
03 Novembre 2020
L'Ohio è diventato il primo stato degli USA ad accettare pagamenti di tasse in criptovaluta. L'iniziativa non è ancora universale: per ora riguarda solo le aziende, e 23 tipi diversi di tasse. L'unica valuta accettata per ora è la più famosa, ovvero il bitcoin, ma l'obiettivo è aggiungerne altre in futuro.
Per le aziende idonee basta dirigersi sul portale dedicato https://ohiocrypto.com/ (al momento della stesura dell'articolo risulta offline), inserire il codice identificativo della tassa e il periodo per cui si intende pagare. Le transazioni sono tutte gestite da BitPay, uno dei servizi di pagamento di terze parti più conosciuti e attendibili.
L'iniziativa è stata voluta dal Tesoriere di Stato Josh Mandel, che crede che aggiungere un'opzione di pagamento così moderna possa rendere l'Ohio più "tech friendly". Nel primo periodo non saranno previste commissioni sulle transazioni - ferme restando quelle tradizionali della rete bitcoin e dei miner. Tre mesi dopo il debutto del portale ne verrà invece applicata una dell'1 per cento. Per fare un paragone, le commissioni per i pagamenti con carta di credito ammontano al 2,5 per cento.
Il sistema pensa anche alla gestione dell'elevata volatilità della valuta: ogni transazione prevede una finestra di 15 minuti in cui il tasso di conversione rimane fisso. A BitPay l'onere di coprire eventuali perdite in quel periodo.
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Commenti
se ti poni da professorino non avrai risposte di tono diverso, era ovvio che la definizione di sottostante fosse impropria per una moneta.
1) Per la cronaca non ho svolto studi accademici nel settore ma sono investitore qualificato e ho una certa esperienza sul campo in materia, sicuramente più di molti ragazzini usciti ieri dall'università che pensa di avere la verità in tasca. Tu invece?
2) che io ci creda o no conta poco, che le aspettative rivoluzionarie e megalomani fossero esagerato era evidente a chiunque dotato di buon senso, così come al momento lo sono quelle delle cassandre.
3) come ho già scritto, se credevi agli hippies l'errore lo hai fatto tu, è inutile che ora li perc.uli tirando in ballo tutto il software libero, nel quale a torto non consideri appunto GNU/linux.
I tuoi modi offensivi e arroganti squalificano te. Evidentemente non sei abituato a sostenere una conversazione con persone adulte.
Ciò detto: 1) quanto alle tue nozioni di economia monetaria, ti conviene approfondire l'argomento se ti interessa. Per curiosità, dove avresti studiato e che lavoro fai?
2) che tu ci creda o meno, ho investito una piccola somma in bitcoin ed ethereum tramite etoro nel periodo buono. Mi sono passato ascesa e declino, con un discreto guadagno complessivo. Nessuna invidia, nessun rimpianto, solo un'analisi data anche dalla mia personale esperienza. Non ho detto che è finita la storia, ma che l'importanza di questo fenomeno disattenderà di certo le aspettative rivoluzionarie e megalomani di qualche mese fa.
3) il software libero, inteso come lo si intendeva nei decenni scorsi, ovvero come alternativa "hippy" al nascente monopolio msft per i pc domestici, è rimasto il fenomeno trascurabile che era. Se poi tu consideri software libero le applicazioni gnu/linux in ambito enterprise, è tutt'altra storia assai più complessa e sconveniente da affrontare in questa sede.
Quando si parla di sottostante di una moneta si intende la banca centrale che ne garantisca una tal riserva di valore.
Sul fatto che si siano sgonfiate è evidente, che sia già tutto finito è un'idea balzana e solo tua. Quello che invece pare evidente è invece che tu sia uno di quei soloni che ne predica la fine perchè ha perso il treno e ora gode per chi improvvidamente ci ha lasciato le penne entrando di recente (non io tanto per essere chiari), mi spiace per te ma la storia sarà ancora lunga ed è tutta da scrivere.
La sparata sull'open source ti squalifica definitivamente, probabilmente non hai idea delle dimensioni del fenomeno di cui parli, prendendo sul serio i matti che predicavano la fine del software proprietario e deridendone l'ovvio fallimento, ma anche questo è stato un problema di valutazione tuo e non un limite del software libero.
