
14 Gennaio 2020
Una ricerca scientifica statunitense ha stabilito che le onde radio dei telefoni cellulari possono essere cancerogene, ma i risultati non sono immediatamente applicabili agli esseri umani. La ricerca è stata compiuta dal National Toxicology Program, commissionato dalla FDA (Food and Drugs Administration). I dati evidenziano come nei ratti maschi esposti a massicce dosi di radiazioni simili a quelle dei cellulari l'incidenza di tumori a cervello, cuore e ghiandola surrenale sia aumentata rispetto al gruppo di controllo. È uno studio molto completo e durato oltre 10 anni, MA (e sono "ma" molto importanti):
Lo studio è iniziato negli Anni '90, quando Bill Clinton era presidente USA; sono state coinvolte più di 3.000 cavie, ed è costato intorno ai 30 milioni di dollari. Le evidenze sono state definite "chiare" (il più alto di quattro livelli; gli altri tre sono "qualche", "ambigua" e "nessuna") solo per i tumori al cuore; in relazione a cervello e ghiandole surrenali, c'era solo "qualche" evidenza.
In relazione alle cavie femmina, invece, tutte le evidenze sono "ambigue" sia per ratti che per i topi; "ambigue" anche per i topi maschi. I ratti sono stati esposti alle radiazioni fin da quando erano nell'utero, mentre i topi dalla quinta settimana. I dati più rilevanti:
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Commenti
Si vede che non sei biondo.
Guarda che i dispositivi elettronici devono sottostare a delle soglie imposte per legge, nessun telefono in commercio le supera.
Tardi sempre di più.
Sempre più tardo
Ritardato con il cervello scoppiato.
Fatti curare.
Cervello a scoppio ritardato
I tuoi sono sempre uguali pensa un pò.
Oltre al fatto che ha detto una cosa non giusta, giustissima.
Per cui si, ti ha illuminato ben bene la testa, se gli hai risposto.
Ancora non si capisce bene la situazione dei paesi di oggi, ma una cosa certa é che stiamo pressando parecchio per migrare l'intera industria verso tecnologie più green. Non avessimo fatto conferenze, annunci, pubblicazioni, pressioni, movimenti contro etc. A quest'ora saremmo ancora con solo carbone e petrolio.
Dipende, stai entrando nello specifico e occorrono maggiori dettagli e dati. Così non c'è una risposta.
Ah beh, se non è del Sahara non vale! Facciamo un altro esempio: Solo dalle cave di Carrara vengono estratte ogni anno 4 o 5 milioni di tonnellate di marmo, i 3/4 del quale viene trasformato in polvere ed utilizzato nei più svariati campi industriali. Quella polvere, secondo te, è più o meno inquinante della polvere di plastica?
Sì e no. Nei paesi sviluppati l'inquinamento sta diminuendo rispetto all'ultima metà del secolo scorso, ed i paesi in via di sviluppo è fisiologico che passino da una fase di inquinamento e sviluppo selvaggio prima di arrivare al nostro stesso livello
Si ma oggi l'inquinamento é superiore a qualsiasi altra epoca, e le conseguenze si vedono e sono ampiamente studiate.
Non fare l'idiota. Hai parlato di sabbie del deserto africano. Quelle arrivano solo in condizioni particolari e a periodi.
Se parli di polveri in generale, si ci sono dappertutto ma non giustifica il fatto di aggiungere ad esse ulteriori polveri provenienti dalle attività umane.
"Particolari condizioni climatiche" un accidenti, la polvere c'è sempre stata e sempre ci sarà, qualunque montagna o roccia prima o poi diventa polvere, e finisce anch'essa nei tuoi polmoni. Il nostro corpo lo sa da milioni di anni, infatti siamo dotati di tutta una serie di meccanismi di protezione che, se funzionano con i granelli di polvere funzionano anche con le microplastiche
Vabbè, e dopo è aumentata un'altra volta, le campagne si sono spopolate e la natura ha ripreso il sopravvento. In sostanza gli uomini, e non solo loro, hanno sempre inquinato, non solo "negli ultimi 50 anni"
No, ma so che prima dei romani le aree boschive avevano un'estensione maggiore.
E cosa c'entra? A parte che succedono solo in determinate condizioni climatiche contaminazioni di questo tipo, ma poi dobbiamo prenderci oltre a questi (che capitano solamente a periodi) anche tutte le altre particelle volatili emesse dall'uomo ogni giorno a ogni ora? No, non funziona così, non si ragiona così.
QUALUNQUE COSA, o interagisce con gli esseri viventi, ed allora si degrada prima o poi, oppure no, ed allora è inerte. Hai una pallida idea di quante particelle di silicio, la sabbia del Sahara, o di calcare, o pollini inali ogni giorno?
