
15 Giugno 2022
Le osservazioni effettuate negli ultimi anni e i dati raccolti grazie a sonde, rover e telescopi spaziali continuano a lasciare aperti spiragli importanti nella ricerca di vita extraterrestre nel nostro sistema solare, ancora più importanti se usciamo dall'area illuminata dalla nostra stella madre e pensiamo all'incredibile numero di esopianeti in fascia abitabile, individuati ad anni luce da noi con sempre maggior frequenza.
Solamente nel sistema solare sono sempre di più i luoghi di grande interesse per l'agenzia spaziale americana NASA, dopo Marte infatti anche le lune di Giove e Saturno si sono rivelate appetibili da un punto di vista scientifico.
Con un articolo sul sito ufficiale, la NASA puntualizza un rinnovato interesse verso la ricerca di eventuali segnali provenienti dall'universo che indichino la possibile presenza di altre forme di vita oltre la nostra. Nell'ambito di questo sforzo, da oggi fino al 28 settembre a Houston si terrà il Technnosignatures Workshop, finalizzato alla ricerca di tecnologie, investimenti e vie più promettenti per far avanzare quella che viene ormai definita come un'arteria della scienza a sé stante, che non ha ancora un suo nome ma può essere definita come la ricerca di vita extraterrestre.
Uno degli obiettivi principali del workshop è identificare in che modo la NASA possa sostenere al meglio quest'impresa, attraverso partnership con organizzazioni private e filantropiche.
Affermazioni e progetti, quelli della NASA, che non lasciano spazio a dubbi: l'agenzia spaziale vuole risposte ed è disposta a impiegare sul campo sempre più mezzi.
A questo punto è bene dare una definizione precisa al termine composito "Technosignatures": esso non si limita solamente ai segnali radio, dei quali da anni si occupa anche il progetto SETI, ma prende in considerazione anche altri segni: ad esempio, la presenza di strutture massicce su altri pianeti, sostanze inquinanti nell'atmosfera che indichino un'attività intelligente presente o passata, presenza di metano di origine biologica e altri "marker" simili. Tutto ciò risulta conforme a quanto affermato nella documentazione strategica redatta nel 2015 dalla NASA.
La vita complessa può evolvere in sistemi cognitivi in grado di impiegare la tecnologia in modi che possono essere osservabili. Nessuno conosce la probabilità, ma sappiamo che non è zero.
Le stime ottimistiche che la formula di Frank Drake introdusse nel 1961 si scontrano con il sempreverde (almeno per i principali detrattori della teoria) Paradosso di Fermi, che sostanzialmente afferma che se nell'universo ci fossero altre forme di vita intelligenti le avremmo già scoperte.
Sebbene ad oggi non abbiamo ancora trovato segni di vita extraterrestre, la NASA sta amplificando l'attenzione verso l'esplorazione del sistema solare e di sistemi stellari ancora più lontani per aiutare l'umanità a rispondere alla domanda delle domande: siamo soli nell'universo?
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Commenti
Ci sono troppe variabili in gioco, io personalmente dubito troveremo mai forme di vita aliena intelligente (ma neanche stupida).
Ecco già questo mi sembra molto meno probabile.
Però come detto, dato che sono possibilità fisicamente possibili, non sono da scartare come sciocchezze o altro, però stabilire con che probabilità queste siano verità o meno è tutt'altro discorso.
Hai voglia, è pieno di futuri premi Nobel qui!
Veramente credi di poter sbeffeggiare Fermi scrivendo su hdblog???
Hanno visto un pianeta pieno di strunzi
Si ma se lo piegassero e lo facessero ritornare com'era prima non ce ne accorgeremmo credo. Inoltre sarebbe poco visibile per una astronave vista le dimensioni.
Se piegassero lo spazio ce ne accorgeremmo tranquillamente. Studiamo da sempre corpi che piegano lo spazio (tutti gli oggetti lo fanno) e sapremmo come riconoscerli, abbiamo gli strumenti da sempre. Piegare lo spazio da un punto di vista tecnologico comporterebbe una tale energia che sarebbe difficile passare inosservati anche al di fuori della nostra galassia.
Il problema è che potremmo scabiare questo fenomeno come qualcosa di naturale.
Per quanto ne so, Fermi non ha "affermato" niente. Il suo "paradosso" è usato per riflettere e, tutto sommato cerca una spiegazione anche introspettiva (dal punto di vista di una specie intera) del perché "ancora" non ci sia stato un contatto.
Parlando da un punto di vista prettamente scientifico (dove le affermazioni sono subordinate alle prove) dire che siamo soli è più "scientifico" del dire che "sicuramente ci sono altri".
La comunità scientifica, per altro, è tutta convinta che non siamo soli, soprattuto riguardo la "presenza" di vita (soprattutto nella declinazione di "semplice forma di vita) su altri pianeti, ma non sentirai mai uno scienziato che afferma che scientificamente la vita è anche altrove.
Per affermarlo servono prove, di indizi ce ne sono moltissimi e probabilmente l'analisi dei corpi con oceani liquidi potrebbe darci la risposta che si vuole, ma fino a quel momento, ripeto, da un punto di vista SCIENTIFICO la presenza di vita al di fuori della Terra è una ipotesti altamente probabile, ma non certa.
Tra l'altro in questo non ci trovo niente di strano al di là della mia FORTE convinzione non solo di vita semplice, ma anche di vita complessa e senziente.