Perdonami sopaug ma stiamo parlando di una valuta non di un titolo di credito, non puoi parlare di sottostante. Il valore è determinato unicamente dalla domanda/offerta e pertanto il "sottostante" può essere, se proprio vuoi, la fiducia degli investitori, cosa più volatile che mai. In un certo senso quasi tutte le valute principali ragionano così, dall'abbandono del gold standard e compagnia bella.
A prescindere, le criptovalute hanno dimostrato tutta la loro inutilità se non come mero oggetto di speculazione (scellerata) o per transazioni illecite per vari motivi. Lo dimostra l'ormai evidente tramonto delle loro quotazioni.
E' stato un fenomeno così veloce, che già continuare a scriverne oggi è anacronistico.
Mi ricorda per certi versi il sogno dell'open source nel mondo consumer del decennio scorso... tanto promettente quando veloce a sgonfiarsi.
esatto...
ma non so in che modo gli si possa far fare un salto in termini di utilità a sto punto...
certo finchè c'e' speculazione resta utilizzabile solo per quello, se e quando finirà non so come andrà avanti...
Dovrebbe forse diventare una moneta universale legata a pochi beni/servizi ma che abbiano un costo fisso in criptovaluta uguale in tutto il mondo e senza oscillazione però (serve anche per impedire ulteriori speculazioni...)
Semplicemente le hai e le usi. E certamente per una valuta senza sottostante il primo guadagno di valore è proprio il poterle usare. Altrimenti a cosa serve? Non puoi attribuire manualmente il compito di riserva di valore senza un sottostante.
Il fatto è che finché btc fa solo 7tps non te ne fai molto nell'utilizzo pratico.
Come dici tu una qualsiasi sistema tradizionale ne gestisce migliaia per funzionare decentemente.
Attualmente bitcoin è buono solo per speculazione o come riserva di capitale, su cui comunque non ci paghi le tasse.
Il fatto che puoi usare btc per pagare le tasse non cambia realmente le cose e non favorirà l'adozione ma è comunque un precedente, ripetibile con altre valute.
Esistono criptovalute basate su DAG ben più performanti e versatili. Come può essere IOTA, che sta avendo abbastanza successo in ambito automotive. Probabilmente l'utente finale non ragionerà mai in iota ma caricherà il wallet della propria vettura passando per la valuta locale, solo che tutte le volte che ti fermi a ricaricare l'auto o a pagare un pedaggio verranno spostati iota (o valuta analoga); tutto on demand; ogni w di energia o ogni km dell'autostrada verrà pagato direttamente durante l'utilizzo. Approccio estendibile anche sui mezzi pubblici: sali sul bus e il wallet in automatico inizia a pagare e quando scendi smette.
Il fatto è che finché l'azienda ti vende un token e poi se lo riprende, non ci sono problemi ma quando inizia a circolare esternamente, andando al benzinaio, ad autostrade o all'azienda che ti fornisce il bus, non hai più un circolo diretto per rientrare in valuta locale. Più l'ecosistema si allarga e più diventa complicato ed entra in gioco il problema di pagare le tasse.
Come si deve comportare il benzinaio? Vende direttamente cripto? Si affida ad un broker? Le carica su una piattaforma con prezzo variabile, trovandosi a vendere in un momento non favorevole, per necessità?
Se lo stato accettasse quella cripto non si presenterebbe il problema, e il commerciante la potrebbe usare anche per pagamenti personali, se venisse accettata da altri esercizi commerciali.
Tutto naturalmente nascosto dal wallet che fa vedere solo prezzi in valuta legale.