Non c'è mica bisogno di una conferenza,
. Lo sai che nel medioevo la copertura forestale in Italia è aumentata rispetto al periodo romano?
Guarda continua pure, se ti sta a cuore così tanto vai a prenderti una laurea oppure presentati in qualche conferenza così possiamo ascoltarti e analizzare il tuo ragionamento "L'inquinamento, povero ignorantello che sei, c'è da ben più di 50 anni, e ci sono stati interi ecosistemi profondamente modificati dall'uomo ben prima dell'era moderna".
No li considero come contaminanti in un ambiente che prima era in stato di stasi ed equilibrio. L'agente contaminante crea uno squilibrio e scatena reazioni da parte dell'ambiente preso in considerazione nel tentativo di ripristinare l'equilibrio.
Oh della plastica era solo un esempio, può essere un liquido, un metallo, un gas. E comunque quei frammenti di plastica non biodegradabile alterano le temperature (parlo di terreni contaminati, dopo attente analisi e lunghi processi di valutazione) inibendo per esempio la crescita di specie di funghi e altri microorganismi prediligendo per esempio microrganismi dannosi per piante e animali (e quindi anche per noi). Così come possono volare frammenti ed essere inalati, ti piacerebbe l'idea? Di inalare qualche micro frammento di plastica nei polmoni ogni anno? A me no.
Ho capito, tu consideri gli inquinanti come una specie di sostanza maledetta, che per mezzo della magia nera interagiscono con l'ambiente circostante senza "venir interagiti", vero? Purtroppo, mi dispiace svegliarti dai tuoi sogni di bamboccetto, Harry Potter non esiste e la pietra filosofale nemmeno. Se qualcosa interagisce con l'ambiente lo può fare solamente col disperdere parte delle sostanze che la compongono, e se disperde prima o poi si consuma. Se non disperde niente allora non interagisce, e se un frammento di plastica dura migliaia di anni vuol dire che non disperde praticamente niente. Giusto? O vuoi continuare a credere nella fata turchina?
"Stiamo" plurale maiestatis? La reazione tipica dei bimbetti, quando non sanno più cosa rispondere si inventano una tribù che li spalleggia e di cui, sicuro, loro sono i leader. L'inquinamento, povero ignorantello che sei, c'è da ben più di 50 anni, e ci sono stati interi ecosistemi profondamente modificati dall'uomo ben prima dell'era moderna. E tu insisti di essere un esperto di scienze naturali? Ben che vada farai la terza media, ripetuta per la quarta volta
Ma di cosa stai delirando? Stiamo parlando di sostanze che rimangono anche centinaia e centinaia di anni e anche migliaia di anni nel terreno modificano l'equilibrio chimico e fisico del terreno stesso e quindi scatenando o reprimendo reazioni chimiche atte a sviluppare la vita.
In un ambiente saturo di qualche elemento o composto (contaminato/inquinato per vari motivi) non possono svilupparsi normalmente animali, piante o protisti. Quell'ambiente con quelle sostanze in grandi quantità impediscono la proliferazione di altri organismi determinando il decesso poi di un ecosistema da cui dipendono altri animali allopatrici che non potranno più risolvere il loro problema trofico visto che l'ambiente è stato alterato e i nutrimenti non ci sono più, scatenando possibili reazioni a catena come isolamento riproduttivo, riduzione della fertilità, isolamento comportamentale, isolamento meccanico e via dicendo., portando quella specie verso una possibile estinzione.
Certo certo, perché 50 anni di ricerca sull'inquinamento globale in atto dall'uomo sono solo favole.
Prima con una popolazione inferiore e la non conoscenza dei composti chimici hanno lasciato il mondo abbastanza intatto, con gli ecosistemi in buona salute. Poi con gli avvenimenti tecnologici gestiti in maniera pessima stiamo assistendo a un tasso di estinzione elevatissimo segno di una profonda modifica del territorio in molte regioni del mondo.
Vai, comincia a contare tutti i prodotti chimici non biodegradabili che ogni secondo raggiungo in mare, comincia a contarli.
Ma vai a dormire pagliaccio che continui a renderti ridicolo. Qui stiamo ridendo a crepapelle da giorni per i tuoi commenti.
SE si degrada, in un mese o in dieci anni non importa, ALLORA interagisce, altrimenti NO! Un po' di logica per favore, bamboccio
"Netta minoranza" un par de OO. Al solito, hai fatto approfondite ricerche e le hai contate prima di sparare la tua solita ca####a?
Non confondo un bel niente gli avvelenamenti possono essere di svariati tipi, la plastica non si degrada in un mese e interagiscono con l'ambiente circostante. Stai parlando a vanvera.
