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Recensione Lenovo Yoga Book C930: il ritorno del convertibile 4 in 1

06 Febbraio 2019 142

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Il 2018 è stato un anno in cui da un lato si è enfatizzato il declino del mercato tablet e dall'altro è aumentata la produzione e cresciuto l'utilizzo dei dispositivi 2 in 1. All'interno di questa categoria rientrano i portatili con schermo ribaltabile a 360 gradi e interfaccia touch, soluzione che li rende anche potenziali sostituti dei tablet.

Lenovo col suo Yoga Book C930 vuole fare un passo ancora più lungo e crea un portatile 4 in 1. Partendo dal concetto base di un convertibile, rimuove la tastiera e inserisce un display E-Ink. Sarà riuscita a creare un prodotto capace di catturare l'attenzione del pubblico, senza compromettere al tempo stesso l'effettiva usabilità?

ANIMA DA NOTEBOOK

Gli utenti che acquisteranno il nuovo Yoga Book per usarlo come un classico portatile potranno beneficiare delle sue dimensioni compatte e del suo ottimo schermo da 10,8" (2560 x 1600 pixel); l'uso di Windows 10 risulta piuttosto piacevole e, nel complesso, si ha a disposizione un mini portatile da viaggio, ottimo per la visione di film e scrivere qualche mail in movimento.

Il C930 è però un dispositivo particolare: lo ami, ma allo stesso tempo lo odi per le sue caratteristiche singolari e innovative. Ad esempio, basti pensare che per aprire lo schermo bisogna effettuare un doppio tocco sulla parte superiore della scocca - il meccanismo di apertura-chiusura è regolato da un sistema di magneti.

Nella versione da noi provata vi è un processore Intel i5-7Y54; chip successore della vecchia serie Y da 4,5 watt. Questo PC non va scelto per le sue performance, ma per la portabilità. Lo Yoga Book è infatti spesso solo 9,9 mm e pesa 775 grammi. Il peso ridotto è dato dalle dimensioni, ma anche dal fatto che la scocca è in alluminio e magnesio.

Considerata la CPU presente e i soli 4GB di memoria RAM, l'esperienza d'uso risulta comunque soddisfacente sia nella navigazione web, sia nell'esecuzione dei più comuni task di produttività quotidiana, sia, infine, per la visione di contenuti multimediali. La reattività generale è determinata anche dal fatto che la memoria SSD NVME è piuttosto veloce: 1532 MB/s in lettura e 1043 MB/s in scrittura.

  • Display: 10,8'' 2560x1600 IPS
  • Processore Intel Core i5-7Y54
  • Memorie: 4 GB RAM DDR3
  • Archiviazione: SSD 256 GB NVMe
  • Connettività: Wi-Fi ac
  • Porte: 2x USB-C 3.1
  • Altro: lettore di impronte digitali Elan
  • Dimensioni: 17,9 x 26 x 9,9 mm / Peso 775 grammi / Telaio magnesio e alluminio
  • Batteria: 27 Wh / Alimentatore USB-C 27 watt
Velocità SSD e stress test con Cinebench x1 e x10 volte

I veri limiti però appaiono quando proviamo a scrivere un testo e ci accorgiamo che la digitazione non è così piacevole. Lenovo ha eliminato la tastiera fisica, adottando al suo posto un secondo display E-Ink. Accendendo lo Yoga Book, il display inferiore mostra subito il layout di una tastiera. Sebbene sulla carta possa sembrare un'idea innovativa, l'effetto nella realtà è piuttosto spiazzante al primo impatto.

Non essendoci dei veri e propri tasti fisici, è difficile stabilire immediatamente cosa si sta digitando. Il portatile viene incontro tramite un feedback sonoro e la vibrazione che accompagnano la pressione dei tasti virtuali, ma anche questi ausili non risultano realizzati al meglio: la vibrazione è troppo morbida e ci vorrebbe un feedback aptico deciso che simuli l'interazione con un tasto reale.​


Il display E-ink consente però di eliminare il limite fisico delle tastiere localizzate con determinato layout. Tramite le impostazioni possiamo infatti passare da un layout internazionale americano a quello italiano (o altro), in base alle nostre esigenze.