Si potrebbe pensare che il problema sarebbe solo stato spostato dal privato allo stato, che comunque deve convertire in valuta legale. Ma non è così; lo stato si può permettere di immagazzinare e vendere quando meglio crede, bilanciando domanda e offerta, avendo come side effect una stabilizzazione del valore della valuta.
se veramente hai capito di cosa sto parlando (cosa di cui dubito) fammi pure un esempio in quale caso uno potrebbe avere un vantaggio nell'usare una criptovaluta per fare un pagamento di un bene e servizio che ha comunque un valore in un'altra valuta.
se poi è un successo avere un semplice valore d'uso, ok mi arrendo, mettere in piedi tutto questo per avere un riconoscimento di valore d'uso...
e quindi qual è il problema? Secondo me è ritardato chi non capisce che il bitcoin trae il suo valore principalmente dalla sua utilità (e quindi dall'essere accettato innanzitutto). Come riserva di valore è decisamente presto (e i crolli di questi giorni ne sono testimonianza )
puoi pensarla al contrario, ma ha ragione lui.
Non hai vantaggio tu ad utilizzare la criptovaluta, magari altri lo avrebbero. Ma il punto fondamentale è che il bitcoin non ha un sottostante (nemmeno le fiat tecnicamente ce l'hanno ormai, ma tiriamo dritto) ma ha un semplice valore d'uso dettato dalla sua adozione e in tal senso questo è un gran riconoscimento.
Sicuro sia STR?
Se li converte subito in dollari mi sembra una possibilità di pagamento un po' inutile...
Ah beh, sai fare i conti!
Ci guadagno 55 euro... meno le tasse, 41 euro... più le commissioni di conversione e portafoglio... forse mi rimangono 30 euro... bella poverata
Guarda, sono buono e ti do una dritta cosi puoi comprarti un iPhone anziché un redmi.
Se compri 500€ di STR adesso a 0,14$, tempo 2 settimane le ritroverai a 0,25.
ma se si tratta solo di fare pagamenti senza commissioni non c'era bisogno di inventarsi una criptovaluta a sto punto, ci si poteva arrivare coi metodi tradizionali creando magari canali alternativi (già oggi tra privati ad esempio esistono parecchi sistemi per l'invio di denaro immediato e senza spese).
forse l'idea delle cripto è/era buona, ma all'atto pratico ad oggi non la si sta usando per il motivo per cui si dice era nata, anche l'uso di cui parla qui l'articolo è tutto fumo, non cambia nulla all'atto pratico.
bho vedremo in futuro, ma la strada da fare mi sembra che nemmeno sia stata imboccata per ora...
Certa gente è un po' ritardata e non ci arriva a capire che i pagamenti sono sempre in dollari e quello non è altro che un cambiavalute (accetta i bitcoin perché li converte immediatamente in dollari appoggiandosi a un sito terzo).
Non ti porta alcun vantaggio perché tendenzialmente la tecnologia usata da bitcoin fa schifo; è lenta e costosa.
Immaginando a livello ideale una valuta a 0fee, senza intermediari e che può gestire ben più tps, i clienti la possono usare per pagare on demand qualsiasi servizio, in modo del tutto trasparente; non importa in che valuta è espresso il costo; basta che il wallet fa una conversione.
Poi l'azienda che riceve tutte queste criptovalute e che ha dichiarato un certo fatturato come ci paga le tasse?
Diventa un problema.
Naturalmente rimane la questione della volatilità ma se una crypto venisse adottata dall'economia reale, con un utilizzo maggiore, avrebbe un valore molto più stabile
"Bitcoin per pagare le tasse: l'Ohio è il primo stato degli USA"
Ah, però non è ancora ufficiale.
Il sito neppure esiste.
E vengono immediatamente convertiti in dollari e quindi è come pagare in dollari.
Spariti.
Il solito Briatore da tastiera che mangia pasta al tonno, immagino
ma il bitcoin ormai è crollato..
ormai è scoppiata
Sto discorso non ha senso e sai perché?Perché il mercato è sempre fatto di pump e dump e solo i pazzi o gli entusiasti della tecnologia mantengono soldi su qualcosa che viene ciclicamente visto come una "bolla". Fidati, appena fa x10 ma potrei dirti anche prima vendi subito e fai take gain.
io per fortuna ho avuto lo spunto di cambiare gran parte dei miei guadagni e tenere in ballo qualcosina per divertirmi; in realtà poi quel "qualcosina", per via delle notevoli fluttuazioni settimanali sono riuscito a farlo moltiplicare x50.
solo questa settimana ho perso 8k € a causa di un crollo generale ma posso dire che non mi importa, il mutuo sono riuscito già a estinguerlo qualche mese fa ;)
Suppongo come prima.
