
26 Ottobre 2019
02 Gennaio 2019 345
Sono passate ormai alcune settimane dal mio rientro dalla Cina ma solo adesso ho avuto il tempo di pubblicare un piccolo video che mostra alcune delle follie di Shenzhen, sede delle principali fabbriche di tecnologia e città nata recentemente proprio grazie al boom economico e all'enorme spostamento di persone in questa località.
Un paradiso nerd che però nasconde moltissimi lati che ancora non sono riuscito a comprendere realmente, neanche dopo aver parlato con diversi abitanti della città, i quali hanno ognuno un'idea e opinone diversa sul giro d'affari che sta dietro ai mega store di elettronica.
Partiamo però con ordine. Shenzhen è una città che mi ha stupito per due principali aspetti: il primo riguarda i Taxi, sono infatti tutti elettrici. Le auto, paragonabili come dimensioni ad una utilitaria media 5 porte, sono completamente elettriche, tecnologiche con tanto di informazioni digitali a schermo dell'autista e sono tantissime.
Considerando che la città è enorme, Shenzhen è passata da circa 20.000 a 13,5 milioni di abitanti in trent'anni, è particolare vedere così tanti taxi elettrici che macinano tantissimi chilometri al giorno. Purtroppo non sono riuscito a trovare un tassista che parlasse inglese e fosse in grado di spiegarmi le caratteristiche delle auto in termini di autonomia e capacità delle batterie.
Certo è che mi sono ritrovato a lasciare 1€ di mancia al tassista dopo aver fatto un tragitto di circa 20 minuti spendendo 2,90€ in totale, mancia compresa (e ho capito solo dopo essere sceso il perchè il tassista mi avesse fatto tanti sorrisi). Insomma, spostarsi è stato non solo piacevole ma economicamente impossibile da replicare in Italia.
L'altro aspetto è legato ai negozi di elettronica e a tutto quello che vi ruota attorno.
Dopo un paio di giorni ci si rende conto che ci sono principalmente quattro tipologie di negozi di elettronica:
I primi due della lista non hanno bisogno di commenti particolari. Sono negozi in tutto e per tutto con prezzi che sono di circa il 20% inferiori rispetto ai listini italiani. In pratica siamo a cifre vicine a quelle degli e-commerce più economici.
Il terzo gruppo invece è quello che vedete protagonista nel video, ovvero mega store di più livelli dove è possibile trovare la qualunque. Dai microprocessori singoli, passando per ram da costruire (quindi base, memorie e via dicendo), cavi di qualunque fattura e sorta e ovviamente pezzi di elettronica di infinite tipologie.
In questi centri commerciali si assiste ad un vero e proprio viavai di persone, rumore di nastro adesivo ovunque e soprattutto angoli dove tutti hanno qualcosa da fare e dove chiunque sembra avere conoscenze di elettronica ed è pronto a costruire qualcosa partendo da un semplice pezzo di plastica.
La struttura generale di questi posti vede al piano terreno la micro componentistica, i pezzi base e, salendo, i prodotti si trovano sempre più assemblati fino ad arrivare al terzo o quarto piano con elettronica assemblata, inscatolata e pronta alla vendita a tutti.
Tutto animato dal caos, da un'organizzazione assurda, da roba che sembra letteralmente buttata (ma spazzatura non è) e da tantissimi pezzi usati. E' questo il punto che contraddistingue questa tipologia di mega store: la maggior parte delle cose sono usate, riciclate, riassemblate, ricondizionate e trovare il prodotto giusto non è assolutamente semplice. I prezzi sono bassi, dipendenti principalmente dalla vostra dialettica in fase di contrattazione, ma capire il vero valore di un portatile o componente è troppo complicato, almeno per me.
A questo si aggiungono condizioni igeniche e di sicurezza completamente assurde per i nostri standard con soffitti che si abbassano al salire dei piani tanto da arrivare a meno di due metri all'ultimo livello con "negozietti" di 4 metri quadri con talmente tanto materiale da alimentare un falò per ore ed ore... e ce ne sono almeno una trentina a livello.
Trovata comunque la strada per uscire, non scontato, e senza esser riuscito a spendere un "soldo" arriviamo all'ultima tipologia di market.