Il trackpad è posizionato al di sotto della tastiera e possiamo decidere se nasconderlo durante la digitazione oppure lasciarlo sempre attivo ma riducendo la dimensione dei tasti sovrastanti. Ho ritenuto che lasciarlo sempre attivo fosse la soluzione migliore per me: in tal modo velocizzo le operazioni ed evito doppi passaggi.

Anche se preferisco sempre una bella tastiera fisica, non è stato complicato adattarmi a quella virtuale dello Yoga Book: se non siamo grandi scrittori, in breve, possiamo tranquillamente farci bastare l'esperienza di digitazione che la particolare tastiera è in grado di offrirci.


Lo Yoga Book proviene da un futuro in cui tutto passa per le connessioni wireless o per le Type C. La decisione di eliminare il jack audio 3,5 mm farà storcere il naso a molti. Scelta che avrei potuto accogliere un po' meglio, se l'azienda avessero inserito in confezione un adattatore type C–jack 3,5 mm. Anche perché le 2 type-C, poste una per ogni lato, consentono entrambe la ricarica, l’uscita audio e video.

Che sia un portatile particolarmente adatto per l’uso fuori casa si evince anche dal fatto che sul lato destro vi è un carrellino con due slot: uno per espandere la memoria tramite una microSD e uno per inserire una SIM e navigare tramite rete dati.

ANIMA DA TABLET

La cerniera dello schermo permette di ribaltarlo e di usare lo Yoga Book come un tablet. Il display touch da 10,8” ha cornici piuttosto spesse, che però non ho odiato, visto che, considerazioni estetiche a parte, migliorano l'ergonomia, consentendo di tenere saldamente in mano il portatile, senza toccare continuamente il pannello.

Anche da questo punto di vista, l’esperienza potrebbe essere molto gratificante, ma il limite è dato dal fatto che Windows 10, per quanto si sforzi, non è un sistema operativo adatto all’uso tablet. Lenovo ce l’ha messa tutta per creare un prodotto leggero che si tiene bene in mano sia in modalità portatile sia in modalità tablet, ma fino a quando che Microsoft non adatterà il proprio sistema, l’uso non risulterà ottimale.

In modalità tablet gli speaker, posti sui lati della base, riescono a riprodurre l’audio ad un volume sufficiente e senza mai distorcere. Le dimensioni ridotte non consentono una riproduzione ricca di bassi, ma anche in modalità “tenda” non creano strani problemi di eco.

Sia in questa modalità sia nell’uso di portatile “tradizionale” la batteria da 27Wh permette una buona autonomia, ovviamente in base al contesto di lavoro:

  • Netflix - consumo 14% ora per una durata di 7 ore e 8 minuti
  • Navigazione Web - consumo 18% ora per una durata di 5 ore e 33 minuti

Ho preferito non mettere alla prova lo Yoga Book C930 come il gaming o il rendering video, perché questa non è una macchina adatta a tali lavori.

E ANCHE EBOOK READER

Non dovremo più portarci dietro il portatile e l’e-book reader. Potremo avere tutto integrato in un unico device! Tutto vero, a patto che abbiamo tutti i libri solo in formato PDF.

La maggior parte dei lettori digitali difficilmente avrà i propri libri in questo formato, ma prediligerà i file in formato epub o mobi. Questi, oltre ad essere più diffusi, consentono anche una gestione del font dei caratteri e della dimensione del testo.

Se passiamo sopra questo “PICCOLO” limite, la lettura è piacevole. Il display E-Ink ha una risoluzione di 1920 x 1080 pixel ma avrei gradito che ci fosse una retroilluminazione led. In molti amano leggere completamente immersi nel buio, senza trascurare il fatto che il sistema avrebbe reso retroilluminata anche la tastiera virtuale.