Chi investe per davvero su queste cose ha comprato sicuro da parecchio ormai, e se sei entrato quando stavano anche solo a 2-300 dollari (cioè prima che il tizio medio sapesse anche solo che esistessero) il fatto che adesso stiano "solo" a 4000 di sicuro non è un problema. Molti avranno anche venduto durante la famosa salita dei 20.000.
Gli investitori della domenica che hanno sentito che il cugino nerd ha comprato i bitcosi e hanno buttato tutto quando stavano a 20.000 ovviamente hanno perso quasi tutto ed è giusto cosi.
Anche i minatori?
La penso esattamente al contrario di quanto hai scritto, lo troverei completamente inutile da utilizzare se poi il bene o servizio deve necessariamente continuare ad avere il valore legato a una moneta tradizionale, a quel punto pago con la moneta tradizionale direttamente, non mi porta alcun vantaggio usare una criptovaluta
Il fatto che sul libro contabile il valore sia espresso in dollari o in bitcoin non cambia niente, è solo un'unità di misura. Il cambiamento epocale sta proprio nell'accettare btc come pagamento (anche se non è il primo stato a livello globale).
Un esercizio commerciale poteva benissimo accettare btc come pagamento anche prima e fare fatture in valuta locale (lo fanno anche in italia), ma il fatto di non poter pagare direttamente le tasse diventa un disagio non indifferente
Ma ancora dietro a questa bolla andiamo?
Li converte in soldi del monopoli!
Ma la sta accettando in realtà come sistema di pagamento, non come moneta.
La moneta è sempre il dollaro, le tasse da pagare sono quantificate in dollaro...
Le cose cambieranno se e quando si potranno comprare beni e servizi quantificati in criptovalute nativamente.
In realtà il fatto di essere accettata per le
tasse è un evento epocale.
L'unico modo che ha uno stato per imporre
una moneta è proprio attraverso le tasse.
In pratica Io stato I'ohio ha appena
riconosciuto bitcoin come moneta ufficiale.
Detto questo, attualmente bitcoin non può essere adottato nell'economia reale per limiti tecnici
però se acquista valore, pensa che colpaccio! :D
C'era un musicista che anni fa si era fatto pagare in bitcoin per chi voleva acquistare il suo album con le criptovalute, e dopo qualche anno si è accorto di avere un bel gruzzolo da parte!
Ma quale bitcoin... investite nella "pizza de fango del camerun"...
https://youtu.be/cweXuLbdqTU
e nessuno ad evidenziare dall'articolo "23 tipi di tasse" :| ....mal comune mezzo gaudio
Ma la valuta di riferimento restano sempre i $...
In pratica l'utilità del Bitcoin resta pari a zero in questo caso...
Quando finirà la speculazione, vedremo se avranno finalmente una reale utilità (bene rifugio, valuta mondiale o altro).
Povero sfiigato che sei, il Bitcoin è il futuro, spero che il resto della comunità di HDBlog continui ad investire su di esso come abbiamo fatto noi in precedenza.
Non per vantarmi ma io mi definisco trader professionista.
Ora vado a cercare un po' di cartone che qua fuori fa freddo.
Ciao.
Pensa a chi ha investito all’inizio quando un bitcoin valeva meno di 0,50 cent
Li converte subito in dollari. Anche se pagare in bitcoin le imposte adesso per lo stato è un po’ rischioso. Se tra 10 min il bitcoin crolla del 3% lo stato perde il 3% di soldi delle imposte. Se tutti i cittadini pagano in bitcoin e tra 10 min il bitcoin crolla del 3-4% per lo stato significano meno soldi in cassa
3 anni fa c'è stato un crollo simile...
è tardi la festa è finita...
Per quelli si, ma con un crollo così non c'è da star tranquilli
ah chi è entrato due tre anni fa sta ancora benissimo
Ma lo Stato si tiene i Bitcoin o li converte (subito) in dollari?
I contadini blockchain
piccolo OT: Come stanno i nostri cari investitori del blog dopo il recente crollo del bitcoin?