Si tratta del mega store dove entri, ti intimano che è vietato filmare e dove, in pochi passi, capisci che qualcosa non torna, che c'è qualche giro strano e che tutto gira in modo completamente diverso rispetto all'altro centro commerciale di elettronica.
Qui gli asiatici pronti a costruire e riassamblare qualunque cosa hanno lasciato il posto ai "broker", a persone sedute davanti ai banconi di questi piccoli negozietti (sempre disposti in 2 o 3 piani uno accanto all'altro), che contrattano, comprano e fanno portare via pile e pile di scatole di smartphone di marca ed "originali". In circa 20 minuti ho assistito alla vendita di almeno 2000 pezzi e all'arrivo e partenza di almeno 4000 prodotti in scatole imballate o sballate sul momento.
Non me la sono sentita di rischiare il filmato ma vi assicuro che le scene che ho visto sono difficili da descrivere, non perchè ci sia confusione o paura, ma perchè sono rimasto incredulo nel vedere store di 5 metri quadri con almeno 1000 scatole Honor di vari modelli e tutto questo ripetuto, con marchi diversi, decine di volte.
Ho provato, con i miei compagni di viaggio, a comprare uno smartphone ma in questi centri si va per comprare decine di pezzi dello stesso modello, si contratta e si paga sperando che tutto sia originale.
E qui scatta l'altro aspetto che vede diverse interpretazioni. Non vi ho infatti detto che tutto quello che vi ho descritto accade accanto ai negozi ufficiali e tutto nella stessa, enorme, via principale, pedonale e frequentatissima. Tutto alla luce del sole e tutto farebbe quindi pensare che i prodotti che ho visto siano originali, veri e completi.
In realtà, chiedendo spiegazioni a chi abita a Shenzhen, sono arrivato ad una conclusione che unisce più o meno le varie versioni:
Il problema è che i locali ci hanno comunque detto che non ci sono certezze reali sulla provenienza e che gli IMEI non è chiaro come siano registrati. Certo è che nessuno li ferma, neanche i produttori ufficiali che vedono lo stesso telefono li accanto.
Un sistema quindi molto particolare, strano e che non ho capito fino in fondo ma che fotografa molto bene il mondo che ruota attorno a questa "città fabbrica". Sarebbe interessante capire se i vari e-commerce asiatici sfruttino anche questi centri commerciali per vendere i proprio prodotti online.
Uscendo infatti mi sono imbattuto in un centro DHL interno a questo mega store dove la frenesia di imballaggio mi ha riconfermato ancora una volta il numero enorme di pacchi che escono da questi negozi con un numero non ben definito di prodotti diretti verso chissà dove.
Vi lascio con il video che ho girato in questo folle tour e con un'ultima perla.
Ho infatti provato ad acquistare una MicroSD Sandisk da 128GB venduta da uno dei negozi più normali che ho trovato. Spacciata per assolutamente ufficiale e confezionata molto bene, pagata circa 8€ si è rivelata essere un ovvio clone. Per ora 128GB sono e riesco a vedere un video in 4K a 60fps senza interruzioni o problemi, certo è che la velocità di lettura e scrittura è praticamente ridicola.
Considerando il numero enorme di MicroSD che erano presenti in questo negozietto (sempre di 4 metri quadri circa -, parlo di almeno 5000 pezzi ma probabilmente sbaglio di molto - mi chiedo da dove escano queste memorie clone, chi le produca e da dove arrivi la materia prima, ovvero chi fabbrichi materialmente i GB e chi poi ci stampa sopra loghi e confezioni perfettamente sigillate dei brand più noti.
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Commenti
o che scrivere più di 2GB sarà impossibile
nono, non è che "sono difettose".. è che sono da 2GB con firmware taroccato
no, non è proprio da quella dimensione.
non ci scrivi più di 2/4GB.
Come hai fatto a capire che la scheda era un clone? Da amazon mi deve arrivare una verbatim in offerta ma il tempo di consegna è sospetto. Grazie
disqus_tTHIgP1pDm what
Articolo bellissimo che offre uno spaccato sociale ma anche di progresso commerciale del Dragone mai visto prima così al dettaglio. Se questa è la punta dell'iceberg del processo produttivo (e anche di riciclo) della domanda offerta hi-tech non oso immaginare a cosa si possa arrivare a vedere nei reparti di R&D di questi marchi ormai globali. Bravo Niccolò davvero molto interessante e ti dirò che sarebbe un'ottima base di partenza per un articolo accademico. Continuate così ad HDBlog!!