ANIMA DA TAVOLETTA GRAFICA

Quest’anima è piuttosto separata da quelle precedenti ed è quella a parer mio meglio riuscita. In confezione è compresa una pen con supporto a 4.096 livelli di pressione, utilizzabile sia sullo schermo IPS LCD superiore, sia nella base con display E-Ink.

Scrivere sul display inferiore è una goduria. Il refresh è piuttosto veloce e non c’è un eccessivo lag durante la scrittura. In base alle nostre preferenze potremo scegliere lo spessore del tratto della penna e soprattutto scrivere su fogli digitali, come quelli di un quaderno. Es. foglio a righe; a quadretti piccoli o grossi.

Sul corpo della penna vi sono dei tasti funzione configurabili dalle impostazioni di Windows per svolgere alcune funzioni secondarie. Di default sono settati per la cancellazione del tratto e lo strumento selezione.

POSSIAMO CHIAMARLO 4-IN-1

La reale forza del C930 Yoga Book non risiede nell’essere il miglior portatile, il miglior tablet, tavoletta grafica o e-book reader, ma nella capacità di racchiudere le quattro anime in un unico corpo.

Sicuramente si possono migliorare molti aspetti e Lenovo pare essere molto attenta ai consigli degli utenti. Basti pensare che questa è la seconda versione dello Yoga Book e che l’azienda ha risolto tanti problemi del modello precedente. Il C930 risulta ora un prodotto più a fuoco che, al tempo stesso, fa aumentare le aspettative nei confronti del prossimo successore della linea Yoga Book.

Mi sarebbe piaciuta ad esempio una migliore integrazione degli inserti in gomma sul fondo della scocca e sui due display. In modalità portatile la base inferiore è completamente liscia e molto scivolosa, quindi la scrittura è penalizzata dagli involontari spostamenti del PC. Quando invece lo usiamo in modalità tablet o “tavoletta grafica” si ha il terrore di graffiare uno dei display, perché anche qui sono assenti i gommini.

Vista la fascia di prezzo premium in cui si pone, avrei gradito anche lo sblocco tramite riconoscimento del viso con Windows Hello. Lo sblocco è comunque possibile tramite l’impronta digitale, ma il sensore è troppo a filo con la tastiera e difficilmente lo si troverà al primo colpo.

CONCLUSIONI

Rispetto alla versione precedente, quest’anno lo Yoga Book è disponibile solo nella versione con Windows in due diverse configurazioni hardware: con processore Core M3 e Intel Core i5. Partendo da un prezzo base di 999 euro, lo Yoga Book C930 si sposta in un gradino superiore rispetto al precedente, diventando un prodotto di fascia premium.

Lenovo C930 Yoga Book è un dispositivo che, in virtù della sua capacità di essere per diversi aspetti innovativo e futuristico, suscita nell'utente la tentazione di farsi accettare ad ogni costo, sorvolando sui difetti. E' al tempo stesso innegabile che si rivolga ad una ristretta nicchia di utenti; se ne fate parte sarà un portatile che amerete.

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Commenti

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Mark

magari

NEXUS

scopatelo

venom

si era schifato ?

Frà

mi sento di consigliare il primo modello, che ormai costa davvero poco, e che uso con soddisfazione da 2 anni.

stesse dimensioni e portabilità, stessa RAM, fluido in ogni caso, autonomia superiore.
non avere la tastiera retroilluminata è poi un handicap.

in ogni caso, come ultraportatile da mobilità o da studio, è eccezionale

Mark

Ma quanto è bono Lorenzo?

Fabyo

Le app universali non se le caga nessuno! Sono già belle che morte, perché fanno schifo da usare in modalità desktop, che ad oggi è praticamente l'unica modalità utilizzata, perché quella tablet è una schifezza.

