Gli scienziati della NASA stanno vivendo un periodo particolarmente intenso sul fronte dei malfunzionamenti, sappiamo infatti che del rover Opportunity non abbiamo più notizia da giugno, quando la tempesta marziana ha inibito la ricarica solare, ci sono poi stati problemi con i giroscopi dei telescopi spaziali Hubble e Chandra, tuttavia anche il celebre rover Curiosity non sembra passarsela molto bene.

All'inizio di settembre venne riscontrato un problema al più recente rover marziano, che di fatto impedì di inviare correttamente alla Terra i dati memorizzati. A seguito dell'evento, le operazioni scientifiche furono interrotte in attesa che il team al lavoro riuscisse a risolvere il malfunzionamento.

A quanto pare l'anomalia alla memoria è ancora in fase di analisi, pertanto ci si è momentaneamente affidati a un computer di backup e di recente le operazioni sono state riprese in modalità limitata.

La afferma con un certo entusiasmo la NASA sul sito del JPL, pubblicando peraltro una nuova immagine datata 13 ottobre 2018 e realizzata grazie ad una fotocamera secondaria, inutilizzata dal 2013.

Il ritorno alla parziale operatività di Curiosity è comunque un'ottima notizia per l'agenzia spaziale americana, che fa sapere come alcune operazioni d'analisi continueranno mentre gli ingegneri proveranno a risolvere l'anomalia.

Posizionato nell'area del crinale di Vera Rubin, Curiosity continuerà a lavorare sul rilevamento dei livelli di radiazioni ad alta energia presenti sulla superficie marziana, oltre ad altri parametri come pressione, umidità, radiazione ultravioletta e temperatura. I dati raccolti si riveleranno vitali per le future operazioni con equipaggio umano, fornendo informazioni essenziali sul tipo di schermatura da adottare per mezzi e tute.