
22 Agosto 2018
Qualcomm e il governo taiwanese hanno trovato un accordo sulla multa per pratiche commerciali scorrette annunciata lo scorso autunno. Qualcomm verserà allo stato circa 93 milioni di dollari, e si impegna a investirne altri 700 nel mercato taiwanese - costruendo fabbriche, centri logistici e collaborando con università e start-up - entro i prossimi cinque anni. La multa originale era di circa 774 milioni di dollari, per cui si può dire che a grandi linee "i conti tornano".
L'antitrust taiwanese dice che Qualcomm ha abusato della sua posizione di monopolio nel campo dei modem, arrivando a imporre costi di licenza ritenuti illeciti in quanto troppo elevati.
Altri termini dell'accordo prevedono che Qualcomm dovrà inviare rapporti semestrali alle autorità taiwanesi per dimostrare la buona fede degli accordi commerciali con i produttori di dispositivi; inoltre, dovrà sempre offrire ai rivali (come Intel o MediaTek) la possibilità di sfruttare i suoi brevetti in licenza prima di far loro causa in tribunale.
Qualcomm, tuttavia, avrà sempre il diritto di richiedere royalty per lo sfruttamento delle sue proprietà intellettuali, preservando così il suo modello di business principale. Ed è proprio quest'ultimo aspetto che non piace a MediaTek, che ha dichiarato in una nota stampa che "la decisione della Commissione avrà un impatto negativo sul settore 5G taiwanese e quindi ridurrà la competitività globale di Taiwan".
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Commenti
I suoi di lui
I suoi di chi?
Cioè deve dare la possibilità agli altri di poter sfruttare i suoi brevetti in licenza prima di far loro causa in tribunale.
È semplice
Quelle 3 o 4 che son rimaste? Ci pensa il Fisco qui ad affondarle anche se non fai nulla di illegale
"possibilità di sfruttare i suoi brevetti in licenza prima di far loro causa in tribunale": cioè?
prezzi illeciti, come stanno facendo tutte le multinazionali americane da qualche anno a questa parte
Facessero anche così in Italia quando un'azienda fa qualcosa di illecito, staremmo tutti meglio