
23 Luglio 2018
Aggiornamento 11/07
Con una dichiarazione rilasciata ieri in serata a PC Gamer, Intel smentisce i rumor apparsi online ieri nei quali si ipotizzava la scomparsa nel prossimo futuro del marchio Extreme Edition. La notizia diffusa ieri con un tweet dall'ex Intel Francois Piednoel sarebbe, secondo quanto dichiarato dal colosso di Santa Clara, "inaccurata".
Si potrebbe certo discutere sul termine utilizzato per la smentita. Se le dichiarazioni di Piednoel fossero state del tutto false allora forse sarebbe stato meglio descriverle come "infondate" o "scorrette". Anche specificando che "non ci sono cambiamenti per quanto riguarda il brand Intel Core Extreme Edition e la famiglia di processori Intel Core X", Intel parla al presente e non esclude eventuali modifiche alla strategia per i mesi a venire.
Articolo originale del 10/07
Intel potrebbe abbandonare il marchio Extreme Edition, una sigla storica che da oltre 15 anni caratterizza i processori top di gamma consumer del colosso statunitense. La notizia, ancora non ufficiale, arriva da un tweet di Francois Piednoel, ex-Principal Engineer, Performance Architect / System Architect presso l'azienda di Santa Clara.
The #ExtremeEdition Brand is about to get killed. What a big mistake.
— François Piednoël 🇫🇷🇺🇸 (@FPiednoel) 9 luglio 2018
Il marchio Extreme Edition sta per essere abbandonato. Che grande errore. Queste le parole dell'ex impiegato Intel, che lasciano intuire se non altro un imminente cambio nella nomenclatura dei processori di fascia enthusiast.
Il primo processore Intel Extreme Edition risale al 2005, anno in cui venne presentato il Pentium D 840 Extreme Edition (nome in codice Smithfield), CPU dual-core da 3,2 GHz costruito con processo produttivo a 90nm e un TDP di ben 130 Watt. Da sempre, i processori Intel Extreme Edition hanno avuto costi proibitivi (inizialmente 999$), e a partire dalle prime soluzioni Core 2 Extreme, sono divenuti un punto di riferimento per appassionati, gamer e overclocker.
L'evoluzione della tecnologia Intel, nonchè l'affinamento del processo produttivo, ha permesso al produttore di spingere ulteriormente questa linea di processori, sia sul versante prestazioni che del prezzo. La serie "EE" (Extrem Edition), divenuta negli ultimi anni "XE", è attualmente rappresentata dal Core i9-7890XE, CPU da 18 core (36 thread) pensata per piattaforme HEDT (High-End DeskTop) dal costo a dir poco proibitivo, circa 2000 Euro.
Il Core i9-7890XE, cosi come gli altri modelli Core i9, forse non ha avuto il successo sperato; da un lato per i prezzi troppo elevati, dall'altro per il ritorno di una AMD molto competitiva con i Ryzen e i Ryzen ThreadRipper, nettamente più economici e molto validi sotto il profilo prestazionale.
Al momento non ci sono indiscrezioni sulle prossime mosse di Intel, un cambio di nomenclatura non è da escludere e potrebbe risultare valido, tuttavia è evidente che l'azienda ha necessità di rivedere anche la propria politica prezzi.
Commenti
Tale e quale a Tom's.
Anche l'errore è Extreme
Quando copi le notizie da Tommy, errori inclusi.
Esagerato... XD
eh so' caxxi.. attacco abusivo ad una centrale nucleare per l'alimentazione? ^.^
Plus sicuramente no, dato che esiste già i7+ (bundle con memoria optane)
... di Extreme rimarranno solo i prezzi delle CPU Intel ( che possiedo)
Intel G4560
"Il primo processore Intel Extreme Edition risale al 2005, anno in cui venne presentato il Pentium D 840 Extreme Edition (nome in codice Smithfield), CPU dual-core da 3,2 GHz costruito con processo produttivo a 90nm e un TDP di ben 130 Watt. "
Il mio Pentium 4 Extreme Edition è del 2004. Che facciamo?
Sento la pasta del capitano bollire da qui.
Quanti GIGOWATT consuma?
spero tu ne abbia tre! :)
1990 eurini il mio procio...#maremmaladra
il mio i9 EE va che è una goduria.... mi spiace che perda tale definizione, basta che non abbandoni la produzione di queste piccole bestiole.... che le chiamino pure come gli pare...
Diventerà pro o plus ci scommetto un braccio
Intel non può competere con i prezzi di AMD a meno che anche lei non abbandoni i die monolitici. Rimane sempre da vedere qual'è il margine sulle cpu vendute, perché dal 2011 in poi senza concorrenza hanno lucrato parecchio