Ma le memorie prima di andare via le avete provate?
Perché normalmente in quei negozi è vero che si pagano poco le cose contrattandole ma è anche vero che su 5 ne funzionano bene 3
Lo dico perché io in Cina ci vado spesso per lavoro e in quei negozi ci sono stato mille volte
Molto probabilmente quei prodotti sono frutto del fenomeno noto come "third shift", "midnight shift" o "ghost shift".
eh ma poi è il solito discorso, dipende anche IN QUALI AREE (cina/jap rurale) ;) es. chi sa che l'indice di livello educativo tra gli under40 è più alto nella Mongolia Interna (!) ?
Ok ma posso quasi scommettere che i liberi professionisti sono in questa situazione, come tutti quelli che lavorano nella distribuzione al dettaglio
Del Sim Hifi trovi poco in giro, ma c'è un video amatoriale su youtube.
Comunque io ero bambino e ci andavo spesso, c'era tutta l'elettronica in esposizione, dai coin-op ( io andavo per quello, spesso non necessitavano di gettoni) agli impianti stereo.
Tu non sei l'Italia.
Dalle 7 meno un quarto alle 20/20:30 fai tu i conti
C'erano fiere sull'hifi a milano negli anni 80? Puoi parlarmene? Te lo chiedo perché sono appassionato di hifi vintage,mi piacciono particolarmente i registratori a cassette
I soldi spesi sicuramente li ha recuperati, anche solo per la remunerazione di YouTube (ed affini). Inoltre si è disegnato da solo lo schema del circuito stampato che poi ha fatto realizzare, cosa che il primo appassionato di turno non può riuscire a fare senza certe conoscenze...
Qualche anno fa era così ma ora quasi tutti hanno l'assicurazione sull'assistenza sanitaria e pensione
siete sicuri che la micro SD è tarocca?
Questo purtroppo è vero, la domanda di lavoro è alta l'offerta bassa, quindi stipendi da fame
Si, in Europa c'è ancora un sistema di welfare, insistente in Cina, e da tener conto che tutti i costi sono inferiori in Cina non solo il lavoro, energia materie prime etc etc
Nessuno ha detto che conviene più in Italia che in Cina
Ma sti stipendi sono assolutamente comparabili con l'est Europa ma nessuno Va li a produrre magari ci sarà qualche altro motivo? Io penso proprio di sì
E' pieno di mo mobilifici friulani e so per certo anche di aziende Padovane.
E comunque prima di criminalizzare, bisognerebbe chiedersi il perché e come arginare il fenomeno.
fuggono anche giovani in cerca di occupazione ma quelli sono gente che vuol lavorare, quando se ne vanno le aziende sono ipocriti incontentabili.
Balle, si va in Serbia o Romania, mai sentito dire che delocalizzano in Austria, piuttosto in Slovenia che hanno Iva ridicola, e ti parlo dal basso isontino x capirci
Infatti lo sono
Fatti 2 conti tu, siamo a circa 800 euro mensili x 12- 13 ore al giorno, niente ferie no malattie, probabilmente neanche contributi, un lavoratore full time in Italia compresi i contributi costa all'azienda 1900-2000???
Vedi un po' tu se non conviene
Come detto sopra, se uno vuole ricambi originali, allora bisogna rivolgersi solo ed esclusivamente ai centri autorizzati.
Nel mio caso personale, dopo le riparazioni non ho mai avuto problemi.
Se ci tieni ad avere ricambi di qualità er originali devi solo rivolgerti ai centri apple autorizzati (nel caso di un prodotto apple). Quando hanno fatto le riparazioni o upgrade ero conscio che mi venivano montati ricambi non originali. Per fortuna non ho mai avuto problemi, ma sicuramente un minimo di garranzia viene data dai centri.
