa 4 articoli al giorno di qualità e autoprodotti piuttosto che una piccola entità che fa copia incolla di notizie (anche false) a caso pur di fare numeri.

Davide

Non a caso ho scritto che è una legge che parla di responsabilità..il problema sono proprio le nuove tecnologie che hanno permesso a tutti di essere editori. Addossare ad una piattaforma questo titolo deresponsabilizzando chi davvero pubblica, è deleterio. Fa fatica google che ha il più potente algoritmo di analisi di contenuti, come può farcela una piccola piattaforma?
L'esempio lampante dei pokemon di questi giorni la dice lunga sull'applicabilità di questa legge..

Giulia Rossi

O Orwell 2019 edition

Giulia Rossi

Per chi anno dopo anno perde quote di mercato... Vede sconvenienti in tanti. Ma non si risolvono i problemi in questo modo approvando leggi che non stanno né in cielo né in terra. Controlla chi è a capo dell'AIE e vedi quale è sempre stato il suo modus operandi

Giulia Rossi

Lasciando stare i faraoni... Vai a vedere chi è stato messo a capo dell'AIE per compiacere gli editori italiani... E vedi cosa ha fatto (o provato a fare) in passato

Giulia Rossi

Sono i rapporti delle forze... I big danno il contentino agli editori o in generale ai detentori dei diritti.... Questi ultimi pretenderanno il 90% se non addirittura il 100% se non oltre dalle piccole piattaforme. Il pesce grande mangia il pesce piccolo. Questa riforma farà due sole vittime i piccoli e la pluralità ...stiamo per entrare in dittatura

Giulia Rossi

Il problema è che sarâ vietato pure per HDblog tradurre un articolo di una testata straniera.... Per intenderci non credo possa esistere una piattaforma esente da questo rischio, internet e condivisione è un binomio inscindibile. Non credo possa esistere una legge che possa spezzare questo doppio legame. Purtroppo se la legge verrâ approvata, ci saranno delle vittime ingiuste e nessuno si indignerà mai abbastanza

Giulia Rossi

I big non avranno problemi a riorganizzarsi... Il problema è per tutte le altre piccole e medie piattaforme che saranno costrette a chiudere per impossibilità oggettiva ad adeguarsi a tali norme.

Giulia Rossi

Pensa che Apple già è avanti... Organizzeranno tutto inbound. I big Google Apple e facebook si sapranno organizzare... Di tutta questa riforma, ci rimetteranno esclusivamente le piccole piattaforme che hanno investito pArecchio per produrre magari un prodotto nuovo e che fa scomodo ai pochi editori ....che ora avranno una formidabile arma:la censura preventiva

Giulia Rossi

Stanno dando la giusta scusa a Google e gli altri big per fondare una propria testata giornalistica... Non credo abbiano problemi finanziari o logistici per realizzare l'opera. Apple si è già espressa "Apple prepara la 'Netflix delle news'. Attesa per il 25 marzo" titolo della Repubblica... Ops ho citato il titolo di un articolo, ora devo trovare un accordo commerciale con la Repubblica. Non esisterà più la priorità dell'informazione... E non sarà più nemmeno una informazione prodotta in casa.

Giulia Rossi

Non hai capito nulla... Sono gli editori che vogliono guadagnare sul lavoro altrui. Da quando esiste internet non si sono saluti rinnovare e ora in piena crisi, battono cassa con la convinzione che internet essendo un nemico scomodo debba sparire dalla circolazione. È un po' come chi vuol fermare il vento con le mani.... In tutto questo, purtroppo, se passerà questa riforma ci saranno delle vittime e nessuno si indignerà e protesterà... Viviamo in regime!

Giulia Rossi

Leggi la proposta di direttiva.... Si mette sullo stesso piano Google all'ultima delle piattaforme. Come si fa a paragonare la cosa? Mettere in pratica un filtro preventivo se lo può permettere solo Google.... (E non funziona nemmeno bene). Se io ho una piattaforma web (dove ci guadagno poco o niente) e non riesco ad effettuare un controllo preventivo, vengo ritenuto responsabile per quello pubblicato da un mio utente. Se si stabiliva un limite dopo il quale era necessario effettuare il controllo preventivo, avrei pure capito... Ma per come è scritta la legge il controllo lo deve fare chi ha un fatturato annuo di 10milioni di euro, chi ha 5milioni di visitatori unici al mese, chi è attivo da 3 anni. Visto che tre anni passano in fretta, la storia del fatturato e dei visitatori unici è pura ipocrisia.... Vogliono che chiunque adotti un algoritmo che non c'è e anche quando si realizzasse, non puó essere preciso. Nemmeno nell'Unione Sovietica sono arrivati a una cosa simile