In realtà sostanze cancerogene naturali sono in netta minoranza. Non esiste nel tempo? Bho vabbè si nota che parli a frammentazioni.
Stai confondendo gli effetti meccanici (il delfino che mangia le buste di plastica e rimane soffocato), destinati a durare ben poco, non so se hai mai visto come si riduce una busta di plastica dopo qualche mese al sole, con l'inquinamento chimico di sostanze che dovrebbero "durare millenni". Se durano millenni non interagiscono con niente e sono inerti!
Stai volutamente travisando quello che ho detto, non esiste "prodotte dall'uomo", ci sono tantissime sostanze cancerogene perfettamente naturali, e non esiste "nel tempo". È un discorso di probabilità, non di accumulo
Ti sei risposto da solo. Per cui non bisogna stare attenti a molte cose prodotte dall'uomo poiché nel tempo possono aggirare il complesso sistema immunitario e arrecare danni biologici di vario tipo.
Non é proprio cosi, non sono materiali inerti. Ci sono esempi di intossicamento negli animali che se non avessero fatto tutte le pressioni politiche attuate in questi anni per eliminare buste di plastica non biodegradabili così come il bando di tanti composti chimici tossici a quest'ora la situazione sarebbe stata ben più tragica.
Ma quale "prodotto di lusso"! Era perfettamente conosciuta e comunemente usata, altro che... Comunque se un qualunque frammento di qualunque plastica interagisce in qualsiasi modo con gli organismi viventi allora verrà degradato in tempi brevi, altrimenti è solo materiale inerte, come un granello di sabbia o un frammento di roccia
Infatti, "sotto stress" non significa assolutamente niente. Gli "stress" avvengono continuamente per i più svariati motivi, dal raggio cosmico che ha scelto di atterrare proprio su di te ai composti SICURAMENTE cancerogeni che si trovano nelle "sanissime" ricette tradizionali, tipo la carne arrosto. Se uno qualunque di questi "stress" arriva a modificare il DNA di una singola cellula nel modo "giusto" allora si trasforma in cancerogena, e nello 0,00(ecc.ecc)1% dei casi non viene intercettata dal sistema immunitario e si sviluppa il tumore. I danni cellulari dovuti ad una qualunque causa non si accumulano, la cellula può solo vivere, morire o trasformarsi in cancerosa
E dopo che ci sono più casi per i tumori alla pelle? Cosa vuol dire che il resto é rose e fiori? No, difatti si considerano tutti gli altri fattori conosciuti e si studiano tutti i fenomeni.
Così come le radiazioni dal sole, contano anche quelle presenti sulla Terra. Più aumentano, più un organismo é sotto stress, che può voler dire tutto e niente poiché ci sono soglie di tolleranza diverse per ogni individuo.
Ma di certo non siamo tranquilli e il problema va affrontato.
Si perché basta anche un solo giacimento per essere sfruttabile per molto tempo, soprattutto se consideriamo la pece un prodotto di lusso a quei tempi, non a caso.
I disastri avvengono sia nell'immediato (come la perdita di idrocarburi che causano danni immediati) sia in tempi molto più lunghi. Ed é questo il problema, anche per il fatto che la biodegradazione può avvenire dopo migliaia di anni.
Le plastiche nei mari sono molto pericolose difatti, poiché si possono trasformare in microplastiche.
"Sono rari", talmente rari che l'uomo ha usato la pece per migliaia di anni. Quantifica "raro" allora... Secondo te quando un giacimento petrolifero viene allo scoperto per naturali movimenti geologici cosa succede? Un vero disastro per te che consideri le cose nell'immediato e secondo il tuo metro, assolutamente niente per l'ambiente naturale. Le uniche sostanze non biodegradabili sono quelle inerti, prima o poi qualunque cosa viene riassorbita o degradata
"Non sono sicuro che non ci siano stati casi", "potrebbero", "ci sono effetti a lungo termine 20 o 40 anni", contro CENTOMILA NUOVI CASI REALI ogni anno: Ridic0l0!
P.s. Forse non sai che gli esseri umani "giocano" con le onde radio da più di un secolo, e che gli effetti sulla salute umana sono ben studiati ed accertati. Poi ci sono anche quelli che non vogliono mangiare cibi cotti nel forno a microonde perché "fanno venire i tumori"...
Non ci troverai boschi, sono siti inquinati da decenni.
Sono molti quelli registrati, sono di più quelli non registrati. Così in Sardegna, così in molte parti dell'Italia. E potremmo ampliarci ancora geograficamente.
Si ma i giacimenti i cui tu parli sono in tutto il mondo sono rari e integrati Nell'ambiente circostante da milioni di anni.
Qui io parlavo di tutto quello che si sta estraendo, disperdendo e scartando. Parliamo di cifre notevoli, alcune di queste anche in aumento.