Nel caso dell'Iphone 6 che non funzionava più, il centro assitenza apple mi aveva detto indicativamente che dovevano sostituire la mainboard, quindi che il costo sarebbe stato all'incirca di 250 Euro + i 40 Euro che dovevo pagare subito. Nel centro lo hanno riparato nel giro un'ora per 25 Euro.
anche io preso in italia,messo firmware da solo,ecc,già se metti il firmware suo e lo prendo è segno di orginalità...certo che bisogna stare sempre attenti
Io possiedo fiio, e ho scoperto che comprandoli da rivenditori sconosciuti di rischia di trovare le loro versioni tarocche. Sono senza parole (i miei per fortuna sono originali, li ho comprati dal rivenditore ufficiale qui in italia)
Se lo schermo 14" è anche ips (come nel nuovo Acer Swift 1) e il 15" è un pessimo monitor lucido con angoli terribili, allora non avrei dubbi sulla scelta
falso...già risposto sotto
lo sai vero che quando si parla di tasse ci si riferisce in generale alla pressione fiscale e quindi anche agli oneri contributivi dei dipendenti?
l'ultima frase fa capire bene che non sai molto di imprese...non funziona come dici tu. Nei settori più innovativi e avanzati chi ha più soldi può permettersi gli ingegneri ed i dirigenti migliori, può investire in macchinari più costosi, può permettersi di fare più r&s...
un azienda non è una cosa messa li che fattura guadagna e a seconda del prezzo fa gli utili
non funziona cosi
sono le solite cose dette e ridette ogni volta che sinceramente me fa pure fatica rispondere... lol
ahhaha no eravamo insieme uno dietro l'altro :D semplicemente a livello editoriale abbiamo scelto di posticiparlo fino al primo giorno utile possibile, alternativa l'oblio e la non pubblicazione :D
Se fai un piccolo calcolo
In un pollice FHD puoi trovare 10526 pixel, mentre in un pollice HD Ready ne trovi 7234. Ora basta fare 7234x14 e 10526x15,6. FHD= 164.205,6 e HD Ready= 101.276. In conclusione fai 164.205,6-101.276= 62.929,6 pixels. La differenza è questa
(ovviamente è tutto ironico)
Erano argomenti inerenti alla discussione, pensavo volessi controbattere sul discorso delocalizzazione
e tutto questo cosa centra con gli stipendi dei cinesi? lol
Si, circa 1,6" in più.
infatti da circa 8 anni viaggio in Cina almeno un volta all'anno. lo so che per chi non è mai uscito dalla sua città e difficile capire certe cose .....ma col tempo crescerai ...almeno lo spero per te.
Su StrangeParts vero? ;)
Per me ci sta, ognuno può replicare a dovere se errato.. i commenti provocatori spesso fanno partire discussioni interessanti:)
Già ma vedi il problema è che per anni il partito comunista cinese ha attratto aziende straniere forte della manodopera a basso costo, adesso che nelle grandi città si sta diffondendo il benessere, il PCC punta a favorire le aziende cinesi, che intanto sono diventate dei colossi e hanno acquisito il know-how occidentale, d'altronde perché pensi che da qualche anno a questa parte siamo invasi da xiaomi, honor e oneplus?
Il mercato cinese punta a richiudersi, solo le aziende occidentali che collaborano totalmente con il PCC (tipo Apple) possono rimere sul territorio. Ps: tutti i colossi cinesi sono controllati dal partito comunista
In questo preciso caso no, perchè il commento è provocatorio e privo di fondamento. Ti dirò che non è normale però bloccare i messaggi con scritto 4arch|tetto ecc ecc
Però il commento lo potevano pure lasciare..
si
non ricordo se tuttoandroid o altra testata su android, fecero questo video, stesso argomento, oltre un mese fa. Quindi chi ha copiato chi? State esagerando, come al solito.
Infatti l'economia cinese sta frenando
Mi ricorda un sacco Tatooine dove trovi un po' di tutto se non ti preoccupi di dove provenga
Il concetto rimane, gli stipendi austriaci sono più alti, percui quelle aziende del triveneto che si sono spostate li fuggivano da oppressioni burocratiche, fiscali, e aggiungerei sindacali, perché con le leggi sul lavoro e previdenza che ci sono in Italia, se sei fortunato bene, altrimenti ti attacchi al tram. E siccome la legge di Murphy vale, sempre………..
le ricordo che il costo della vita in america e molto piu alto della cina e che con uno stipendio annuo di 50mila dollari fai fatica ad andare avanti (in america)
Matteo ha fatto uscire il video un mese fa... chi è flash?