Giulia Rossi

Nessuno pensa realmente che qualcuno faccia la guerra ad un meme. Il problema è che si pretende un controllo preventivo da parte di un algoritmo che mai e poi mai saprà distinguere tra satira o critica dalla violazione di copyright

Giulia Rossi

Ma tanto pensano che siamo dei bot a firmare quella petizione.... Dovranno ricredersi alle prossime elezioni europee, quando ci ricorderemo chi ha votato a favore o contro questa riforma

Andrea65485

Secondo me sarebbe meglio se facesse e come in germania, lasciando tutto attivo ma rimuovendo tutti i contenuti di editori che richiedono il pagamento (dopo 1 anno circa quasi tutti hanno iniziato a offrire i contenuti gratuitamente, dato il danno enorme subito dalla perdita di visibilità che offriva google)

Giulia Rossi

Beh, ricordiamcene alle prossime elezioni Europee e facciamo restare a casa chi sta votando a favore di questa direttiva... Loro pensano che siamo bot...lasciamoglielo credere. Vediamo cosa diranno al risultato delle prossime europee... Che sono andati a votare dei bot? Questa riforma danneggerà irrimediabilmente le piccole e micro piattaforme online, i big del web hanno le spalle coperte e sapranno sicuramente come gestire il post direttiva.

Giulia Rossi

Chissà quante sono le pressioni e le bustarelle da parte degli editori.... Andate a vedere chi vorrà fare passare... Tra gli eurodeputati italiani è stata Silvia Costa e tutto il pd a volere questa legge.... ...e chi è il presidente dell'AIE?? Franco Ricardo Levi, ex deputato del PD, proprio quel Levi che voleva che per aprire un Blog ci dovesse essere un direttore di testata (fortunatamente legge non passata grazie all'indicazione della rete) e quella legge anti-Amazon che limitava al 15% lo sconto applicabile sui libri ...anche quelli scolastici. Visto che in Italia siamo tutti ricchi, mi sembra giusto che dobbiamo pagare profumatamente anche i libri di testo e i libri in generale. Alle prossime Europee, ricordiamoci di chi ha votato a favore di questa direttiva e chi invece ha votato contro!

Giulia Rossi

2019 altro che 1984, Orwell ha predetto tutto... Avrebbe dovuto ritardare la sua previsione di 35 anni!

Giulia Rossi

Google, Facebook e Apple possono tranquillamente pagare una propria redazione in ogni paese... E iniziare a distribuire e scegliere accuratamente le notizie da diffondere.... Poi diremo a come si stava meglio quando si stava peggio. Sembra che ci meritiamo tutto questo e questa Europa, cieca riguardo i veri problemi del mondo, risulta essere super vigile per problemi che non esistevano e che stanno creando

Giulia Rossi

Ricordiamocene alle prossime europee... Facciamo pesare la il nostro voto, visto che pensano che la campagna #SaveYourInternet sia frutto di bot. 5 milioni di europei hanno detto la loro e non li stanno ascoltando... Li ascolteranno a maggio per le elezioni europee

Giulia Rossi

Se non ci fosse Google news le persone innanzitutto si informerà vero meno di quanto non fanno ora e in secondo luogo se ne avvantaggerebbero quei 2 o 3 siti di agenzie stampa e grossi quotidiani.... A discapito di tutte le piccole e medie testate giornalistiche. Il problema e che tu non sai nemmeno di cosa si stia parlando.... Google news è una perfetta cassa di risonanza e porta centinaia di migliaia di visitatori ai siti di notizie. È una pessima direttiva, scritta malissimo. L'articolo 13 è aberrante, ai portali si chiede l'impossibile e gli si scaricano responsabilità altrui per qualcosa che semplicemente non si può controllare... O meglio si può pure controllare ma con risultati pessimi che sicuramente verrebbero contrastati dai big dell'editoria al fine di fare chiudere chi sta scomodo. È una legge fascista e serve esclusivamente a un oligopolio di editori che non essendo in grado di rinnovarsi, sono destinati comunque a fallire.

Hachiko

Odi le video recensioni?