Flow Flow il figlio dei fiori

Non sono d'accordo. Le app universali diventano rimangono perfette con modalità tablet. E' solo una questione di abitudini, l'usabilità e l'ergonomia della UI ci sono.

efremis

Come il precedente, non mi piace. Tastiere sempre migliori e qui Imma virtuale su schermo e-ink e addirittura su notebook. Con quel prezzo poi. 4 in 1 ma sembra non faccia nulla veramente bene.

Fabyo

Se stai ore a scrivere non usi l'LCD come tastiera. Però potresti usare tranquillamente una tastiera bluetooth e lo schermo eink. Di potenzialità ne avrebbe tante, ma l'hanno sfruttato per 4 cose in croce sto secondo schermo.

Fabyo

Prodotto potenzialmente eccezionale! Se l'eink fosse stato retroilluminato ancora meglio.

Primo problema: Windows! Uso tablet e una schifezza. Ma devo dire che anche Android uso tablet è una schifezza.

Secondo problema: non puoi metterci un eink e farlo usare per 4 cose in croce! Voglio leggerci i libri, voglio leggerci i manga, voglio usarlo come schermo per navigare in modalità lettura o per scrivere anche con un'altra tastiera, voglio leggerci un file Word o PowerPoint. Così magari la batteria dura ancora di più.

La tastiera è un finto problema, nel senso che chiaramente se cerchi un prodotto simile dai che aspettarti, e se ti aspetti una tastiera piacevole da usare il problema sei tu.

Fabyo

Ho paura sia talemente limitato nelle funzionalità che Riccardo manco l'avrebbe voluto vedere.

Elia Marcantognini

https://www.amazon.it/Asus-ZenBook-UX391UA-ET088T-i7-8550U-Burgundy/dp/B07FF8HSZ2/ref=as_li_ss_tl?SubscriptionId=AKIAIIE3VILBRQFVUVCA&smid=A11IL2PNWYJU7H&linkCode=sl1&tag=eliamarca-21&linkId=2c0dcf6bf6bf2c570caffc17978d6092&language=it_IT
A questo prezzo lo prenderei subito fossi in te.

mastrohubert

Prodotto che sembra essere un esercizio di stile che la ricerca di un prodotto di mercato. Piccolo appunto quando dici che windows con touch non è comodo:

ca600lg

certo che so leggere; ma io nel business ci vedo ben poco la necessità di prendere appunti.
era sulla definizione del votato al business che andavo a sindacare

Spider

Ha tanti nick

Tiwi

bene non benissimo insomma, idea buona, e prodotto particolare, ma alla fine, cosi cosi

Superdio

nulla contro il recensore, ma vista la presenza di uno schermo e-ink non avrebbe avuto piu' senso far fare questa review a riccardo?

mytom

Peccato per i 4GB di ram e per l'impossibilità di leggere nativamente, tramite app, libri Amazon Kindle sul display e-inc.

Mauro B

La coincidenza temporale è impossibile perché non ci sarebbe convenienza economica. Nessuno produrrebbe mai un accessorio che non può essere utilizzato perché ha una porta ancora non installata da nessun computer, così come nessuno comprerebbe un computer senza possibilità di avere accessori.

In tutto questo Apple forza la mano sapendo che comunque le persone acquisteranno i suoi prodotti.

E' una cosa azzardata? No, lo fanno da sempre e vendono più di tutti.

Detto questo va considerato il fatto che le porte e gli standard fanno parte di accordi commerciali, quindi dietro le decisioni dei produttori c'è molto di più di quello che sembra.

Scemo
Spider

È un delatore.
E pure un bannatore.

Quella simpatia è una delle sue tante maschere.

dario

Beh certo, per utilizzi veloci meglio di un tablet sarà di sicuro, con ingombri simili. Solo che appunto, per 1000 euro prenderei in considerazione solo un apparecchio per uso professionale, non un "muletto" in mobilità.

Scemo
Frà

io ho il primo. L'ho utilizzato come computer principale per quasi due anni, con uso studio/appunti/multimedialità.

