Se solo pochi giorni fa la missione ExoMars ci aveva regalato uno scorcio della primavera marziana, Mars Express non ha voluto essere da meno: la sonda dell'ESA ha catturato una serie di immagini spettacolari che ritraggono parte del sistema delle Cerberus Fossae, che si trovano all'interno della regione vulcanica nota come Elysium Planitia, vicino all'equatore marziano.

Le fossae - termine latino per una trincea o un canale - indicano, nel campo della esogeologia, delle depressioni allungate in senso longitudinale, oppure delle valli particolarmente lunghe e rettilinee. Nel caso delle Cerberus Fossae, le depressioni si estendono per oltre 1000 chilometri da nord-ovest a sud-est, "tagliando" crateri, colline e pianure vulcaniche lungo la loro strada, regalando indizi sulla propria - recente - formazione.

La loro ampiezza varia da poche decine di metri fino a oltre un chilometro, e si pensa siano state originate dai movimenti tettonici delle faglie sottostanti che avrebbero causato la frattura della superficie di Marte; potrebbero anche essere legate a iniezioni di lava in profondità che avrebbero deformato la superficie, forse formando anche il trio di vulcani presente a nord-ovest.

Le parti circolari collassate che si possono osservare nella parte nord (a destra, nell'immagine principale) sono un primo segnale dello sprofondamento della superficie, mentre in altri luoghi si possono notare "spiazzi" rotondi che si collegano creando fessure più lunghe. Tali fratture, secondo gli scienziati, potrebbero rompere la crosta fino a una certa profondità, permettendo alla lava o all'acqua di falda di emergere fino alla superficie.

Il materiale più scuro che si vede nel cratere sulla destra dell'immagine principale è sabbia spinta dal vento. Le immagini provengono, come anticipato, dalla sonda Mars Express, che celebra quest'anno i 15 anni in orbita: durante la sua missione ha catturato oltre 40.000 immagini di Marte e delle sue due lune, raccogliendo nel frattempo una serie di dati riguardo la ionosfera, l'atmosfera e le interazioni con il vento solare.