O_Marzo

Già.. Direi che è preferibile mantenere la liberta di espressione e sorbirsi qualche video di bassa qualità piuttosto che far si che si possa parlare solo di cose "autorizzate"

emmeking

Tu probabilmente su youtube hai fatto una ricerca tra i "consigliati" e sei uscito, o non ci sei mai stato. Ci sono molti canali di informazione su youtube che fanno le scarpe anche a siti specializzati, sia come qualità del contenuto, sia come immediatezza e fruibilità. Non ci sono solo gamers e gattini.

emmeking

" lo ha già fatto in Spagna e come aveva riportato qui un utente hanno avuto un calo del 90% dell'utenza online"
Si, per google news... Sicuramente...

Gabriele

Magari, almeno i giornali non sarebbero più sull'orlo del fallimento e si avrebbe più rispetto per il lavoro altrui

bldnx

E' il primo voto nella direzione giusta che questo governo fa in 9 mesi di attività.....sono quasi commosso

Gios

Peccato che con la comparsa delle nuove tecnologie quella legge sia diventata obsoleta e giustamente deve essere ammodernata.

Un editore ha la responsabilità di ciò che pubblica, Google facebook e affini si nascondono appunto a vecchie leggi per non farsi dichiarare editori.

Gios
Alessio Ferri

Il PD europeo è un pochino schiavo delle lobby

Andrej Peribar
Chi invece vorrà fare approfondimenti che necessitano fonti per l'analisi o critica cinematografica, sui videogiochi, musica o altro e chi vorrà fare opere derivate o di citazione avrà da verificare fin dove può arrivare senza problemi o se è abbastanza remunerativo farlo e non dedicarsi ad altro.


non ho scritto solo critica

Alessio Ferri

Potrebbero farlo anche dopo con una maggioranza più schiacciante, ma evidentementi i lobbisti premono per averla presto.

Alessio Ferri

Qui coloro che la propongono verranno votati a manbassa alle prossime elezioni.

Ban Dito

Bhè,i sottofondi musicali delle recensioni di hdblog sono stacchetti/musichette,non certo brani musicali importanti,può darsi pure che li creino loro.Possono inquadrare quello che vogliono,tranne la tv accesa,così come possono inquadrare il telefono...il telefono è soggetto a brevetti,non a copyright di diritti d'autore!

Iconoclaster

FascioUE

Marco Seregni

La critica (nel senso tecnico-letterario) è una cosa ben diversa e non potrà mai essere ostacolata, da secoli nell'ambiente accademico si va avanti a suon di citazioni (giustamente) ed è tutto perfettamente legale. Anzi gli autori sono ben contenti di essere citati. Su youtube andrà nello stesso modo

ferragno

speriamo che google chiuda le news com in spagna...poi voglio vedere come calano le braghe...

ferragno

così possono dire di aver vinto, quando invece hanno perso, tanto chi pubblicherà le notizie?

Andrej Peribar
falso perchè a scopo di recensioni critica o altro non saranno minimamente bloccati.

Sei poco informato.
Se io recensisco un film (esempio) posso mettere solo spezzoni così per la musica.
Ma questo già ora. Così è tutelata la critica.

Più stringente diviene il poter inserire spezzoni più rischi incorro.
Invece fare gameplay, che era il punto in discussione, non avrà nessun problema.

Inoltre forse dimentichi (o fai finta di non sapere) che youtube e altri big già implementano questi meccanismi contro la pirateria, rimuovendo anche per 5 secondi di musica o di video.

L'ho detto poco sotto.
altro che "fingere di non sapere".

già ci sono leggi che tutelano il diritto d'autore.

Ma questa legge non riguarda questo aspetto.
ma la gestione tra big, major da un lato e fruitori di aggregatori dall'altro.

Il caso di cui discutevamo è un aspetto secondario che verteva sul messaggio specifico di un utente che parlava di youtuber

l'unica differenza è che con questo testo i "difensori della libertà" dovranno rimuovere i contenuti e non semplicemente dare la marketta ai detentori dei diritti e continuarci a guadagnare sopra i contenuti pirata.


Non è questo il punto e non fare il bMinkìa per favore usando espressioni tipo "difensori della libertà".

Il testo della legge prende in minima parte i creatori terzi o piccoli creatori ma è incentrato nel far pagare i link agli aggregatori.

Cloud387

Siamo nel paese della SIAE, anche se fossimo scesi tutti in piazza avrebbero votato contro.
Siamo un paese di dittatura autoimposta gestita dai politici per i loro interessi.

Jezuuz

Si, solo per leggere i commenti fantastici

Gabriele

Questa sottospecie di Paese merita di finire come la Grecia

Mattia C.

Da quello che ho capito, se piazzi al centro del video lo stemma della Ferrari te lo bloccano. Non ne sono sicuro...

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