Certo per scrivere testi lunghi è improponibile, ma per usi in estrema mobilità è eccezionale. Pesa ed occupa meno di un quaderno, solido, ha una autonomia di 10 ore, un audio ottimo, e una potenza sufficiente per svolgere tutte le funzioni basilari.

domedele

consiglieresti il convertibile xps 9365 preso su ebay refurbished sui 900?

broncos7

La recensione non l'ho letta, la video recensione come ho scritto si e mi è piaciuta.
Bel ritmo e si lascia vedere e ascoltare bene, certo Riccardo è un'altra cosa, ma lo è per chiunque o quasi tutti...
Non ho capito parecchi critiche qui sotto, è un pc windows, chi non conosce le caratteristiche del sistema operativo o le le caratteristiche hardware che si vedono dalla scheda...
Quello che c'era da dire era altro ed è stato affrontato, tastiera utilizzo tablet ecc...

Gerardo Napoli

Veramente ti è piaciuta la recensione?

gp

sul sito acer non so come non c'è, ma su amazon lo vendono.
Acer Swift 3 SF313-51-56DU questa è la sigla del modello

sagitt

Il problema è che ora ci sono pochi hub usb-c nel senso di sdoppiatori di porte. Ne ho uno della trust (strano eh? Uno dei pochi lo fa la trust!!)

Ma per il resto con 1 solo cavo puoi fare 20 cose con il giusto hub, molto meglio che dover collegare tutto al pc.

Con usb normale non era fattibile

Elia Marcantognini

Ammazza... ma è il modello dell'anno scorso ahahah

Jam

Tutto basta se ti accontenti e te lo fai bastare.
Anche perché con Apple o così o così.

AndreW

Ad oggi io lo vedo online intorno ai 1.400 euro non 1.000!!!!

AndreW

Swift 7 bello ma siamo intorno ai 2.000 euro , MacBook idem , forse lo Swift 3 ma l'hanno fatto da 13 pollici? È modello 2019 o 2018? Non lo conosco...

D3stroyah

ma riccardo si è licenziato? dov'è ora?

sagitt

1 porta no, ma 2 bastano

Jam

Ah-a. Ma stai parlando di una versione diversa però. Questo non lo precisi però.
Il tuo ne ha 4 di porte.
Vai a fare il future-proof con una o due porte soltanto.
Tu dirai: ogni prodotto ha una sua destinazione d'uso.
Ed è qui che ti voglio.
Perché torniamo al punto iniziale del mio discorso.
Se ti serve Office allora anche 0 porte ti vanno bene, tanto c'è il cloud(cit.).

majs

"Così resta un oggetto meritevole di attenzioni per chi cerca un digitalizzatore di qualità, un dispositivo da disegno o da appunti, ma anche un tablet con tastiera assemblato nel miglior modo possibile. "

Recensione 2016. Trova le differenze.

Spider
M3r71n0

Orca miseria... sta succedendo il panico qui sopra contro Lorenzo, quindi mi tocca:
"Buona recensione Lorè. Dialogo scorrevole e buona fotografia. Manca solo qualche info tecnica in più (vedi la mia polemica). Magari riservando questi dati alla parte scritta della recensione"

broncos7

Complimenti bella video recensione che si lascia guardare bene...
Prodotto interessante per il futuro, una tastiera personalizzabile e che si possa riciclare anche per leggere ebook penso sarà il futuro, forse non è ancora il presente.

majs

"E' al tempo stesso innegabile che si rivolga ad una ristretta nicchia di utenti; se ne fate parte sarà un portatile che amerete."

Tu hai capito a chi è rivolto questo pc? Io leggendo la recensione e guardando il video no!

sagitt

In questo momento al mio macbook sono collegati:

- monitor 2k
- casse audio
- pennetta wacom wifi
- hdd esterno
- masterizzatore bd
- logitech camera
- leap motion
- lettore sd
- ricarica
- ethernet
- se vuoi ti elenco anche altre cavolate collegate.