E cosa ugualmente importante, non sono biodegradabili in seguito ai metodi attuali.
Le ipotesi ti mostrano come le radiazioni possono interferire con il Dna delle cellule danneggiandole, se sono sufficientemente potenti da "riscaldarle". Poi ben venga se ancora non ci sono stati casi (ma non ne sono sicuro a riguardo) ma per questo dobbiamo forse abbassare la guardia? No. Poi non sappiamo che effetti possano avere a lungo termine (20 anni, 40 etc.) e ci sono molti caso di tumore di cui la causa é incerta proprio perché possono scatenarsi in seguito a molteplici fattori concatenanti. Le emissioni radio sono tra queste prese in esame.
Ci trovi qualcosa di strano in questo? O continui a dire "siccome non é successo niente, allora é tutto a posto e possiamo stare tranquilli".
Hai una visione molto miope delle cose. Gli "ettari ed ettari di terreno irrecuperabile" quanti sono rispetto alla superficie totale della Sardegna? E nei "terreni distrutti" ti stupiresti davvero se tra qualche decina d'anni ci trovassi un bosco? A proposito di "idrocarburi che si disperdono in natura molto rari" mai sentito parlare della pece che gli uomini hanno usato per millenni (persino Noè per l'arca!)? Secondo te da quale raffineria veniva? Ed i depositi di scisti bituminosi che si trovano a miliardi di tonnellate, da dove hanno avuto origine? Poverino, ogni due parole sono tre ca####e...
Ma sei completamente #####? Ti rendi conto o no che stai parlando di IPOTESI contro centinaia di migliaia di casi VERI? Basta, se continui a pretendere che la realtà sia quella che immagini tu come un bimbetto che fa i capricci questa "discussione" non ha più senso. Addio.
Ok, anche eliminando quel ragionamento, i numeri rimangono quelli
Xiaomi e Huawei sono in alto... alla fine risparmiano da qqualche parte.... sigh
Ecco gli samrtphone con valore sar più basso
Samsung Galaxy Note 8 – 0,173 W/kg
Nokia 6 – 0,207 W/kg
LG G6 – 0,235 W/kg
Samsung Galaxy S8+ – 0,27 W/kg
Essential PH-1 – 0,28 W/kg
Samsung Galaxy S8 – 0,32 W/kg
LG V30 – 0,375 W/kg
Razer Phone – 0,42 W/kg
ASUS ZenFone Zoom S – 0,588 W/kg
HTC U11+ – 0,63 W/kg
Qui sotto ti riporto l'elenco degli samartphone con i valori più bassi
Samsung Galaxy Note 8 – 0,173 W/kg
Nokia 6 – 0,207 W/kg
LG G6 – 0,235 W/kg
Samsung Galaxy S8+ – 0,27 W/kg
Essential PH-1 – 0,28 W/kg
Samsung Galaxy S8 – 0,32 W/kg
LG V30 – 0,375 W/kg
Razer Phone – 0,42 W/kg
ASUS ZenFone Zoom S – 0,588 W/kg
HTC U11+ – 0,63 W/kg
No, non hai capito niente. E insisti su argomenti dove non hai competenze.
Per farti capire (ci riprovo per l'ennesima volta) in Sardegna c é il più alto numero di siti inquinati in Italia, con bonifiche mancate che hanno distrutto ettari ed ettari di terreno irrecuperabile con i metodi attuali. Io insieme alla Agris stiamo sperimentando con alcune specie di piante una bonifica fatta tramite le piante che risulterebbe molto economico.
Gli idrocarburi che si disperdono in natura so o rari, al contrario quelli dispersi dall'uomo sono molto di più, così come l'acidificazione in atto é causata in gran parte dall'uomo.
Il problema so meglio di te quanto é grane e quanto é pericoloso, e non possiamo affrontare il problema serenamente perché il problema é grave. Nonostante ciò se hai percepito toni apocalittici é una tua impressione, per noi che siamo del settore é la normalità.
E quali? Vai a cercarteli.
Isped dell'Università di Bordeaux e pubblicata sulla rivista scientifica Occupational and Environmental Medicine per esempio.
Cercateli se ti interessa, mica devo fare io il lavoro per te, visto che ce ne sono diverse e non vengo pagato.
So solo discutere, certo. Come se si dovesse fare altro. Te hai problemi seri, fatti vedere da qualcuno.
"Ci sono state ricerche a riguardo" (e QUALI???) contro CENTOMILA nuove PERSONE VERE che si ammalano ogni anno??? Ok, sei un patetico bimbetto che sa solo "discutere" come se fosse al bar sport. Torna a giocare coi tuoi compagnucci dell'asilo infantile e vattene un po' dove meriti di andare