E la Diatanza
Beh si certo, tutte supposizioni, c'è anche chi azzarda che, traducendo vari testi antichi, in realtà abbiano preso qualche ominide antico e abbiano fatto l'uomo con il loro dna.
Illuminaci invece tu, sapientone!
il nostro ostacolo maggiore è il tempo, non sarà mai sufficiente a ripagare gli sforzi nell'ambito della ricerca di vita extraterrestre
Senza considerare che siamo talmente piccoli che potremmo essere noi stessi a far parte di un'altra forma di vita e non riuscire a capirlo
Ci distrugge la vita, cerca la vita.
Paradosso
Non è neanche fisicamente da scartare come ipotesi.
Statisticamente parlando è molto probabile che, se ciò fosse avvenuto, abbiano visto un pianeta abitato da dinosauri o simili.
Per di più, dovessero osservare in questo momento il nostro pianeta da un punto sufficientemente distante, osserverebbero le medesime cose.
Insomma, è un'opzione assolutamente verosimile.
Fortuna che ci sei tu, genio, ad illuminare il cammino oscuro del sapere.
Bah, secondo me sono già venuti, ci hanno visto e se ne sono scappati di corsa.
Potrebbero benissimo piegare lo spazio.
Veramente ha fatto una battuta. Il sistema mediatico, che è assetato di spettatori per raccimolare contratti pubblicitari, ha trito e ritrito l'argomento perchè di sicuro e costante interesse della massa. Lo scopo dei giornali, compreso questo, è veicolare l'attenzione per piazzare la pubblicità di turno.
Ma il paradosso di Fermi non si può sentire nel 2018.
Ma il Signor Fermi,aveva presente dell'enormità delle distanze nell'universo?
Secondo me no.A me viene il mal di testa solo a pensarci,beato Fermi che dall'alto del suo intelletto,bollava impossibile esistessero altre forme di vita.
E certo, attraversare l'universo, è come fare bagno-cucina.Posa la boccia di vino, Fermi.
La vedo dura, siamo ancora nei tempi in cui i programmi streaming (vedi DAZN) laggano come lo schifo, figurati arrivare a tanto
Perchè mai dovrebbero nasconderla? Sentiamo.
Ok, visto che state facendo da bravi nei commenti, consigli di lettura:
1) (metto le mani avanti) per tutti quelli che "soldi sprecati", "pensiamo prima alla Terra", "che mo frega della ricerca spaziale" ecc:
https ://homeandcity. nasa. gov
2) per tutti gli Sheldon che abitano dentro di noi
https ://spazio-tempo-luce-energia. it
[secondo me scrive e fa capire bene concetti complicati...alcuni argomenti li porta avanti in diverse "puntate"...se siete interessati ve lo consiglio (il divulgatore si chiama Michele Diodati)]
Così, giusto per...
Infatti ho specificato che va ridimensionato il paradosso, mica eliminato. ;)
Fermi ha ragione nel dire che non abbiamo sentito nessuno, ma appunto non è che stiamo ascoltando chissà da quanto e le distanze e i tempi in gioco sono assurdi, troppo enormi per essere davvero gestiti dalla nostra mente.
Io seguo la semplice regola che in natura gli eventi si ripetono. Se qualcosa succede una volta, prima o poi le condizioni si ripeteranno, quindi... ;)
Cheers
ponendo una finestra temporale di 1000 anni di comunicazioni avanzate, devi riuscire a beccare quelle su miliardi di anni luce. distanza e tempo si fondono in un insieme che rendono le probabilità di riuscire a captarle veramente bassissime, nonostante è verosimile che siano (siano state, saranno) moltissime.
assolutamente d'accordo, ma credo che almeno in parte il paradosso di fermi sia stato frainteso: ha posto una domanda a un paradosso oggettivamente esistente tra drake (valori arbitrari ma assolutamente plausibile) e dati di fatto, cioè zero contatti. le risposte per risolvere il paradosso sono quelle che hai elencato e diverse altre, tutte valide, e a mio avviso sono sufficienti a spiegare il paradosso.
in sostanza, ritengo che non sia un'argomentazione valida per confutare la presenza di altre civiltà evolute nell'universo, ma è una domanda che era legittimo porsi e l'averla posta ha consentito riflessioni interessanti che hanno anche posto nella giusta dimensione l'uomo nell'universo e le probabilità di contatti extraterrestri.
Vita extraterrestre sicuramente c'è, il problema è la distanza e la "forma". Magari ci sono, siamo noi che non li vediamo assolutamente.
Sì nei film va sempre a finire in quel modo
Ma non sarebbe ora di ridimensionare sia Drake che Fermi?
La formula di Drake letteralmente inventava il valore delle variabili in quanto non c'erano, e ancora non ci sono in molti casi, dati sufficienti per fare una stima che abbia un qualche senso.
Fermi tralasciava tutto il contesto di distanze, tempi trascorsi e quanto poco abbiamo osservato l'universo finora, roba che è come dire che se in un bosco non sento rumore d'acqua vuol dire che non c'è acqua su tutto il pianeta (ad essere generosi con l'analogia).
Nessuno dei due approcci è adeguato ad ottenere una risposta che abbia senso, quindi ringraziamo la Nasa che invece vuole continuare a cercare sempre più a fondo e anche ANDARE a dare un'occhio prima di spararla in un senso o nell'altro.
Cheers
Certo come no, sti cani lo sanno da una vita.
C’è Santos sul blog
semmai maggiori sforzi per nasconderla!