Tutto con 2 cavi usbc, e questo solo perché ho della roba a destra ed altra a sinistra.

Mi spiace ma hai sbagliato persona, e non fare il furbetto sel “non ti credo” poi fai una figuraccia.

Ah sì, spesa totale = un cavo sostituito da 5€ e un hub da 30€.

Jam

Casi limite. Certo. Il caso limite sei tu e quelli come te.
Chi la roba la usa riscontra questi problemi.
Chi la usa per Office ovviamente ha il clou(cit.).
Cioè io ti porto le esperienze d'uso di uno dei più stimati blogger Apple e tu manco hai capito il problema espresso.
Ma va bene eh.
Tu sei nel giusto, ed uno che usa roba Apple da sempre senza avere il paraocchi è inesperto.
ma sapete fare della critica ogni tanto? Non sei future proof, sei solo noob ready. Scusa maxim

Account Anniversario

Più le bestie che segnalano per spam... LoL

Scemo
sagitt

non è possibile farli se non per un singolo utilizzo.

se tu avrai hdmi, sarà sempre e solo una hdmi
se avrai usb-a, sarà sempre e solo una usb-a

potrai fare usb-a -> usb-c (ci credi che ho anche questi adattatori?)
potrai fare hdmi -> usb-c

ma avrai sempre le porte limitate a quel singolo utilizzo.

io con 4 porte, ognuna può fare qualsiasi cosa, compreso il TB che tu manco avrai.

sagitt

il fatto che costino (che poi non è vero neanche del tutto) non vuol dire che non siano validi. il detto dice "chi più spende meno spende"

il testo da te sopra citato è il caso limite, molto semplicemente se hai 3 thunderbolt ad una colleghi anche un semplice hub che fa ricarica, usb-a (quindi volendo pendrive+ssd), il lettore di memoria è integrato, c'è pure l'uscita video volendo ed eventualmente la scheda audio la colleghi su una seconda porta delle 4.

chi fa quei test punta ed estremizzare per mostrare un problema che non esiste.... come quello che collegava 25 adattatori per fare una cosa semplice come la ricarica del telefono. se proprio uno vuole o cambia il cavo o usa un mini adattatore usb-a\usb-c

in una foto il tuo commento:

https://uploads.disquscdn.c...

Jam

Saggiamente, unico blog Apple degno di lettura.

"Ho una pendrive, una scheda audio, un SSD esterno ed un lettore di memorie SD in formato Type C, ma non c'è modo di collegarli tutti insieme nelle due porte del MacBook Air perché servirebbe un hub che occupi una USB-C e te ne dia un numero maggiore in uscita. Dispositivi del genere sembrano una chimera, difatti ne abbiamo scovato solo uno che però sembra avere limitazioni di banda ed alimentazione. Alternativamente si dovrebbe comprare un costoso Dock Thunderbolt 3, il quale potrebbe coprire fino a quattro USB-C. Se avessi avuto gli stessi dispositivi in formato USB-A, invece, li avrei potuti collegare con un banale ed economico hub ad una singola porta USB-C, lasciando l'altra libera per monitor e ricarica. In sintesi questa nuova connessione rappresenta il futuro in qualità di aggregatore, ma quelle precedenti sono ancora oggi necessarie oltre che più diffuse. Se usassimo solo dispositivi USB-C le due porte del MacBook Air sarebbero un'enorme limitazione, perché potremmo collegare soltanto un dispositivo e ricaricare. Quindi il punto è che per sfruttare bene le nuove connessioni sono più utili quelle vecchie. Ironico vero?"

Ripeto, se devi usarci office anche 0 porte vanno bene, tanto c'è il cloud(cit.).

volpe96

Lorenzo sempre meglio! E questo Yoga Book solletica la mia parte nerd veramente tanto, che pezzo di tecnologia favoloso (al netto di tutti i difetti)!

Yosemite Sam

tra 5 anni anni quando questo accadrà faranno gli adattatori anche per noi e viviamo sereni :*

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